(Adnkronos) - "Che emozione grandissima è stata vederlo affacciarsi alla Loggia delle Benedizioni. Avere un Papa in famiglia è una benedizione, una cosa incredibile. Noi abbiamo lo stesso trisavolo di parte paterna, ma non ho mai avuto il piacere di incontrarlo perché, sebbene fosse in Perù, io mi sono trasferita in Italia appena sposata. Sono l'unica a star qui, perché tutta la famiglia è in Perù. A migliaia di chilometri di distanza, stiamo festeggiando insieme. Appena passerà questo momento e sarà meno indaffarato, lo andremo a trovare in Vaticano e gli regaleremo l'albero genealogico grande e originale". Lo dice all'Adnkronos Carmen Prevost, cugina di papa Leone XIV, peruviana ma residente a San Severino Marche, città natale del marito, dove fa la casalinga e studia italiano dalle suore del Vietnam nel monastero di Santa Caterina. "Quando ho sentito pronunciare il suo nome, mi è venuta la pelle d'oca, sono quasi morta dall'emozione. Ho pianto, ho riso - dice ancora commossa - è stata un'emozione grandissima. E poi, che bello vedere che non aveva indossato le scarpe rosse. In fondo al cuore sapevo che sarebbe stato eletto Papa. Ho seguito da vicino il suo percorso, seppur a distanza. E' una persona davvero meravigliosa, semplice, legata al popolo, alle persone più povere: ha fatto nel mio Paese un lavoro preziosissimo. Lui è quello di cui la Chiesa ha bisogno, in un momento affatto facile. Certo, è dura, ma se dovesse aver bisogno, io, che porto sempre la bandiera di Cristo, sono pronta ad aiutarlo. Mi chiami pure. Ora che papa Francesco ha aperto una porta per le donne, è il momento di farsi sentire". (di Silvia Mancinelli)
(Adnkronos) - La boutique immobiliare 'Mvp-Majeli Vassart Properties', specializzata in compravendite di immobili di lusso e con un portafoglio che vale complessivamente 300 milioni di euro tra proprietà gestite in luxury rent (valore 100 mln) e quelle disponibili alla vendita on e off market (valore 200 mln), accoglie a Como oggi e domani, 7 e 8 maggio, cento esperti da tutti i continenti - che vantano transazioni nel real estate di alta gamma per un valore di oltre 10 miliardi di euro a livello globale - in missione in Italia per conto di acquirenti internazionali desiderosi di garantirsi una proprietà di prestigio nel Belpaese. Gli imprenditori Simone Majeli e Virginie Vassart, advisor immobiliari specializzati nella compravendita di proprietà di prestigio con all’attivo trattative chiuse per un valore di oltre 60 mln di euro, sono pronti a fare, infatti, gli onori di casa al blindatissimo meeting annuale internazionale, in programma a Villa d’Este, di Forbes Global Properties, piattaforma dell’immobiliare di lusso che fornisce servizi alle principali società di real estate al mondo con un target di investitori e clienti di fascia alta, di cui sono partner italiano in esclusiva per l’intera Lombardia dall’ottobre 2024. L’evento chiama a raccolta cento esperti provenienti da tutto il mondo che hanno in dote un portafoglio di investitori milionari pronti a fare shopping immobiliare sul Lago di Como. “Nel mondo c’è sempre più voglia di Italia, e di Como in particolare, in termini di domanda di immobili di pregio - spiega Simone Majeli, già Ceo e Founder Rent All Como - ed essere gli advisor in esclusiva per tutta la Lombardia del network di Forbes Global Properties ci consente di mostrare in via riservata ai nostri colleghi, provenienti da cinque continenti e che hanno intermediato finora vendite per oltre 10 mld di euro nel mondo, una serie di proprietà top secret. Oltre ad un network di quasi 170 mln di clienti, abbiamo accesso ad un Private Office che ci consente di invitare investitori in forma privata che, dopo la sottoscrizione di un accordo di riservatezza, accedono in via prioritaria a vendite off market, modalità sempre più ricercata anche dai grandi proprietari che, per esigenze di privacy, preferiscono non pubblicizzare il patrimonio immobiliare che desiderano monetizzare”. “Il territorio del Lago di Como è sempre più attrattivo anche in virtù del fatto che sono previsti investimenti nell'ospitalità del lusso per quasi 1 miliardo di euro da realizzare entro il 2030 - aggiunge Virginie Vassart, founder e Ceo della MVP-Majeli Vassart Properties - e il 7 maggio, alla vigilia del summit ufficiale, guideremo i nostri colleghi provenienti da New York, Montecarlo, Arabia Saudita, Australia, Emirati Arabi, Florida, Giappone, Hawaii, Bahamas, Egitto, Croazia, Grecia, Portogallo, Svizzera e Germania oltre che dalle regioni italiane Veneto, Sicilia, Sardegna, Toscana, Trentino Alto Adige e Liguria, in un tour esclusivo delle proprietà off market del nostro portafoglio pronte alla vendita”. Top secret le ville e le dimore che verranno mostrate ai broker internazionali, “perché la discrezione e la possibilità di un contatto diretto con l’investitore, che a volte compra anche sulla carta basandosi unicamente sulla nostra reputazione e solidità professionale, sono fondamentali per il rapporto di fiducia che si crea con l’acquirente che ci sceglie per l’approccio sartoriale che ci caratterizza”, spiegano i due imprenditori che da ottobre 2024, quando sono stati scelti per rappresentare in esclusiva per Fgp l’intera Lombardia, hanno già intermediato vendite per oltre 10 mln di euro. Ma cosa cercano gli investitori? “Sicuramente il contesto paesaggistico, storico-culturale, enogastronomico del Lago di Como unito all’italian lifestyle sono degli attrattori potentissimi”, spiegano Majeli e Vassart, che sottolineano: “Le proprietà con vista lago sono sempre le più ricercate dai cosiddetti Ultra High Net Worth Individual con un patrimonio netto di almeno 30 milioni di dollari che sono i nostri clienti abituali. Anche in contesti storici come quello del Lago di Como, cresce la richiesta di immobili accessoriati con tecnologia avanzata e performance energetiche e impiantistiche elevatissime. Ma il requisito più ricercato resta la garanzia di riservatezza e privacy assolute”. La scelta di Como come sede dell’incontro fa capire quanto Fgp consideri fondamentale il mercato dell’immobiliare di lusso in Italia con un’attenzione particolare alla Lombardia, territorio di interesse strategico per la zona dei Laghi e per destinazioni top come Milano, città italiana con il maggior volume transato dello stock del lusso. “Il meeting di quest’anno riflette il dinamismo e la visione condivisa che unisce i nostri imprenditori - conclude Michael Jalbert, Ceo di Forbes Global Properties - e siamo entusiasti di riunirci sul Lago di Como per condividere esperienze, valorizzarci reciprocamente e continuare a plasmare il futuro dell’immobiliare di alta gamma”.
