(Adnkronos) - "Per promuovere la salute pubblica è importante aumentare anche l'accesso alle cure veterinarie. Possiamo farlo tramite la collaborazione con l'assicurazione privata, ma anche con la detrazione delle spese veterinarie". Lo ha detto Karin Ramot, amministratore delegato di Boehringer Ingelheim Animal Health Italia, intervenendo all’evento 'Future generazioni e salute animale: il ruolo centrale della ricerca e dell’innovazione', realizzato su iniziativa del senatore Guido Quintino Liris, che si è svolto oggi al Senato della Repubblica, Roma. L’incontro è stato l’occasione per discutere, in sede istituzionale, del valore generato dalla ricerca scientifica e dall’innovazione in ambito veterinario. "Dobbiamo assicurarci l'attrattività dell'Italia nel campo della ricerca e dello sviluppo in veterinaria, perché così possiamo rendere l'Italia più competitiva e attrarre investimenti nel Paese - spiega Ramot - E’ necessario armonizzare anche le regole e le normative a livello europeo, perché sono temi non confinati ad un Paese o all'altro. L’innovazione in ambito veterinario è importante anche per garantire la salute umana e ambientale: senza salute animale non è infatti possibile assicurarle". A differenza di quanto accade nell’innovazione farmacologia umana, "in veterinaria è necessario creare degli adattamenti per ogni farmaco, perché lo sviluppo è separato per ogni specie - sottolinea - Dobbiamo adattare l'appetibilità, la formulazione e anche la modalità di somministrazione di ogni farmaco. Il percorso di sviluppo di farmaci ad uso veterinario, dunque, dura e costa di più di quelli a uso umano. Investire in questo ambito - conclude - significa assicurare la salute umana e la salute ambientale per le future generazioni".
(Adnkronos) - Amazon ha annunciato un potenziamento di Career choice, il programma rivolto alla crescita professionale dei propri dipendenti, con l’obiettivo di facilitare ulteriormente l’accesso alla formazione, favorendo lo sviluppo professionale. Il progetto offrirà nuove opportunità di accesso a corsi di specializzazione molto richiesti, ampliando così le possibilità di crescita, sia all’interno dell’azienda che al di fuori. Il potenziamento del programma, per cui Amazon investirà oltre 25 milioni di euro solo nel 2026 a livello europeo, sarà operativo da agosto 2025, a seguito delle specifiche procedure di implementazione previste nei singoli Paesi. L’impegno dell’azienda nella creazione del miglior luogo di lavoro possibile, infatti, si riflette anche nel sostegno concreto delle prospettive di carriera dei propri dipendenti, valorizzando il talento e l’apprendimento continuo come leve fondamentali per la crescita in un mondo del lavoro in grande trasformazione. Il nuovo programma Career choice introduce novità sostanziali pensate per rendere l’accesso all’istruzione ancora più semplice e inclusivo per tutti i dipendenti. Tra le novità più rilevanti, figura l’eliminazione del contributo personale: Amazon anticiperà infatti fino al 100% delle spese di formazione, eliminando la quota del 5% in passato a carico del dipendente. Un'altra innovazione riguarda la rimozione del tetto massimo di spesa su base quadriennale, consentendo così ai partecipanti di proseguire liberamente il proprio percorso formativo nel tempo. A completare il quadro, l’aumento del limite di budget annuale per ciascun partecipante, che amplia ulteriormente le possibilità di accesso a corsi di qualità e percorsi altamente specializzanti. Oltre 250.000 dipendenti Amazon in tutto il mondo hanno partecipato a questo programma gratuito di accesso all’istruzione e formazione professionale dal suo lancio nel 2012 e dall’arrivo in Italia nel 2014. I dipendenti possono frequentare le lezioni presso uno degli oltre 400 partner di servizi di formazione in tutto il mondo. "La crescita professionale e l’acquisizione di nuove competenze hanno un impatto concreto e positivo sulla vita delle persone", afferma Salvatore Iorio, hr director delle operations di Amazon in Italia. "Con il rinnovamento del programma Career choice, ci teniamo a ribadire l'impegno di Amazon nei confronti dei propri dipendenti. Significa fornire loro gli strumenti necessari a costruire e sviluppare sempre più il proprio futuro professionale in un mondo del lavoro in costante evoluzione". Il potenziamento del programma Career choice riflette la velocità con cui il mondo del lavoro sta cambiando e la crescente domanda di competenze altamente specializzate. Con questa nuova formula, i dipendenti che scelgono di aderire per cinque anni possono beneficiare della copertura totale delle spese di formazione, per un valore annuale superiore a 3,200 euro, pari complessivamente a circa 16.000 euro – un investimento concreto nel proprio