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Evento: In occasione della WellWeek, si terrà la Kayak Experience, un evento esclusivo pensato per gli amanti della natura e delle avventure acquatiche. Esplora le acque cristalline e gli incantevoli scenari marini di Posillipo.
Per gli appassionati di turismo e cultura: La Kayak Experience offre l'opportunità unica di scoprire angoli nascosti di Napoli, tra costoni rocciosi e antichi resti storici. Un’esperienza che unisce sport, avventura e la scoperta di un patrimonio naturalistico e culturale straordinario.
Per aziende e team building: Questo evento rappresenta una fantastica opportunità per le aziende che desiderano promuovere attività di team building. Con la capacità di ospitare fino a 20 partecipanti, è ideale per rafforzare lo spirito di squadra e migliorare la collaborazione in un contesto rilassante e stimolante. Le attività condivise all'aria aperta sono perfette per allontanarsi dalla routine quotidiana e ispirare creatività e coesione di gruppo.
Per informazioni: iscrizione@wellweek.it
Programma
9:30: Appuntamento in Piazza Plebiscito, via Nazario Sauro. Briefing introduttivo e consegna delle e-bike.
10:00: Partenza del bike tour con accompagnatori attraverso il centro storico, la zona monumentale, il lungomare e Posillipo.
12:00: Arrivo al punto di partenza del kayak tour. Cambio abiti (disponibili cabine per cambiarsi) e consegna di borse impermeabili per stivare in sicurezza gli effetti personali (telefono, portafogli, etc).
12:30: Partenza del kayak tour della durata di circa 1h30'.
14:00: Rientro a terra, cambio abiti e ripresa delle bici per il rientro alla Galleria Principe di Napoli.
Piemonte, A2A Ambiente: "Sostenibilità e raddoppio investimenti, trasformiamo rifiuti in risorse"
(Adnkronos) - “I numeri principali e gli obiettivi conseguiti sono molti, ma riguardano soprattutto 111.000 tonnellate di Co2 evitate con i nostri impianti e le nostre energie rinnovabili, 400.000 tonnellate di rifiuti trattati di cui 260.000 si sono trasformati in nuova materia e il complemento a 400 sono diventati nuova energia e direi anche il fatto che il 40% della nostra produzione elettrica che, in Piemonte è di circa 1.300 GWh all'anno arriva da fonti rinnovabili”. Sono i numeri principali emersi nel corso del settimo bilancio di sostenibilità territoriale del Piemonte, presentato a Biella dal Presidente e amministratore delegato di A2A Ambiente, Fulvio Roncari. “L'anno scorso - continua il presidente - abbiamo investito 32 milioni di euro sul territorio piemontese, circa il doppio di quelli investiti negli anni precedenti. Noi siamo in Piemonte ormai da più di 20 anni, perché è una delle regioni in cui siamo nati e cresciuti e ci siamo rafforzati e se non avessimo investito in tutti questi anni – sottolinea Roncari - le attività che avevamo 20 anni fa, oggi sono tutte chiuse. E’ stato un procedimento virtuoso ma anche indispensabile per crescere in coerenza con i principi della sostenibilità”. “In Piemonte, a Cavaglià, avevamo una discarica, avevamo degli impianti di stabilizzazione dei rifiuti che poi venivano portati a discarica. Queste attività oggi non ci sono più e ora ricicliamo la plastica, creiamo nuovi prodotti, nuovi sacchetti che commercializzeremo e produciamo combustibile che viene inviato per il recupero energetico nei cementifici di tutta Italia”. “Nel tessile – continua Roncari - c'è una nuova frontiera che è regolata anche e imposta da un cambiamento normativo; è una sfida perché riciclare i prodotti tessili presenta delle difficoltà tecnologiche mai affrontate in passato e per questo che proprio a Cavaglià abbiamo sviluppato un progetto pilota in coerenza e insieme all'istituzione del territorio, naturalmente le associazioni imprenditoriali per testare un impianto pilota, da capacità di circa 3.000 tonnellate all'anno, per capire quali sono le tecnologie migliori, le innovazioni applicabili al settore del recupero proprio del tessile in generale”.
