RICERCA PROFESSIONISTI
RISULTATI RICERCA PROFESSIONISTIOrdina i risultati per
93696 record trovati.
|
RISULTATI RICERCA PROFESSIONISTIOrdina i risultati per
93696 record trovati.
|
(Adnkronos) - La rapida evoluzione delle tecnologie digitali e della medicina di precisione, amplificata dall'uso dell'intelligenza artificiale (Ia), sta aprendo nuovi orizzonti per il settore sanitario. Questi avanzamenti promettono di elaborare strategie di stratificazione dei pazienti, identificare bersagli terapeutici specifici e descrivere le malattie a livello molecolare, riducendo radicalmente il tempo di sviluppo dei trattamenti e migliorando la sicurezza e l'efficacia delle terapie, così da elevare la qualità e le aspettative di vita di milioni di persone. In un contesto in cui l’Italia punta a rafforzare il proprio ruolo come leader nella sanità, diventa cruciale coniugare innovazione, programmazione e governance. Questa sinergia potrà facilitare l’accesso alle nuove tecnologie e alle terapie più avanzate, rendendo il Ssn capace di affrontare e vincere le sfide sanitarie di oggi e di domani. Da questo obiettivo nasce il confronto proposto da Sanofi in occasione dell’Health Innovation Show organizzato promosso da Mesit – Fondazione Medicina Sociale e Innovazione Tecnologica, a Roma presso il Centro congressi di Palazzo Rospigliosi – ieri e oggi - dal titolo “Innovazione, IA e prevenzione. Immunoscience, l’ambizione di Sanofi” che ha visto la partecipazione di membri di Sanofi insieme a diversi rappresentanti della comunità scientifica e istituzionale per parlare di come fare sistema con tutti gli attori chiave e focalizzarsi su strategie collaborative, dove innovazione e sostenibilità camminino insieme, garantendo una sanità moderna, accessibile e orientata al futuro. Attraverso l’incontro e due tavole rotonde dedicate, Sanofi – riporta una nota - ha ribadito il suo impegno nel trasformare il panorama della salute globale, attraversando un momento straordinario nella sua storia di innovazione. Grazie a un flusso scientifico senza precedenti e a una pipeline di ricerca e sviluppo che negli ultimi anni ha quadruplicato il suo valore, Sanofi oggi si posiziona come leader nella medicina di precisione. La pipeline di R&S include 78 progetti in fase clinica, con 32 terapie trasformative in fase avanzata o in attesa di approvazione da parte delle autorità regolatorie. Questo sforzo è diretto a combattere malattie debilitanti come l’Rsv, la Bpco e la sclerosi multipla, puntando soprattutto sull’immunoscience, che rappresenta il pilastro della visione di Sanofi verso l’eccellenza nell’immunologia. Hanno partecipato all’evento, Mariangela Amoroso, Country Medical Lead & Medical Head Specialty Care, Sanofi, Emanuele de Rinaldis, Vice President, Global Head of Precision Medicine & Computational Biology, Sanofi. Alla tavola rotonda “Fare Sistema: il contributo dell'Ia nella ricerca per affrontare le sfide future della salute” presenti Eugenio Di Brino, Altems, Diana Ferro, Direttivo Siiam, Francesco Dotta, Università Siena, Antonio Maria Tambato, Direzione Innovazione e transizione digitale di Agid (Agenzia per l’Italia Digitale, PCdM), Walter Ricciardi, Mission Board for Cancer, Commissione Europea, Alice Borghini, Agenas e Stefano da Empoli, I-Com. Per Ricciardi