(Adnkronos) - Non c’è pace per Luce, la mascotte del Giubileo e del padiglione della Santa Sede all’Expo di Osaka, presentata nei giorni scorsi in Vaticano da mons. Rino Fisichella, a capo della macchina organizzativa giubilare, come una "pellegrina raffigurata con gli elementi tipici del pellegrino: il k-way giallo per ripararsi dalle intemperie; gli stivali sporchi di terra per la strada percorsa; la croce missionaria al collo; il bastone del pellegrino e soprattutto gli occhi luminosi, simbolo della speranza del cuore". Il notiziario cattolico online 'La Nuova Bussola Quotidiana', ricordando le critiche dell’ex senatore leghista Simone Pillon, ha rincarato la dose: "Sarà l'effetto del k-way giallo ma qualcuno già nota una certa somiglianza con Greta Thunberg. Altra involontaria citazione sono 'gli stivali sporchi di terra': un riferimento agli stivali con cui due anni fa si presentò alla Camera l'on. Aboubakar Soumahoro?". Il notiziario tradizionalista riserva critiche anche al ‘padre’ di Luce, sostenendo che il disegnatore Simone Legno "nel suo carnet ha prodotto la gadgettistica dei Gay pride e una linea di sex toys". Il portale 'Informazione cattolica' chiosa: "Una sempreverde gag che aleggia nel clero ribadisce che Dio è Uno, Trino e Quattrino: fede e pecunia non olet".
(Adnkronos) - “Nella nostra città è molto importante che siamo tutti consapevoli della grande importanza di questo rapporto, delle possibilità di riflessione che si aprono a partire da questi dati, anche della necessità che abbiamo come università e come territorio, di fare delle riflessioni molto specifiche, che riguardano non solo in generale il futuro del Paese, ma anche quello del Mezzogiorno di d'Italia”. Lo ha detto Dora Gambardella, direttrice del dipartimento di Scienze sociali dell'università di Napoli Federico II alla Presentazione del XXIII Rapporto annuale Inps, oggi nel capoluogo partenopeo.
(Adnkronos) - La parola sostenibilità non è adatta alle conversazioni online. In Rete si parla di cose concrete, a partire dagli effetti del cambiamento climatico con le alluvioni di queste settimane in primo piano, e non di un concetto che appare astratto e lontano. E' quanto emerge da una ricerca di SocialCom in esclusiva per l'Adnkronos. “Nella nostra analisi delle conversazioni social sui temi della sostenibilità abbiamo rinvenuto un evidente paradosso: gli utenti dibattono anche in maniera polarizzata sulle conseguenze e sull’evidenze degli eventi legati ai cambiamenti climatici ma nessuno usa il termine sostenibilità che rimane appannaggio di stakeholder e addetti ai lavori”, commenta Luca Ferlaino, fondatore di SocialCom. La ricerca "Il Paradosso della Sostenibilità," condotta da SocialCom Italia, rivela un dato sorprendente: l’interesse per la sostenibilità è in crescita, ma si esprime online principalmente attraverso temi concreti e situazioni reali, piuttosto che tramite l’uso diretto del termine “sostenibilità,” che spesso risulta astratto e lontano dalla vita quotidiana. Questa tendenza evidenzia come il concetto di sostenibilità venga interiorizzato dalla società quando si traduce in azioni tangibili e accessibili, rendendosi più facilmente parte dell’immaginario sociale collettivo. Temi come cambiamento climatico, mobilità sostenibile e raccolta differenziata, infatti, catalizzano il dibattito, risultando più immediati e vicini alle preoccupazioni quotidiane delle persone. Volume delle Conversazioni: Nell’ultimo anno, in Italia, si sono registrate 1,2 milioni di conversazioni specifiche sulla sostenibilità e 1,7 milioni su temi correlati, come cambiamento climatico, attivismo, ecoansia, mobilità sostenibile, emergenze climatiche e raccolta differenziata. Interazioni: In parallelo, il termine sostenibilità ha generato circa 1,5 milioni di interazioni, mentre i temi concreti ne hanno ottenute 6,5 milioni, segno che la concretezza ispira una partecipazione più attiva e un engagement più elevato. Focus sui temi concreti: La prevalenza di conversazioni sui temi pratici suggerisce un desiderio diffuso di affrontare le sfide ambientali in modo realistico e immediato, rendendo più accessibile l'idea di un cambiamento sostenibile. Cambiamento climatico: È uno dei temi più discussi, con 986.000 menzioni e 3,3 milioni di interazioni, ed evidenzia un sentiment misto tra positività (15%) e negatività (31%). Eventi come le recenti alluvioni in Toscana ed Emilia-Romagna hanno ulteriormente stimolato il dialogo e le emozioni degli utenti. Mobilità sostenibile: Questo tema raccoglie 546.000 menzioni e 2,4 milioni di interazioni, distinguendosi per il sentiment più positivo (25%) tra i temi analizzati. La mobilità sostenibile si posiziona quindi come un concetto pratico, in cui gli utenti vedono un’azione concreta per il futuro. Ecoansia: Tema emergente che riflette l’ansia collettiva legata alle sfide ambientali, ma con una presenza più limitata (10.000 menzioni, 44.000 interazioni) e un sentiment prevalentemente negativo (44%), mostrando percezioni contrastanti. L'analisi evidenzia come l'interesse per la sostenibilità sia concreto solo quando collegato a temi pratici e reali. In un contesto di crescente consapevolezza, iniziative mirate su temi specifici e facilmente accessibili come la mobilità sostenibile o la raccolta differenziata sono le più efficaci per coinvolgere il pubblico. Comunicare la sostenibilità attraverso questi temi concreti risulta dunque strategico per stimolare un cambiamento positivo e duraturo, che vada oltre il concetto astratto di sostenibilità e diventi parte della quotidianità.