INFORMAZIONIProvincia di Foggia Istituzioni e Pubblica Amministrazione Centrale Ruolo: Addetto Stampa Area: Communication Management Antonello Abbattista |
INFORMAZIONIProvincia di Foggia Istituzioni e Pubblica Amministrazione Centrale Ruolo: Addetto Stampa Area: Communication Management Antonello Abbattista |
(Adnkronos) - Basta ipotesi e teorie più o meno fondate sul dissing con Tony Effe. Fedez non la manda a dire e decide di scrivere, cantare e pubblicare un brano contro il collega in cui parla di tutto: i messaggi non graditi alla ex moglie Chiara Ferragni, gli insulti razziali, le bugie e i soldi ricevuti. Da ore i due rapper, che per lungo tempo erano stati amici, si scambiavano scintille social con messaggi incrociati, a distanza di sicurezza, ognuno sul proprio profilo Instagram senza mai citare l'altro. Ora Fedez passa all'attacco vero e proprio, caricando sul proprio canale Youtube 'L'infanzia difficile di un benestante', un rap in cui parla apertamente dei motivi dietro la fine dell'amicizia con Tony Effe. "Tony, Tony, mi fai i dispetti, che c***o ti aspetti?", canta. Tony Effe risponde al video con una storia Instagram: "Che imbarazzo". "Ti arrabbierai a guardare 'sto video", dice Fedez nell'attacco del brano e poi nel finale - in cui compare l'ex di Tony Effe, Taylor Mega - gli consiglia di "prendersi del tempo": "Ora, Tony, chiama la tua prof di italiano e fatti spiegare le rime che ho fatto, senza fretta". Nel corso del brano Fedez chiama il collega "pagliaccio", "infame" e "ragazzino insicuro" e poi lo accusa di aver scritto "a mia moglie mentre mi abbracciavi", di essersi fatto mantenere da lui ("sono tuo padre ti do la paghetta") e di essere razzista e incoerente ("insulti razziali poi sul palco con Ghali"). Nel brano anche un riferimento alla vicenda della 'spedizione punitiva' contro il personal trainer Cristiano Iovino: "Una gang di personal trainer, all'appello ve ne manca uno: ha chiamato gli amici per farmi la festa ma poi sotto casa non c'era nessuno".
(Adnkronos) - Dall'industria alla politica al sindacato: è un parterre d’eccezione all'Assemblea di Confindustria che ha visto la 'prima' Relazione del presidente Emanuele Orsini e l'intervento dal palco della premier Giorgia Meloni, elegantissima in tailleur bianco. Consonanze tra il capo del governo e il leader degli industriali e applausi dalla platea che hanno puntellato l'atteso appuntamento che da qualche anno si svolge all'Auditorium Parco della Musica. Riuniti nella sala progettata dall'archistar Renzo Piano i partecipanti hanno seguito le oltre due ore di evento. Tra i presenti, oltre alla premier, esponenti del governo e numerosi ministri. Presenti il presidente del Senato, Ignazio La Russa e quello della Camera, Lorenzo Fontana e quasi tutto il governo, tra cui i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri Adolfo Urso (Made in Italy), Giuseppe Valditara (Istruzione), Matteo Piantedosi (Interno), Guido Crosetto (Difesa), Marina Calderone (Lavoro), Anna Maria Bernini (Università) e Luca Ciriani (Rapporto con il Parlamento). Per il mondo dell'industria Fedele Confalonieri (presidente Mediaset), Massimo Moratti, Mario Moretti Polegato (patron Geox), il petroliere Ugo Brachetti Peretti, la past president Confindustria e capo dell'azienda di famiglia Emma Marcegaglia. Tra gli invitati anche i presidenti e amministratori delegati delle società partecipate, tra cui Giuseppe Zafarana (presidente Eni), Silvia Maria Rovere (presidente Poste), tra gli altri. Tra gli invitati del settore bancario e finanziario Carlo Messina (Intesa Sp), Andrea Orcel (Unicredit), Giovanni Gorno Tempini (Cdp) e Antonio Patuelli (Abi). Oltre al governo, all’assemblea di Confindustria c'erano anche i leader sindacali Maurizio Landini (Cgil) e Luigi Sbarra (Cisl). Pierpaolo Bombardieri non ha partecipato a causa di un impegno a Venezia per un’iniziativa della Uil sulla sicurezza sul lavoro. Tra i partiti politici, in sala anche la segretaria del Pd Elly Schlein, il segretario di +Europa Riccardo Magi, il leader di Azione Carlo Calenda e il capo politico di Noi moderati Maurizio Lupi, oltre al sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
(Adnkronos) - Vivere a spreco zero, la 12esima edizione del Premio promosso dalla campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero, festeggia i suoi vincitori. Sei le categorie sui temi strategici della sostenibilità riunite nel contest a cura di Andrea Segrè, fondatore della campagna e direttore scientifico di Waste Watcher International, e di Luca Falasconi docente Distal - Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna, per il coordinamento di Anna Barbero. Il Premio è sostenuto da un pool di aziende sensibili ai contenuti dell’iniziativa: Natura Nuova, Conad, Italia Zuccheri Coprob, Eni, Camst, Unitec. Le premiazioni sono in programma lunedì 16 settembre a Roma, nell’ambito dell’evento per la quinta Giornata internazionale di consapevolezze delle perdite e sprechi alimentari (Spazio Europa, dalle 14). Ecco i vincitori del Premio Vivere a #sprecozero 2024, una selezione di buone pratiche disseminate in tutta Italia, specchio dell’impegno sociale per lo sviluppo sostenibile. Nella categoria Biodiversità, si aggiudica l’edizione 2024 la Rete dei Frutteti della Biodiversità, strutturata attraverso una convenzione fra la Regione Emilia-Romagna e Arpae. Menzione speciale per Agro-biodiversità Sardegna. Nella categoria Acqua - prevenzione degli sprechi idrici, la 12esima edizione del Premio va a The Circle, il più grande impianto di acquaponica d’Europa. Menzione speciale per Hexagro Urban Farming Srl. Nella categoria Scuole per lo sviluppo sostenibile, l’edizione 2024 va al programma Food Game, una proposta triennale per studenti delle scuole superiori del territorio Ats Milano. Nella categoria Associazioni di cittadini per lo sviluppo sostenibile, il Premio va a 'Pasta e Fagioli... con l'Olio - La Dieta Mediterranea Ti fa bene', Progetto di Educazione Ambientale Nodo InFea Città Metropolitana di Messina. Nella categoria Produzione Ortofrutticola, vince l’edizione 2024 Agrintesa, cooperativa agricola che associa 4mila produttori di ortofrutta e vino, da oltre cinquant'anni, nel cuore dell'Emilia Romagna. Infine nella categoria Saggistica, Pagine di sostenibilità 2024, curata da Daniela Volpe, Andrea Segrè e Luca Falasconi, vince la pubblicazione 'Mangiare come Dio comanda', di Elisabetta Moro e Marino Niola (Einaudi, 2023). Il Premio Speciale 'Pagine di sostenibilità' 2024 va a 'Laudate Deum. Esortazione apostolica a tutte le persone di buona volontà sulla crisi climatica' (Lev Libreria Editrice Vaticana, 2023), pubblicazione che ci riporta alla autorevolissima parola di Papa Francesco, Jorge Mario Bergoglio.