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(Adnkronos) - Mercoledì a due facce per le squadre italiane in Champions League. Oggi, 17 settembre, l'Inter ha battuto 2-0 l'Ajax all'Amsterdam Arena, grazie alla doppietta di Thuram. Serata da dimenticare per l'Atalanta e Ivan Juric, all'esordio da allenatore nella massima competizione europea. Al Parco dei Principi, i bergamaschi cadono 4-0 sotto i colpi del Psg campione d'Europa. Segnano Marquinhos, Barcola, Nuno Gomes e Goncalo Ramos in pieno recupero. Buona la prima per l’Inter versione Champions League. Il debutto europeo di Cristian Chivu in panchina, contro l’Ajax, si trasforma in una prova di forza. All’Amsterdam Arena, i nerazzurri passano 0-2 grazie alla doppietta di Thuram, uomo partita con un gol per tempo. Sempre di testa, come già visto nel ko per 4-3 dell’ultimo weekend di campionato contro la Juve. Chivu torna in Olanda da avversario, dopo aver vestito la maglia dei Lancieri dal ‘99 al 2003. La sua Inter è subito ben messa in campo, convinta e quadrata per partire con il piede giusto in Europa. Tra i pali c’è sempre Sommer, in attacco la sorpresa Esposito ad affiancare Thuram. I primi minuti sono di studio: i nerazzurri provano a sfondare a sinistra, soprattutto con Dimarco, la squadra di Heitinga gestisce il possesso e intorno al quarto d’ora si fa vedere con il destro dal limite di Gaaei. Palla alta. Per il gol serve avvicinarsi all’intervallo. Al 43’, ci pensa Thuram a smuovere il punteggio: corner da destra, stacco imperioso del francese all’altezza del primo palo e mani al cielo. Inter avanti al termine della prima frazione. Il secondo tempo inizia nello stesso solco, con i nerazzurri padroni del campo. Al 47’ altro angolo da destra e identico copione: Thuram stacca ancora nel mucchio e trova la doppietta. L’Ajax accusa il colpo e cerca di riorganizzarsi, ma la squadra di Chivu è sempre attenta e concede poco o nulla agli olandesi, nonostante i tanti cambi. Nei minuti finali l’Inter gestisce, ci prova un paio di volte con Esposito e lascia scorrere i minuti. Chivu si aggrappa a Thuram. E basta per tornare dalla Johann Cruijff Arena con 3 punti d’oro per classifica e morale. Il ko con la Juve è archiviato. Parte malissimo il percorso dell'Atalanta in Champions League : la Dea viene travolta 4-0 dal Paris Saint Germain . Subito in gol i francesi con Marquinhos al terzo minuto del match. Il raddoppio è di Kvaratskhelia al 36'. Nel secondo tempo arriva il tris con Mendes, che insacca improvvisamente al 51'. Il poker lo firma nel primo dei tre minuti di recupero Ramos. Martedì 30 settembre l'Inter affronterà ora lo Slavia Praga a San Siro. Per la Dea, sfida casalinga contro il Club Brugge.
(Adnkronos) - Più grande, più internazionale, più innovativa. Così si presenta Macfrut, fiera della filiera internazionale dell’ortofrutta giunta alla 43ma edizione. Forte di un format unico, la prima grande novità riguarda la data, in programma nel mese di aprile, da martedì 21 a giovedì 23, sempre al Rimini Expo Centre, a cui si aggiunge l’ampliamento dell’area espositiva con due padiglioni in più e un nuovo layout con la suddivisione fieristica in tre macroaree (Pre-Harvest; Post-Harvest; Healthy Food Area). E, ancora, Avocado e Mango prodotti simbolo, focus internazionale sui Paesi dell’area Caraibica, Sicilia Regione partner e tante altre novità. Tre agli asset della kermesse fieristica che ha fatto della valorizzazione della filiera il suo tratto distintivo: Business, per favorire nuovi contatti commerciali con clienti e fornitori da tutto il mondo; Networking, con un esclusivo servizio di B2B per organizzare incontri con buyer internazionali ed altri espositori grazie a una piattaforma dedicata con il supporto del team di Macfrut; Knowledge, (Conoscenza), una serie di momenti di approfondimento e di aree tematiche organizzati da esperti internazionali, che caratterizzano Macfrut quale evento unico per comprendere il futuro del settore. La presentazione della 43ma edizione di Macfrut si è svolta oggi, mercoledì 17 settembre, a Catania, con interventi di Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare (in video messaggio), Lorenzo Galanti, direttore generale Agenzia Ice (in collegamento), Calogero Foti, capo Gabinetto assessorato Agricoltura Regione Siciliana in rappresentanza dell’assessore Salvatore