(Adnkronos) - L'opposizione pronta al dialogo con Forza Italia in nome dei diritti dei bambini per una legge che acceleri sulla cittadinanza. Che si chiami Ius scholae Pd e Movimento 5 Stelle così come Avs, e Calenda si dicono disposti a discuterne subito in Parlamento dopo la mano tesa arrivata tramite il portavoce azzurro, Raffaele Nevi che a 'Repubblica' ha fatto sapere che dal partito di Antonio Tajani sarebbero "pronti a votare" la legge con i dem. Dal Nazareno è soprattutto l'area riformista a spingere per il dialogo. "L'apertura di Forza Italia sullo Ius Scholae è una possibilità che va verificata ed esperita, non lasciata cadere. Mi auguro che dal Pd e dalle forze di opposizione, così come da quelle di maggioranza più consapevoli, possa venire attenzione e dialogo. I diritti prima di tutto", osserva il senatore Filippo Sensi. Per l'eurodeputato Giorgio Gori "l’apertura di Forza Italia sullo Ius Scholae, se perseguita con concretezza, rappresenta un positivo passo avanti, che merita l’avvio di un confronto libero e costruttivo. Abbiamo bisogno di una società più giusta, inclusiva e coesa". Ed ancora Simona Malpezzi: "Bene le aperture di Fi in tema di cittadinanza. Le proposte in Parlamento ci sono. Ripartiamo provando a dare una possibilità a quelle bambine e a quei bambini che sono a scuola con i nostri figli e le nostre figlie? Approviamo insieme una legge doverosa di civiltà politica". Intervengono anche Lia Quartapelle e Marianna Madia. "Ottima notizia l'apertura di Forza Italia sullo Ius Scholae. Ora però si passi dalle parole e ai fatti - sottolinea Madia-. Tanti italiani nella sostanza aspettano solo il riconoscimento formale di questo diritto dovuto. Si restituisca così anche la giusta centralità al Parlamento". Per Quartapelle "è il momento di verificare se Fi fa sul serio per dare finalmente la cittadinanza ai bambini che studiano nelle nostre scuole. Per far progredire l'agenda dei diritti serve la capacita' di guardare in modo comune al futuro dell'Italia". E di "un’ottima notizia" parla anche la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno. "Ora - afferma - serve coerenza: trasformare le parole in un risultato concreto. È tempo di un confronto serio e responsabile tra tutte le forze politiche disponibili, per riconoscere finalmente i diritti di ragazze e ragazzi che da anni sono parte della nostra comunità". Anche il Movimento 5 Stelle accoglie con favore l'apertura. Speriamo che "non sia una chiacchiera estiva come avvenne l'anno scorso durante la calura agostana. Noi non aspettiamo altro", dice Giuseppe Conte. "Come Movimento 5 Stelle, se ci parlate di Ius Scholae, è la nostra battaglia di anni e anni, su cui non abbiamo mai trovato la possibilità di confrontarci in Parlamento in modo concreto. Quindi se davvero Forza Italia è conseguente... ci riempie il cuore. Noi non aspettiamo altro. Anzi, direi che la questione così importante che potremmo pure rinunciare un po' di ferie per ritrovarci qui e farlo subito. Non rinviamo, facciamolo subito". Disponibilità anche da Alleanza Verdi Sinistra. "Se questa volta ci sarà una proposta di legge concreta che arriverà effettivamente in Parlamento, Alleanza Verdi e Sinistra è pronta a confrontarsi nel merito, con l’obiettivo chiaro di allargare i diritti a chi vive, studia e lavora in Italia senza esserne cittadino. È una questione di civiltà e giustizia", affermano in una nota Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni ricordando tuttavia che "anche un anno fa il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani avanzò la proposta di aprire una discussione in Parlamento per arrivare all’approvazione di una legge sullo Ius Scholae. Tuttavia, di fronte ai ripetuti no della Lega e di Fratelli d’Italia, si ritirò rapidamente, trasformando l’iniziativa in un generico dibattito estivo sui giornali". "Come abbiamo già più volte annunciato se Fi porterà al voto una legge sullo ius scholae Azione la sosterrà convintamente", dichiara il leader di Azione Carlo Calenda. E Tajani conferma