(Adnkronos) - Rock monumentale, pop da stadio, metal estremo, icone alternative e superstar globali: l'Italia si prepara a un 2026 live densissimo, trasversale e rumoroso al punto giusto, con una carrellata di concerti da segnare in rosso sul calendario. L'anno si apre all’insegna delle chitarre pesanti e della scena alternativa. A gennaio Milano ospita gli Slaughter To Prevail il 21 gennaio all’Alcatraz, seguiti dagli Architects il 29 gennaio al Fabrique, due visioni differenti del metal contemporaneo. Febbraio mantiene un profilo più scuro e ricercato: i Lorna Shore portano il nuovo album 'I Feel the Everblack Festering Within Me' sul palco della Kioene Arena di Padova il primo febbraio, e i Messa suonano il 20 febbraio in Santeria Toscana, mentre David Byrne, ex Talking Heads, arriva il 21 febbraio con una delle date più attese dell’inverno. Il mese si chiude con l’industrial dei KMFDM, in concerto il 27 febbraio al Legend Club. Marzo è uno snodo centrale del 2026. Il 5 marzo è la volta di Thundercat, mentre l’hip hop entra ufficialmente nella storia con il Wu-Tang Clan, atteso l’8 marzo all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno. Morrissey torna a Milano il 9 marzo al Fabrique, seguito da Achille Lauro il 17 marzo, in una tappa speciale del suo nuovo percorso live. Il giorno dopo, il 18 marzo, Poppy porta all’Alcatraz il suo progetto trasversale. Il 25 marzo segna una delle date simbolo dell’anno: Rosalía arriva all’Unipol Forum di Assago con il Lux Tour, affiancata nella stessa giornata da IAMX al Legend Club. Il mese si chiude con i Suede il 27 marzo e con i dEUS il 29 marzo ai Magazzini Generali. Tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, spazio anche a una celebrazione chiave per la scena italiana: i Subsonica presentano il progetto speciale 'Cieli su Torino 96–26' con quattro concerti consecutivi alle Ogr di Torino (31 marzo, primo, 3 e 4 aprile), appuntamenti pensati per festeggiare i 30 anni di carriera della band torinese. Il ritmo rallenta solo in apparenza: il 12 aprile i Tame Impala fanno tappa a Torino, aprendo una fase più psichedelica ed elettronica del calendario. A maggio tornano invece le radici del post-punk con i Public Image Ltd il 26 maggio all’Alcatraz. Pochi giorni dopo, il 30 maggio, Vasco Rossi inaugura il nuovo tour allo Stadio Romeo Neri di Rimini, dando ufficialmente il via alla stagione degli stadi. Il mese di giugno è un’esplosione continua. Il 3 giugno i Metallica tornano in Italia con un’unica data allo Stadio Dall’Ara di Bologna, accompagnati dai Gojira. Ligabue parte il 5 giugno da Bibione e prosegue il 12 giugno a Roma, il 17 giugno a Torino e il 20 giugno a Milano, dopo aver inaugurato il 6 maggio la nuova Arena di Milano Santa Giulia con 'La prima notte'. Il 6 giugno è una giornata chiave: Cesare Cremonini suona al Circo Massimo di Roma, mentre Tiziano Ferro arriva a San Siro con StadiI26, tour che attraversa tutta l’estate italiana fino a Messina. Cremonini prosegue poi il 10 giugno a Milano, il 13 giugno a Imola e il 17 giugno a Firenze, mentre Achille Lauro conquista lo Stadio Olimpico di Roma il 10 giugno e San Siro il 15 giugno. Il 9 giugno a Milano convivono due anime opposte: i Touché Amoré ai Magazzini Generali e i Sepultura al Circolo Magnolia. Il 12 giugno Salmo porta il rap italiano sul palco del Firenze Rocks, festival che il giorno dopo, sabato 13 giugno, accoglie Robbie Williams come headliner, mentre domenica 14 giugno vede in line-up Mogwai, The Twilight Sad e Just Mustard, accanto ai Cure, protagonisti assoluti della serata. Sempre il 13 giugno arrivano anche gli A Perfect Circle a Ferrara, mentre il 14 giugno la città ospita un grande evento metal con Megadeth, Anthrax, Cavalera, Black Label Society, Gaerea e Game Over. Il 16 giugno è la volta dei Bad Omens a Milano e il 17 giugno gli Iron Maiden scrivono una pagina storica portando il metal per la prima volta a San Siro. Il nu metal sarà invece protagonista sul palco della Visarno Arena di Firenze, il 26 giugno, con i Linkin Park, che tornano in Italia dopo la data sold out agli I-Days 2025, che ha totalizzato oltre 78mila presenze. A fine mese entrano in scena i grandi festival estivi e la canzone d’autore: il 26 giugno Nick Cave and The Bad Seeds e il 27 giugno i Gorillaz accendono La