Barbagallo, Renzo Piraccini, presidente di Macfrut, Massimo Gargano, direttore di Anbi. Nel corso della presentazione anche interventi di operatori della produzione e del commercio: Ramòn de Los Santos, Exportadora Don Lolito; Ibelka Paolino, Cooperativa produttori El Maniel; Ramòn Mora, Exportadora Lamoflor; Matteo Lesma e Luca Armeri Spreafico; Raffaella Orsero, Gruppo Orsero. Il ministro Francesco Lollobrigida, in video messaggio, ha dichiarato: “Macfrut è una grande vetrina, un luogo dove presentare quello che l’Italia sa fare e offrire nel settore ortofrutticolo, confrontandosi con il mondo intero per la presenza in questa manifestazione di tante imprese e nazioni estere. Mi fa piacere che la Siciliana sia la Regione partner; un anno fa proprio la Sicilia ha ospitato il più grande appuntamento del sistema agricolo in Italia nel corso del G7 di Siracusa e con l’Expo Divinazione, che ha fatto conoscere la grandezza del nostro Paese al mondo intero". "In termini di valore aggiunto - ha proseguito - abbiamo toccato numeri record e superato Francia e Germania, risultati importanti che non ci devono bastare perché dobbiamo continuare a guardare avanti sulla strada della qualità, sostenibilità, innovazione. Tutto questo è frutto di una visione che vede nel sistema fieristico un elemento essenziale perché è in questi contesti che si mettono in mostra le nostre eccellenze; come nel caso di Macfrut, manifestazione sempre più partecipata, vetrina dove mostrare al mondo le nostre produzioni di qualità e le innovazioni di un settore strategico come quello ortofrutticolo”. Per Salvatore Barbagallo, assessore all'Agricoltura della Regione Siciliana, “il settore ortofrutticolo è un vero e proprio fiore all’occhiello dell’economia della Sicilia". "I numeri parlano chiaro. Il comparto orticolo, costituisce il volano economico di intere aree agricole rappresentando il 23% circa del valore della produzione agricola regionale. Nella nostra regione operano ben 29.604 aziende con una superficie investita pari a 24mila ettari di terreno. Per tali ragioni iniziative come questa rivestono un’importanza particolare. Far conoscere la grande varietà di prodotti della nostra terra, rinsaldare i rapporti tra consumatori e produttori e conquistare nuovi mercati sono azioni fondamentali di un progetto di rilancio del settore in cui credo fortemente”, ha sottolineato. “Macfrut ha fatto della sua distintività il suo tratto che lo rende unico nelle manifestazioni del settore. Un format innovativo che al business, unisce l’attività di Networking su un’esclusiva piattaforma dedicata, insieme al Knowledge per comprendere il futuro dell’ortofrutta. L’edizione 2026 si presenta ancora più grande, più internazionale e più innovativa, con la novità dalla data nel mese di aprile che consente all’evento di crescere ancora con due padiglioni in più”, ha detto Renzo Piraccini, presidente di Macfrut. Massimo Gargano, direttore generale di Anbi, ha affermato che "con Macfrut c'è una straordinaria sintonia, maturata in anni di collaborazione, sui temi della sostenibilità, della competitività e della redditività nel mondo agricolo; ancora una volta, Macfrut sarà una prestigiosa vetrina della ricerca e dell'innovazione, due elementi che permeano l'attività dei consorzi di bonifica ed irrigazione". Non è casuale la presentazione di Macfrut 2026 a Catania dal momento che la Sicilia sarà la Regione partner della 43esima edizione della fiera. Grazie alla sua varietà di microclimi e l’alta qualità delle sue produzioni, l’ortofrutta rappresenta una vera e propria eccellenza dell’agroalimentare italiano. Numerose le produzioni certificate Dop (Arancia di Ribera Dop, Ficodindia dell’Etna Dop, Ficodindia di San Cono Dop, Limone di Siracusa Dop e Pistacchio Verde di Bronte Dop) e Igp (Pomodoro di Pachino Igp, Arancia Rossa di Sicilia Igp, Cappero di Pantelleria Igp, Limone Interdonato Messina Igp, Pesca di Leonforte Igp, Uva da Tavola di Canicattì Igp, Uva da Tavola di Mazzarrone Igp, Carota Novella di Ispica Igp). I prodotti saranno i grandi protagonisti nel corso della tre giorni fieristica, raccontati e presentati a una platea internazionale attraverso un ricco programma di iniziative. Se c’è un prodotto entrato di prepotenza nelle nostre abitudini alimentari è l’avocado, tanto da essere stato inserito all’interno del paniere