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(Adnkronos) - Ultimo appuntamento di stagione oggi, domenica 18 maggio 2025, per 'Che tempo che fa' di Fabio Fazio on Luciana Littizzetto e Filippa Lagerbäck. Tra gli ospiti la segretaria del Pd Elly Schlein, Renzo Arbore, Alessandro Gassmann, Diego Abatantuono, Concita De Gregorio. Ospiti della puntata oltre a Schlein, Renzo Arbore celebrerà i 40 anni di 'Quelli della notte', varietà cult che ha cambiato la storia della televisione italiana e che ha tenuto a battesimo artisti come Nino Frassica, Maurizio Ferrini, Marisa Laurito, Riccardo Pazzaglia, Simona Marchini, Roberto D’Agostino, Massimo Catalano, Dario Salvatori e Andy Luotto. Tra i protagonisti assoluti del mondo radiofonico e televisivo, Arbore in più di 60 anni di carriera ha ideato oltre venti format di successo come 'Bandiera Gialla', 'Indietro tutta', 'Alto gradimento', 'Speciale per voi'. E quest’anno è tornato protagonista del piccolo schermo con il nuovo programma 'Come ridevamo' dove con l’amico Gegè Telesforo ha dato vita a una vera e propria enciclopedia della comicità televisiva della seconda metà del Novecento. Alessandro Gassmann, dal 5 giugno al cinema con il film 'Mani Nude' di Mauro Mancini, presentato alla Festa del Cinema di Roma e tratto dall’omonimo libro di Paola Barbato. Attore e regista, Gassmann in oltre 40 anni di straordinaria carriera ha recitato in più di 100 titoli tra cinema, tv e teatro e ha diretto sei film, tra cui “Questi fantasmi!”, tratto da una commedia di Eduardo De Filippo. Alla vigilia dei suoi 70 anni, Diego Abatantuono, tra i più grandi e amati attori del cinema italiano, consacrato al cinema sotto la regia di Gabriele Salvatores, Ettore Scola e Pupi Avati, che nel corso di oltre 50 anni ha collezionato 3 Nastri d’Argento, 2 Ciak d’Oro oltre al David Speciale alla Carriera. E ancora: Concita De Gregorio, autrice del libro 'Di madre in figlia', dove intreccia tre generazioni, tre epoche della storia e tre stagioni della vita nelle voci di tre donne; l’editorialista del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli; la giornalista Cecilia Sala; l’editorialista de La Repubblica Massimo Giannini; Roberto Burioni, Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele; Michele Serra. Chiude la serata l’immancabile appuntamento con 'Che tempo che fa – Il Tavolo' con Nino Frassica, Mara Maionchi, Ubaldo Pantani, la Signora Coriandoli, Francesco Paolantoni, Simona Ventura, Max Giusti, Diego Abatantuono. Altri ospiti della puntata: Noemi, live con il nuovo singolo 'Non sono io', estratto dall’album 'Nostalgia'; Ale e Franz; Gigi Marzullo; Herbert Ballerina; Giucas Casella.
(Adnkronos) - Si è svolto a Milano, nella prestigiosa cornice di Palazzo Lombardia, il primo Forum nazionale dei giovani del made in Italy, dal titolo 'Creare Futuro'. L’evento è nato su iniziativa dei presidenti dei Gruppi Giovani di FederlegnoArredo, Confindustria Accessori Moda e Federalimentare che, insieme ad alcuni esponenti del mondo imprenditoriale e accademico, hanno dato vita a un confronto dinamico e costruttivo per tracciare una visione innovativa e proiettata al futuro. Il Forum ha rappresentato un'importante occasione di riflessione sul ruolo delle nuove generazioni nel guidare il rinnovamento del sistema produttivo italiano, a partire dai tre pilastri dell’eccellenza manifatturiera nazionale: fashion, food e furniture. Settori chiave che, insieme, contribuiscono a circa il 20% del pil nazionale e che rappresentano al meglio il saper fare italiano nel mondo. In un contesto globale sempre più dinamico e complesso, è emersa con forza la necessità di fare sistema, valorizzare le competenze e promuovere sinergie tra le diverse filiere. I giovani imprenditori desiderano essere protagonisti di