Prima Estate a Lido di Camaiore, che si chiude il 28 giugno con i Twenty One Pilots. Da fine giugno tornano i Litfiba con il 17 Re Tour, appuntamento carico di memoria e identità rock che farà tappa in tutta Italia. Luglio è una corsa senza fiato. Il 3 luglio arrivano Florence + The Machine, il 5 luglio i Foo Fighters con gli Idles, il 6 luglio il grande metal con System of a Down, Queens of the Stone Age e Acid Bath agli I-Days Milano. Il 7 luglio è il turno di Gemitaiz, mentre Salmo continua il suo tour estivo il 2 luglio a Padova (Sherwood Festival), il 10 luglio a Napoli e il 12 luglio ad Asti. Da segnare in agenda anche uno degli eventi più attesi dell’anno: Caparezza, con date da giugno a settembre in varie città italiane. Tra l’11 e il 12 luglio debutta l’Ama Music Festival 2026 a Romano d’Ezzelino, con nomi come Scorpions, Saxon, Alice Cooper e The Damned, mentre Marilyn Manson firma una tripletta italiana (11 luglio Ferrara, 13 Bari, 14 Roma). Gli Opeth tornano in Italia per due date: il 10 luglio a Pompei (Anfiteatro degli Scavi) e l'11 luglio a Bologna (Sequoie Music Park), con i Blood Incantation come special guest. Il 15 luglio i Dogstar, la band di Keanu Reeves, fanno tappa a Milano al Teatro Arcimboldi. Il 17 e 18 luglio Bad Bunny accende l’Ippodromo La Maura, il 18 luglio Kanye West sceglie la Rcf Arena di Reggio Emilia e il 19 luglio Katy Perry chiude il mese al Lucca Summer Festival. Gran finale pop globale con The Weeknd, che colleziona tre date sold-out a San Siro dal 24 al 26 luglio, portando sul palco anche le hit del nuovo disco 'Hurry Up Tomorrow'. L’estate si allunga poi fino al 25 agosto con Tyler, The Creator a Milano, mentre l’autunno vede i Negramaro chiudere il tour il 20 settembre all’Arena di Verona. L'autunno, invece, si prepara a una nota estrema con il black metal dei Behemoth che tornano a Milano il 13 ottobre all’Alcatraz con Dimmu Borgir e i Dark Funeral. (di Federica Mochi)
(Adnkronos) - Nella mattinata di oggi, Manageritalia e Confetra hanno sottoscritto il rinnovo del 'Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dirigenti di aziende di autotrasporto e spedizione merci, di servizi logistici e di trasporto combinato', con decorrenza dal 1° gennaio 2026 e validità fino al 31 dicembre 2028. Contratto che ad oggi riguarda circa 1000 dirigenti in un settore che rappresenta circa il 9% del Pil nazionale. La firma in prossimità della scadenza naturale del contratto (31 dicembre 2025), rappresenta una scelta di responsabilità e di visione strategica, volta a garantire stabilità, continuità e qualità nelle relazioni sindacali. Un segnale forte in un contesto economico ancora incerto, che tutela il potere d’acquisto dei manager e consente alle imprese una pianificazione efficace dei costi del lavoro. Ma le vere novità sono l’ulteriore investimento in welfare e l’innovazione sul tema dell’invecchiamento attivo al lavoro e misure per genitorialità e parità di genere, gli incentivi all’autoformazione e per la fruizione delle ferie. Carlo De Ruvo, presidente Conferta, ha dichiarato: “Questo rinnovo effettuato prima della scadenza vuole essere un segnale di grande considerazione nei confronti della nostra dirigenza quale cuore pulsante delle aziende. Ovviamente non posso non rimarcare la totale sintonia con Manageritalia con la quale abbiamo condiviso i contenuti del rinnovo dando spazio, oltre agli aspetti economici, al rafforzamento delle politiche per il welfare. In sintesi, si tratta di un ottimo risultato che credo soddisfi in egual misura sia le aziende che i dirigenti". Marco Ballarè, presidente di Manageritalia, ha sottolineato: "Si tratta di un accordo equilibrato, che permetterà ai dirigenti interessati di recuperare in parte gli effetti dell’impennata inflazionistica degli ultimi anni, senza pesare eccessivamente sulle imprese. Un passo importante per la competitività del settore logistico determinante per crescita del Paese. Con la firma odierna aggiungiamo un ulteriore tassello, piccolo ma significativo, all’impegno di Manageritalia nella tutela dei diritti dei dirigenti italiani, a partire dal rafforzamento del welfare. Abbiamo voluto dedicare particolare attenzione anche al tema dell’invecchiamento attivo, valorizzando la permanenza dei dirigenti senior che, attraverso progetti