Istat sui consumi alimentari. Avocado e mango si sono imposti sulle tavole di tutto il mondo per i benefici nutrizionali e la loro versatilità in cucina. Nel nostro Paese nell’ultimo decennio il consumo di Avocado è quadruplicato, con un incremento in quantità del 694% pro-capite. Sempre nel nostro Paese in valore in sei anni (2019-2024) il consumo è cresciuto del +317%, mentre negli ultimi due anni è stato del +33,5% nel 2023 e +12,6% nel 2024. Un boom che ha riguardato anche il mango sempre in valore: +24% nel 2023 e +12,6% nel 2024. Questo trend di crescita, che ha riguardato tutta l’Europa, rappresenta una interessante prospettiva per la Sicilia interessata nella produzione di queste due tipologie di prodotti tropicali. A entrambi Macfrut dedica due esclusivi eventi Business to Business: Avocado Day e Mango Day. Si tratta di due distinte giornate per favorire l’incontro tra produttori, trader e buyer internazionali. Un’occasione unica per creare nuovi contatti, stringere accordi commerciali e scoprire le tendenze del mercato. Ai partecipanti viene offerto un format mirato, un’agenda di incontri personalizzati, degustazioni e momenti di networking. E se c’è un’area dinamica a livello globale nel settore ortofrutticolo è quella Caraibica favorita da clima e suoli ideali per la produzione di frutti tropicali. Paesi da anni presenti a Macfrut, in questa edizione saranno protagonisti con eventi di business e presentazioni insieme alle principali istituzioni e imprese esportatrici. L’area include alcuni degli Stati più importanti a livello di produzione ed esportazione come Repubblica Dominicana, Cuba, Venezuela, Colombia, Panama, Costa Rica, Nicaragua, Honduras, Guatemala e Messico. Parliamo di un territorio con un valore delle esportazioni di oltre 30 miliardi di dollari, capace di generare circa 12,8 miliardi di dollari di surplus nel segmento di frutta e ortaggi tropicali. Se il focus è dedicato ai Paesi Caraibici, Macfrut 2026 conferma la sua anima globale attraverso un consolidato planning di presentazioni internazionali accompagnato da un’attività di incoming di buyer in collaborazione con Agenzia Ice. Oltre alla data, grande novità di Macfrut 2026 sarà un nuovo layout dei padiglioni suddivisi in tre macroaree contrassegnate da un colore di riferimento per un orientamento ancora più semplice: Pre-Harvest; Post-Harvest; Healthy Food. Ognuna di queste aree ospiterà i vari Saloni che da sempre caratterizzano Macfrut quale fiera di “conoscenza”, coordinati da un team di esperti, con al centro i principali temi del settore. L’area Pre-Harvest riguarda tutto ciò che interessa il pre-raccolta in campo. Più nel dettaglio ospiterà il Salone della Biosoluzioni dedicato ai prodotti naturali per la difesa, nutrizione e biostimolazione delle piante; Acqua Campus sulle tecnologie irrigue; Plant Nursery, il salone dedicato alla filiera vivaistica frutticola e orticola; Agrisolar, sulle tecnologie per l’agrivoltaico. Presenti inoltre focus sulle biotecnologie, intelligenza artificiale e robotica. Confermate le due aree dimostrative dedicate alle tecnologie in campo, da sempre elemento di distintività della fiera, accompagnate da visite tecniche in campo guidate da esperti. Cuore di Macfrut è l’area post-raccolta (Post-Harvest), dedicata alla produzione e la vendita, il packaging, la logistica e le tecnologie del post raccolta. Quest’area include anche due saloni di prodotto: Red Planet (Pianeta Rosso), dedicato alla filiera del pomodoro; Berry Area, sulla filiera dei piccoli frutti. Infine, Healthy Food Area, dedicata ai prodotti salutistici innovativi, un settore in grande espansione che coinvolge il canale della vendita (normal trade e moderna distribuzione) e quello del consumo HoReCa (ristorazione, bar, fuori casa) attraverso la collaborazione con la Fipe (Federazione Italiana pubblici esercizi). Il Salone vedrà il coinvolgimento di tutti i prodotti “healthy”, freschi e trasformati, a base di ortofrutta (e non solo), valorizzati anche da una grande Arena attraverso testimonial di fama nazionale in dialogo con esperti, chef e aziende produttrici. Quest’area dedicherà un ampio spazio ai prodotti biologici innovativi presentati in versione smart per il consumo, così come il Salone Spices&Herbs Global Expo dedicato alle piante officinali, spezie e prodotti erboristici.
