(Adnkronos) - La violenta ondata di maltempo che sta interessando in queste ore il comune di Bardonecchia ha provocato una vittima. Si tratta di un uomo italiano sulla cinquantina che sarebbe stato travolto dalla piena del torrente rio Merdovine (VIDEO) e trovato a circa 400 metri dal suo furgone. A quasi due anni dall’alluvione che ha interessato Bardonecchia, è di nuovo massima allerta nel comune dell’Alta Val di Susa dove c'è stata anche una nuova esondazione del rio Frejus causata dalle violenti piogge delle ultime ore. La sindaca, Chiara Rossetti ha istituito la zona rossa, invitando residenti e turisti a restare in casa e a non usare l’auto. Intanto la Sitaf, la società che gestisce l’autostrada A32, ha chiuso per allagamenti gli svincoli autostradali. A causa di un allagamento la strada statale 335 di Bardonecchia è provvisoriamente chiusa al traffico, in entrambe le direzioni a Oulx. A causa della violenta ondata di maltempo, diverse decine di bambini che si trovavano nei vari centri estivi e in luoghi ricreativi sono stati portati al Palazzetto dello Sport che è stato trasformato in un punto di raccolta per tutti coloro che hanno qualche difficoltà. Una coppia con un bambino, invece, sarebbe stata portata in salvo dai vigili del fuoco, mentre una decina di persone sarebbero ancora isolate. Una squadra del nucleo speleo alpino fluviale (Saf) dei vigili del fuoco di Cuneo sta intervenendo tra il comune di Argentera e il Colle della Maddalena per il soccorso di alcune persone che stavano percorrendo la strada statale. A causa di un violento nubifragio una notevole quantità di detriti, tra terra e pietre, sono stati trascinati sulla sede stradale bloccando, poco a monte di Argentera, il traffico veicolare e rendendo impossibile la prosecuzione di macchine e autotreni in transito. A supporto della squadra Saf si sta recando sul posto una squadra di volontari e l’elicottero di Torino Drago 66. Una forte bomba d'acqua ha colpito i comuni limitrofi a Valdisotto in provincia di Sondrio, causando problemi e richiedendo l'intervento dei Vigili del Fuoco. Attualmente la Strada Provinciale del Passo dello Stelvio è chiusa in corrispondenza dei comuni di Tola e Aquilone a causa di frane di lieve entità che hanno interessato il tratto stradale; l'elinucleo è stato richiesto per l'evacuazione di alcune persone in difficoltà nel Comune di Tola. Il Gos (Gruppi Operazioni Speciali) del Comando di Sondrio e le squadre fluviali sono presenti sul posto per supportare le operazioni. Sono stati inviati sul posto rinforzi dai comandi di Brescia, Como, Lecco e Bergamo per supportare gli interventi. I Vigili del Fuoco stanno lavorando per garantire la sicurezza e l'assistenza alle persone colpite dall'emergenza meteo.
(Adnkronos) - “Per noi l'ingegneria è una parte strategica per lo sviluppo del Paese. Le competenze sono importanti e fondamentali per lo sviluppo. Dobbiamo essere più presenti nel dibattito pubblico a supporto della collettività. È importante, poi, il confronto con gli altri professionisti: a questo scopo l'Ordine di Milano è in prima linea nella promozione della Consulta delle Professioni tecniche della Camera di Commercio di Milano, Lodi, Monza e Brianza, le cui attività mirano a favorire un dialogo costante con tutti gli attori del territorio, a servizio di quel cambiamento e quello sviluppo che auspichiamo per il nostro Paese”. Lo afferma Carlotta Penati, presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano, all’assemblea ordinaria degli iscritti 2025, svoltasi nella sede di Palazzo Montedoria a Milano, in occasione della quale sono stati condivisi il bilancio consuntivo dell’esercizio 2024 ed il conto economico preventivo 2025. L’assemblea è stata un prezioso momento di ascolto e confronto sui temi centrali del cammino che la comunità professionale sta affrontando: dalla formazione al dialogo con le istituzioni fino alla condivisione e alla collegialità. “E' importante sottolineare che questa è l’assemblea degli iscritti perché vogliamo sempre di più promuovere la condivisione, la trasparenza, il confronto e la visione. Oggi abbiamo illustrato quanto realizzato dal Consiglio nel 2024. Prima il confronto, poi la visione di quello che vogliamo fare nel 2025 a favore dei nostri iscritti. Ricordo sempre che l’Ordine è un ente pubblico a favore della collettività attraverso la promozione della formazione e dei professionisti” conclude.
