INFORMAZIONI![]() Valeria ClericiValeria Clerici |
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(Adnkronos) - Tante le critiche al Campidoglio per i chioschi e i bagni ancora chiusi ai Cancelli di Ostia. Una spiaggia frequentata anche da diecimila persone ogni fine settimana, che ancora, a metà luglio, non ha quasi nessun servizio. Due chilometri di spiaggia, quella dei cancelli di Ostia, a due passi dalla tenuta presidenziale di Castelporziano, che, nonostante annunci e promesse del Comune di Roma, in piena estate ancora fatica a essere raggiunta dai minimi servizi, in una stagione, quella 2025 - anno del Giubileo - che si è aperta sulla carta lo scorso 1 maggio. Dopo che l'Adnkronos è tornata a verificare la situazione ai Cancelli di Ostia, Andrea Bozzi, capogruppo in Municipio X di Azione, dichiara all'Adnkronos: "L'assessore al Patrimonio Zevi giorni fa ha rivendicato che i bandi tutto sommato sono stati lanciati in tempo perché, ultimate le gare, ai primi di luglio i concessionari avrebbero subito aperto. Ma forse a Roma non sanno che attivare bagni, fogne, servizi, utenze e quindi i chioschi sulla spiaggia non è come aprire un piccolo negozio su strada. Ci dovevano pensare molto prima a fare i bandi, anziché parlare per un anno di un improbabile project financing senza fare nulla di concreto". "Roma Capitale, che ha tantissime altre questioni di cui occuparsi, - conclude Bozzi - improvvisa sulla pelle dei bagnanti che a metà luglio non possono frequentare in sicurezza la spiaggia libera più grande e apprezzata d'Europa, come scrive lo stesso Comune sul suo sito ufficiale. Da due anni hanno ripreso la Delega al Litorale per colpa di una maggioranza municipale che appena eletta si è voluta liberare del problema. Mi auguro che prima o poi capiscano che il mare di Roma merita un ufficio di scopo e un Dipartimento capitolino ad hoc, altrimenti Ostia sarà sempre sacrificata come ultimo dei problemi della Capitale". “Sugli oltre 2 chilometri di spiagge date in convenzione al Comune dalla Presidenza della Repubblica e frequentate da migliaia di romani al 16 luglio ancora non ci sono bagnini, servizi igienici, punti ristoro, dove banalmente comprare dell’acqua, o la fondamentale sorveglianza contro i furti nelle auto parcheggiate lungo la via litoranea. Pretendere di governare Ostia da Roma, come fa Roberto Gualtieri, porta a questi disservizi e presta la città tutta a figure del genere”. Così all’Adnkronos il consigliere capitolino di Forza Italia Francesco Carpano, dopo che l'Adnkronos è tornata a verificare la situazione ai Cancelli di Ostia, trovando ancora i due chilometri di spiaggia tra Ostia e Torvaianica, a pochi passi dalla tenuta del Presidente della Repubblica di Castelporziano, con solo pochi servizi igienici aperti al pubblico ma senza chioschi aperti né servizio di salvamento (VIDEONEWS dal nostro inviato). “Ma non è solo Ostia - prosegue il consigliere Carpano - è una città intera che lamenta la mancanza di pulizia sui marciapiedi, di strade piene di buche, di cura delle aree verdi. Siamo di fronte ad un Comune di Roma troppo grande per essere all’ascolto dei quartieri, che dovrebbe devolvere competenze e risorse ai Municipi per avvicinare chi decide dei servizi a chi li fruisce, ma Gualtieri e il Pd in Campidoglio non vogliono cedere il potere, costringendo i romani ad un’amministrazione comunale distante e lenta, come il caso delle spiagge di Castelporziano testimonia. La vera trasformazione del Comune di Roma passa dal suo superamento”. "Gli annunci tranquillizzanti delle scorse settimane dell'assessore Zevi si scontrano con la realtà, infatti, ad oggi 16 luglio non sono ancora attive le concessioni per la gestione dei chioschi e non c'è il servizio dei bagnini e così a metà della stagione estiva i frequentatori dei noti cancelli pagano i ritardi e l'incompetenza dell'amministrazione Capitolina che doveva partire prima e per tempo al fine di assicurare già da giugno tutti i servizi previsti". Così in una nota Federico Rocca, consigliere capitolino di Fratelli d'Italia. "Mai come questo anno il litorale della Capitale - prosegue Rocca - sta subendo un danno dovuto all’incompetenza di questa amministrazione, tra Cancelli senza servizi, chioschi chiusi o sequestrati e assegnazioni ancora non fatte il litorale di Ostia è stato privato di migliaia di posti che principalmente penalizzano i cittadini e poi i gestori. Il mare di Roma merita rispetto che però fino ad oggi non c'è stato da parte delle Giunta Gualtieri". "Quello che sta accadendo ai Cancelli di Ostia è lo specchio perfetto dell’incapacità del Comune di Roma e dell’assessore Tobia Zevi. A metà luglio, con migliaia di cittadini e turisti che ogni fine settimana cercano di godersi il mare di Roma, ci ritroviamo con chioschi chiusi, bagni impraticabili, bagnini assenti e strutture in stato di abbandono. È una vergogna". A dirlo è il consigliere leghista del X Municipio di Roma Alessandro Aguzzetti, dopo che l'Adnkronos è tornata a verificare la