la "sanità italiana", e in generale la "sanità europea" sull’Ia sono in "grandissimo ritardo – spiega - perché di fatto l'intelligenza artificiale si basa su dati e in Italia e in Europa sui dati c’è una protezione estrema che in altri Paesi non c'è, ed è per questo che stanno andando a velocità elevatissima. Il rischio che corriamo, e che abbiamo già visto con Google, Facebook, Microsoft e Apple, è quello di creare grandi colossi extraeuropei che gestiranno l'Ia in sanità. Sta già succedendo e noi ci dovremmo dare una svegliata". "Per il benessere dell'umanità bisogna fare rete tra ospedale, azienda, sociale e privato - sottolinea Ferro -. L’Ia non arriva a letto del paziente se ci mettiamo troppo tempo a formalizzare i processi. Il comitato etico impiega in media un anno e mezzo per approvare il protocollo clinico, nel frattempo quella tecnologia sarà già vecchia. Quindi se io posso usare l’Ia per portare a letto del paziente una terapia che mi migliora la condizione domani, non devo aspettare 20 anni". Nella Tavola rotonda "Coniugare Innovazione, prevenzione e programmazione per favorire l’accesso delle nuove tecnologie e terapie" hanno partecipato Francesca Lecci, Università Bocconi, Raffaella Buzzetti, Università Sapienza Roma, Walter Canonica, Università Humanitas, Alessandro Crevani, GM General Medicine, Sanofi Italia, Mario Merlo, GM Vaccini, Sanofi Italia, Salvatore Iasevoli, Delegato Presidenza Fimp, Michele Tonon, coordinamento Tavolo prevenzione Conferenza delle Regioni, Francesco Saverio Mennini, Direttore Dipartimento Programmazione Ministero Salute e Fulvia Filippini, Public Affairs Country Head, Sanofi. "La prevenzione è per definizione programmabile – sottolinea Lecci - se diventa urgente è perché non l'abbiamo programmata. Quindi poter avere a disposizione delle informazioni, dei dati ci aiuta a spostare la prevenzione dal concetto di urgenza - come gestita in questo momento - al concetto di rilevanza". "Come società scientifiche tutti i giorni lavoriamo per prevenire le complicanze del diabete, utilizzando farmaci innovativi che danno una protezione cardiorenale – sostiene Raffaella Buzzetti neo-presidente della Società italiana di diabetologia (Sid) - Obiettivo primario è prevenire la malattia altrimenti destinata ad aumentare in maniera esponenziale, si stima che entro il 2030 possa interessare 100 milioni in più rispetto agli attuali 540 milioni nel mondo. Per questo è necessario fare sistema con la sanità pubblica e le Istituzioni”. Per quanto riguarda la prevenzione del diabete "siamo molto avanti tanto che nel settembre 2023 L’Italia – primo Paese al mondo – ha approvato la legge 130 che introduce lo screening per individuare il rischio di diabete 1 in età pediatrica, nella fascia 1-17 anni. Obiettivo principale è la prevenzione della chetoacidosi nei bambini e speriamo che anche in Italia presto possano essere utilizzati farmaci in grado di posticipare l’insorgenza della malattia" conclude.
(Adnkronos) - Tragedia in provincia di Napoli: ad Afragola un operaio di 43 anni è morto dopo essere caduto da un'impalcatura. L'uomo sarebbe precipitato dal terzo piano di uno stabile in costruzione, morendo sul colpo. Al momento i carabinieri della stazione di Afragola sono sul posto, in via Roma per ricostruire la dinamica.