(Adnkronos) - Con il 100% della raccolta e oltre il 98% di rigenerazione, la filiera italiana degli oli minerali usati, guidata fin dagli anni ’80 dal consorzio Conou, conferma ampiamente il proprio ruolo di leadership nel mercato Ue, dove la media è ferma al 61%. Il Rapporto di Sostenibilità 2024 di Conou, per la prima volta certificato anche nella analisi Life Cycle Assessment (Iso 14040 e Iso 14044), sottolinea anche la crescita delle quantità raccolte: 188mila tonnellate contro le 183mila tonnellate del 2023, nonostante il calo del 2% del mercato, grazie all’impulso dei Concessionari a recuperare ovunque anche 'l’ultima goccia'. “La nostra attività di garanti sulla filiera è ispirata a principi di qualità, equità, controllo e fiducia - afferma il presidente del Conou Riccardo Piunti - e questo permette di ottenere trasparenza e tracciabilità. Al centro c’è la qualità: prestiamo grande attenzione alla gestione e alla qualità del rifiuto in entrata e quindi ci atteniamo a scrupolosi standard per l’olio rigenerato in uscita, che deve essere equivalente a quello di prima produzione petrolifera. Tutto ciò continua a destare grande interesse da parte di Paesi sia europei che extraeuropei, che vogliono approfondire i nostri standard e il nostro modo di funzionare: noi siamo a disposizione di tutti per esportare il ‘modello Conou’”. La filiera Conou è composta da 58 Concessionari e 2 Imprese di Rigenerazione e i processi adottati hanno permesso di trasformare un rifiuto pericoloso in nuove basi lubrificanti di elevata qualità, riducendo al minimo il ricorso a termodistruzione e combustione, che insieme hanno interessato meno dell’1,5% del totale. Nel 2024 sono stati eseguiti 6.907 conferimenti presso oltre 103mila produttori e siti in tutta Italia, il 12% proveniente dall’industria e l’88% da officine meccaniche. La raccolta è stata svolta con 673 automezzi, per un totale di 25,1 milioni di km percorsi. Oltre il 56% del totale raccolto arriva dal Nord e vede in cima alla lista delle regioni produttrici la Lombardia (21%) seguita dal Veneto (11%); le regioni del Centro contribuiscono con una raccolta del 18% (solo dal Lazio arriva il 7% e la Campania che ne raccoglie l’8%). Il Sud e le isole arrivano al 26%. A proposito dei mezzi, nell’ambito della strategia di decarbonizzazione della filiera, il Consorzio ha avviato un’iniziativa di promozione su base volontaria dell’utilizzo di Hvo (Hydrotreated Vegetable Oil) come alternativa al gasolio tradizionale nei veicoli dei concessionari di raccolta. Stimati e certificati i vantaggi per l’ambiente e la salute, grazie alla raccolta e alla rigenerazione rispetto al ciclo lineare che non prevede alcuna rigenerazione e riuso degli oli minerali usati, con oltre 90mila tonnellate di CO2 equivalente evitate (-45% rispetto al ciclo lineare); oltre 7,4 milioni di GJ di combustibili fossili risparmiati (-85%); circa 49 milioni di m3 di acqua risparmiata (-85%); oltre 655 milioni di suolo 'qualitativamente' preservato (-91%); riduzione del 42% degli impatti cancerogeni e del 86% dei non cancerogeni e oltre 8 unità di incidenza malattie/particolato evitate, con una riduzione del 91%. Sul fronte economico-sociale, nel 2024 il sistema Conou ha generato un impatto diretto di oltre 73,4 milioni di euro, occupando oltre 1.850 persone, con effetti positivi in termini di coesione territoriale, inclusione sociale e sviluppo locale. Il sistema garantisce elevata stabilità occupazionale e presenza capillare sul territorio, contribuendo alla creazione di valore condiviso. “Siamo un consorzio indipendente e senza fine di lucro - ricorda il presidente Piunti - e la raccolta non richiede contributi pubblici ma utilizza risorse dei soli soggetti consorziati grazie al principio di Responsabilità Estesa del Produttore (Epr). Guardiamo con attenzione alle nostre tante aziende familiari che affrontano un cambio generazionale e cerchiamo di integrare i potenziali nuovi attori. Nel frattempo, continuiamo a reprimere l’evasione del contributo ambientale fino all’ultimo euro”.