(Adnkronos) - Una fotografia aggiornata e complessa dell’agricoltura campana, tra criticità strutturali e potenzialità di sviluppo, è quella emersa dalla ricerca condotta da Nomisma su incarico dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, presentata nell’ambito del progetto 'Agricoltura in Campania e nuovi scenari evolutivi'. Lo studio, sviluppato lungo nove direttrici tematiche, ha costituito la base di indagine scientifica per i lavori dei nove tavoli di confronto dell’evento Campania Mater, in corso il 17 e 18 settembre a Napoli. Al centro dell’analisi, il tema cruciale di suolo e acqua, risorse fondamentali ma sotto forte pressione. In Campania il consumo di suolo ha raggiunto nel 2023 i 143mila ettari, pari all’11% del territorio, con Napoli che da sola concentra oltre un terzo delle superfici compromesse. Una criticità aggravata dalla vulnerabilità ai nitrati: 316mila ettari risultano classificati come zone a rischio, coinvolgendo il 72% delle aree agricole e quasi la metà della popolazione regionale. A ciò si aggiunge la cronica scarsità idrica, che negli ultimi decenni ha registrato indici di deficit tra i più elevati in Europa. Altro fronte di indagine quello delle comunità rurali e delle aree interne, segnate da spopolamento e difficoltà economiche. Tra il 2019 e il 2024 la Campania ha perso il 4% della popolazione, con punte del -5,8% a Napoli e del -5,1% a Benevento. Un calo che si riflette sulla vitalità dei territori e sulla disponibilità di forza lavoro agricola, aggravato dalla contrazione della Superficie Agricola Utilizzata (-10% tra 2010 e 2020). L’indagine approfondisce poi il rapporto tra cibo e salute, con consumi alimentari in trasformazione: calano i volumi acquistati di frutta e carne, cresce la spesa per oli e grassi. Segnali positivi arrivano dall’agricoltura biologica, che ha visto quintuplicare le superfici coltivate in dieci anni, raggiungendo nel 2023 il 20% della Sau regionale. Un capitolo specifico riguarda i cambiamenti climatici: la temperatura media in Italia è cresciuta di 1,3°C negli ultimi decenni, con conseguenze dirette sulla stabilità dei raccolti. La Campania, sottolinea lo studio, dovrà rafforzare pratiche resilienti, gestione efficiente dell’acqua e diversificazione colturale per mantenere competitività. In controtendenza, il comparto agroalimentare campano mostra segnali di forte dinamismo. La cosiddetta Dop Economy rappresenta uno dei punti di forza del Made in Campania: nel 2024 l’export ha raggiunto i 5,7 miliardi di euro, +111% rispetto al 2014, con un saldo commerciale positivo di 1,5 miliardi. Ortofrutta trasformata, prodotti da forno e lattiero-caseari trainano le vendite, confermando l’identità internazionale delle filiere certificate. Un focus riguarda anche il mare e la pesca, con una flotta che rappresenta l’8,6% del totale nazionale e una produzione annua di oltre 5mila tonnellate. Un settore di nicchia ma strategico, integrato nella filiera agroalimentare regionale. La ricerca affronta inoltre i temi dello spreco alimentare (quasi metà della frutta campana resta in campo), dell’innovazione e della formazione: il 60% dei conduttori agricoli ha un titolo di studio non superiore alla licenza media, ma cresce la formazione continua e aumenta il numero di istituti agrari (+55% iscritti dal 2015). Ampio spazio infine ai giovani e alle donne in agricoltura: le aziende condotte da under 40 sono in calo (-24% dal 2019 al 2024), ma la Campania resta tra le prime regioni italiane per imprese giovanili e si distingue per la forte presenza femminile (38,8% delle aziende agricole). Dal quadro emerge un sistema agroalimentare che deve affrontare sfide complesse — consumo di suolo, spopolamento, scarsità idrica e invecchiamento imprenditoriale — ma che al tempo stesso esprime punti di forza solidi, dall’export alla multifunzionalità delle aziende, fino alla crescita del biologico e delle certificazioni di qualità. Le conclusioni di Nomisma indicano una strada chiara: integrare tutela ambientale, innovazione, sostegno ai giovani e alle donne, riduzione dello spreco e rafforzamento delle comunità rurali. Solo così, sottolinea la ricerca, sarà possibile garantire competitività, sostenibilità e inclusione, facendo dell’agricoltura campana non solo un settore produttivo, ma un motore di coesione e sviluppo per l’intero territorio.