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(Adnkronos) - “Parliamo di Forever Young” in modo “originale”, come “un argomento che va trattato fin da giovani, con nuove abitudini e un nuovo modo di vivere il proprio benessere e il proprio corpo”. Lo ha detto Michele Franzese, docente di Economia dell’università degli Studi Link di Roma, oggi, alla prima edizione di TEDxLinkCampusUniversity, organizzato dall'Ateneo romano in collaborazione con Scai Comunicazione e Rome Future Week. Tema dell’incontro è, infatti, ForeverYoung, che invita a riconsiderare la longevità non solo come un obiettivo legato all'età, ma come uno stato mentale e uno stile di vita. “Ogni anno - osserva Filippo Nigro, founder & ceo di Youth Health Tech Inc - nel mondo vengono persi 2,8 miliardi di vita sana, perché solo l’8% delle persone” fa “prevenzione” e testa “la propria salute a una frequenza ottimale. Sono necessarie più di 3 settimane per fare una visita preventiva. Fortunatamente, però” un aiuto arriva dalla tecnologia disponibile “nelle proprie tasche: col proprio cellulare, infatti, è possibile controllare la propria salute in meno di 2 minuti, coprendo più di dieci organi”. La realizzazione di questa prima edizione di TEDx per l’università degli Studi Link, conclude Franzese, “è un momento assolutamente strategico, sia perché nel 2023 sono partiti diversi corsi di studi legati alla salute - Medicina e chirurgia, Professioni sanitarie e Farmacia - sia perché è un'università che ha voglia di riconnettersi ad un ecosistema più ampio, locale su Roma e nazionale per esprimere i propri contenuti di altissimo profilo”.
(Adnkronos) - “Con la riforma, i regimi di riallineamento sono stati completamente riorganizzati. Oggi c’è una disciplina unica, sicuramente più semplice da gestire. C’è la possibilità di riallineare separatamente tra Ires e Irap. Il sistema è sicuramente più coordinato perché le scadenze, che prima erano disallineate, oggi vengono riallineate, accorciando quelle che probabilmente erano eccessivamente lunghe, ma soprattutto allungando quelle che risultavano di difficile applicazione”. Lo afferma Alberto Trabucchi, co-managing director and head of Tax department di Assonime, a margine dell’evento 'EY Tax Update 2025. Riforma fiscale: sfide e opportunità per le imprese', organizzato da EY e focalizzato, appunto, sulla riforma fiscale in corso. “Le aliquote sono peggiorate, non c’è dubbio, ma è stato sbloccato il riallineamento globale, che oggi è sostanzialmente sempre fattibile - aggiunge Trabucchi - Nell’eliminare gli arbitraggi, che prima potevano essere realizzati sfruttando le aliquote effettivamente molto più convenienti, è stata eliminata anche la possibilità di incentivare le operazioni di aggregazione aziendale con terzi, che potevano essere fatte appunto sfruttando le aliquote basse di riallineamento. E’ vero che sono stati eliminati gli arbitraggi per le operazioni infra gruppo, ma c’è il rischio che sia stata eliminata anche una possibile forma di incentivo per le riorganizzazioni aziendali verso terzi, quelle accrescitive. Quindi questo, forse, potrebbe essere motivo di ripensamento”. “Il regime di consolidato fiscale, che è tra i più favorevoli tra quelli esistenti nel panorama europeo, resta sempre la formula migliore per consentire la circolazione delle perdite all’interno del gruppo - sottolinea l’esperto - La riforma consente ai gruppi stabili una migliore gestione delle perdite, perché viene riconosciuta a livello fiscale la bontà del soggetto economico unitariamente inteso, consentendo la circolazione delle perdite, nell’ipotesi poi di successive operazioni di aggregazione tra il soggetto che porta le perdite e il soggetto che lo controllava o tra soggetti del gruppo”. “Dal punto di vista sostanziale, la scelta fatta dal legislatore, per una questione di prudenza sul gettito, è stata quella di consentire questo scambio di perdite soltanto a coppie, cioè soltanto nella misura in cui i soggetti che si vanno ad aggregare erano già insieme e facevo già parte dello stesso gruppo al momento della maturazione delle perdite. Questa è una limitazione abbastanza forte - puntualizza Trabucchi - che porta con sé una serie di complicazioni che verranno sciolte dal dm che ha in corso di preparazione presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, e che forse rendono consigliabile ancora, quando possibile, l’utilizzo del consolidato fiscale. C’era stata l’idea di consentire una libera circolazione delle perdite del gruppo con una logica accrescitiva, a prescindere dal momento in cui le società facevano parte dello stesso gruppo, però, probabilmente per motivi di gettito, non è stato possibile perseguirla. Ci troviamo quindi di fronte ad una riforma di grande utilità - conclude - ma forse si poteva fare qualcosa in più. Speriamo che, magari riorganizzando meglio le risorse a disposizione in sede di correttivo, si possa porre rimedio a questa piccola inefficienza”, conclude.
(Adnkronos) - “Purtroppo c'è molta confusione riguardo queste tematiche. Con il nostro progetto, che realizziamo con il contributo non condizionato dell'Unione italiana olio di palma sostenibile, miriamo a colmare questo gap informativo, ma anche di fiducia, che purtroppo c'è tra i consumatori e il mondo della produzione e della distribuzione circa le possibilità offerte ai cittadini di potersi nutrire in maniera sostenibile”. Così Cinzia Pollio, Coordinatrice progetti e politiche per i consumatori di Cittadinanzattiva in occasione della presentazione della presentazione del progetto "Nutrizione Sostenibile e Lotta agli Sprechi" lanciato da Cittadinanzattiva in collaborazione con il Centro di Ricerca EngageMInds HUB dell'Università Cattolica ed il supporto non condizionato dell'Unione italiana olio di palma sostenibile. La confusione è estesa anche al concetto stesso di nutrizione sostenibile, come spiega Pollio: “noi lo intendiamo come la possibilità da parte del consumatore di agire in maniera consapevole, con un comportamento di scelta che gli consenta di agire in prima persona orientando con le proprie scelte anche i processi di produzione e di distribuzione, prediligendo quelle che possono essere le filiere più sostenibili e più circolari”. Il progetto è al secondo anno dopo che il progetto pilota ha definito gli elementi principali da affrontare con i consumatori. “Il nostro è quello di promuovere elementi di consumo più responsabili e sostenibili in maniera consapevole, in linea anche con quello che è il Goal 12 dell'Agenda 2030. E' partita da oggi una consultazione - in maniera fisica presso le nostre sedi ma anche on line attraverso i nostri canali digitali - con la quale cercheremo di raccogliere quelle che sono le opinioni dei cittadini e dei consumatori riguardo il concetto di nutrizione sostenibile, riguardo le attitudini e le propensioni che hanno anche nei confronti degli acquisti sostenibili e della lotta agli sprechi. E, in ultimo, su quello che sarà il ruolo centrale del consumatore per favorire la promozione di un concetto e di un'azione volta alla nutrizione più sostenibile”, conclude.