(Adnkronos) - Un uomo di 36 anni, pluripregiudicato, è stato ferito da un colpo di pistola alla gamba la notte scorsa a Roma. Secondo quanto ha riferito lo stesso 36enne, arrivato da solo al policlinico Casilino, due persone a bordo di un'altra auto lo avrebbero affiancato in una piazzola di sosta in via Raimondo Targetti per rapinarlo. Ci sarebbe stata una colluttazione nel corso della quale una delle due persone ha sparato un colpo di arma da fuoco che lo ha ferito al ginocchio sinistro. Il 36enne in auto ha poi raggiunto l'ospedale: è entrato in codice rosso ma non è in pericolo di vita. Sul ferimento indaga la polizia che sta cercando di accertare la dinamica di quanto avvenuto e verificare quindi la versione dell'uomo.
(Adnkronos) - Quali saranno i lavori più richiesti del 2025? Dove si concentreranno le maggiori opportunità di carriera per i professionisti? “Per il 2025 - riferisce Silvia Movio, director di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale qualificato - dal punto di vista delle opportunità di lavoro, ci sono alcuni ambiti che sembrano soffrire decisamente meno della crisi generale e sono quelli legati alle nuove tecnologie, all’intelligenza artificiale, alla sicurezza informatica e alla sostenibilità. Secondo il nostro osservatorio è proprio qui che si concentreranno, nei prossimi mesi, le maggiori opportunità di carriera e guadagno per lavoratori giovani e meno giovani”. Sono tre le professioni più richieste nel 2025 secondo Hunters Group. 1) Artificial intelligence engineer: progetta, sviluppa e implementa soluzioni di intelligenza artificiale, combinando competenze in programmazione, scienza dei dati e machine learning per trasformare grandi quantità di dati in sistemi intelligenti e automatizzati, ottimizzando così processi e decisioni aziendali. 2) Cyber security engineer: progetta e implementa misure di sicurezza per proteggere le reti e i sistemi informatici da minacce o attacchi e, in caso di violazioni, fa in modo che tutto torni alla normalità nel più breve tempo possibile. 3) Data specialist: raccoglie, analizza e interpreta grandi quantità di dati per aiutare le aziende a prendere le decisioni migliori e per rendere i processi più efficienti. “Negli ultimi anni - aggiunge Silvia Movio - abbiamo assistito, fortunatamente, ad un aumento dell’attenzione al benessere delle persone e quindi non dobbiamo stupirci che, nel prossimo futuro, aumenteranno notevolmente le richieste per gli specialisti delle risorse umane, ovvero quei professionisti che si occupano di tutto ciò che riguarda il capitale umano, sia dal punto di vista pratico (processi di selezione, assunzioni, retribuzioni ad esempio) sia da un punto di vista più immateriale e legato, come dicevamo, al benessere dei lavoratori, attraverso l’implementazione di piani di formazione o azioni che possano favorire il bilanciamento tra vita professionale e vita privata”. Gestire i vari rischi che possono impattare sul business delle aziende è, in un momento storico complesso e in continua evoluzione come quello attuale, fondamentale. Per questo motivo, chi si occupa di risk management – quell’insieme di attività legate alla identificazione, valutazione e mitigazione dei rischi – avrà molte occasioni nel 2025. Un altro professionista molto richiesto è, infine, il consulente della sostenibilità, ovvero colui che sviluppa pratiche per ridurre l’impatto ambientale delle aziende e per migliorarne la responsabilità sociale, anche in ottica Esg.
(Adnkronos) - Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, ha ottenuto la certificazione Icmq per il sistema di gestione Bim, in conformità alla prassi Uni/PdR 74:2019, "attestandosi tra le pochissime aziende italiane del settore idrico a vantare questo riconoscimento". E' quanto fa sapere Cap in una nota. "Un approccio rivoluzionario nella progettazione, realizzazione e gestione delle opere pubbliche basato sulla creazione di 'gemelli digitali' delle infrastrutture, ovvero modelli tridimensionali digitali che integrano tutte le informazioni relative alle opere stesse. Grazie a questi strumenti è possibile migliorare la qualità delle infrastrutture, ottimizzare la gestione operativa, ridurre al minimo gli errori e pianificare interventi mirati, con un impatto positivo sul territorio, per un servizio più efficiente e resiliente", rimarca l'azienda. L’introduzione obbligatoria del Bim per gli appalti pubblici risale al 2019, ma a partire dal 2025, a seguito di un correttivo al Codice degli Appalti, l’obbligatorietà è stata estesa anche alle opere pubbliche di importo superiore ai 2 milioni di euro. In questo contesto, Gruppo Cap "si distingue come precursore, avendo avviato già dal 2019 l’implementazione di processi digitali avanzati per la gestione del ciclo di vita delle proprie opere, come dimostrato dal 'Bim Digital Award' vinto nel 2022 per il progetto del Sistema Nord Milano". L’implementazione del sistema di gestione Bim è, infatti, "parte integrante della strategia delineata dal nuovo Piano di Sostenibilità di Gruppo Cap, che mira a coniugare innovazione tecnologica e tutela ambientale. Grazie a questo approccio, l’azienda non solo soddisfa i requisiti normativi, ma rafforza il proprio impegno verso la digitalizzazione e la gestione sostenibile delle infrastrutture".