(Adnkronos) - Stasera nuovo appuntamento con 'Che Tempo Che Fa' di Fabio Fazio, con la nuova puntata in diretta tv e streaming oggi 7 dicembre alle 19.30 sul Nove e su Discovery+ con la consueta presenza di ospiti tra cinema, tv, scienza, sport e cultura. Nell'elenco spiccano i nomi di Sara Errani e Jasmine Paolini, fuoriclasse del tennis italiano, terze migliori tenniste nella classifica di doppio e campionesse olimpiche in gara. Insieme hanno vinto 9 tornei di cui 4 solo nel 2025. L'oro olimpico ottenuto a Parigi 2024 è la prima medaglia d’oro olimpica in tutta la storia del tennis italiano. E ancora: Alessandro Preziosi, reduce dal successo di 'Sandokan' in cui interpreta il corsaro portoghese Yanez de Gomera; Vincenzo Salemme, a teatro con lo spettacolo da lui scritto, diretto e interpretato 'Ogni promessa è debito'; Michelangelo Pistoletto, in mostra alla Reggia di Monza con la personale “UR-RA – Unity of Religions – Responsibility of Art”; Antonio Scurati; l’editorialista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo; gli editorialisti de la Repubblica Annalisa Cuzzocrea e Massimo Giannini; Francesco Costa, direttore de Il Post; Roberto Burioni, Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele. A chiudere la puntata l'appuntamento con 'Che tempo che fa – il Tavolo' con Vincenzo Salemme; Alessia Marcuzzi; Orietta Berti; Fabio Rovazzi; Roberto Giacobbo, in onda con la miniserie da lui ideata e condotta 'Titano – Il segreto della libertà'; Nino Frassica; Mara Maionchi; Gigi Marzullo; la Signora Coriandoli; Francesco Paolantoni; Ubaldo Pantani; Diego Abatantuono; Giucas Casella. Stasera, a partire dalle 19.30 in diretta sul Nove e in streaming su Discovery+.
(Adnkronos) - “Leggeremo il rapporto annuale dell’Osservatorio 4.Manager nel dettaglio perché è un documento complesso, con molte risultanze, molte analisi di causalità statistica, molte mappature del nostro sistema industriale, come sapete costituito soprattutto da piccole e medie imprese. E' prezioso perché rappresenta un'ottima base di conoscenza, soprattutto delle interrelazioni complesse all'interno delle filiere. Vengono analizzate le interrelazioni nell'ambito della filiera per implementare politiche pubbliche e, soprattutto, politiche industriali”. Lo ha dichiarato Renato Loiero, consigliere per le politiche di bilancio del Presidente del Consiglio dei ministri, oggi a Roma in occasione della presentazione del nuovo rapporto dell’Osservatorio 4.Manager intitolato 'Le filiere produttive nell’era della conoscenza aumentata'. “Si tratta - prosegue Loiero - di traguardare uno dei requisiti che dovrebbero caratterizzare le politiche pubbliche nel settore dell'industria, cioè la selettività: cercare di compendiare il rigore dei conti pubblici e lo sviluppo, indirizzando le risorse pubbliche, che sono per natura limitate, verso quegli ambiti produttivi che hanno una maggiore dinamica del valore aggiunto quelle che sarebbero più meritevoli di ricevere contributo o sostegno istituzionale”. Loiero ha concluso ricordando l’importanza del rapporto anche per le altre amministrazioni coinvolte nel disegno delle politiche industriali: “Serve alle varie altre istituzioni, al netto di quelle che hanno contribuito alla sua realizzazione, in particolare l’Istat, anche a fare valutazione delle politiche pubbliche ex ante ed ex post”.
(Adnkronos) - “Crediamo in un’evoluzione della filiera: più sostenibile, più circolare e più biodiversa”. Così Davide Bollati, presidente del Gruppo Davines, ha spiegato le ragioni che hanno portato l’azienda a promuovere il Good Farmer Award, unico premio in Italia dedicato all’agricoltura biologica e rigenerativa under 35. “L’ecosistema delle nostre materie prime è fondamentale - ha affermato - e l’agricoltura rigenerativa permette anche di offrire servizi ambientali come il sequestro del carbonio attraverso pratiche innovative”. Un progetto che, secondo Bollati, unisce dimensioni “micro”, come la qualità delle materie prime, a temi “macro” come la transizione ecologica: “Nel medio-lungo periodo sarà sempre più centrale nelle imprese, spinte anche dalle nuove generazioni di consumatori”. Per il presidente di Davines, la direzione è chiara: “Il futuro deve essere quello di cavalcare un modo di fare impresa più sostenibile. Anche la cosmetica deve far parte di questo mondo”.