(Adnkronos) - Hamas dovrebbe sciogliere la riserva oggi, venerdì 4 luglio, sul possibile accordo per una tregua a Gaza di 60 giorni. "Ci sarebbero segnali di una possibile risposta positiva" al piano di cessate il fuoco, avanzato dai mediatori di Egitto e Qatar e approvato da Israele, secondo quanto riferito dal quotidiano panarabo Asharq Al-Awsat, che citano fonti del movimento radicale palestinese. Secondo l’emittente qatarina Al Jazeera, il presidente Donald Trump annuncerà personalmente l'accordo, nonché l'impegno degli Stati Uniti a proseguire i negoziati per garantire un cessate il fuoco permanente. I negoziati, durante i 60 giorni di tregua, saranno guidati dall'inviato statunitense Steve Witkoff. Hamas però, scrive il quotidiano saudita Asharq News, continua a contestare alcuni punti della proposta. Le sue principali preoccupazioni riguardano l'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e il ritiro delle Forze di difesa israeliane (Idf) dall'enclave palestinese. Hamas ha comunque affermato di considerare la proposta con "responsabilità" ed è disposto a dimostrare flessibilità, a patto che vengano rispettati gli interessi palestinesi. Anche secondo l'agenzia di stampa governativa turca Anadolu, che cita fonti bene informate, "Hamas sarebbe incline ad accettare la proposta qatariota-egiziana per lo scambio di prigionieri e il cessate il fuoco. Tuttavia, suggeriscono le fonti, “ci sono ancora in corso discussioni su diversi dettagli tecnici", tra cui "i meccanismi per l'ingresso degli aiuti umanitari, le mappe per il ritiro delle forze e le disposizioni per il periodo successivo alla tregua di 60 giorni", qualora questo lasso di tempo non fosse sufficiente per raggiungere un accordo definitivo per la fine del conflitto in corso. Il New York Times scrive che l'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, proposto dagli Stati Uniti, prevede che il gruppo terroristico rilasci 10 degli ostaggi ancora in vita e restituisca i corpi dei 18 ostaggi deceduti in suo possesso. Il processo dovrebbe avvenire in cinque fasi nell'arco di 60 giorni. Il quotidiano spiega che si tratta di un cambiamento significativo rispetto a una precedente proposta americana presentata a maggio. Quel piano prevedeva la liberazione di tutti gli ostaggi entro i primi sette giorni di cessate il fuoco. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di volere "sicurezza" per la popolazione di Gaza, mentre si prepara a ospitare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu la prossima settimana per sollecitare un cessate il fuoco. "Voglio che la popolazione di Gaza sia al sicuro, cosa più importante", ha detto Trump ai giornalisti quando gli è stato chiesto se desiderasse ancora che gli Stati Uniti prendessero il controllo del territorio palestinese, come annunciato a febbraio. "Voglio vedere sicurezza per la popolazione di Gaza. Hanno passato l'inferno" conclude.
(Adnkronos) - Le misure in essere per proteggere la salute e la sicurezza dei dipendenti Amazon e dei dipendenti dei fornitori di servizi di consegna vengono ulteriormente rafforzate durante i periodi di temperature particolarmente elevate, come quelli che stiamo vivendo quest'estate. I centri logistici Amazon sono dotati da sempre di impianti di raffreddamento e climatizzazione all'avanguardia che, attraverso sistemi di gestione sofisticati, garantiscono una temperatura costante tra i 23 e i 25 gradi centigradi. E' quanto si legge in una nota dell'azienda. Questi sistemi monitorano continuamente l'indice di calore nelle strutture, un valore che combina temperatura e umidità per esprimere la sensazione effettiva di caldo percepito dal corpo umano. In caso di variazioni climatiche significative, il sistema allerta proattivamente il personale. Sono inoltre predisposte sale break climatizzate dove i dipendenti che lavorano in aree esterne possono recuperare dall'esposizione al calore, con acqua fresca sempre disponibile. Durante il periodo estivo, inoltre, vengono condivisi con i dipendenti, attraverso canali di comunicazione online e in loco, suggerimenti specifici sulla prevenzione dei malori da caldo, fattori di rischio ambientali e personali, guide all'idratazione e consigli forniti da professionisti della salute pubblica e medici. Tutti i dipendenti sono incoraggiati a fare pause preventive per rinfrescarsi ogni volta che ne sentono la necessità, e i team di sicurezza sono incaricati di affrontare tempestivamente qualsiasi problema legato alle temperature elevate. Anche le aziende fornitrici di servizi di consegna implementano una serie di misure per garantire la sicurezza dei propri dipendenti durante i periodi di caldo intenso. Tutti i mezzi sono dotati di aria condizionata funzionante, con l'indicazione agli autisti di segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti. Le aziende fornitrici di servizi di consegna hanno, inoltre, avviato campagne di sensibilizzazione rivolte ai propri dipendenti affinché l'attività lavorativa venga svolta in condizioni di massima sicurezza nelle giornate caratterizzate da temperature elevate. Gli autisti sono invitati a segnalare qualsiasi situazione che possa compromettere la sicurezza del loro lavoro. Inoltre, i carichi di lavoro vengono adeguati alle condizioni climatiche e viene garantita la costante disponibilità di acqua per mantenere un livello di idratazione stabile e adeguato. L’attenzione di Amazon in materia di sicurezza rappresenta una costante. Solo nel 2024 l’azienda ha investito 15 milioni di euro in progetti dedicati alla sicurezza nella rete logistica in Italia, erogato oltre 270.000 ore di formazione sulla sicurezza e formato 3.200 operatori specializzati.
(Adnkronos) - “Gli italiani hanno una percezione distorta della filiera degli oli minerali usati: pensano che siano in parte bruciati, in parte smaltiti impropriamente o raccolti in modo spontaneo dalle officine, ma la realtà è un’altra. L’Italia è un’eccellenza in Europa: raccoglie e rigenera la quasi totalità (98%) dell’olio usato mentre la media dell’Unione si ferma intorno al 60%. Al centro di questo sistema c’è il modello consortile del Conou, che organizza in modo efficiente tutta la filiera. È un peccato che i cittadini non conoscano questi risultati: la consapevolezza dell’efficacia dell’economia circolare italiana può rafforzarne il successo, anche grazie al ruolo attivo dei cittadini”. Queste le parole di Riccardo Piunti, presidente Conou, in occasione dell’Ecoforum 2025, organizzato a Roma da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.