futuro professionale. Il programma si distingue anche per l’elevata flessibilità nella scelta dei percorsi formativi, consentendo ai partecipanti di orientarsi verso ambiti in forte espansione, dall’IT alla logistica, fino ai mestieri tecnici e specializzati, con particolare attenzione alla formazione tecnologica. Tra le specializzazioni disponibili: IT support specialist, IT infrastructure specialist, cloud support specialist, data analyst, information security analyst, junior database administrator, software tester, software developer, web developer e ui/ux designer. Lo scorso anno, in occasione del decennale di Career choice in Europa, Amazon ha stanziato un investimento di 40 milioni di euro con l’obiettivo di aggiungere alla sua offerta europea oltre 25 nuovi programmi di formazione, fornendo così a migliaia di dipendenti le competenze con cui poter rispondere alle attuali e future esigenze del mondo del lavoro. Attualmente, i dipendenti Amazon in Italia possono scegliere tra più di 20 differenti percorsi, con l’obiettivo di sviluppare e accrescere il loro potenziale. Dal suo avvio nel 2014, più di 4.000 dipendenti Amazon in Italia hanno partecipato a Career choice. Mentre alcuni hanno deciso di lasciare l'azienda per perseguire altre opportunità di carriera grazie alle nuove competenze e certificazioni acquisite con Career choice, molti hanno assunto nuovi ruoli e sviluppato la propria carriera in Amazon. Il progetto continua ad affermarsi con ottimi risultati: in Italia nel 2023 circa un dipendente su 10 è stato selezionato per partecipare a Career choice.
(Adnkronos) - Il 2024 è stato l’anno più caldo per la capitale, indicatori in crescita per tutti i dati che riguardano la temperatura e gli effetti sulle persone, mentre le precipitazioni diminuiscono durante l’anno ma aumentano gli episodi di piogge intense e violente. Per il futuro ci si aspetta un aumento di ondate di calore estive fino al 186% nello scenario intermedio. Dal Primo Rapporto di Monitoraggio Climatico per Roma Capitale, frutto di una collaborazione tecnico-scientifica tra il Cmcc - Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e Roma Capitale, emergono informazioni preziose per comprendere l’andamento attuale e futuro degli indicatori climatici. Questo nuovo servizio di monitoraggio nasce con l’obiettivo di fornire dati e strumenti operativi per affrontare in modo concreto e localizzato gli effetti dei cambiamenti climatici sulla città. Il report è il risultato di un percorso pluriennale di collaborazione tra Cmcc e l’amministrazione capitolina, che ha visto Cmcc impegnato sia nel supporto scientifico alla definizione della Strategia di Adattamento Climatico di Roma Capitale, sia nella fase di ascolto pubblico. Il report del Cmcc rivela che il 2024 è stato l'anno più caldo dal 1991 per Roma, con una temperatura media di 19,7°C, superiore di 2,5°C rispetto alla media 1991-2020. I dati evidenziano una situazione critica su tutti gli indicatori: 36 notti torride con temperatura minima superiore a 25°C, quasi 30 giorni in più rispetto alla media storica 1991-2020; 5,4 ondate di calore estive in più rispetto al periodo di riferimento; 53 giornate con disagio termico estremo (temperatura percepita superiore a 45°C), 29 in più rispetto alla media 1991-2020. Il 2024 si è caratterizzato anche come un anno relativamente secco, con precipitazioni totali inferiori alla media, ma con episodi di precipitazioni estreme. Particolarmente anomalo è stato novembre con precipitazioni quasi totalmente assenti, secondo i dati delle stazioni meteorologiche. Questo dato non rappresenta un caso isolato ma si inserisce in una sequenza critica insieme al 2022 e 2023. Tutti e tre gli anni si contraddistinguono per valori elevati sia della temperatura media sia di numerosi indicatori legati al caldo, come le notti tropicali, le notti torride, i giorni torridi e il numero di ondate di calore estive. Le proiezioni climatiche elaborate per il 2050 mostrano un ulteriore peggioramento della situazione secondo tutti gli scenari Ipcc analizzati. Nello scenario intermedio Rcp4.5 ('Forte mitigazione'), i dati mostrano: aumento della temperatura media di 1,5°C rispetto al periodo 1981-2010; +22 giorni di notti tropicali (temperatura minima superiore a 20°C); incremento del 186% delle ondate di calore estive; +12 giorni con disagio termico estremo da combinazione di umidità e temperature elevate. Nello scenario più severo, caratterizzato da elevate emissioni di gas serra (Rcp8.5), la temperatura media potrebbe aumentare di 1,9°C, con 28 giorni aggiuntivi di notti tropicali e un incremento del 243% delle ondate di calore estive. Il servizio di monitoraggio che ha reso possibile il report si basa sulla piattaforma Dataclime, sviluppata dal Cmcc.