Nella scuola di Venosa si progettano cantine, in Basilicata premiati aspiranti geometri del vino
(Adnkronos) - Un riconoscimento e il coinvolgimento di giovani talenti di Venosa (Potenza), Borgo tra i 'Più Belli d’Italia' e paese simbolo dell’Aglianico del Vulture, il vino di punta della Basilicata, prodotto con le uve coltivate alle pendici del Vulture, territorio d’origine vulcanica. Sono tre gli studenti a cui è stato assegnato il primo Premio di Progettazione 'Vini e Cantine', indetto da Cantina di Venosa in collaborazione con l’Istituto Tecnico Statale 'Flacco Battaglini'. Si chiamano: Angelica Pompa (prima classificata); Giorgia Iasi (seconda classificata); Nicole Paradiso (terza classificata); tutte del quinto anno del corso di studi di geometra. Tra i presenti (amici, studenti, genitori, insegnanti, viticoltori), sono intervenuti: il presidente di Cantina di Venosa, Francesco Perillo; l’assessore regionale all’Ambiente e alla Transizione Energetica, Laura Mongiello; il sindaco di Venosa, Francesco Mollica; Mimma Carlomagno, preside dell’Istituto Tecnico Superiore 'Flacco Battaglini' di Venosa e il professor Leonardo Rosa. Nel piano di lavoro gli studenti dovevano considerare diversi criteri di progettazione, tra cui: la sostenibilità della struttura progettata e dei materiali utilizzabili; la previsione di un utilizzo integrato di risorse energetiche pulite; soluzioni architettoniche a basso impatto ambientale; presenza di un vigneto nei dintorni; presenza di una sala degustazione e di un piccolo ristorante; presenza di alcune camere in b&b per l’accoglienza enoturistica; funzionalità e operatività dei processi produttivi. I 3 progetti vincitori, selezionati fra 12 proposte di altrettanti studenti, sono stati valutati da una giuria di esperti composta da insegnanti e professionisti operativi a Venosa: il professor Giuseppe Gammone; il professor Francesco Ludovico; l’ingegnere Egidio Comodo; l’architetto Antonio Savino; oltre al presidente di Cantina di Venosa e alla preside del 'Flacco Battaglini'. L’iniziativa è stata ideata dopo una visita didattica degli studenti nei locali di Cantina di Venosa. L’anno precedente, sotto la guida dell’insegnante di Costruzioni, Leonardo Rosa, i ragazzi del quinto anno si erano misurati con la progettazione di un 'paese albergo', immaginando il recupero di una frazione un po’ decadente del centro storico di Venosa, situata nei pressi della chiesa di San Rocco, dove sono presenti 12 ex case contadine, in gran parte non utilizzate, di privati e di proprietà ecclesiastica. Dopo la visita alla più importante cantina cooperativa della Basilicata (300 soci, 800 ettari di vigne, 2 milioni di bottiglie) è nata però l’idea di avvicinare la scuola al mondo del vino. I lavori premiati saranno esposti in cantina fino a giugno. “Abbiamo creato questa bella opportunità insieme alla scuola - sottolinea il presidente di Cantina di Venosa, Francesco Perillo - perché crediamo che dall’incontro con una realtà come la nostra possano nascere stimoli e interessi culturali tra i giovani, che potrebbero un giorno anche trasformarsi in una professione nel mondo del vino. La nostra cooperativa ha nel suo Dna la vicinanza e l’integrazione con il territorio, l’attenzione alla comunità locale, all’ambiente, al lavoro equamente retribuito. Anche attraverso queste iniziative intendiamo restituire ricchezza, servizi e cultura a Venosa e al Vulture. Siamo un’azienda etica ed eventi come il Premio 'Vini e Cantine' aggiungono nuovi risultati al nostro bilancio di sostenibilità”. Nel programma di sostenibilità economica, sociale e ambientale di Cantina di Venosa figurano infatti tra gli impegni anche l’innovazione e l’industrializzazione