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(Adnkronos) - Un naufrago chiede 50mila euro di risarcimento a Matteo Salvini nel processo Open Arms. La somma è stata chiesta nell'udienza di oggi del processo a carico del leader della Lega, imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio, dall'avvocata Serena Romano, legale di parte civile di Musa, uno dei naufraghi soccorsi dalla Open Arms nell'agosto del 2019. "La condotta dell'imputato ha aggravato i danni già subiti in Libia da Musa, che aveva 15 anni, per le sofferenze fisiche ed emotive e per l'ingiustificato prolungamento della permanenza in mare, per il timore di essere riportato in Libia, per la violazione di tutti i diritti riconosciuti dalla nostra carta costituzionale che tutelano l'infanzia, che andava tutelata", ha detto Romano. La nave della ong spagnola Open Arms "ha salvato decine di migliaia di persone" e nell'agosto 2019 , quando il ministro dell'interno di allora Matteo Salvini impedì lo sbarco di 147 persone a bordo della imbarcazione, "la ong si è trovata non solo a non avere il supporto che avrebbe dovuto avere e che è previsto dalla convenzione Sar da parte dello Stato rivierasco, ma si è trovata di fronte a questo muro", ha detto ha detto l'avvocato Arturo Salerni, legale di parte civile della ong spagnola Open Arms. "E' evidente il danno che si è creato all'armatore umanitario Open Arms, il danno prodotto al suo equipaggio alla sua funzionalità, alle attività che perseguono con un fine esclusivamente umanitario che tanti frutti ha dato", ha aggiunto. "L'udienza di oggi del processo Open Arms a Palermo conferma la totale insussistenza delle tesi dell’accusa, che pure ha chiesto 6 anni per Matteo Salvini perché ha difeso i confini: nell'indifferenza clamorosa degli immigrati presunti sequestrati, sarà interessante verificare quanti finanziamenti pubblici hanno incassato le realtà, a partire da Legambiente e Arci, che hanno speso soldi e tempo per partecipare a questo teatrino. Verificheremo con grande attenzione. E ancora: quanto sta costando ai contribuenti questo processo, voluto dalla sinistra contro Salvini?", la posizione espressa dalla Lega in una nota.
(Adnkronos) - "Fin dalla nostra fondazione 12 anni fa il nostro obiettivo era riformare i rapporti sindacali. E uno dei modi a cui abbiamo pensato fin dal principio era quello di unificare un certo numero di contratti manifatturieri. Ci siamo riusciti, abbiamo impiegato purtroppo 12 anni, perché il mondo del sindacato è un mondo molto difficile. E lo abbiamo fatto con Confsal, un interlocutore che era interessato al nostro progetto, progetto naturalmente che non era interessante per altri sindacati". Così Paolo Agnelli, presidente di Confimi Industria, con Adnkronos/Labitalia, a margine della presentazione del primo contratto nazionale di lavoro multimanifatturiero siglato con Confsal. Il nuovo contratto multimanifatturiero per Agnelli può rappresentare "un aiuto per le associazioni, le aziende e anche i consulenti del lavoro che devono fare magari buste paga diverse con diversi contratti. E' un discorso di massima comodità, di risparmio. Il risparmio lo vediamo nel costo della gestione di 17 contratti contro uno", sottolinea. E Agnelli ricorda che nel nuovo modello contrattuale "c'è il concetto del salario minimo a 9 euro tabellare, abbiamo inserito la possibilità della presenza di un dipendente nel cda delle aziende spa con più di 100 dipendenti", sottolinea. E non finiscono qui le novità. "C'è la settimana corta, pagata come lunga, e questo per il sindacato è stata una questione molto interessante, ma anche per gli imprenditori, per un rapporto migliore con il dipendente.In pratica si lavora 36 ore nella settimana, pagate 40 dall'azienda. La distribuzione delle 36 ore nella settimana dopo lo si fa azienda per azienda, accordo per accordo, questo fa parte della trattativa. Una cosa penso più comune è fare 9 ore al giorno per 4 giorni, poi sei libero un giorno per fare le tue cose, il sabato e la domenica sei libero per vivere la tua vita", spiega ancora. "Dopo tanti mal di pancia, ci sarà un avvicinamento di molte categorie al nostro contratto, perché è un contratto di stile di classe europea, cioè avanzato".
(Adnkronos) - Al Salone Margherita in Napoli, giovedì 20 settembre, si è tenuta la cerimonia di premiazione della prima edizione del Green Economy Award. Un'iniziativa dell'Associazione For Human Community volta a mettere in luce le realtà di eccellenza che si sono distinte nell'integrare la sostenibilità e il benessere nella loro strategia e pratica quotidiana. “La sintesi del premio Green Economy Award è tutta nel suo simbolo, il trifoglio che rappresenta tutti noi, che siamo persone comuni e non esseri rari come il quadrifoglio. Per azioni concrete di sostenibilità c’è bisogno di azioni fatte non da eroi, ma da tutti noi che siamo esseri comuni come i trifogli. I tre petali del trifoglio rappresentano le tre categorie di concorso: ambientale, sociale ed economica. Sono orgogliosa e al contempo emozionata per il grande riscontro ricevuto e sono pronta insieme al mio team a rilanciare e a proporre per l’edizione 2025 il Blue Green Economy Award. Ringrazio tutte le aziende che hanno partecipato, tutti gli associati di For Human Community che hanno dato il loro contributo per la buona riuscita di questa edizione”, ha detto Tullia Cautiello, presidente Associazione For Human Community. Tra le 198 candidature, la Giuria ha selezionato le aziende finaliste. Tre le categorie di concorso: sostenibilità sociale, economica e ambientale, per ciascuna delle quali sono state premiate piccola, media e grande azienda. Per la categoria 'sostenibilità sociale' sono state premiate: Officine Sostenibili (piccole aziende), Accor Hotels (medie aziende) e Vodafone Italia (grandi aziende). Per la categoria 'sostenibilità economica' sono state premiate: Be-Boost (piccole aziende), Logotel (medie aziende) e Thales Alenia Space (grandi aziende). Per la categoria 'sostenibilità ambientale' sono state premiate: Renewaball (piccole aziende), Odos Servizi (medie aziende) e Eng Engineering Ingegneria Informatica (grandi aziende). Menzione speciale, infine, per le seguenti aziende: Equoevento Onlus, Caffè Borbone, Autostrade per l’Italia, Intesa Sanpaolo e Sole 365. La cerimonia per l’assegnazione del Green Economy Award ha costituito uno dei momenti principali della WellWeek, il Festival itinerante della sostenibilità e del benessere organizzato da Comunicazione Italiana. La parte conclusiva del Festival prosegue ancora a Napoli con il Forum della Sostenibilità, appuntamento B2B di discussione e approfondimenti per manager e C-Level; e a Ischia con gli eventi velistici Forum Sailing Cup e Axerta Castle Cup.