questo cambiamento, portando visione, innovazione e apertura al dialogo, per continuare a rafforzare e promuovere l'identità del Made in Italy su scala internazionale. Carlo Briccola, presidente Giovani Confindustria Accessori Moda, ha dichiarato: “La moda è un patrimonio straordinario per l’Italia, ma solo attraverso la connessione tra filiere diverse, unite dallo stesso saper fare italiano, possiamo parlare al mondo con una voce coesa. Con questo Forum desideriamo trasmettere fiducia, ottimismo e senso di responsabilità alle generazioni attuali e future, affinché possano proseguire nel solco della tradizione, valorizzando il genio creativo e produttivo che distingue il Made in Italy. Il nostro focus è chiaro: rafforzare la competitività delle nostre imprese. Perché se la qualità, soprattutto nella moda, è spesso considerata un dato acquisito, oggi è necessario confrontarsi con uno scenario europeo complesso, fatto di normative difficili da recepire, che richiedono preparazione, visione strategica e coesione”. Per Guglielmo Gennaro Auricchio, presidente Giovani Federalimentare: “Il confronto trasversale tra settori strategici è fondamentale per condividere esperienze, visioni e affrontare insieme le sfide di un mondo in continua evoluzione. Crediamo fermamente che il futuro del Made in Italy passi attraverso la sinergia e la collaborazione con le altre eccellenze manifatturiere del Paese ed eventi come quello di oggi ci permettono di riflettere sullo straordinario valore del Made in Italy riconosciuto in tutto il mondo grazie alle scelte di milioni di consumatori. Come Giovani di Federalimentare siamo pronti a dare il nostro contributo per crescere e costruire insieme questo futuro nel segno della tradizione, dell’innovazione e della sostenibilità”. Filippo Santambrogio, presidente Giovani FederlegnoArredo, aggiunge: “Il forum Creare Futuro va oltre la singola filiera, perché solo facendo sistema tra le eccellenze italiane possiamo costruire un modello di impresa più competitivo, inclusivo e capace di attrarre i talenti di domani. È un’occasione concreta di un confronto trasversale per affrontare sfide comuni e per condividere esperienze e visioni tra settori strategici del Made in Italy che insieme rappresentano il cuore manifatturiero e l’eccellenza del nostro Paese in un mondo sempre più complesso ed in costante evoluzione. Tramite competenze diverse vogliamo rafforzare un’identità imprenditoriale italiana che sia aperta, collaborativa e proiettata al futuro, perché il Made in Italy non è solo un marchio: è un’eredità da innovare, insieme”. I settori rappresentati costituiscono una colonna portante dell’economia italiana, sia per valore generato che per impatto occupazionale. La filiera legno-arredo registra un fatturato annuo superiore ai 51 miliardi di euro, mentre la filiera pelle supera i 30 miliardi. Il settore alimentare, vero gigante del Made in Italy, raggiunge invece la soglia dei 197 miliardi di euro. Anche sotto il profilo occupazionale i numeri sono rilevanti: quasi 300mila addetti operano nel legno-arredo, circa 150 mila nella filiera pelle e ben 467 mila nel settore alimentare. Sul fronte dell’export, il 2024 è stato un anno da record per il comparto alimentare, che ha toccato i 56,8 miliardi di euro, con un incremento dell’8,6% rispetto al 2023. La filiera pelle ha totalizzato 25 miliardi di euro di esportazioni, mentre il settore legno arredo ha raggiunto quota 19,4 miliardi.