(Adnkronos) - A2a ha aggiornato il proprio piano strategico 2024 - 2035, confermando investimenti per 22 miliardi di euro suddivisi in 6 miliardi per l’economia circolare e 16 miliardi per la transizione energetica, che permetteranno di raggiungere nel 2035 un Ebitda di 3,3 miliardi di euro e un utile netto superiore a 1 miliardo di euro. Sul fronte dividendi, la nuova politica del Gruppo prevede una crescita sostenibile del dividendo per azione di almeno il 4% annuo, rispetto al 3% annuo previsto nel precedente Piano presentato a marzo 2024. “Guardiamo al 2035 con un Piano che coniuga generazione di valore sostenibile, decarbonizzazione, innovazione e contributo all’autonomia energetica del Paese. Sono scelte strategiche che indirizzano i nostri business e trovano conferma nel Rapporto Draghi per il rilancio della competitività europea" afferma l'amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini. "La nostra visione di lungo periodo - aggiunge - ci ha consentito di essere solidi di fronte alle incertezze geopolitiche ed economiche di questa fase storica, e di ottenere ottimi risultati, superiori alle previsioni. Per questa ragione abbiamo potuto fare nuovi investimenti anticipando cantieri e rivedendo al rialzo i dividendi per i nostri investitori”. L’ambizione del Gruppo nell’orizzonte di piano prevede il mantenimento dei principali target industriali, tra cui 3,4 miliardi di euro di Rab nelle reti elettriche, 5,7 Gw di capacità da fonti rinnovabili e oltre 7 milioni di tonnellate di rifiuti trattati al 2035. Il percorso di trasformazione industriale del Gruppo poggia sul costante incremento degli investimenti annui da 0,8 miliardi di euro medi nel periodo 2018-20 a 1,8 miliardi di euro medi nel 2031-35, con una progressiva focalizzazione verso business future-fit. "Dopo aver destinato importanti risorse per un ampio piano di welfare a supporto della genitorialità a favore dei dipendenti del Gruppo - conclude Mazzoncini - abbiamo deciso di proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti un Piano di Azionariato Diffuso. Vogliamo coinvolgere tutti i colleghi nel percorso di crescita dell’azienda e condividere con loro i risultati di un lavoro costruito insieme." Alla luce dei risultati dei primi nove mesi A2a rivede al rialzo la guidance per l'esercizio in corso. Il Gruppo raggiungerà infatti per il 2024 un Ebitda compreso tra 2,28 e 2,32 miliardi di euro e un utile netto ordinario tra 0.80 e 0.82 miliardi di euro sulla base degli ottimi risultati dei primi nove mesi, in particolare grazie alle performance delle business unit Generazione & Trading e Mercato. A2a ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con una posizione finanziaria netta al 30 settembre 2024 pari a 4.011 milioni di euro. Era di 4.683 milioni al 31 di dicembre 2023. Escludendo gli impatti delle variazioni di perimetro intervenute nell’arco del periodo in esame pari a 65 milioni di euro e l’emissione del bond ibrido per -742 milioni di euro, la posizione finanziaria netta si attesta a 4.688 milioni di euro, sostanzialmente allineata a quella del 31 dicembre 2023. Grazie alla generazione di cassa dei primi nove mesi è stata garantita la copertura di investimenti per 898 milioni di euro e dividendi per 300 milioni di euro. A2a ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con un risultato operativo netto in crescita del 56%, attestandosi a 1.070 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo del 2023, nel quale è stato di 685 milioni. La variazione è riconducibile all'aumento del margine operativo lordo in parte compensato dall'effetto netto dell'incremento degli ammortamenti e dalla diminuzione degli accantonamenti al netto dei rilasci, relativi, in particolare, a contenziosi fiscali. In calo, invece, gli oneri finanziari netti: dai 103 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno, ai 95 milioni di euro attuali, principalmente per minori oneri per bond e finanziamenti scaduti. Le Imposte si attestano a 286 milioni di euro, con un tax rate al 29%, in linea con quello dello stesso periodo dell’anno precedente, in crescita di 117 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2023 per l’aumento della base imponibile. A2a ha chiuso i primi 9 mesi del 2024 con un margine operativo lordo pari a 1.804 milioni di euro, in aumento del 33% (+447 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2023 (1.357 milioni di euro). Al netto delle partite non ricorrenti (+16 milioni di euro nel 2024, +7 milioni di euro nel 2023), il margine operativo lordo ordinario è pari a 1.788 milioni di euro, in aumento del 32% (+438 milioni di euro), rispetto ai primi nove mesi del 2023 (1.350 milioni di euro) grazie al contributo di tutte le business unit, in particolare la business unit Generazione & Trading e la business unit Mercato.