INFORMAZIONIRegione Lombardia Pubblica Amministrazione Locale Ruolo: Direzione Generale Enti locali Montagna e Piccoli Comuni - P.O. Organizzazione, Gestione e Sviluppo Risorse Umane, Sicurezza e Servizi Area: Altro Giuseppe Andrea Ambrosini |
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(Adnkronos) - "Oggi siamo in una fase cruciale. La digitalizzazione ha cambiato radicalmente il modo in cui affrontiamo il percorso di cura: dalla prevenzione, alla diagnosi, alla terapia. Questo cambiamento, però, richiede un adeguamento tecnologico, culturale e organizzativo. Stiamo passando da un approccio centrato sulla patologia a uno centrato sul paziente, grazie a strumenti digitali e sistemi di intelligenza artificiale che ci permettono di essere più continui, oggettivi e personalizzati. E' una vera rivoluzione, che coinvolge il modo stesso in cui intendiamo la medicina". Lo ha detto Nicoletta Gandolfo, consigliera Fism, Federazione società medico scientifiche italiane, e presidente Sirm, Società italiana di radiologia medica, all'Adnkronos Salute in occasione della fiera europea 'L'Ai Week', dedicata all'intelligenza artificiale, in corso a Rho-Fiera Milano. Ci sono però anche "criticità importanti - avverte Gandolfo - I sistemi digitali, molto spesso, non dialogano tra loro. Non è un problema solo di compatibilità tecnica, ma anche - e soprattutto - organizzativo: ogni sistema funziona in silos, isolato, e manca un'integrazione reale. E questo accade anche in radiologia, una delle discipline più digitalizzate da anni. Un altro nodo cruciale - sottolinea - riguarda la raccolta e la gestione dei dati. I dati non sono sempre omogenei né centralizzati e questo limita la personalizzazione delle terapie e la capacità predittiva su malattie oncologiche e non oncologiche. A tale proposito, serve una centralizzazione e un modello condiviso di raccolta e utilizzo". Un ulteriore elemento critico riguarda la sostenibilità. "Se crediamo nell'intelligenza artificiale - osserva la presidente Sirm - dobbiamo investire in progetti concreti, che entrino nei flussi clinici quotidiani, non restino solo progetti sperimentali. Oggi molti software sono dati in prova gratuitamente, ma non sono integrati nei sistemi sanitari, e ogni specialità usa strumenti diversi, che poi perdono i dati raccolti", per questo "serve una visione più ampia, sostenibile e integrata". Infine, "è indispensabile un cambiamento culturale: tra i professionisti sanitari, non tutti sono pronti a lasciare il vecchio per il nuovo, e anche tra i pazienti non tutti sono pronti o in grado di interagire con strumenti digitali e App. Credo che tutto questo - conclude - si possa affrontare con tre parole chiave: insieme, collaborazione e condivisione. Solo così potremo costruire un sistema realmente innovativo, equo e centrato sul paziente".
