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(Adnkronos) - Chi sarà il prossimo Papa? Quando verrà svelato il nome del futuro Vescovo di Roma e dopo quante fumate nere? Che nome sceglierà? Dopo il Fantacalcio e il Fantasanremo, non poteva mancare il Fantapapa. "Non si scommettono soldi e non si vince niente, solo la gloria": parola del Comitato di fantapapa.org. E' qui che i 'giocatori' sono chiamati a creare la propria squadra di 11 cardinali, scegliendo un cardinale in posizione di 'papabile titolare' (che vale 500 punti in caso di elezione, 50 in caso di citazione sui principali media); 9 'papabili titolari' (per i quali vale lo stesso punteggio) e un ineleggibile in posizione di 'portiere impapabile' (ma se viene eletto papa costerà -1000 punti). Si può creare una lega con gli amici oppure unirsi a una lega già esistente. E oltre alla squadra, naturalmente, si può 'scommettere' sulla propria lavagna tattica anche sul nome che sceglierà il prossimo pontefice (500 punti), su quale sarà la prima parola dell'annuncio (che vale 50 punti e va da 'Annuntio vobis' a Papam Habemus'), dopo quante fumate nere arriverà quella bianca e in quale giorno della settimana, se Sua Santità porterà o meno gli occhiali e a quale ordine appartiene. I punti inizieranno ad accumularsi all'inizio del conclave, dopo l'Extra Omnes. Da quel momento, il dado è tratto e non si potranno più cambiare le scelte. Ma "la gloria eterna, unico premio previsto per i migliori fantavaticanisti, non è mai stata più vicina", assicura il comitato del Fantapapa.
(Adnkronos) - "E' un ricordo molto bello per me. Era il 9 marzo 2018 e i ragazzi della parrocchia di Quarto, vicino Napoli, furono invitati a una messa di Papa Francesco. Tra loro c'erano tanti ragazzi a rischio, tra cui anche alcuni che frequentavano il corso di formazione per pizzaiolo tenuto da me. E quindi in quell'occasione mi chiesero di fare la pizza al Papa, che hanno portato loro direttamente e che è stata accettata molto volentieri dal Santo Padre. Com'era questa pizza? La pizza riportava semplicemente il volto del Papa, quindi era proprio una pizza 'artistica', più che da mangiare, che ho fatto io personalmente. Ci misi quasi cinque ore per farla, perché comunque ritagliarla, riportare tutto il vero volto del Papa non è stato un gioco da ragazzi, però alla fine ce l'ho fatta e i ragazzi gliela hanno consegnata". E' emozionato Errico Porzio, pizzaiolo napoletano, star dei social e impegnato nel sociale con corsi di formazione in carcere e case famiglia, nel ricordare con Adnkronos/Labitalia, uno degli episodi più importanti della sua attività lavorativa: realizzare una pizza per Papa Francesco. E Porzio, nipote d'arte, di pizze ne ha preparate tantissime da quando ragazzino si è avvicinato a questo mondo, fino ad arrivare ai numeri di oggi. "Oggi -racconta- abbiamo 16 pizzerie a gestione diretta, con circa 500 collaboratori sotto la nostra società. Inoltre abbiamo altri 25 punti vendita in franchising, c'è il format di pizza a taglio, con un bell'indotto di lavoro. In più facciamo scuola di formazione, collaboriamo con le carceri, con le case famiglia. Abbiamo diversi ragazzi con 'diversità' fisiche e mentali a lavorare nel nostro gruppo", sottolinea. Per Porzio la pizza è inclusione, quella che Papa Francesco ha sempre cercato nel suo pontificato. "Io opero molto nel sociale, ma lo faccio grazie al mio lavoro, attraverso il quale cerchiamo di recuperare tanti giovani. Il Papa è uno di quelli che ha sempre puntato sulla gioventù, sul recupero soprattutto, dei ragazzi che hanno problematiche non solo sociali, ma anche fisiche. Quindi attraverso la pizza cerchiamo un'inclusione veramente di altissimo livello. E quando si è presentata questa opportunità della pizza per il Santo Padre ovviamente l'abbiamo fatto veramente con grande piacere", ribadisce. Per Porzio infatti è centrale ridare al prossimo quanto si è ricevuto. "Io che mi ritengo un fortunato -spiega- ho dato al mio lavoro anche uno scopo sociale, e molti di questi ragazzi che lavorano con noi sono ragazzi che magari senza questo tipo di lavoro avrebbero fatto altre scelte. E questa per me è la mia soddisfazione più grande, il fatto che loro stessi lo riconoscono, che magari non senza Errico Porzio, ma senza l'arte del pizzaiolo avrebbero preso strade che magari avrebbero portato ad altro", sottolinea. E Porzio conclude ricordando che "Papa Francesco mi ha trasmesso sempre messaggi di pace, di tranquillità e di serenità. Il resto del mondo fa quello che fa, però lui è stato molto, molto impegnato da questo punto di vista, e il suo messaggio per me resta", conclude. (di Fabio Paluccio)
(Adnkronos) - Con il progetto speciale ‘Intelligent Venice: la più antica città del futuro’ “c’è un cambio di paradigma. Dopo una lunga stagione in cui si diceva 'salviamo Venezia', adesso è il momento in cui Venezia salva il resto del mondo offrendo sé come modello, come riferimento e come descrizione”. Queste le parole di Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, durante la presentazione del progetto speciale di Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità - Venice Sustainability Foundation (Vsf), questa mattina nel capoluogo veneto. Si tratta di un progetto espositivo dedicato alla sostenibilità nel contesto della Biennale Architettura 2025 che inizierà sabato 10 maggio nel capoluogo Veneto. Un progetto che per il presidente Buttafuoco incarna la “descrizione, il punto di genio e di ingegno di un'idea tecnologica e culturale, storicamente fondata su quel che Venezia ha saputo dare”.