(Adnkronos) - "I nostri aeroporti non muovono solo persone e merci ma, incrementando le connessioni, rafforzano l’economia del Paese. E il doppio record di traffico, per passeggeri e cargo, nel 2024 lo dimostra: 220 milioni di viaggiatori e 1,25 milioni di tonnellate di merce sono i risultati migliori di sempre". Ad affermarlo è il presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo in occasione dell'Airport Day sottolineando che gli aeroporti sono "asset strategici capaci di generare sviluppo e benefici tangibili per i territori". "Per ogni milione in più di passeggeri - osserva Borgomeo - si generano 552 nuovi posti di lavoro in ambito aeroportuale e 6.105 a livello nazionale: questo è il valore che oggi vogliamo rappresentare, ma non solo. Attraverso le iniziative organizzate dagli aeroporti con l’Airport Day lanciamo il Manifesto degli aeroporti italiani, per sottolineare l’impegno delle società di gestione per l’innovazione, la transizione green e per un futuro sempre più inclusivo e attento alle esigenze dei passeggeri e dei territori". Sul tema del caro tariffe "condanniamo e denunciamo abusi intollerabili, abbiamo chiesto un maggior ruolo dell’autorità della concorrenza e ci battiamo sul tema dell’addizionale comunale che pesa sulle tariffe". “Sul tema della sostenibilità siamo fortemente impegnati e mi piace ricordare che gli aeroporti italiani sono nei primi posti in tutte le graduatorie di abbattimento della CO2. Andiamo avanti” ma “abbiamo denunciato esasperazioni sul tema della sostenibilità nel trasporto aereo che hanno caratterizza la commissione europea e i precedenti governi. Ci impegnano fortemente ma questa esasperata attenzione al tema della sostenibilità ha portato a una scellerata scelta per quanto riguarda il Pnrr che ha escluso gli aeroporti da qualsiasi forma di sostegno, una cosa illogica” aggiunge Borgomeo. “Grandi numeri dei passeggeri e grande ripresa del trasporto merci, tutti dati positivi e al di là delle nostre aspettative. C’è una domanda tumultuosa” prosegue, sottolineando che “il sistema aeroportuale è motore non marginale dello sviluppo del paese: 3,8% del Pil totale, 1,3 milioni di addetti, per ogni milione aggiuntivo di passeggeri di uno scalo ci sono 522 nuovi addetti. Le politiche devono tenerne conto”. Per Borgomeo va “riconsiderato il ruolo dei piccoli aeroporti che vanno gestiti in maniera diversa dal passato perché si aprono prospettive importanti” e “siamo consapevoli che ci sono molte questioni da risolvere ma sappiamo anche che vogliamo interpretare il più possibile una cultura dello sviluppo, che implica valori e percorsi da attivare, con un’attenzione alle comunità che vuole essere il tratto distintivo del nostro impegno”.
(Adnkronos) - "Git è un esempio di buone pratiche di gestione e programmazione, quella di Grado è una spiaggia bella e moderna. Ha una grande capacità di offrire servizi". Così l’assessore regionale del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, intervenuto oggi alla presentazione del bilancio 2024 della Grado impianti turistici e della Stagione 2025. Prendendo spunto dalla relazione di Marin, Bini ha manifestato soddisfazione per i prezzi invariati, sulle presenze di turisti stranieri e sul tema della vigilanza in spiaggia. "Gli strumenti di reperimento sono interessanti e moderni", così Bini. "Qui si fanno i fatti - ha proseguito l’assessore - continuano gli investimenti. È stato completato il primo lotto delle Terme, il secondo sarà completo a luglio. Potenziati i parcheggi. Investito 1 milione di euro per il fronte spiaggia, per i servizi igienici e la palazzina Antiche Terme. Continueremo a spingere sull’acceleratore il terziario rappresenta un asse di sviluppo importantissimo per la comunità. Non si compie nessun traguardo, si va avanti e se si vince, si vince tutti assieme". "Git - ha ribadito il sindaco di Grado, Giuseppe Corbatto - è un modello virtuoso di collaborazione punta ad un turismo sostenibile e qualità. La stagione balneare è frutto di lavoro sinergico. Le spiagge sono un patrimonio da conservare e preservare".
(Adnkronos) - “Il completamento del collettore fognario ha una storia complessa: i lavori iniziarono negli anni ’90, ma tra blocchi di fondi e difficoltà tecniche siamo finalmente giunti alla conclusione di questa infrastruttura essenziale. Il nuovo collettore consentirà di convogliare i reflui di cinque comuni della zona nel depuratore di Castellammare di Stabia, servendo fino a 27.500 abitanti". Così Sabino De Blasi, presidente di Gori, soggetto attuatore dell’opera, durante la cerimonia di inaugurazione del collettore fognario a servizio di Gragnano, Casola di Napoli, Lettere, Santa Maria la Carità e Castellammare di Stabia. Presenti all’evento anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, i rappresentanti dell’Ente Idrico Campano e il sindaco di Gragnano. L’opera, finanziata dalla Regione Campania con un investimento di circa 7 milioni di euro, consentirà di convogliare i reflui di 27.540 abitanti al depuratore di Foce Sarno, eliminando uno scarico inquinante e contribuendo significativamente al risanamento del rivo San Marco. "Gori non si ferma qui - prosegue - siamo un soggetto attuatore solido e altamente qualificato. Stiamo, infatti, portando a termine ulteriori 8,5 km di rete fognaria nella stessa area, permettendo ad altri 18mila abitanti di collegarsi al sistema fognario. Si tratta di interventi fondamentali per il territorio, in quanto contribuiscono concretamente al disinquinamento del Golfo di Napoli. Nella Costiera Sorrentina, ad esempio, già cinque comuni hanno ottenuto la Bandiera Blu, un riconoscimento che attesta il miglioramento della qualità ambientale e offre nuove opportunità di crescita economica per la zona”. Per il presidente De Blasi il risanamento del fiume Sarno è già una realtà: “Ad oggi abbiamo chiuso 50 scarichi in ambiente ed entro questa estate l’opera di completamento del disinquinamento del Sarno sarà completata”. Gori svolge un ruolo chiave come soggetto attuatore nel programma Energie per il Sarno, coordinando e realizzando interventi infrastrutturali fondamentali per il risanamento ambientale. Con oltre 10 milioni di euro di finanziamenti dalla Regione Campania, sta completando la rete fognaria di Gragnano, includendo 8,5 km di nuove condotte, cinque impianti di sollevamento e un ponte tubo sul torrente Vernotico. Questi interventi permetteranno di eliminare 20 scarichi in ambiente e di portare a depurazione i reflui di 18mila abitanti entro il 2025, migliorando così la qualità delle acque del Vernotico e della Valle dei Mulini.