di tutoraggio e mentoring, metteranno a disposizione delle nuove generazioni in azienda le proprie competenze ed esperienze". Monica Nolo, vicepresidente di Manageritalia e capo delegazione sindacale, ha proseguito: “Questo contratto che viene siglato prima della scadenza è un gesto concreto che rafforza il ruolo della contrattazione e mette al centro la qualità del lavoro e delle relazioni sindacali moderne. È una scelta di responsabilità e visione: non solo si riconosce il valore della managerialità come elemento alla base dello sviluppo delle imprese, ma si guarda avanti investendo sul welfare e fornendo nuovi strumenti per accompagnare il ricambio generazionale in azienda: sono segnali politici e culturali di grande valore". Ecco i punti chiave dell’accordo. Incremento retributivo: aumento lordo mensile a regime di 750 euro, suddiviso in tre tranche che scatteranno il 1° gennaio di ogni anno (300 dal 2026, 230 dal 2027, 220 dal 2028); welfare contrattuale rafforzato: credito welfare annuale di 2000 euro, potenziamento del fondo Mario Negri, conferma dei valori di universalità delle coperture assicurative dell’Antonio Pastore, revisione delle agevolazioni contributive contrattuali; campo di applicazione: è stato maggiormente dettagliato il campo di applicazione del Ccnl; nuove tutele sociali e demografiche: innovazione sul tema dell'Invecchiamento attivo', che supporta lo scambio intergenerazionale permettendo ai dirigenti vicini alla pensione di continuare ad operare con funzioni di tutoraggio dei colleghi più giovani, introduzione di una procedura per incentivare la fruizione delle ferie, sostegno alla genitorialità e mantenimento della copertura sanitaria per dirigenti con gravi patologie; formazione e politiche attive: promozione dell’auto-formazione, con diritto ad usufruire di un minimo di 6 giornate di congedo retribuito nell’arco di un triennio. Estensione dell’ambito di applicazione delle politiche attive per la ricollocazione; equità e trasparenza: misure per la parità di genere, la trasparenza retributiva e il contrasto al dumping contrattuale.
(Adnkronos) - "Dall'inizio di quest'anno c'è l'obbligo di introduzione del 25% di riciclato nelle bottiglie, quindi andiamo a toccare con mano e abbiamo toccato con mano dal vivo in questo 2025 che cosa vuol dire obbligare qualcuno a mettere del riciclato". Queste le parole di Corrado Dentis presidente Coripet, il consorzio autonomo, volontario che opera nella raccolta e nell'avvio a riciclo dei contenitori per liquidi in Pet, intervenendo alla Conferenza Nazionale Industria del Riciclo 2025, promossa dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile con Conai e Pianeta2030, con il patrocinio di Mase e Commissione Europea. "Abbiamo dato il 25% di riciclato, quello che è obbligatorio per legge, a tutti i consorziati produttori – prosegue Dentis – quindi rispettano gli obblighi normativi. Questo l'abbiamo fatto grazie ad una catena di custodia che parte dalla raccolta e segue tutta la filiera fino alla consegna ai soci di un Pet riciclato di altissima qualità, qualitativamente elevato. Abbiamo condotto in questi anni assieme all'Università Federico II di Napoli uno studio completo su più di mille campionature effettuate su tutta la filiera. La capacità di produzione del polimero in estremo oriente è 12 volte superiore a quella di tutta l'Europa. Quindi abbiamo dimensioni e dinamiche non comparabili. Siamo riusciti, ciononostante, attraverso questo nuovo modello, a garantire i presupposti per ottemperare alla legge, dando ai nostri soci un polimero, peraltro, a condizioni economiche estremamente stabili, che è tracciato made in Italy (dalla raccolta alla produzione) e rispetta perciò anche le norme che prevedono l’obbligo di utilizzo di E-Pet europeo”. “Il nostro modello riguarda più del 40% dell’immesso a consumo e auspichiamo che anche tutti gli altri produttori sposino il modello Coripet. Ma al momento la restante quota di mercato, approfittando di un vuoto normativo privo di sanzioni, non rispetta gli obblighi, continuando ad usare il Pet vergine di importazione, favorito da un prezzo più basso. Questo è un qualcosa che va colmato a stretto giro, anche perché la concorrenza, quella che arriva dalla Cina, riguarda sia il polimero vergine che sui polimeri riciclati”.