(Adnkronos) - Dal 20 al 30 luglio, la Regione Campania sarà al Padiglione Italia dell’Expo di Osaka con un fitto programma di eventi dedicati alle filiere agroalimentari di qualità, all’artigianato artistico, alla cultura digitale e alla musica. Un percorso che racconta l’identità e la creatività di una terra antica e proiettata verso il futuro, presentandosi come modello di sviluppo sostenibile e hub di innovazione culturale. Tutte le iniziative, che avranno come focus comune il tema “R-Innovare”, coinvolgeranno rappresentanti delle istituzioni, imprese, artigiani, artisti ed esperti del settore culturale e agroalimentare, in un confronto aperto con il pubblico e gli stakeholder giapponesi. Il calendario si apre il 20 luglio alle 15:00, presso l’Area Mostra, con l’inaugurazione ufficiale della decade campana alla presenza dell’Assessore all’Agricoltura Nicola Caputo, cui seguirà alle 16:00, in Auditorium, un panel a cura dell’Assessorato alla Cultura e Turismo dedicato all’Ecosistema Digitale per la Cultura, con focus sull’archivio musicale napoletano e i beni culturali materiali e immateriali campani. A seguire, una performance musicale nel Teatro, con Francesco Malapena accompagnato dal Maestro Luca Mennella. Dal 20 al 25 luglio, presso l’Area espositiva sarà attivo un percorso quotidiano di laboratori artigianali, dedicati all’arte presepiale e ceramistica campana. In parallelo, sarà visitabile il progetto “Fuoco e Memoria”, un’installazione immersiva sul legame tra le aree vulcaniche e lo sviluppo delle civiltà campane, con particolare attenzione al Vesuvio, ai Campi Flegrei e ai siti archeologici di Pompei, Ercolano e Cuma. "Expo Osaka – dichiara l’Assessore all’Agricoltura Nicola Caputo, alla guida della delegazione regionale in Giappone – è un’occasione strategica per mostrare come in Campania l’agricoltura stia evolvendo grazie a un investimento mirato sulle filiere di qualità, sulla tracciabilità digitale e sulla connessione tra produzione e salute. Nella decade campana, portiamo ad Expo risultati concreti: modelli replicabili, sperimentazioni scientifiche, reti territoriali che funzionano. E lo facciamo in dialogo con un mercato, quello giapponese, che guarda con attenzione alla trasparenza e alla cultura del cibo". Il 23 luglio, è prevista la visita istituzionale all’Università di Kyoto, insieme al Prof. Masayoshi Ishida, figura di riferimento internazionale nel settore gastronomico. Un incontro strategico per approfondire le sinergie tra cultura campana e giapponese, nell’ambito di un progetto di scambio interculturale. Il 24 luglio, l’Auditorium ospiterà due momenti chiave: alle 15:30, l’incontro “Campania Food for Health”, dedicato alla DOP Economy, alla Dieta Mediterranea e al rapporto tra alimentazione, salute e identità territoriale; alle 17:30, la lectio magistralis in lingua giapponese del prof. Ishida dedicata alla Pizza napoletana. A seguire: “Racconto della Tradizione”, con degustazione presso “Eataly” al Padiglione Italia, con prodotti tipici delle filiere certificate. Il 25 luglio, fuori Expo, si terrà ad Osaka un meeting dedicato a imprenditori e stakeholder giapponesi per la presentazione della Dop Economy campana. Il 26 luglio, si terrà il panel “Pizza Napoletana e Blockchain” (h 10:00, Auditorium), che affronta l’integrazione tra innovazione digitale e valorizzazione delle filiere agroalimentari campane, anche in risposta all’“Italian sounding”. Il programma si chiuderà con una serie di appuntamenti dedicati all’internazionalizzazione delle imprese campane: il 29 luglio con un panel a cura dell’Assessorato alle Attività Produttive, e il 31 luglio con incontri business-to-business tra imprese campane selezionate e operatori giapponesi fuori Expo. Con la partecipazione a Expo Osaka, la Regione Campania si presenta come un laboratorio internazionale di innovazione, dialogo culturale e promozione economica, capace di coniugare saperi antichi e tecnologie avanzate per generare nuove opportunità di cooperazione tra territori, imprese e istituzioni.