(Adnkronos) - Qualità e sicurezza del cibo, cambiamenti e fenomeni climatici avversi, crescita della popolazione mondiale e redditività delle eccellenze locali: il settore agroalimentare sta attraversando sfide inedite e complesse e l’agricoltura è al centro di ognuna di queste, con impatti su larga scala che “dal campo alla tavola” interessano le sorti di consumatori e produttori, in Italia e nel mondo. Nel solco di un impegno consolidato, che da oltre un decennio guida le sue azioni verso l’innovazione sostenibile e la tutela ambientale di tutto il settore, Syngenta ha lanciato oggi le “Sustainability Priorities”, un piano strategico che fissa impegni concreti e misurabili che l'azienda si prefigge di raggiungere per contribuire a un'agricoltura sempre più sostenibile, innovativa e redditizia, bilanciando le esigenze di produttività con la tutela dell'ambiente. Lo comunica l'azienda in una nota. L’annuncio, con la presentazione del progetto, è avvenuto questo pomeriggio nel corso del convegno istituzionale “Sostenibilità e Innovazione: Il Futuro dell’Agricoltura Italiana” organizzato dall’azienda in occasione del Food & Science Festival di Mantova, l’appuntamento annuale dedicato alla divulgazione scientifica e all’analisi delle grandi trasformazioni che attraversano il comparto agricolo, di cui Syngenta si è riconfermata Main Partner per il 9° anno consecutivo. “È con profondo orgoglio che presentiamo oggi, per la prima volta in Italia, le Sustainability Priorities: non un punto di partenza, ma una tappa chiave di un percorso che Syngenta porta avanti da decenni per promuovere un’agricoltura sempre più sostenibile, innovativa e responsabile", ha affermato Massimo Scaglia, Amministratore Delegato di Syngenta Italia. “Non si tratta soltanto di un manifesto valoriale, ma di una visione integrata che si traduce in azioni tangibili a fianco degli agricoltori, con l’obiettivo di sostenere l’intero comparto agroalimentare e contribuire attivamente alla salvaguardia del pianeta. Attraverso un approccio fondato sull’innovazione, sul dialogo costante e sulla collaborazione con tutti gli attori della filiera, dalle associazioni di categoria alle istituzioni, intendiamo generare un impatto positivo, duraturo e condiviso. Oggi le Sustainability Priorities tracciano, dunque, una direzione condivisa per costruire un modello agricolo più resiliente, capace di affrontare con efficacia le sfide ambientali, economiche e sociali del nostro tempo”, ha aggiunto. Al convegno hanno partecipato tra le più importanti istituzioni e realtà Europee e Italiane coinvolte sui temi dello sviluppo agricolo sostenibile, affiancando i rappresentanti aziendali nel racconto delle pratiche e dei modelli che ne saranno alla base. Sono intervenuti inaugurando l’incontro, dopo l’apertura dell’Amministratore Delegato di Syngenta Italia Massimo Scaglia, l’On. Luca De Carlo, Presidente della Commissione Agricoltura, Turismo, Industria e Produzione agroalimentare del Senato della Repubblica, l’On. Maria Chiara Gadda, Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, e Alessandro Beduschi, Assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia. “Oggi più che mai, affrontare le grandi sfide ambientali ed economiche impone un cambiamento profondo anche nella narrazione che riguarda il settore agricolo. È scorretto e fuorviante continuare a dipingere l’agricoltura come un nemico dell’ambiente: al contrario, è proprio grazie al lavoro quotidiano degli agricoltori che possiamo costruire risposte concrete a temi cruciali come il cambiamento climatico, la salvaguardia del suolo e la gestione sostenibile delle risorse idriche. È vero, non è semplice nemmeno per chi legifera difendersi da derive oscurantiste e da posizioni ideologiche che si oppongono alla tecnologia e alla ricerca scientifica", ha commentato l’On. Luca De Carlo, Presidente della Commissione Agricoltura, Turismo, Industria e Produzione agroalimentare del Senato della Repubblica. "Eppure, l’Italia, in sede europea, ha saputo difendere con determinazione l’innovazione, opponendosi a orientamenti che avrebbero penalizzato fortemente i