(Adnkronos) - Il disegno di legge che prevede la partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell’impresa sta seguendo il suo iter parlamentare e potrebbe diventare legge molto presto. Si tratta di un tema storico per il nostro Paese, sul quale anche i direttori del personale hanno espresso il loro pensiero. L’88% di loro, infatti, ritiene che il tema sia molto importante per lo sviluppo e il successo delle aziende e, di questi, il 33% dichiara che la proposta è molto utile. Nel merito della proposta di far partecipare i lavoratori alla governance dell’impresa, invece, circa il 72% dei direttori del personale si dichiara favorevole. Questo è uno dei dati di fondo emersi dall’indagine sul tema curata dal centro ricerche dell’Aidp (associazione nazionale per la direzione del personale), guidato dal professor Umberto Frigelli, a cui hanno risposto oltre 600 professionisti delle risorse umane. “Il Disegno di Legge n. 1407 rappresenta un'opportunità unica per dare concretezza all'articolo 46 della Costituzione e favorire la partecipazione dei lavoratori alla vita aziendale. La survey condotta da Aidp evidenzia chiaramente il grande potenziale di queste pratiche. La partecipazione non si impone, si costruisce: serve un’alleanza tra istituzioni, imprese e persone, come Aidp lavoreremo per ottenere questo risultato. solo così potremo creare un modello partecipativo efficace e duraturo. Questi e tanti altri saranno i temi al centro del nostro 54° congresso nazionale del 16 e 17 maggio”, spiega Matilde Marandola, presidente nazionale Aidp. In questi anni sono state già implementate nelle aziende diverse forme e modalità di partecipazione dei lavoratori alla governance aziendale. Il 30% delle aziende, infatti, ha predisposto organismi consultivi attraverso forme e processi strutturati per avanzare suggerimenti e proposte di miglioramento; il 21% circa a definito delle modalità strutturate di coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni produttive e organizzative; il 20% circa ha definito modalità consultive, non vincolanti, attraverso la partecipazione dei lavoratori a comitati paritetici su temi come formazione, piani di carriera inquadramento; il 15% ha previsto modalità di partecipazione ai profitti e l’8% alla gestione e partecipazione alla scelte strategiche. Il 69% dei professionisti HR dichiara una certa soddisfazione su tali forme di partecipazione implementate che considera efficaci e proficue. I direttori del personale che non hanno implementato la partecipazione. Tra le modalità di partecipazione sopra elencate i direttori del personale che non hanno ancora implementato nessuna iniziativa in questo senso prediligono, in grande maggioranza, le modalità consultive attraverso, processi strutturati (il 58%) o comitati paritetici consultivi non vincolanti (il 36%) su temi quali la formazione, la carriera, l’inquadramento. Quasi il 17% è favorevole alla partecipazione agli utili e il oltre il 9% alla partecipazione alle scelte strategiche. Oltre il 60% dei direttori del personale ritiene che la partecipazione dei lavoratori, nelle varie forme possibili, serva ad aumentare l’ingaggio e la motivazione; il 29% circa ad avere proposte e suggerimenti utili alla gestione e il 19% a migliorare l’efficienza dei processi aziendali. Oltre il 21%, inoltre, pensa che serva a migliorare il clima aziendale e il 12% crede che la partecipazione dei lavoratori sia utile a migliorare la governance complessiva dell’azienda. Potrebbe, infine, migliorare le relazioni sindacali per il 9% e incrementare il compenso dei dipendenti per oltre l’8% dei rispondenti. Il 54° congresso dell'Aidp dal titolo 'La Forza dell’Immaginazione', si svolgerà presso l’Allianz MiCo di Milano. Parteciperanno oltre 1.400 professionisti delle risorse umane provenienti da tutte le regioni d’Italia, 76 speaker di altissimo livello, nazionale e internazionale e una cena molto particolare con Leonardo Da Vinci, tutta da scoprire. Nella due giorni si discuterà di come la diversità culturale sia una fonte inesauribile di ispirazione e l’intelligenza artificiale, al centro della rivoluzione spazio-temporale del lavoro unita all’urgenza della sostenibilità, siano decisivi per immaginare un futuro in cui le visioni hanno il coraggio di diventare realtà.
(Adnkronos) - Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Acea, ha ritirato oggi il Premio Guido Carli, il riconoscimento dedicato all’ex governatore della Banca d’Italia e assegnato ogni anno alle personalità che si sono distinte per il loro impegno sociale, i successi in campo imprenditoriale, oltre che per aver portato lustro al talento e alla genialità italiana nel mondo. Dopo una carriera professionale che spazia dal mondo della finanza ai settori industriali, Palermo è, dal 2022, amministratore delegato di Acea. "Ricevere questo premio – ha commentato l'ad - è un onore, un tributo soprattutto ai valori sui quali ho centrato il mio percorso professionale: la creazione di valore nelle aziende, le ricadute sulla collettività, portando sempre al centro le persone". La cerimonia di premiazione si è svolta a Roma, nella sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica. La XVI edizione del Premio Guido Carli è stata intitolata a Papa Francesco e interamente dedicata all’impegno sociale e all’attenzione agli ultimi.