(Adnkronos) - Negli affitti brevi serve una regolamentazione equilibrata, non un attacco ideologico a un settore ormai maturo e altamente professionalizzato. A dirlo Cleanbnb, property manager italiano con oltre 3.100 appartamenti gestiti in esclusiva e presente su oltre 100 località nel Paese. "Le politiche restrittive nei confronti degli affitti brevi non fanno bene a nessuno - dichiara Francesco Zorgno, presidente di Cleanbnb - anzi, colpiscono proprio i professionisti seri, che garantiscono qualità, sicurezza e rispetto delle regole, e aprono la porta all’abusivismo. Il risultato? Meno trasparenza, meno lavoro, meno entrate per lo Stato e per i Comuni: rischiamo di vanificare gli sforzi che hanno portato il settore alla piena maturazione e sostenibilità in dieci anni di confronto col mercato. E' evidente rischio del ritorno a un’epoca dal sapore medioevale, lontana dagli standard di ricettività attuali e dal rispetto delle regole. I casi di New York e Barcellona lo dimostrano: l’approccio punitivo non funziona". I dati confermano la vitalità del settore. Nel primo semestre del 2025 Cleanbnb ha gestito 62.994 soggiorni (+14% rispetto al primo semestre 2024) e ha registrato oltre 23 milioni di euro di incassi (+8%), trainata da una crescita costante della domanda e da una capacità sempre più attenta di gestione dell’offerta. La società si è focalizzata sull’incremento dell’efficienza operativa, massimizzando i tassi di occupazione delle strutture e migliorando l’esperienza dell’ospite, prestando attenzione a recensioni e suggerimenti dei viaggiatori. Lo spostamento verso le gestioni professionali sta nella composizione del portafoglio totale di appartamenti attivi: è in corso un grande rinnovamento, un’evoluzione verso una maggiore qualità dell’offerta. Sempre più proprietari si affidano a gestori professionali per valorizzare gli immobili e garantirne la redditività su base continuativa e sostenibile, senza derogare ai migliori standard di settore e nel pieno rispetto delle regole. "La tendenza - spiega Zorgno - è evidente: il mercato seleziona. Escono le gestioni improvvisate ed entrano operatori in grado di garantire standard elevati. E' una trasformazione positiva, che va accompagnata e sostenuta, non ostacolata con norme punitive". "Danneggiare il settore degli affitti brevi - avverte Zorgno - significa privare l’Italia di una risorsa che i turisti vogliono e cercano. Vuol dire togliere loro la libertà di prenotare dove vogliono, come sono abituati a fare da anni, ovunque. E' un boomerang soprattutto per l’economia delle città: va sottolineato il ruolo fondamentale degli affitti brevi professionali nel riqualificare gli immobili, ripopolare i centri storici e alimentare l’indotto. Nel pieno rispetto delle regole di convivenza sociale". "Noi - chiarisce - siamo sempre stati favorevoli a una regolamentazione del settore, ma non possiamo accettare i tentativi di porre limitazioni indiscriminate a un mercato che funziona, che dà lavoro a migliaia di persone e che garantisce un importante contributo all’economia. Serve un approccio costruttivo, che tenga conto della realtà dei fatti. I gestori professionali e le associazioni sono, come sempre, a disposizione delle istituzioni per lavorare a una regolamentazione sana e sostenibile".
