(Adnkronos) - Donald Trump invia un messaggio a Vladimir Putin mentre il presidente della Russia si prepara a celebrare la Giornata della Vittoria con la parata del 9 maggio, a 80 anni dalla conclusione della Seconda guerra mondiale. Dagli Stati Uniti, arriva il 'quasi ultimatum' del presidente americano, che nel corso della giornata ha un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "I colloqui con Russia e Ucraina proseguono. Gli Stati Uniti chiedono, idealmente, un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni", scrive Trump sul social Truth. Russia e Ucraina si accusano reciprocamente per violazioni della tregua proclamata da Putin tra l'8 e l'11 maggio per blindare la parata di Mosca a cui assisteranno diversi leader internazionali, a cominciare dal presidente cinese Xi Jinping. "Speriamo venga rispettato un cessate un fuoco accettabile. Entrambi i paesi saranno ritenuti responsabili del rispetto della sacralità di questi negoziati diretti. Se il cessate il fuoco non verrà rispettato, gli Stati Uniti e i loro partner imporranno ulteriori sanzioni", scrive ancora Trump, ribadendo che "migliaia di giovani soldati muoiono ogni settimana e tutti dovrebbero volere la fine della guerra". "Io voglio che finisca e lo vogliono gli Usa. Come Presidente, mi impegnerò a garantire la pace tra Russia e Ucraina, insieme agli europei. E sarà una pace duratura", dice ancora. "Questo cessate il fuoco deve in ultima analisi portare a un accordo di pace. Tutto ciò può essere fatto molto rapidamente e sarò disponibile in qualsiasi momento se necessario", conclude il presidente americano con un appello in cui si propone come mediatore finale. L'avvicinamento di Trump all'Ucraina appare evidente dopo la firma dell'accordo tra Washington e Kiev sulle terre rare. L'intesa, nell'ottica dalla Casa Bianca, è un'opportunità per gli Stati Uniti che possono puntare a recuperare i 350 miliardi spesi per sostenere il paese invaso. Il rapporto tra Trump e Zelensky è cambiato radicalmente rispetto alle tensioni di pochi mesi fa. Lo conferma anche la telefonata delle ultime ore. Abbiamo parlato con il presidente di azioni congiunte, del sostegno indispensabile degli Stati Uniti e della pressione sulla Russia per arrivare alla pace. Abbiamo discusso della situazione in prima linea. Abbiamo discusso degli sforzi diplomatici", dice Zelensky. "Abbiamo parlato del modo di arrivare ad un cessate il fuoco reale e duraturo, di almeno 30 giorni. Questo potrebbe aprire molte opportunità per la diplomazia. L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco completo immediato, una tregua di 30 giorni", ripete il presidente ucraino. "Ma deve essere reale. Nessun attacco missilistico o con droni, nessun attacco al fronte. I russi devono rispondere in modo appropriato, sostenendo il cessate il fuoco. Devono dimostrare che vogliono porre fine alla guerra: ribadiamo l'offerta ancora una volta", dice Zelensky, prospettando "trenta giorni che potrebbero essere l'inizio di anni di pace. Un cessate il fuoco, duraturo e affidabile, indicherà realmente i progressi verso la pace. L'America può dare il suo contributo. Il mondo ha bisogno dell'America ora proprio come ottant'anni fa". La strategia comunicativa della Casa Bianca passa anche per le dichiarazioni del vicepresidente JD Vance, che all'emittente Fox News indossa i panni del 'poliziotto cattivo' nei confronti di Mosca. "La Russia sta chiedendo troppo, ma questo non mi disturba: i negoziati spesso funzionano così. Mi disturberebbe se arrivassimo a stabilire che la Russia non sta negoziando in buona fede. Se questo dovesse accadere, ce ne andremmo. Possiamo portare queste persone al pozzo, non possiamo costringerle a bere", dice sintetizzando la missione degli Usa. "La Russia -evidenzia ancora- non può aspettarsi di ricevere territori che non sono stati nemmeno conquistati e questa è una cosa che hanno inserito nel loro piano di pace iniziale".
