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(Adnkronos) - E' stata sottoscritta oggi, presso la sede di Ismea, alla presenza dell’assessore al bilancio, programmazione economica, agricoltura e sovranità alimentare, caccia e pesca, parchi e foreste della Regione Lazio Giancarlo Righini, la convenzione operativa tra Ismea (Istituto di Servizi per il mercato agricolo alimentare) e Arsial (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del lazio). L’intesa, che si inserisce nell’ambito dell’accordo-quadro sottoscritto tra i due enti il 12 luglio 2022, ha l’obiettivo di approfondire la conoscenza delle filiere agroalimentari del Lazio, valutandone il grado di integrazione, l’autosufficienza e le potenzialità di sviluppo, al fine di supportare le politiche agroalimentari regionali. Le parti si impegnano a collaborare per realizzare ricerche e studi sui principali comparti agroalimentari della regione, sia attraverso analisi desk sia mediante indagini sul campo. Più nel dettaglio, le attività oggetto della convenzione includono una mappatura delle filiere produttive più rappresentative per valutarne il peso economico e il grado di integrazione, l’analisi delle varabili strutturali e delle dinamiche di mercato nella fase agricola e in quelle della trasformazione, della distribuzione all’ingrosso e del commercio al dettaglio L’intesa, attiva fino al 31 dicembre 2027, prevede anche indagini di tipo qualitativo attraverso interviste ad aziende e focus group presso i consumatori, nonché approfondimenti mirati sui temi della catena del valore, delle dinamiche del lavoro e dell’occupazione, dell’export, logistica e accesso al credito. "Questa convenzione rende possibile basare il processo decisionale della parte politica su un supporto tecnico-scientifico, consentendoci di approvare il miglior provvedimento possibile e di destinare risorse adeguate affinché producano il massimo risultato", ha dichiarato l’assessore Giancarlo Righini. "Ismea, che ringraziamo per questa opportunità, è l'unico ente in grado di fornire tali elementi e insieme ad Arsial, la nostra agenzia regionale dedicata alla ricerca, all'innovazione e allo sviluppo in agricoltura, garantirà tutte le informazioni indispensabili per l'adozione dei provvedimenti", ha continuato. "La collaborazione con l’Arsial -ha sottolineato il presidente Ismea, Livio Proietti- rappresenta un’importante opportunità per l’Istituto di rafforzare la conoscenza del settore agroalimentare del Lazio, del suo tessuto produttivo, delle sue esigenze specifiche e potenzialità. Il nostro obiettivo è fornire uno strumento utile a meglio delineare le politiche di settore e supportare le strategie di crescita e sviluppo della filiera”. “Oggi abbiamo ratificato la collaborazione tra Arsial e Ismea, un primo passo importante che presto rafforzeremo ulteriormente", ha dichiarato Massimiliano Raffa, commissario straordinario Arsial. "Il Lazio affronta sfide uniche: oltre due terzi della popolazione regionale è concentrata nell'area metropolitana di Roma, rendendo il nostro territorio particolarmente sensibile alle dinamiche del commercio globale. Dobbiamo inoltre affrontare il rapido cambiamento delle abitudini alimentari e il divario crescente tra produttori agricoli e grande distribuzione, che rappresenta l'80% del mercato al consumo. Come Arsial, stiamo lavorando per consolidare le imprese agroalimentari locali e prepararle ad affrontare con successo questi nuovi scenari di mercato”, ha concluso. “Siamo lieti di mettere a disposizione di Arsial il know-how di Ismea nella raccolta, elaborazione e analisi dei dati del settore agroalimentare, per supportare la competitività delle filiere strategiche della Regione", ha dichiarato Sergio Marchi, direttore generale di Ismea. "Questa collaborazione rappresenta un'importante opportunità per consolidare i rapporti di interscambio e cooperazione tra le due amministrazioni e avviare ulteriori iniziative congiunte a beneficio del settore", ha concluso.