situazione ai Cancelli di Ostia. "Dopo mesi di annunci e passerelle istituzionali, l’unico risultato concreto sono bandi arrivati in ritardo e zero servizi reali. Un fallimento totale che mette a rischio l’incolumità pubblica, peggiora l'immagine del litorale romano e umilia chi vive o lavora in questo territorio. Tobia Zevi - prosegue il consigliere Aguzzetti - ha avuto mesi per programmare e intervenire. Ha preferito parlare di 'mare sicuro' mentre la realtà racconta degrado, occupazioni abusive, incendi e fogne a cielo aperto". "Chiediamo con forza interventi immediati, l’invio urgente di personale per la pulizia, la riapertura completa dei servizi igienici e la messa in sicurezza delle strutture. Ma soprattutto chiediamo le dimissioni di chi, come Zevi, ha dimostrato con i fatti di non essere in grado di gestire nemmeno 2 chilometri di spiaggia. Il mare di Roma - conclude - non può essere amministrato da chi vive solo di slogan". "La stagione balneare 2025 verrà ricordata come una delle peggiori di sempre. Per questo motivo, abbiamo formalmente richiesto la convocazione di un’Assemblea Capitolina Straordinaria che si terrà probabilmente entro la fine di luglio, con l’obiettivo di fare piena luce sulle responsabilità e sulle gravi criticità che hanno segnato questi mesi". A dirlo è la consigliera capitolina di Fratelli d'Italia Maria Cristina Masi. "Ritardi, inadempienze, superficialità - spiega Masi all'Adnkronos - sono queste le parole che descrivono meglio la gestione del litorale romano, a partire da Castelporziano, dove prima si è fantasticato in merito a progetti di finanza e dove poi, in netto ritardo, si è pensato, con evidente imprudenza, di avviare le procedure di gara a giugno, nella speranza di avere tutto operativo a luglio. Una scelta che rasenta l’irresponsabilità amministrativa e che conferma l’assenza di una visione strategica. Dobbiamo riconoscere un 'primato' all’Assessore Zevi e al Sindaco Gualtieri: quello di aver firmato la peggiore stagione balneare della Capitale". "In sede di consiglio presenteremo un atto contenente proposte concrete, per porre fine a quella che ormai è diventata una pantomima: dopo due anni dal ritorno delle deleghe del litorale al Campidoglio, la maggioranza è ancora ferma a organizzare un semplice ufficio di scopo. È tempo invece di istituire un vero e proprio Dipartimento dedicato al Litorale, dotato di risorse e competenze per il rilancio del Mare di Roma, che non può più permettersi stagioni fallimentari come quella appena vissuta. Il nostro territorio - conclude Masi - merita rispetto, progettualità e investimenti". "L’inchiesta dell’Adnkronos sulle 8 strutture dislocate nelle spiagge libere tra Ostia e Torvaianica, l’area conosciuta come ‘i Cancelli’, conferma quanto già denunciato il mese scorso e cioè la totale assenza di cura per un’area che accoglie anche diecimila persone nei fine settimana. A 15 giorni dalla chiusura del bando del Campidoglio ciò che è sotto gli occhi di tutti è una situazione inaccettabile, oltre che ai limiti della sicurezza sanitaria viste le condizioni igieniche date dall’assenza quasi totale di servizi funzionanti". A dirlo all'Adnkronos è il deputato di Fratelli d'Italia Gianluca Caramanna. "Residenti e turisti - prosegue Caramanna - non si meritano un simile trattamento, così come non lo merita la nostra città che, soprattutto nell’anno del Giubileo è al centro dell’attenzione. La nostra è una condanna senza mezzi termini per una gestione comunale gravemente colpevole di trascuratezza e disinteresse. Il Campidoglio deve immediatamente agire, sebbene ormai in colpevole ritardo su una stagione già avviata: il tempo c’era, bisognava evitare tutto questo". "Il servizio offerto da Roma Capitale al Mare di Roma è all'insegna di spazzatura, immondizia, degrado. Si tratta di un fallimento largamente prevedibile. Una catastrofe. Della stagione 2025 possiamo anche non parlare più. È finita, con un fallimento a tuttotondo". A dirlo all'Adnkronos è il consigliere del X Municipio di Roma Giuseppe Conforzi di Fratelli d'Italia. Secondo Conforzi, "le città di mare, quelle lungimiranti, già stanno programmando la stagione balneare 2026. Noi invece nel 2025 abbiamo lasciato spazzatura, degrado e occupazioni di beni pubblici da parte di sbandati che nelle strutture di Castelporziano ci alloggiano. Questo significa che bisognerà investire altri soldi per recuperare gli immobili distrutti e bonificare le aree". Una situazione "al limite delle norme sanitarie e igieniche" prosegue il consigliere, che poi in assenza di servizi di salvamento sottolinea come sia "un miracolo che non sia ancora morto nessuno". "Quello che è drammatico, ed è bruttissimo, è che lì vicino c'è anche la residenza del Presidente della Repubblica di Castelporziano, che dovrebbe essere un fiore all'occhiello di Roma e delle istituzioni Nazionali. Non c'è nemmeno vergogna, e questo è il risultato. Ostia è stata abbandonata - conclude Conforzi - e vedere i Cancelli così fa venire da piangere".
