(Adnkronos) - Netflix ha rilasciato il teaser trailer della quinta stagione di 'Stranger Things'. L’atteso capitolo conclusivo della serie debutterà sulla piattaforma streaming in tre volumi: il Volume 1 il 27 novembre (ep.1-4), il Volume 2 (ep. 5-7) il 26 dicembre e il Finale il primo gennaio 2026, tutti alle 2 del mattino (ora italiana). "Autunno 1987. Hawkins - si legge sulla sinossi - è rimasta segnata dall’apertura dei portali e i nostri eroi sono uniti da un unico obiettivo: trovare e uccidere Vecna, che è svanito nel nulla: non si sa dove si trovi né quali siano i suoi piani. A complicare la missione, il governo ha messo la città in quarantena militare e ha intensificato la caccia a Undici, costringendola a nascondersi di nuovo. Con l’avvicinarsi dell'anniversario della scomparsa di Will si fa strada una paura pesante e familiare. La battaglia finale è alle porte e con essa un’oscurità più potente e letale di qualsiasi altra situazione mai affrontata prima. Per porre fine a quest'incubo è necessario che il gruppo al completo resti unito, per l'ultima volta". Il cast della serie - creata dai Duffer Brothers - include Winona Ryder (Joyce Byers), David Harbour (Jim Hopper), Millie Bobby Brown (Undici), Finn Wolfhard (Mike Wheeler), Gaten Matarazzo (Dustin Henderson), Caleb McLaughlin (Lucas Sinclair), Noah Schnapp (Will Byers), Sadie Sink (Max Mayfield), Natalia Dyer (Nancy Wheeler), Charlie Heaton (Jonathan Byers), Joe Keery (Steve Harrington), Maya Hawke (Robin Buckley), Priah Ferguson (Erica Sinclair), Brett Gelman (Murray), Jamie Campbell Bower (Vecna), Cara Buono (Karen Wheeler), Amybeth McNulty (Vickie), Nell Fisher (Holly Wheeler), Jake Connelly (Derek Turnbow), Alex Breaux (tenente Akers) e Linda Hamilton (dottoressa Kay). La serie è prodotta da Upside Down Pictures & 21 Laps Entertainment con i Duffer Brothers come produttori esecutivi, insieme a Shawn Levy di 21 Laps Entertainment e Dan Cohen.
(Adnkronos) - Il 58% dei genitori è stressato dall’organizzazione della cura dei figli, e 7 su 10 sfrutterebbero uno spazio di lavoro locale per ridurre questo stress. E' quanto emerge dalla nuova indagine di Iwg - la più grande piattaforma mondiale di spazi di lavoro flessibili e ibridi, che include brand come Regus, Spaces, Copernico e Signature. Il 72% degli intervistati ha dichiarato che lavorerebbe volentieri in uno spazio di lavoro locale o in un ufficio vicino a casa per ridurre lo stress. Lo studio evidenzia che il problema è particolarmente sentito dai genitori con bambini piccoli: il 76% di chi ha figli sotto i sette anni teme di non riuscire a bilanciare lavoro e cura dei figli durante l’estate. Le politiche di lavoro ibrido si confermano una soluzione efficace, il 41% dei genitori, infatti, afferma che avere maggiore flessibilità negli orari di lavoro aiuterebbe a ridurre lo stress. Poter lavorare in uno spazio vicino a casa, risparmiando tempo e denaro sugli spostamenti, è una soluzione molto apprezzata. Questa opzione è particolarmente popolare tra i genitori con bambini piccoli: il 90% di chi ha figli sotto i tre anni utilizzerebbe uno spazio di lavoro locale se fosse disponibile. I genitori che hanno visto ridursi le opzioni di lavoro flessibile stanno adottando misure straordinarie per gestire lavoro e famiglia. Un terzo (33%) sarà costretto a prendere più giorni di ferie, mentre il 29% lamenta uno squilibrio nella divisione delle responsabilità familiari. Le conseguenze economiche sono significative: chi subisce politiche meno flessibili prevede di spendere 908 dollari in più per la cura dei figli durante l’estate. Le madri risultano le più colpite: il 24% definisce le vacanze estive 'molto stressanti', contro il 14% dei padri. Per contenere i costi per la cura dei figli, oltre la metà dei genitori lavoratori (54%) ha dichiarato di ricorrere al proprio congedo annuale per prendersi cura dei bambini; uno su dieci (10%) prevede di utilizzare tutte le ferie