l'apertura: "Abbiamo sempre avuto una posizione molto chiara, abbiamo una proposta di legge depositata che è lo ius Italiae, che comprendeva una parte dello ius scholae e una parte dello ius sanguinis. La parte dello ius sanguinis il Governo ha già fatto sua la nostra proposta, l'abbiamo approvata, quindi siamo a posto. Per lo ius scholae abbiamo una proposta che dice che si può chiedere la cittadinanza italiana dopo dieci anni di scuola conclusi con profitto, vogliamo andare avanti in questa direzione, pronti a discutere con tutti, crediamo che a questo milione di ragazzi che frequentano le nostre scuole debba essere data la possibilità, se lo vogliono, dopo aver studiato la storia, la geografia, la lingua, la Costituzione, l'educazione civica di poter diventare cittadini italiani", ribadisce rispondendo ai giornalisti. "È molto più seria questa proposta - ha chiarito - dell'attuale legge che dice che dopo dieci anni puoi diventare cittadino italiano: se tu studi e ti integri in Italia puoi diventare, se vuoi, cittadino italiano e fare la richiesta, non è una cosa automatica, però mi sembra un buon modo per integrare e far diventare cittadini italiani con una proposta seria. Diventare cittadini italiani è una cosa seria". "Noi abbiamo la nostra proposta se altri vogliono seguire, sia chiaro che la nostra proposta è molto differente da quella che era nel referendum che diceva cinque anni, cinque anni noi siamo assolutamente contrari, là diventa un modo troppo lassista per concedere la cittadinanza, per noi è una cosa seria, noi -ha concluso Tajani- diciamo dieci anni di scuola ma con profitto, non basta essere stati iscritti a scuola". Se la proposta di Ius Italiae dovesse minare la coalizione di governo, andrete avanti lo stesso? "Mi pare che anche la Lega ha presentato un emendamento sul terzo mandato su cui noi non eravamo d'accordo mica è caduto il governo, è caduta la proposta", replica Tajani.
(Adnkronos) - Amazon ha annunciato un potenziamento di Career choice, il programma rivolto alla crescita professionale dei propri dipendenti, con l’obiettivo di facilitare ulteriormente l’accesso alla formazione, favorendo lo sviluppo professionale. Il progetto offrirà nuove opportunità di accesso a corsi di specializzazione molto richiesti, ampliando così le possibilità di crescita, sia all’interno dell’azienda che al di fuori. Il potenziamento del programma, per cui Amazon investirà oltre 25 milioni di euro solo nel 2026 a livello europeo, sarà operativo da agosto 2025, a seguito delle specifiche procedure di implementazione previste nei singoli Paesi. L’impegno dell’azienda nella creazione del miglior luogo di lavoro possibile, infatti, si riflette anche nel sostegno concreto delle prospettive di carriera dei propri dipendenti, valorizzando il talento e l’apprendimento continuo come leve fondamentali per la crescita in un mondo del lavoro in grande trasformazione. Il nuovo programma Career choice introduce novità sostanziali pensate per rendere l’accesso all’istruzione ancora più semplice e inclusivo per tutti i dipendenti. Tra le novità più rilevanti, figura l’eliminazione del contributo personale: Amazon anticiperà infatti fino al 100% delle spese di formazione, eliminando la quota del 5% in passato a carico del dipendente. Un'altra innovazione riguarda la rimozione del tetto massimo di spesa su base quadriennale, consentendo così ai partecipanti di proseguire liberamente il proprio percorso formativo nel tempo. A completare il quadro, l’aumento del limite di budget annuale per ciascun partecipante, che amplia ulteriormente le possibilità di accesso a corsi di qualità e percorsi altamente specializzanti. Oltre 250.000 dipendenti Amazon in tutto il mondo hanno partecipato a questo programma gratuito di accesso all’istruzione e formazione professionale dal suo lancio nel 2012 e dall’arrivo in Italia nel 2014. I dipendenti possono frequentare le lezioni presso uno degli oltre 400 partner di servizi di formazione in tutto il mondo. "La crescita professionale e l’acquisizione di