(Adnkronos) - La società BlackRock ha richiamato i suoi top manager al lavoro in presenza in ufficio per cinque giorni a settimana. "E' una scelta che non mi sorprende - commenta Adnkronos/Labitalia, Valter Quercioli presidente Federmanager -, perché si inserisce nel solco di iniziative similari già in corso nel settore finanziario, ma anche di altri settori. Da un lato la necessità delle imprese di un ritorno alla presenza assidua in azienda segnala l'importanza della fisicità nella collaborazione umana per avere efficacia ed efficienza nei processi aziendali, anche quelli intangibili quali l'innovazione e la creatività. A oggi la prossimità digitale non riesce a garantire lo stesso livello di qualità della prossimità fisica nei processi aziendali". "Dall'altro lato, il fatto che l'imposizione del ritorno al 100% in azienda parta dai senior manager segnala la loro importanza quali 'fari' della cultura aziendale. È naturale che i dipendenti guardino ai senior manager quali esempi positivi da emulare, quali rocce cui aggrapparsi nel momento della difficoltà, quali esperti capaci di guidarne lo sviluppo professionale", sottolinea il presidente di Federmanager. Per Quercioli, "con il progredire della tecnologia, dotata di una maggior capacità di rendere la employee experience più coerente con i bisogni di prossimità fisica, certamente assisteremo a un nuovo revival della prossimità digitale". "I manager d'azienda non mancheranno di essere, come sempre, alla testa dei processi di cambiamento", aggiunge Quercioli. "E', comunque, opportuno non disperdere il patrimonio di conoscenze che i processi di smart working hanno accelerato e l'attenzione verso il work-life balance a cui modalità di lavoro flessibili sono in grado di rispondere" conclude.
(Adnkronos) - Nel contesto della modernizzazione dei sistemi universitari, le microcredenziali si affermano come strumenti strategici per la costruzione di percorsi formativi flessibili, accessibili e certificati. Una direzione chiara, definita a livello europeo, che anche l’Italia sta seguendo grazie alle misure promosse dal ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito della missione 4 'Istruzione e Ricerca' del Pnrr. In questa prospettiva si colloca l’iniziativa dell’università degli studi Guglielmo Marconi, primo ateneo digitale italiano e tra i primi atenei a introdurre le microcredenziali nella propria offerta formativa, confermando ancora una volta il proprio ruolo di riferimento nell’innovazione accademica. Si tratta di percorsi brevi ma strutturati, pensati per fornire competenze aggiornate e immediatamente spendibili nel mondo del lavoro o in ambito accademico. Le microcredenziali rispondono infatti alla crescente esigenza di occupabilità, riqualificazione e aggiornamento continuo in un contesto economico e tecnologico in continua evoluzione. Ogni microcredenziale rilasciata da UniMarconi segue gli standard europei di qualità dei percorsi formativi (ESG2015) include una prova finale di valutazione e consente l’acquisizione di crediti formativi universitari (Cfu). La certificazione delle competenze acquisite avviene attraverso open badge digitali, strumenti trasparenti e facilmente condivisibili, in linea con le direttive UE sulla portabilità delle qualifiche. Tra le prime proposte attivate, la microcredenziale 'Benessere integrato' affronta il tema dell’equilibrio tra mente, corpo e abitudini quotidiane, con un approccio interdisciplinare che include prospettive scientifiche, sociali e organizzative. Un tema sempre più centrale anche nei contesti professionali, dove il benessere personale è considerato parte integrante delle competenze trasversali. Il presidente dell’università degli studi Guglielmo Marconi, Alessio Acomanni, commenta: "Le microcredenziali rappresentano un passaggio fondamentale verso un modello universitario più aperto e aderente alla realtà che, in linea con le indicazioni ministeriali, va nel verso di colmare il parziale disallineamento oggi esistente tra domanda e offerta e offerta di lavoro. Non sostituiscono i percorsi tradizionali, ma li integrano, offrendo soluzioni rapide, certificate e di qualità a chi ha bisogno di competenze concrete in tempi brevi. È una risposta coerente alla trasformazione culturale e professionale che stiamo vivendo", conclude.
(Adnkronos) - In occasione del dodicesimo anno di attività del parco eolico di Rivoli Veronese, Agsm Aim e Legambiente organizzano il convegno 'Eolico e Biodiversità. Dodici anni di bella convivenza', in programma sabato 10 maggio 2025 alle 10.15 presso la Polveriera di Rivoli Veronese. Durante l’appuntamento, saranno approfonditi temi riguardanti la coesistenza tra energia eolica e biodiversità, evidenziando come la sostenibilità ambientale e la produzione di energia pulita possano armoniosamente convivere con il territorio. Ad aprire l'incontro, i saluti istituzionali della sindaca di Rivoli Veronese Giuliana Zocca, seguiti dall'introduzione di Francesco Tosato per Legambiente Veneto. A seguire Daniele Zanini, biologo e membro effettivo dell'Accademia Agricoltura Scienze e Lettere di Verona, che approfondirà l'importanza della preziosa e fragile biodiversità delle colline moreniche; Dino Zardi, presidente dell'Associazione Italiana di Scienze dell'atmosfera e docente dell'Università di Trento, che affronterà il tema urgente dell'emergenza climatica, rispondendo alla domanda 'Quanto tempo abbiamo per portare le emissioni a zero?'; Marco Giusti e Alberto Rizzi, della direzione Ingegneria e Ricerca di Agsm Aim, illustreranno il ruolo cruciale dell'energia eolica nella transizione energetica e l'importanza di una progettazione rispettosa del contesto ambientale; Raffaello Boni, del Circolo Legambiente Il Tasso, racconterà l'impegno per la tutela dei prati aridi del Monte Mesa, luogo che ospita l’impianto eolico di Rivoli. Le conclusioni saranno affidate a Stefano Fracasso, vicepresidente di Agsm Aim. A moderare l'incontro sarà Chiara Martinelli di Legambiente Verona. Alle 15.00, poi, la giornata proseguirà con la visita guidata al parco eolico, con partenza dalla stessa sede della Polveriera.