disponibili, mentre il 6% intende prendere congedi non retribuiti per alcune settimane estive. Molti genitori stanno anche modificando i propri orari di lavoro per gestire la situazione: un terzo (36%) ha dichiarato di dover ridurre le ore lavorative, mentre un quinto (21%) si collega al lavoro presto al mattino o tardi la sera per recuperare il tempo dedicato ai figli durante il giorno. La possibilità di lavorare in modo flessibile consente ai dipendenti di essere produttivi pur bilanciando le responsabilità personali e professionali, con benefici tangibili per le aziende. Benefici particolarmente evidenti per le donne: una ricerca condotta da Iwg all’inizio di quest’anno ha mostrato che 8 donne su 10 (82%) si sentono più produttive ed efficienti quando possono lavorare da una sede a loro scelta. Inoltre, oltre la metà (58%) delle donne ha dichiarato che lascerebbe il proprio lavoro se fosse obbligata a fare lunghi spostamenti quotidiani, influenzando negativamente la capacità delle aziende di trattenere i talenti. Mark Dixon, ceo di Iwg, commenta: "Le vacanze scolastiche rappresentano per i genitori lavoratori una vera e propria sfida, impegnati a bilanciare carriera e cura dei figli. La nostra ricerca dimostra che la flessibilità lavorativa può alleviare gran parte di questa pressione e stiamo assistendo a una forte domanda di spazi di lavoro locali che offrano ai genitori la flessibilità e la comodità necessarie durante il lungo periodo estivo". Fatima Konig, chief commercial officer, ha aggiunto: "La flessibilità sul posto di lavoro non solo supporta il benessere delle famiglie, ma contribuisce anche alla salute mentale e alla soddisfazione lavorativa dei dipendenti. Offrendo ai genitori lavoratori un migliore accesso a una varietà di luoghi di lavoro, in particolare spazi locali durante i periodi di punta, i datori di lavoro possono creare un ambiente lavorativo più solidale e produttivo, favorendo così la produttività e la fidelizzazione dei talenti".
(Adnkronos) - “Noi, come Comuni, siamo stati i primi a mettere a terra le potenzialità del Pnrr. Abbiamo realizzato nuove infrastrutture, molte di queste opere sono in corso ma siamo stati tra i primi ad aver rispettato le tempistiche e gli obiettivi del Pnrr”. Lo ha detto Vito Parisi, vicepresidente Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) con delega al trasporto pubblico locale a alla mobilità sostenibile, partecipando alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’, che Anci patrocina, in programma il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna a Roma. “Ora bisogna parlare di governance, perché c’è l’infrastruttura, ma ci serve un processo di pianificazione seria, che vada oltre i Pums, i Piani urbani di mobilità sostenibile di cui si sono dotati diversi Comuni. Servono delle agenzie di trasporto - aggiunge - con dei manager che gestiscono il trasporto pubblico, e questo deve avvenire in sede locale e pubblica, come quella dei Comuni. Mi auguro che questo fondo venga rimpinguato, perché le risorse non sono soddisfacenti, e che ci sia un ripensamento”. Le agenzie di trasporto dei medi e piccoli Comuni, rispetto a quelli metropolitani, sembrano aver già individuato modelli virtuosi che, spiega Parisi, potrebbero essere applicati anche alle grandi città: “Mi auguro che quanto prima ci sia una condivisione dei dati al riguardo. Purtroppo, oggi la domanda di trasporto pubblico è basata su un dato storico e non si tiene conto delle evoluzioni che ci sono state, di quello che accade all’interno delle stazioni ferroviarie o con lo sharing dell’automobile piuttosto che delle biciclette. È un sistema che si sta evolvendo, però è importante che la sua governance ritorni in una sede pubblica. L’auspicio è che tutto ciò diventi molto concreto, perché date le tendenze ormai prossime, come la guida autonoma e l’intelligenza artificiale, noi non possiamo subire un processo che rischia di essere nelle mani del privato”.