nuove competenze hanno un impatto concreto e positivo sulla vita delle persone", afferma Salvatore Iorio, hr director delle operations di Amazon in Italia. "Con il rinnovamento del programma Career choice, ci teniamo a ribadire l'impegno di Amazon nei confronti dei propri dipendenti. Significa fornire loro gli strumenti necessari a costruire e sviluppare sempre più il proprio futuro professionale in un mondo del lavoro in costante evoluzione". Il potenziamento del programma Career choice riflette la velocità con cui il mondo del lavoro sta cambiando e la crescente domanda di competenze altamente specializzate. Con questa nuova formula, i dipendenti che scelgono di aderire per cinque anni possono beneficiare della copertura totale delle spese di formazione, per un valore annuale superiore a 3,200 euro, pari complessivamente a circa 16.000 euro – un investimento concreto nel proprio futuro professionale. Il programma si distingue anche per l’elevata flessibilità nella scelta dei percorsi formativi, consentendo ai partecipanti di orientarsi verso ambiti in forte espansione, dall’IT alla logistica, fino ai mestieri tecnici e specializzati, con particolare attenzione alla formazione tecnologica. Tra le specializzazioni disponibili: IT support specialist, IT infrastructure specialist, cloud support specialist, data analyst, information security analyst, junior database administrator, software tester, software developer, web developer e ui/ux designer. Lo scorso anno, in occasione del decennale di Career choice in Europa, Amazon ha stanziato un investimento di 40 milioni di euro con l’obiettivo di aggiungere alla sua offerta europea oltre 25 nuovi programmi di formazione, fornendo così a migliaia di dipendenti le competenze con cui poter rispondere alle attuali e future esigenze del mondo del lavoro. Attualmente, i dipendenti Amazon in Italia possono scegliere tra più di 20 differenti percorsi, con l’obiettivo di sviluppare e accrescere il loro potenziale. Dal suo avvio nel 2014, più di 4.000 dipendenti Amazon in Italia hanno partecipato a Career choice. Mentre alcuni hanno deciso di lasciare l'azienda per perseguire altre opportunità di carriera grazie alle nuove competenze e certificazioni acquisite con Career choice, molti hanno assunto nuovi ruoli e sviluppato la propria carriera in Amazon. Il progetto continua ad affermarsi con ottimi risultati: in Italia nel 2023 circa un dipendente su 10 è stato selezionato per partecipare a Career choice.
(Adnkronos) - È stato presentato all’Assemblea di InfoCamere il Bilancio di Sostenibilità 2024, giunto alla sua settima edizione. Il documento fotografa l’impegno concreto del Gruppo nel generare impatti positivi sull’ambiente, l’economia e la società, valorizzando le potenzialità dell’innovazione tecnologica come leva di crescita sostenibile. Nel corso del 2024, InfoCamere ha distribuito verso gli stakeholder un valore pari a 126,5 milioni di euro, segnando un incremento del 3,7% rispetto al 2023. Sul fronte ambientale e dell’efficienza energetica, nel 2024 il Gruppo ha conseguito importanti risultati. L’impianto fotovoltaico della sede di Padova ha prodotto 205.000 kWh di energia rinnovabile, contribuendo a ridurre le emissioni di CO₂ per oltre 102.600 kg, mentre il ricorso a politiche di smart working ha consentito di evitare l’emissione di 318 tonnellate di CO₂ equivalente. Anche grazie a questo impegno, nel 2024 il Data Center di InfoCamere è stato premiato con il Sustainability Impact Award, confermando l’eccellenza tecnologica dell’infrastruttura ICT del Gruppo che ha anche ricevuto una valutazione positiva per la gestione dei dati dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN). Il 2024 ha visto il raggiungimento di importanti traguardi anche in tema di governance e inclusione. Tra questi: il rinnovo del Rating di Legalità con attribuzione del massimo punteggio da parte dell’AGCM; la conferma della certificazione UNI/PdR 125:2022 per la Parità di Genere; il rinnovo della certificazione ISO 14001 per la gestione ambientale.