(Adnkronos) - Italia da record a Wimbledon 2025. Per la prima volta nella storia del prestigioso Slam inglese, sono tre gli azzurri approdati insieme agli ottavi di finale. C'è il numero uno al mondo Jannik Sinner, che ha liquidato la pratica Pedro Martinez in tre set poco sofferti. Ma ci sono anche Lorenzo Sonego, reduce da una battaglia di oltre cinque ore contro Brandon Nakashima, e Flavio Cobolli, convincente e sicuro nel match vinto in tre set contro il ceco Jakub Mensik. Insomma, domani lunedì 7 luglio sarà una giornata da sogno a Londra. Il momento d'oro degli azzurri a Wimbledon continuerà domani con un lunedì da brividi. Sinner se la vedrà col bulgaro Grigor Dimitrov, testa di serie numero 19 (già battuto in 4 precedenti su 5). Sonego affronterà invece il numero 10 del tabellone Ben Shelton, favorito anche alla luce dei 3 successi su 4 negli scontri diretti. Flavio Cobolli, già alla sua migliore edizione di Wimbledon, punterà il sogno dei quarti di finale contro Marin Cilic (battuto in due precedenti su due). Lo scherzo del destino è che i tre azzurri sono tutti nella stessa parte del tabellone. Già ai quarti, potrebbe dunque esserci un derby da favola tra Sinner e Sonego. Mentre Flavio sarebbe eventualmente impegnato al prossimo turno contro il vincente del match tra Djokovic e De Minaur. Andando alla storia, il miglior risultato di un azzurro a Wimbledon resta la finale agguantata da Matteo Berrettini nel 2021 (persa contro un Djokovic spaziale). Sinner si è fermato alle semifinali nel 2023. Il dato che fa sorridere il tennis tricolore è che per il terzo anno consecutivo sono almeno 2 gli italiani arrivati a questo punto del torneo. Un anno fa erano Sinner (poi eliminato ai quarti) e Musetti (semifinalista). Nel super lunedì di Londra, potrebbero arrivare altre (straordinarie) sorprese.
(Adnkronos) - È stato pubblicato dalle Edizioni Frate Indovino il nuovo volume della collana Familiando, 'Rivoluzione Famiglia – Un ecosistema per il futuro', di Adriano Bordignon, presidente del Forum delle Associazioni Familiari. Si tratta di un’opera corale che affronta con profondità e visione il ruolo della famiglia nella società contemporanea, tra sfide educative, crisi relazionali e nuove prospettive di speranza. 'Rivoluzione Famiglia – Un ecosistema per il futuro' non è solo un libro, ma un manifesto culturale e sociale che invita a ripensare la famiglia come organismo vivente, soggetto sociale attivo e motore di speranza per la società. Attraverso un linguaggio accessibile, uno stile coinvolgente e profondo e una narrazione ricca di metafore naturali – dal suolo all’acqua, dal clima alla luce – Bordignon ci guida in un viaggio che intreccia scienza, spiritualità, educazione e politica. Affronta temi cruciali come la natalità, la scuola, il lavoro, la spiritualità domestica, le politiche familiari e il ruolo dell’associazionismo, offrendo proposte concrete per un cambiamento culturale e politico che metta davvero la famiglia al centro. Il testo propone una visione sistemica della famiglia, paragonandola a un ecosistema complesso, fatto di relazioni, valori, risorse e fragilità, che ha bisogno di essere nutrito, protetto e valorizzato. La famiglia è presentata come luogo generativo, capace di produrre capitale sociale, educare alla reciprocità, affrontare le crisi e contribuire al bene comune. In un tempo segnato da solitudini diffuse, crisi educative e relazioni sempre più fragili, la famiglia torna al centro del dibattito culturale e sociale grazie a queste pagine che sono insieme riflessione, proposta e visione. Per Bordignon: "attraverso la metafora dell’ecosistema ho voluto rappresentare la famiglia come un organismo vivo interconnesso ed essenziale alla vita del Paese, una realtà in continuo movimento che deve essere protetta, tutelata. Solo ripartendo dalla famiglia, recuperando speranza e fiducia nei concreti, resistenti e resilienti nuclei familiari, possiamo costruire davvero un futuro più umano, giusto e sostenibile". Il volume è disponibile sul sito ufficiale www.frateindovino.eu e in libreria.
(Adnkronos) - “Le utilities operano su un ampio spettro di attività energetiche: dalla gestione delle reti tradizionali agli investimenti su rinnovabili, idrogeno e cattura della CO2”. Così Filippo Brandolini, presidente di Utilitalia, durante l'Assemblea generale, organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione, per riflettere sull'evoluzione dei servizi pubblici negli ultimi dieci anni e sulle principali sfide future. “Quando si parla di energia – ha sottolineato – è fondamentale pensare non solo alla produzione rinnovabile o all’elettrificazione dei consumi, ma anche all’adeguamento delle reti di distribuzione elettrica e gas, che rappresentano la spina dorsale della transizione. Le nostre utilities hanno previsto 19 miliardi di investimenti per i prossimi 5 anni, di cui oltre 7 miliardi destinati alle reti elettriche, di teleriscaldamento e di distribuzione del gas”. Brandolini ha poi ricordato come anche le infrastrutture gas abbiano un ruolo strategico nella decarbonizzazione: “Le reti di distribuzione del gas sono fondamentali per quelle utenze che non potranno elettrificare i consumi nel breve termine. Mantenere e innovare queste reti significa mettere in campo investimenti rilevanti”.