(Adnkronos) - Con riferimento agli importi medi delle diverse tipologie di prestazioni pensionistiche, nel 2024, le pensioni anticipate/anzianità erano quelle più elevate, in quanto generalmente riconducibili a carriere lavorative più lunghe, con un importo medio di 2.133 euro mensili, a fronte di pensioni di vecchiaia di 1.021 euro, di invalidità di 1.151 euro e al superstite di 855 euro. Le prestazioni assistenziali si attestavano intorno ai 502 euro mensili, in media. E’ quanto si legge nel XXIV Rapporto Inps. Per quanto riguarda la distinzione per genere, il 66% delle pensioni anticipate era erogato ai maschi, mentre le femmine percepivano il 61% dei trattamenti di vecchiaia (con un importo medio di 867 euro mensili a fronte di 1.260 euro mensili delle pensioni di vecchiaia percepite dai maschi). Le femmine erano in una netta prevalenza anche nelle pensioni ai superstiti (l’87% delle prestazioni) e nelle pensioni e assegni sociali (il 62%). Le percentuali delle altre categorie erano pressoché equamente distribuite tra i sessi. Nell’ambito delle prestazioni previdenziali, se si escludono i trattamenti al superstite, a parità di altra tipologia di pensione, il reddito medio percepito dalle femmine è inferiore a quello dei maschi.
(Adnkronos) - Il mese scorso è stato il terzo giugno più caldo a livello globale, con una temperatura media di 16,46°C, 0,47°C in più rispetto alla media di giugno del periodo 1991-2020. Per l'Europa occidentale, invece, è stato il più caldo mai registrato. Due importanti ondate di calore, a metà e fine mese, hanno colpito ampie zone dell'Europa occidentale e meridionale: gran parte della regione ha registrato temperature percepite superiori a 38°C che in alcune zone del Portogallo hanno raggiunto i 48°C. E' quanto fa sapere Copernicus Climate Change Service (C3S), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con finanziamenti dell'Ue. Secondo Samantha Burgess, responsabile strategico per il Clima dell'Ecmwf, "giugno 2025 ha visto un'ondata di calore eccezionale colpire ampie zone dell'Europa occidentale, con gran parte della regione colpita da un forte stress termico. Questa ondata di calore è stata resa più intensa dalle temperature record della superficie del mare nel Mediterraneo occidentale. In un mondo che si riscalda, è probabile che le ondate di calore diventino più frequenti, più intense e colpiscano un numero maggiore di persone in tutta Europa". Nel dettaglio, giugno 2025 è stato di 1,30°C superiore alla media stimata del periodo 1850-1900, utilizzata per definire il livello preindustriale (è stato solo il terzo mese degli ultimi 24 con una temperatura globale inferiore di 1,5°C rispetto al livello preindustriale). Guardando al Vecchio Continente, la temperatura media per il mese scorso è stata di 18,46°C, 1,10°C in più rispetto alla media di giugno del periodo 1991-2020, rendendolo il quinto giugno più caldo mai registrato. La maggior parte dell'Europa occidentale e centrale ha registrato temperature atmosferiche superiori alla media: l'Europa occidentale nel suo complesso ha vissuto il giugno più caldo mai registrato, con una temperatura media di 20,49°C, 2,81°C in più rispetto alla media del periodo 1991-2020. Ha superato di poco (di soli 0,06°C) il precedente record di giugno stabilito nel 2003 (20,43°C). Due importanti ondate di calore a metà e fine giugno 2025 hanno colpito ampie zone dell'Europa occidentale e meridionale. Gran parte della regione ha registrato temperature percepite superiori a 38°C, corrispondenti a uno 'stress da calore molto forte'. In alcune zone del Portogallo, le temperature percepite hanno raggiunto i 48°C, ovvero 'stress da calore estremo'. Guardando alla temperatura della superficie del mare, un'eccezionale ondata di calore marino si è sviluppata nel Mediterraneo occidentale a giugno, portando alla più alta Sst (sea surface temperature) giornaliera mai registrata per l'intera regione a giugno (27°C), corrispondente alla più alta anomalia giornaliera della Sst in qualsiasi mese (3,7°C sopra la media).