L'appuntamento italiano della comunicazione d'impresa e dell'innovazione digitale.
Descrizione
Le pre-iscrizioni gratuite del Forum Comunicazione 2024 sono ufficialmente chiuse. E' tuttora possibile partecipare all'evento effettuando l'acquisto del ticket Content.
E' possibile seguire le sessioni della sala phygital collegandosi su comunicazioneitaliana.tv
Il 6 giugno, a Milano presso il Magna Pars, si terrà la diciassettesima edizione del Forum Comunicazione, l'evento di punta in Italia dedicato alla comunicazione d’impresa, istituzionale e innovazione digitale.
Il Forum Comunicazione è l’appuntamento in cui i vertici della Comunicazione, del Marketing e del mondo Digital, oltre ai principali Opinion Leader del settore si incontrano per confrontarsi sui prossimi scenari di cambiamento in atto. In un'era segnata da un incessante flusso informativo, la comunicazione esige una costante integrazione tra elementi tradizionali e innovativi, cui devono rispondere non solo le agenzie di comunicazione ma anche i relativi Stakeholders.
Tema Centrale del 2024: “Integrability”. Guardiamo al futuro con una visione di coesione e innovazione. “Integrability”, che fonde “integration” con “ability”, pone una sfida cruciale per il 2024. L'"Integrability" emerge come la modalità di combinare narrazioni consolidate con tecniche digitali d'avanguardia, in uno scenario in continuo mutamento.
In Programma: Il Forum si aprirà al pubblico con la plenaria dedicata al tema: "IL FUTURO DELLA COMUNICAZIONE ED IL RUOLO DELL'AI NELLA STRATEGIA DI SVILUPPO DEL PAESE", focalizzandosi nei Talk Show, Innovation Speech, Interviste Esclusive e Tavoli Tematici, sui temi quali: GOVERNANCE, SOCIAL NETWORK, CONTENT MARKETING, SOSTENIBILITÀ e tante altre.
Brandi (Firmo): "Terapia per prevenire complicanze ipoparatiroidismo"
(Adnkronos) - "Non riconoscere l’ipoparatiroidismo può portare a complicanze, anche a livello renale, che devono essere prevenute con la terapia adeguata, basata sulla sostituzione dell’ormone mancante. Serve quindi una maggior formazione dei medici che visitano questi pazienti e che potrebbero intercettarli per primi". Lo ha detto Maria Luisa Brandi, professoressa, medico chirurgo specialista in endocrinologia e malattie del metabolismo, direttore della Donatello Bone Clinic e presidente della Fondazione italiana ricerca sulle malattie dell'osso (Firmo), al media tutorial sull’ipoparatiroidismo organizzato oggi a Milano da Ascendis Pharma. La patologia endocrina rara è caratterizzata da deficit totale o parziale di secrezione di paratormone (Pth) da parte delle ghiandole paratiroidi, che determina una riduzione dei livelli di calcio e un aumento dei livelli di fosfato nel sangue. "L’ipoparatiroidismo presenta forme primitive congenite, causate da 29 malattie, e secondarie perché legate soprattutto ad interventi chirurgici per la rimozione della tiroide – spiega Brandi – Le forme più difficili da identificare sono le primitive congenite. Si possono riconoscere alla nascita perché si accompagnano a segni sindromici tipici della malattia, che portano a fare un test genetico. Ma ci sono poi forme cosiddette autoimmuni, che ancora oggi non siamo in grado di diagnosticare, la cui manifestazione avviene più tardi nella vita. Queste forme primitive sono le più difficili da riconoscere e spesso vengono confuse con sindromi neurologiche e depressione, proprio perché in un paziente con ipoparatiroidismo la sintomatologia inizialmente è di tipo neurologico e neuromuscolare. Il paziente, per questo si rivolge” in prima battuta “al neurologo, allo psichiatra per la depressione e l’ansietà. Serve quindi più educazione anche per gli specialisti che potrebbero rincorrere più facilmente questi pazienti". L’ipoparatiroidismo "è una malattia rara che comporta il non funzionamento delle ghiandole endocrine chiamate paratiroidi – illustra Brandi – Quando queste quattro piccole ghiandole, che si trovano dietro la tiroide, non funzionano, non viene secreto il paratormone (Pth). Si tratta dell’ormone che controlla il calcio nel sangue e mantiene la calcemia ai giusti livelli. Il calcio è fondamentale per la vita, ma è carente nell’ambiente e dobbiamo recuperarlo in certi cibi per introdurlo. Per questo il nostro organismo si è approvvigionato con un chilogrammo di calcio conservato nel nostro scheletro che viene prelevato dal Pth quando necessario. Senza la funzione del Pth, che cattura il calcio dalle ossa e dalle urine riportandolo nel sangue, fa sintetizzare la vitamina D per favorirne l’assorbimento, si rimane senza questo ione, con tutte le conseguenze del caso, compreso il rischio di morire", conclude.