(Adnkronos) - “Fare rete è anche questo, fornire un supporto al Paese attraverso le tante eccellenze del territorio”. Così il presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (Int), Riccardo Alemanno, ha sintetizzato il patrocinio dell’Int agli incontri di Confassociazioni Piemonte e Valle D’Aosta nelle province piemontesi, tour di eventi pensati e fortemente voluti dal suo Presidente Roberto Terranova, dove si incontreranno e si racconteranno imprese e professionisti. Il prossimo evento, che si terrà lunedì 24 marzo nella provincia di Cuneo, nota per la vivacità imprenditoriale nell’industria e nei servizi, ma che ha saputo mantenere e rivalutare il territorio anche dal punto di vista agricolo, si intitolerà 'Il Piemonte al servizio delle imprese tra Dna innovativo e tradizione industriale' e sarà ospitato nella sede della Ors srl – Deda group a Molino di Roddi. Tanti gli ospiti, tra cui il presidente nazionale di Confassociazioni Angelo Deiana, e i relatori, un’importante occasione di confronto che il presidente Roberto Terranova così descrive: "Gli eventi che organizza la nostra associazione sul territorio piemontese e valdostano portano alle imprese locali strumenti concreti e sono solo momenti di apertura di percorsi di sviluppo che, successivamente all’evento, ci vedono coinvolti direttamente sul territorio per 'Fare rete' durante tutto l’anno. Larete è lo strumento fondamentale per difendere l’impresa e l’Imprenditore che promuove le idee di crescita e di sviluppo tecnologico nel tempo". "A Roddi - spiega - nella prestigiosa sede di Deda group, avremo Axpo Aesi Italia come main sponsor e potremo parlare di prospettive energetiche e soluzioni per l’ambiente con aziende innovative del territorio Piemontese quali la Ompeco di Moncalieri, leader tecnologico nelle soluzioni di recupero energetico degli scarti produttivi di qualsiasi genere e la Angias di Vercelli, che porterà una visione innovativa nello sviluppo dei componenti per l’automotive. La straordinaria partecipazione di Byd permetterà inoltre ai partecipanti di testare e capire le strategie di sviluppo dell’Importante Brand Internazionale dell’Automotive, sempre più presente nel Nostro Paese. Azimut, infine, presenterà i migliori strumenti di protezione economica e finanziaria, mentre giovani imprenditori locali, quali Sebastiano Einaudi di Agrysapiens definiranno un nuovo modo di pensare l’imprenditoria agricola”. Il presidente dell’Int Alemanno, che è anche vice presidente vicario nazionale di Confassociazioni, interverrà soffermandosi sui confronti istituzionali che Confassociazioni e le associazioni rappresentate hanno con governo e parlamento, in particolare il numero uno dei tributaristi Int parlerà delle ultime audizioni parlamentari, alle Commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato, sottolineando che: “Chi interloquisce e si confronta con il legislatore dovrebbe sempre tenere ben presente l’interesse generale e poi, al di là dell’evidenziare le criticità dei provvedimenti legislativi, deve fornire soluzioni applicabili e sostenibili, altrimenti non farebbe che implementare discussioni senza costrutto e di queste ce ne sono già troppe nel nostro Paese”.
(Adnkronos) - È un percorso di “responsabilità” quello iniziato da Findus nel 2017 quando fu annunciato “l'inizio di una partnership con Msc attraverso l'inserimento del marchio Msc di Pesca Sostenibile sulle referenze principali, quali bastoncini e fiori di merluzzo, con l'impegno e la promessa di arrivare al 100% di pesca sostenibile e di acquacoltura sostenibile entro il 2025” ricorda oggi a Milano Renato Roca, country manager Italia di Findus intervenendo all’evento ‘110%: il nostro percorso di sostenibilità’. Un evento organizzato dall'azienda di surgelati per celebrare il traguardo raggiunto. “Nel 2025 Findus avrà il 100% dei prodotti di pesce e frutti di mare certificati di sostenibilità da Msc per quanto riguarda il pescato ed Asc per quanto riguarda l'acquacoltura”, conferma Roca. La sostenibilità rientra nella corporate responsibility di Findus. “Siamo un'azienda leader, riconosciuta tale dai consumatori e dai partner commerciali dalla grande distribuzione - ricorda Roca - Interpretiamo la leadership anche e soprattutto in termini di responsabilità. Sostenibilità significa dare il nostro contributo a rendere il mondo un posto migliore in cui vivere. Significa garantire l'accesso, la sostenibilità di scorte alimentari negli anni che verranno. Significa lavorare insieme ad altri partner per la salvaguardia degli oceani e dei mari". "Oggi parliamo di pesce, ma il nostro è un impegno che si estende a tutto il portafoglio - puntualizza - Abbiamo un programma altrettanto forte sul nostro altro caposaldo che è quello dell'agricoltura. Un programma che si estende anche all'aspetto nutrizionale dell'alimentazione attraverso scelte alimentari equilibrate e a garantire che anche le nostre operazioni logistico-produttive siano tali da migliorare la resa rispetto all'ambiente e rispetto al consumo e all'uso di risorse”, dice Roca. Assieme ai suoi partner, Findus ha inoltre sviluppato nuove iniziative in tema sostenibilità. Un esempio è la collaborazione con LifeGate con il quale l’azienda lavora “dal 2020 nell'ambito del manifesto Fish for food - fa sapere Lajal Andreoletti, responsabile progetti ambientali di LifeGate - mettendo in acqua delle soluzioni concrete ad impatto misurabile per proteggere le nostre acque dall'inquinamento da plastica e microplastiche”. Sempre con LifeGate, da questa primavera prenderà vita anche un nuovo progetto che ha l’obiettivo di contrastare gli effetti degli sversamenti accidentali di oli e idrocarburi in mare “agendo subito per un futuro più sostenibile in difesa delle nostre acque così preziose e al centro dei valori del brand Findus”, commenta Andreoletti. Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati di una ricerca inedita, condotta in collaborazione con Consumerismo No Profit, sull'evoluzione nel tempo dell'interesse e della consapevolezza dei consumatori italiani verso i prodotti alimentari certificati e l'influenza delle certificazioni sulle scelte d'acquisto. Dall'indagine è emerso che “i consumatori italiani sono molto più maturi e consapevoli di quanto si possa pensare”, sottolinea Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo. Per 7 italiani su 10 la sostenibilità è un driver d’acquisto importante. Il consumatore “anche nel settore ittico finalmente si avvicina alla straordinaria consapevolezza di quanto sia importante controllare bene l'etichetta e assicurarsi che il prodotto che si sta acquistando è certificato”, conclude Gabriele.