(Adnkronos) - Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Banco Alimentare Ets, recentemente insediato, ha nominato Marco Piuri nuovo presidente della Fondazione e Pietro Maugeri come vicepresidente. Contestualmente, è stato conferito l’incarico di direttore generale a Donato Didonè, già membro del Board of Directors di Feba (Federazione Europea dei Banchi Alimentari). Piuri succede a Giovanni Bruno, che ha guidato la Fondazione per due mandati, dopo un precedente impegno all’interno del Consiglio di Amministrazione, accompagnandola in un decennio di trasformazioni profonde, tra cui la pandemia e le conseguenti crisi economiche e sociali - spiega Banco Alimentare in una nota - Sotto la sua guida, Banco Alimentare ha rafforzato la propria identità e capacità di risposta, consolidandosi come riferimento nel Terzo Settore per il recupero delle eccedenze alimentari e il sostegno a chi è in difficoltà. Marco Piuri, classe 1960, laureato in Economia e Commercio all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, porta con sé un ampio bagaglio di esperienza manageriale a livello nazionale e internazionale e in società quotate. È noto per la sua capacità di coniugare rigore gestionale, visione strategica e attenzione alla persona. “Raccolgo con gratitudine il testimone di una grande esperienza, costruita con intelligenza, passione e dedizione in oltre trent’anni di storia - ha dichiarato Marco Piuri - Un patrimonio prezioso che va custodito e, allo stesso tempo, rilanciato e rinnovato profondamente: perché le sfide che ci attendono - dalla crescente povertà alimentare alla necessità di moltiplicare le occasioni di recupero lungo tutta la filiera - ci chiedono di innovare, collaborare, agire con sempre maggiore efficacia e responsabilità. Vogliamo intensificare la cooperazione con le aziende, le istituzioni e i territori, ampliando la capacità di recupero lungo tutta la filiera e sostenendo le oltre 7.600 strutture caritative convenzionate, che ogni giorno portano aiuto concreto a circa 1.800.000 persone. Il nostro obiettivo è duplice: alleviare i bisogni e generare cultura della condivisione”. A guidare operativamente la Fondazione sarà Donato Didonè, nominato direttore generale. Didonè ha maturato una lunga esperienza all’interno di importanti realtà della produzione agroalimentare, sviluppando una profonda conoscenza del settore. “Porto con me competenze nel settore food e una rete di rapporti e relazioni che potrà rafforzare la capacità di Banco Alimentare di recuperare più cibo, contribuendo in maniera incisiva alla lotta alla povertà alimentare mantenendo l'attaccamento all'origine del Banco - ha dichiarato Didonè - Dal giugno 2024 ho assunto anche il ruolo di delegato per Banco Alimentare all’interno della Federazione Europea dei Banchi Alimentari (Feba): un’occasione preziosa per condividere buone pratiche, dialogare a livello europeo e portare in Italia stimoli e strumenti utili per affrontare le nuove sfide che ci attendono”. Il nuovo Cda, che guiderà la Fondazione nel triennio 2025-2028, è composto da: Berni Leonardo, presidente Banco Alimentare Toscana Odv, Cfo Gruppo Teresa e Tommaso Becagli; Falcone Francesco Gerardo, presidente Banco Alimentare Calabria Odv, imprenditore settore alberghiero; Galbiati Emiliano, Partner Dgm Consulting Srl Sb, consulente di direzione; Maugeri Pietro, neo eletto vicepresidente del Cda di Fondazione Banco Alimentare, presidente Banco Alimentare della Sicilia Odv, dottore commercialista specializzato in diritto del lavoro e partner Studio Scacciante&Associati; Kron Manuela, consulente, direttore Corporate Affairs Nestlè Italia fino al 2024; Piuri Marco, presidente Fondazione Banco Alimentare Ets, Senior Executive Manager; Sacco Daniele, Gruppo Mondadori Srl_HR, Legal and Organisation Director; Seddio Pasquale, ricercatore e professore aggregato di Economia aziendale presso il Dipartimento per l'Economia e l'Impresa (Disei) dell'Università degli studi 'Amedeo Avogadro di Novara', docente Facoltà di Scienze Politiche e Sociali presso l'Università Cattolica di Milano/ricercatore e docente universitario; Tuzzi Alessandro, Università Cattolica del Sacro Cuore, vicedirettore Generale e direttore Area Pianificazione, Amministrazione e Controllo di Gestione.