Design: a Milano la più grande Materioteca d’Italia, primo dizionario ragionato della materia
(Adnkronos) - Materia 2.0, punto di riferimento nell’ambito dei materiali d’alta gamma per l’architettura, inaugura a Milano la più grande materioteca d’Italia, un polo d’eccellenza per la ricerca, lo studio e la progettazione. Un nuovo hub interdisciplinare di 500 mq, situato nel cuore pulsante di Porta Nuova, rivolto a università e professionisti con 1.200 campioni, 5.000 pezzi esposti e oltre 15.000 prodotti a catalogo per offrire un’esperienza di progettazione totale, immersiva e rivoluzionaria. La materioteca sarà un luogo di incontro tra materiali storici di grande valore e innovazioni tecnologiche moderne, con un focus particolare sulla sostenibilità e la responsabilità sociale. Fondata e tuttora presente a Como, Materia 2.0 è diventata in pochi anni la materioteca più seguita a livello europeo su Instagram, grazie alle moodboard, tavole materiche di straordinaria qualità che trasformano identità progettuali in racconti visivi. "Materia 2.0 nasce dalla volontà di ridefinire il concetto di materioteca, trasformandola in un luogo dinamico di ricerca, ispirazione e progettazione, dove i materiali non siano solo superfici, ma strumenti di espressione creativa. Fin dall’inizio, il nostro obiettivo è stato offrire ai professionisti un percorso guidato e strutturato, aiutandoli a scegliere soluzioni d’eccellenza con sensibilità e competenza, accompagnandoli con attenzione fino alle fasi più delicate di cantiere", afferma a Adnkronos/Labitalia Silvia Spreafico, design manager di Materia 2.0. "La nostra crescita - prosegue - si basa su tre pilastri: qualità, conoscenza e ispirazione. La qualità guida ogni scelta, garantendo materiali d’eccellenza sotto il profilo estetico e tecnico. La conoscenza ci distingue: analizziamo le materie in modo approfondito per valorizzarne l’uso in architettura e interior design. L’ispirazione è il nostro tratto distintivo: attraverso moodboard, concept book e un racconto materico curato, trasformiamo la materia in un linguaggio progettuale potente e coinvolgente. Oggi, con l’apertura della nuova sede a Milano, vogliamo consolidare questa visione, creando la più grande materioteca d’Italia e un nuovo punto di riferimento per la progettazione, un luogo dove toccare, sperimentare e trasformare l’ispirazione in progetto concreto". Un approccio 'sartoriale', quello di Materia 2.0, nella selezione dei materiali e nella combinazione tra tradizione artigianale e innovazione tecnologica. "L'approccio 'sartoriale' di Materia 2.0 - spiega Silvia Spreafico - si traduce nella capacità di creare esperienze su misura, dove la scelta dei materiali diventa un processo guidato e consapevole. Non ci limitiamo a selezionare prodotti di alta gamma, ma offriamo un accompagnamento progettuale che considera prestazioni tecniche, resa estetica e possibilità di combinazione, costruendo percorsi personalizzati per ogni progettista. Questo metodo si fonde con la nostra visione di integrare tradizione artigianale e innovazione tecnologica". "Valorizziamo le materie prime storiche, esplorandone nuove applicazioni grazie alla ricerca e selezioniamo materiali d'avanguardia che rispondono alle esigenze contemporanee di estetica, performance e sostenibilità. Collaboriamo con aziende e manifatture che uniscono saperi tramandati e processi produttivi innovativi, creando materiali autentici e versatili, adatti sia a progetti unici e su misura che a soluzioni ad alte prestazioni. Il nostro ruolo è quello di guidare i progettisti nella scelta della materia più adatta, trasformando ogni materiale in un elemento narrativo che racconta l'evoluzione dell'architettura e del design, e garantendo soluzioni capaci di durare nel tempo, interpretando al meglio la doppia anima, artigianale e industriale, che contraddistingue Materia 2.0", sottolinea. La materioteca di Milano è unica rispetto ad altre realtà simili. "La nuova materioteca di Milano - ricorda - è stata concepita come un hub interdisciplinare, dove il materiale diventa protagonista di un’esperienza immersiva. Cuore dello spazio è una scenografica galleria di trenta metri lineari che custodisce 1.200 campioni classificati per materie, accanto a cui si sviluppano allestimenti non convenzionali, dove la materia diventa prodotto, e spazi d’archivio per un totale di circa 5.000 pezzi, a rappresentare un catalogo globale di oltre 15.000 prodotti: si tratta della più completa enciclopedia materica italiana. Ciò che la rende unica è la sua capacità di connettere tradizione e innovazione, con un percorso espositivo che mette in dialogo materiali storici e soluzioni avanguardistiche. Non è solo un archivio di superfici, ma un luogo di sperimentazione e ricerca, pensato per ispirare e supportare il processo creativo di architetti e designer". Con oltre 1.200 campioni e 15.000 prodotti a catalogo, "la materioteca è stata progettata per offrire un’esperienza fluida, intuitiva e immersiva, guidando i visitatori nella scoperta dei materiali e delle loro possibili combinazioni", assicura la design manager di Materia 2.0. "I 1.200 campioni fisici, che rappresentano - fa notare - le principali categorie di materiali per l’architettura, sono stati standardizzati in un formato pratico (20x20 cm), perfettamente maneggiabile anche per superfici con spessori importanti. Sono organizzati per tipologia e destinazione d’uso ed esposti frontalmente, con un pannello informativo sul retro che include caratteristiche tecniche, varianti disponibili e un QR code per accedere direttamente al sito del produttore per approfondimenti". "Le stanze tematiche - specifica Silvia Spreafico - sono invece concepite come vere e proprie esposizioni, con mappe all’ingresso che identificano ogni materiale e prodotto presente, permettendo un’esplorazione chiara e strutturata, proprio come in una mostra. I professionisti possono toccare, accostare e combinare liberamente i campioni, creando moodboard personalizzate per le loro idee progettuali. Il tutto con il supporto del nostro team di specialisti, sempre disponibile per fornire consulenza mirata e approfondimenti tecnici. L’obiettivo è trasformare ogni visita in un’esperienza di scoperta, ispirazione e progettazione attiva, rendendo la materioteca un luogo in cui la materia prende vita attraverso il progetto". E la nuova materioteca si integra nel contesto della Milano Design Week. "L’apertura della materioteca di Milano durante la Milano Design Week è una scelta strategica: vogliamo posizionarci - rimarca - come il nuovo punto di riferimento per la progettazione materica. Il tema del Fuorisalone 2025, 'Mondi Connessi', riflette perfettamente la nostra filosofia: unire passato e futuro, artigianato e tecnologia, sostenibilità e innovazione. Ci aspettiamo che la materioteca diventi una meta imprescindibile per professionisti, studenti e appassionati di design, che vogliano vivere un’esperienza di progettazione totale, immersiva e rivoluzionaria". Materia 2.0 interpreta e valorizza il Made in Italy. "Il Made in Italy per Materia 2.0 significa eccellenza, ricerca e cultura del bello. La nostra selezione privilegia materiali e aziende italiane che incarnano questi valori, con una particolare attenzione alla qualità manifatturiera e all’innovazione. Il nostro ruolo è quello di dare voce a queste eccellenze, mettendole a disposizione dei progettisti in un contesto che ne esalti le potenzialità. In un mondo sempre più globalizzato, crediamo che il Made in Italy debba essere non solo un’etichetta, ma un manifesto di creatività, sostenibilità e competenza", assicura Silvia Spreafico. E non mancano lei sfide nel settore della fornitura di materiali di alta gamma. "Il settore della fornitura di materiali di alta gamma - dice la design manager di Materia 2.0 - è in continua evoluzione e presenta sfide complesse. L’eccesso di offerta rende difficile individuare soluzioni realmente distintive, mentre la crescente