(Adnkronos) - Come sviluppare talenti, rafforzare la leadership e promuovere una cultura aziendale innovativa? Sono queste le domande al centro di un nuovo libro, 'Mentoring e coaching per le aziende: il metodo Pack per lo sviluppo delle persone', edito da FrancoAngeli e disponibile dal 28 aprile nelle principali librerie e piattaforme online. Scritto dagli imprenditori Forbes Under30 e fondatori della startup hr tech Pack, Pietro Maria Picogna e Giacomo Gentili, il volume nasce per affrontare l’importanza del mentoring aziendale con un approccio scientifico e pratico, pensato per integrare mentoring e coaching nelle strategie d’impresa. Attraverso teoria, esercizi e casi studio, il volume offre strumenti concreti per valorizzare il capitale umano e trasformare la formazione in un asset strategico. Il metodo Pack, al centro del libro, vuole rappresentare uno spunto di profonda riflessione nella gestione delle risorse umane. Basato sull’analisi dei dati e su un approccio digitale in continua evoluzione, ha come obiettivo favorire la personalizzazione dei percorsi di crescita e di misurare l’impatto del mentoring e del coaching in azienda. Il libro esplora le differenze tra i due strumenti, la loro complementarietà e le best practice per implementarli con successo, fornendo al lettore una guida chiara e applicabile. Le testimonianze di esperti come Pino Mercuri, Tania Ferrari, Pamela Petruzzi, Gianluca Piraino e Ilaria Cosentini arricchiscono il racconto con esperienze reali, offrendo spunti pratici per chi opera nel mondo delle risorse umane. Il testo si rivolge in particolare a hr manager e hr director, professionisti che desiderano integrare mentoring e coaching nelle loro strategie di sviluppo dei talenti, con un metodo scientificamente validato e supportato da strumenti digitali innovativi. “La crescita di un’azienda passa sempre attraverso la crescita delle persone. Con questo libro vogliamo dimostrare che mentoring e coaching, se supportati da metodo e dati, non sono solo strumenti di sviluppo, ma potenti acceleratori di talento e innovazione”, spiegano gli autori all'Adnkronos/Labitalia. Per approfondire i temi del mentoring e del coaching aziendale, il libro sarà presentato in tre eventi dedicati. Il 27 maggio ore 18 a Roma, presso Starting Finance, il 28 maggio ore 18 a Bologna, nella sede di Confindustria Emilia, e il 29 maggio a Milano, negli spazi di Datapizza. Oltre a scoprire il metodo Pack direttamente con gli autori, i partecipanti potranno confrontarsi con esperti del settore e assistere a talk esclusivi organizzati in collaborazione con Starting Finance e Datapizza. Un’occasione utile per chi vuole capire come mentoring e coaching possano trasformare il futuro delle aziende. Gli autori, giovani imprenditori inseriti tra i Under 30, portano con loro un bagaglio di esperienze internazionali e una profonda conoscenza del settore. Pietro Maria Picogna, ceo e co-founder di Pack, ha vissuto e lavorato in quattro continenti, maturando competenze nel settore finanziario prima di fondare la piattaforma Pack. Fondatore di GenQ e fondatore di Italian tech club, ha tenuto lezioni presso università come Esade, Unimi e University of Bologna. Giacomo Gentili, cpo e co-founder di Pack, ha un background in international management e un’esperienza consolidata come business developer e innovation consultant. Mentor certificato, è stato guest lecturer presso Bologna business school e London Metropolitan University.
(Adnkronos) - “In Italia abbiamo una normativa molto evoluta in tema di luce naturale che però al tempo stesso non viene applicata in fase sia progettuale che approvativa. Di conseguenza abbiamo attivato un progetto di ricerca con La Sapienza Università degli Studi di Roma. La luce zenitale è il modo per velocizzare il raggiungimento delle soglie minime di salubrità attraverso la luce naturale". Così Lorenzo Di Francesco, Public Affairs Manager Velux Italia, in occasione del seminario 'Costruire il benessere, il ruolo della luce naturale e della luce zenitale nell’edilizia' presso il Senato della Repubblica a Roma. "Se si fa ricorso soltanto alla luce naturale bisogna essere un po' più creativi. Certamente la luce zenitale è una cosa che riguarda le parti alte degli edifici però con la nuova edilizia, anche europea, e con la direttiva 'Case Green', si parla di una revisione del testo unico dell'edilizia, che potrebbe portare a una revisione delle prassi progettuali con più luce zenitale. In ogni caso, riuscire a risolvere il tema del rispetto delle soglie minime di luce naturale, automaticamente migliorerebbe anche il ricorso alla luce zenitale”, chiarisce. “Non è sufficiente costruire edifici energeticamente efficienti, come stiamo imparando a fare, se poi però manca un altro tassello dell'evoluzione, ovvero un'edilizia pensata per le persone che ci devono abitare, studiare o lavorare. Non ci si può soltanto soffermare sul calcolo termotecnico. Anche a livello legislativo c'è stata una grande evoluzione in termini di certificazioni energetiche, forse sarebbe anche il caso di integrare queste certificazioni energetiche con certificazioni di salubrità che valutano, misurano e monitorano nel tempo anche la qualità degli ambienti interni”, conclude.