nostri comparti produttivi. In questo senso, la politica, il mondo della comunicazione e la comunità scientifica hanno il dovere di collaborare per promuovere una divulgazione corretta, fondata su dati reali e responsabilità condivise. Sostenibilità, infatti, significa efficienza: vuol dire adottare tecniche che riducano l’impatto sugli ecosistemi senza compromettere la produttività. Tutto il resto rimane confinato nel campo degli slogan", ha aggiunto l'On. De Carlo. “Dobbiamo evitare, in un momento come quello attuale di transizione, di dividerci tra chi si crogiola soltanto raccontando le eccellenze del Made in Italy, senza vederne le fragilità, e chi approccia la sostenibilità in modo ideologico", ha sottolineato l’On. Maria Chiara Gadda, Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. I cambiamenti climatici impattano sulla sostenibilità economica delle imprese e sui cicli biologici delle produzioni; la via è accelerare ricerca applicata, formazione degli agricoltori, politiche di aggregazione. Serve uno shock antiburocrazia a livello nazionale e comunitario e rendere più accessibili credito, assicurazioni e strumenti finanziari a sostegno degli investimenti in tecnologia e innovazione”. “A Mantova la politica si riannoda ogni anno con la scienza, e oggi siamo qui a rivendicare proprio l’importanza della scienza e della conoscenza per realizzare pratiche agronomiche innovative, a tutela dei comparti produttivi", ha aggiunto Alessandro Beduschi, Assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia - La sostenibilità è una priorità di tutti ma va declinata anche nella concretezza di proposte che garantiscano agli agricoltori redditività e ai consumatori prodotti sani e abbondanti, presupposto per le diete alimentari che sono nostro vanto in tutto il mondo. Regione Lombardia, con le sue risorse, ha voluto investire fortemente per sostenere l’innovazione: siamo fermamente convinti che la nostra capacità di esserci, di dare risposte concrete ed efficaci anche nelle difficoltà, ci porterà a vincere le sfide complesse che il commercio internazionale oggi impone al settore primario”. A seguire, ha presentato il progetto ‘Sustainability Priorities’ Mauro Coatti, Head of Technical Support di Syngenta Italia, anticipando il racconto del caso aziendale presentato da Matteo Pollini, Responsabile Sistema di Gestione Ambientale di Orogel. L’evento si è concluso con una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Herbert Dorfmann, membro del Parlamento Europeo, Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Simona Rubbi, Responsabile Relazioni Internazionali di Cso - Centro Servizi Ortofrutticoli Italia, Olivier de Matos, Direttore Generale Croplife Europe, e Massimiliano Giansanti, Presidente di Copa Cogeca e di Confagricoltura. Le Sustainability Priorities sono quattro, ispirate a diversi filoni tematici: Produrre di più, con un minor impatto ambientale; Rigenerare il suolo e la natura; Migliorare il benessere delle comunità locali; Rendere più sostenibili le nostre operazioni. Ciascuna delle quattro priorities presuppone specifici obiettivi di sviluppo, a sostegno dell’agricoltura italiana e mondiale, e si sostanzia in una serie di progetti e iniziative che l’azienda sta già mettendo in campo e che sono alla base dei suoi servizi e delle sue collaborazioni nel territorio. Con questo lancio, che rappresenta il punto di partenza di un ampio programma di iniziative sul territorio italiano volte a condividere con gli agricoltori il proprio impegno concreto, Syngenta rinnova in Italia e nel mondo i propri obiettivi di sviluppo sostenibile, attraverso un lavoro quotidiano basato su una solida rete di collaborazioni con istituzioni, università e aziende locali, per garantire una crescita sistemica e duratura nel tempo.