domanda di sostenibilità si scontra con una comunicazione ambigua e frammentata. A questo si aggiunge la necessità di un’innovazione continua, che non riguarda solo i materiali, ma anche il modo in cui vengono selezionati, raccontati, integrati nei progetti, installati". "In questo contesto, Materia 2.0 va oltre la semplice fornitura, proponendosi come partner strategico per architetti e designer, supportando i professionisti in tutte le fasi del progetto: dalla selezione dei materiali alla progettazione esecutiva, fino alla gestione del cantiere con la nostra manodopera specializzata. Grazie a moodboard, concept book e render, trasformiamo la materia in strumento espressivo, rendendo tangibile l’identità di ogni progetto. Non basta offrire più materiali e non basta più proporre materiali esteticamente belli: servono prodotti con valore progettuale, prestazionale e narrativo, e serve dare loro un senso, inserirli in un racconto, integrarli in un progetto in modo coerente, accompagnarli fino alla loro concretizzazione in spazi armonici e senza tempo", conclude.
Gruppo Cap, conclusa 'Sustainability winter school 2025' per amministratori lombardi
(Adnkronos) - Si è conclusa la seconda edizione della 'Sustainability winter school', l’iniziativa promossa da Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, per offrire agli amministratori locali lombardi strumenti concreti e competenze di alto livello sui temi della sostenibilità. Un percorso formativo che ha visto la partecipazione di 35 amministratori e tecnici, con 8 incontri tra lezioni e workshop e il contributo di 11 esperti di rilievo nazionale. "La Sustainability winter school si conferma un’esperienza formativa di alto livello, capace di creare un network di competenze per affrontare con strumenti concreti le sfide della transizione ecologica -afferma il presidente di Gruppo Cap, Yuri Santagostino, che ha aperto il ciclo di incontri della seconda edizione-. Il successo di questa seconda edizione dimostra l’importanza di un dialogo continuo tra esperti, amministratori locali e aziende, per costruire un modello di sviluppo sostenibile e resiliente per i territori". La 'winter school' ha offerto 16 ore di formazione, con 4 incontri in presenza nella sede di Gruppo Cap e 4 online e ha coinvolto amministratori di Milano, Monza e Brianza, Mantova, Pavia e Brescia. Diversi i temi trattati, tra cui i cambiamenti climatici, la governance della sostenibilità nella Pubblica amministrazione, la gestione delle risorse idriche e coinvolgimento dei cittadini. Un focus particolare è stato dedicato alle strategie di mitigazione degli effetti climatici e agli strumenti tecnologici, finanziari e assicurativi per la gestione dei rischi ambientali. Oltre alle lezioni teoriche, due workshop operativi hanno permesso ai partecipanti di confrontarsi e sviluppare strategie concrete per la gestione sostenibile dei territori da loro amministrati. Questi momenti di lavoro condiviso hanno favorito il dialogo e la sperimentazione di soluzioni applicabili nella pratica amministrativa. Inoltre, l’iniziativa ha ricevuto il patrocinio di Regione Lombardia, Città metropolitana di Milano, Ato Città metropolitana di Milano, Anci Lombardia, Confservizi Cispel Lombardia, Utilitalia, Accademia dei servizi pubblici, Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Rete di Comuni sostenibili, Asvis-Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile e Ferpi-Federazione relazioni pubbliche italiana. Il progetto ha visto anche la collaborazione di From, Wwf, 24Ore business school, Fondazione per la sostenibilità digitale, Cmcc Centro euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici e di docenti illustri provenienti da istituzioni e organizzazioni di importanza internazionale.
Questo sito utilizza i cookies. Utilizzando il nostro sito web l’utente dichiara di accettare e acconsentire all’utilizzo dei cookies in conformità con i termini di uso dei cookies espressi in questo documento. Privacy Policy.