(Adnkronos) - La premier Giorgia Meloni ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "in vista di una serie di visite di lavoro che quest’ultimo compirà in questi giorni a Londra, Bruxelles e Roma, nell’ambito dei suoi contatti sul processo di pace in Ucraina con i principali leader europei", fa sapere in una nota Palazzo Chigi. Nel corso del colloquio, Meloni "ha inoltre nuovamente espresso sostegno al processo negoziale in corso e all’impegno degli Stati Uniti per individuare un percorso che possa condurre a una pace giusta e duratura". "Funzionale a tale percorso - aggiungono - è la reiterata disponibilità dell’Ucraina a sedere in buona fede al tavolo negoziale. È stato pertanto nuovamente ribadito l’auspicio che da parte russa si manifesti analoga apertura". Nel corso della telefonata tra la presidente del Consiglio e il presidente ucraino, continua Palazzo Chigi, la premier "ha innanzitutto voluto rinnovare la solidarietà italiana a seguito di una nuova serie di attacchi indiscriminati russi contro obiettivi civili ucraini e ha annunciato al presidente Zelensky l’invio di forniture di emergenza a sostegno delle infrastrutture energetiche e della popolazione. I generatori forniti da aziende italiane verranno inviati in Ucraina già nelle prossime settimane". "Sono grato per la grande attenzione prestata agli sforzi diplomatici e per il sostegno alle nostre infrastrutture energetiche con le attrezzature che l'Italia consegnerà nei prossimi giorni". E' quello che il presidente ucrainoZelensky ha scritto su X riferendo del "colloquio molto approfondito" che ha avuto oggi con Giorgia Meloni. Con la premier, Zelensky ha discusso "i risultati del nostro impegno con la parte americana, nonché le prospettive e le sfide attuali". Secondo quanto scritto dal presidente ucraino dopo il loro colloquio telefonico, "c'è ancora molto lavoro da fare insieme per garantire che la Russia si impegni realmente a porre fine alla guerra. L'Italia sostiene chiaramente la necessità di una reale sicurezza e di prevenire lo scoppio di nuove guerre". "Stiamo preparando sforzi congiunti in Europa per far funzionare la diplomazia", conclude Zelensky, che domani sarà a Londra e poi anche a Roma e Bruxelles.
(Adnkronos) - "In un’economia globale sempre più complessa e interdipendente, rafforzare le filiere significa rafforzare l’Italia, aumentare la creazione di valore aggiunto, sostenere l’export, creare nuove competenze, accelerare la transizione tecnologica e ambientale. Filiera oggi non significa più soltanto un insieme di imprese che operano nello stesso settore ma è espressione di ecosistemi vivi, reti di competenze, relazioni e innovazione". A dirlo oggi l’amministratore delegato di Invitalia Bernardo Mattarella, intervenendo alla presentazione del rapporto dell’Osservatorio 4.Manager, 'Le filiere produttive nell’era della conoscenza aumentata. "E proprio in questi ecosistemi - spiega - si gioca la capacità dell’Italia di generare valore aggiunto, export, occupazione qualificata e crescita duratura. In questo contesto, Invitalia è diventata un attore chiave. Nell’ultimo anno abbiamo sostenuto come Gruppo più di 63.000 progetti d’impresa, attivando 17,4 miliardi di investimenti e concedendo quasi 6 miliardi di agevolazioni. Ma al di là dei numeri, ciò che conta è la portata più ampia che questi interventi sviluppano non solo a vantaggio del singolo beneficiario ma a favore dell’intero sistema Paese". "E' così - afferma - che un investimento diventa politica industriale. Invitalia contribuisce a costruire le condizioni abilitanti per lo sviluppo delle filiere, infrastrutture materiali, digitali, sociali e culturali che connettono imprese, comunità e territori, mettendo a disposizione strumenti finanziari, competenze, capacità progettuale e relazioni, ma soprattutto un solido sistema di governance".
(Adnkronos) - "L’obiettivo è riuscire ad arrivare decarbonizzati al 2050". Lo ha detto oggi l'amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini, a margine della presentazione del Climate Transition Plan della società, in corso a Milano. "Per arrivarci, siccome il 2050 è terribilmente vicino, stiamo inaugurando oggi cabine elettriche che nel 2050 saranno a metà vita utile - ha spiegato l'ad- . Se non seguiamo una roadmap rigorosa non ci arriveremo. Abbiamo i nostri punti di passaggio al 2030-2035-2040 e gli obiettivi di decarbonizzazione si possono raggiungere solo centrando questi target". Per conseguire gli obiettivi prefissati "ci sono condizione esogene complicate e opportunità da valutare" ha avvertito Mazzoncini, ribandendo come quello dei data center sia "un grande tema". "Sono necessari per la competitività del nostro Paese, per avere la proprietà dei nostri dati qua, non negli Usa o in Cina, ma sono molto 'demanding' in termini energetici". Il rischio nel prossimo periodo "è che possano essere affrontati prevalentemente con il termo elettrico, quindi bisognerà come capire come lavorare sul carbon capture e storage e capire quali siano le prospettive di decarbonizzazione di un’energia necessaria per alimentare l’intelligenza artificiale che rappresenta il principale trend di crescita della domanda elettrica".