equa e responsabile e la promozione di un’educazione di qualità e inclusiva per tutti. Il sindaco del Comune di Venosa, Francesco Mollica, ha dichiarato: “Progetti come questi sono molto importanti per una città come Venosa, che ha un’economia legata al vino. Le idee dei giovani anche attraverso questi concorsi possono dare davvero impulso allo sviluppo del territorio. L’economia del vino ha retto per generazioni, per cui potremmo immaginare un futuro importante non solo per i soci ma anche per chi lo commercializza in maniera qualificata. Un plauso va a chi ha organizzato il concorso”. Per l’assessore regionale all’Ambiente e transizione ecologica, Laura Mongiello, “la sinergia tra la scuola, le Istituzioni e il mondo delle imprese è davvero importante per stimolare i giovani a rimanere sul territorio per le potenzialità che ci sono, come sul tema della transizione energetica". "La Regione Basilicata sta mettendo in campo diverse misure e progetti sul fotovoltaico, sull’eolico e sulle fonti rinnovabili. Il 90% dell’energia che la Basilicata produce arriva da fonti rinnovabili ed entro il 2030 supereremo gli obiettivi che l’Unione Europea richiede. Continueremo a lavorare al fine di formare giovani professionisti che possano essere impiegati nelle nuove filiere, come quelle dell’Hydrogen Valley sviluppata in collaborazione con l’Enea”, ha aggiunto. “Sono studenti del V anno dell’Indirizzo Ambiente Territorio del nostro istituto - ha spiegato la dirigente scolastica, Mimma Carlomagno - che attraverso questo progetto hanno avuto la possibilità di mettersi in discussione, sia in vista dell’esame di maturità ma anche per un banco di prova rispetto alla vita professionale o di studio che li attende da qui a poco. Noi ci auguriamo che diventino i professionisti di domani preparati e pronti per le sfide del futuro. Dobbiamo ringraziare la Cantina di Venosa che è stata partner di questo progetto e per aver creato una forte sinergia tra la scuola, l'impresa e il territorio”.
Rilegno, tasso riciclo imballaggi al 67% dell’immesso al consumo
(Adnkronos) - "I numeri sono molto importanti, mantenerli non è facile, però il consorzio è strutturato per affrontare e migliorare non solo i numeri, ma gli equilibri interni che un consorzio ambientale come Rilegno ha. I numeri del riciclo (67%) sono molto importanti, ma abbiamo anche una quantità di riutilizzo che è molto importante, intorno al 30%, è uno dei numeri più importanti che il consorzio ha, che è in linea con quelli che sono gli sviluppi di una nuova direttiva sugli imballaggi che arriva dall'Europa". Sono le parole di Nicola Semeraro riconfermato presidente del Consorzio Rilegno per il prossimo triennio. A deciderlo l'assemblea dei soci che a Cesenatico ha rinnovato le cariche e il consiglio di amministrazione. "L'Europa chiede il 30% noi siamo al 67 perché quando si parla dei rifiuti bisogna capire bene e confrontarsi con il mondo del riciclo. Riciclare il legno è molto più difficile che riciclare la plastica e di conseguenza gli impianti di riciclo sono nati, hanno investito ed è chiaro che vogliono materiale. Il materiale noi siamo riusciti a ricercarlo, a metterlo insieme e quindi negli anni abbiamo veramente lavorato bene perché Rilegno ha fatto un progetto per ogni direttiva della legge. Se noi andiamo a prendere la direttiva del 1998, andiamo a vedere che cosa indicava l'Europa, noi abbiamo lavorato per realizzare ogni direttiva di quella legge. Quella che oggi chiamano la nuova direttiva sugli imballaggi in realtà aveva un grande significato e dei contenuti già nel '98 e il consorzio Rilegno questo l'ha fatto già dal '98", ha concluso Semeraro.
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