(Adnkronos) - Una Fiat 500e con guida autonoma senza conducente è partita oggi dalla stazione della metropolitana Famagosta di Milano e ha raggiunto la zona di Cantalupa, punto di accesso all’autostrada A7 in direzione Milano. Si tratta di un test sperimentale, per verificare come la tecnologia a guida autonoma possa promuovere la mobilità multimodale, nell'ambito del progetto 'Serravalle Future Drive'. L'iniziativa, nata dalla collaborazione tra la società e il team Aida (Artificial Intelligence Driving Autonomous) del Politecnico di Milano, nell'ambito del programma di ricerca del centro nazionale Most, è stata presentata oggi nell'auditorium della sede di Milano Serravalle – Milano Tangenziali. Ha l'obiettivo - viene spiegato in una nota di Most, Fnm, Milano Serravalle e Politecnico di Milano - di "testare l’efficacia di un servizio di navetta autonoma condivisa in scenari di traffico reali e come questo possa contribuire alla costruzione di una mobilità più sostenibile, intelligente e interconnessa". Serravalle Future Drive è il primo esperimento in Italia che collega hub periferici, connessi alla rete autostradale a nodi di trasporto urbano, sfruttando le potenzialità della guida autonoma. Il progetto mira a ridurre la congestione nelle aree cittadine e promuovere l’uso del trasporto pubblico, integrando soluzioni innovative con le infrastrutture esistenti. Chi ha partecipato alla presentazione ha potuto seguire da vicino il comportamento della navetta autonoma, una Fiat 500e fornita dal partner tecnico Fassina e dotata di un sistema di guida autonoma basato su intelligenza artificiale, sviluppato dal Politecnico di Milano. "Il veicolo, equipaggiato con la tecnologia per raccogliere e analizzare dati in tempo reale, ha affrontato in completa autonomia - viene sottolineato nella nota - situazioni complesse come immissioni e uscite autostradali, in condizioni di traffico variabile, mostrando concretamente le potenzialità della tecnologia in un contesto urbano-autostradale integrato". “Serravalle Future Drive rappresenta il primo progetto in Italia che unisce concretamente il mondo autostradale con quello urbano attraverso la tecnologia della guida autonoma. È una sfida pionieristica che Milano Serravalle ha voluto cogliere, consapevole dell’importanza strategica di integrare infrastrutture esistenti e innovazione per costruire una mobilità davvero intermodale, sostenibile e al servizio dei cittadini”, ha commentato Elio Catania, presidente di Milano Serravalle – Milano Tangenziali. “Siamo orgogliosi di contribuire a un progetto così ambizioso, che pone Milano al centro dell’innovazione tecnologica e apre nuove prospettive per la mobilità del futuro”, ha dichiarato Ivo Roberto Cassetta, amministratore delegato di Milano Serravalle – Milano Tangenziali. “Questa iniziativa - ha aggiunto - rappresenta un passo concreto verso una mobilità più sostenibile, efficiente e attenta alle esigenze del territorio". “Questo progetto sperimentale di una navetta autonoma multimodale segna un nuovo passo nel percorso del team Aida verso una mobilità sempre più sostenibile. L’interconnessione tra diversi scenari di traffico rappresenta un’evoluzione concreta verso soluzioni di trasporto pubblico più flessibili e capillari, valorizzando il know-how maturato dal Politecnico di Milano nelle attività di ricerca e sperimentazione su veicoli autonomi, sia in pista che su strada pubblica”, ha affermato il professor Sergio Matteo Savaresi del Politecnico di Milano, responsabile scientifico del progetto Aida. “Un esempio concreto di come la tecnologia possa diventare leva di connessione intelligente tra punti strategici del territorio che oggi sfuggono alle reti tradizionali della mobilità. È un modello di mobilità che crea valore rendendo il territorio più accessibile, funzionale e connesso”, ha dichiarato Gianmarco Montanari, direttore generale del centro nazionale per la mobilità sostenibile Most.