(Adnkronos) - In un contesto in cui la sfida ai tumori richiede un approccio sempre più integrato e capillare, Merck Italia si conferma protagonista attiva nel promuovere la prevenzione, la diagnosi precoce, la sensibilizzazione e l'umanizzazione delle cure in ambito oncologico. In occasione del Mese della consapevolezza sul cancro alla vescica, l'azienda rinnova il suo impegno a fare la differenza nella vita dei pazienti e di chi se ne prende cura, con la campagna 'Non girarci intorno', patrocinata da Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere), Simg (Società italiana dei medici di medicina generale e delle cure primarie), Siuro (Società italiana di uro-oncologia) e Associazione Palinuro (Pazienti liberi dalle neoplasie uroteliali). L'iniziativa di Merck Italia intende sensibilizzare sui tumori della vescica e promuovere la conoscenza dei sintomi, così da favorire una diagnosi tempestiva che possa contribuire a salvare vite. In un'ottica di comunicazione capillare e di coinvolgimento diretto, la campagna si lega al Giro d'Italia, uno degli eventi sportivi più seguiti nel nostro Paese, di cui Merck è official partner. Il messaggio di prevenzione e sensibilizzazione sul tumore della vescica - si legge in un una - raggiungerà direttamente le piazze e gli appassionati di ciclismo: in ogni tappa di arrivo Merck sarà presente al villaggio del Giro con uno stand, in cui il pubblico riceverà materiali divulgativi sulla patologia e parteciperà a momenti di edutainment. A questo si aggiungeranno attività di comunicazione mirate, anche sui canali digitali di Merck Italia, e momenti di confronto con esperti, per rompere il silenzio su questa patologia, spesso sottovalutata o trascurata, e stimolare un’attenzione più consapevole tra la popolazione. L'iniziativa di Merck Italia è in linea con la crescente attenzione al tema della prevenzione da parte delle istituzioni e della politica. "Come Governo e ministero della Salute - dichiara il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato - ci poniamo l'obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza tra i cittadini, affinché possano prevenire l'insorgenza di patologie che, grazie alla conoscenza e alla diagnosi precoce, possono essere intercettate per tempo. Oltre a garantire migliori esiti di salute, questo approccio ci consente allo stesso tempo di salvaguardare la sostenibilità del Ssn. Ben vengano quindi iniziative di educazione sanitaria che si avvalgano di partnership virtuose tra professionisti della salute, associazioni di pazienti e industria. Solo attraverso un dialogo costruttivo e un impegno congiunto tra tutti gli attori del sistema possiamo costruire un futuro più sano e sostenibile per tutti". 'Non girarci intorno' - prosegue la nota - si inserisce in un più ampio piano di educazione alla salute in ambito oncologico, con una particolare attenzione al tema dell'umanizzazione delle cure, che distingue l'impegno di Merck in quest'area terapeutica. "Il nostro obiettivo è contribuire a costruire una cultura della prevenzione che coinvolga tutti, dai cittadini ai professionisti sanitari - afferma Ramón Palou de Comasema, presidente e amministratore delegato Healthcare di Merck Italia - Vogliamo portare questo messaggio di conoscenza e attenzione ai sintomi della patologia in un contesto di grande visibilità come il Giro d'Italia, perché nella sfida ai tumori una diagnosi precoce può fare davvero la differenza. Non ci limitiamo allo sviluppo e all'offerta di soluzioni terapeutiche all'avanguardia, ma andiamo 'oltre il farmaco' con iniziative di prevenzione e sensibilizzazione. Facciamo ciò coinvolgendo tutti gli attori del sistema salute (medici e società scientifiche, associazioni di pazienti e istituzioni), e sperimentando formati e canali sempre diversi, per raggiungere il maggior numero di persone possibile". Il tumore della vescica è il secondo tumore urologico più comune dopo quello alla prostata e in Italia nel 2024 sono stati diagnosticati 31.016 casi. E' più comune tra i 60 e i 70 anni ed è quasi 4 volte più frequente negli uomini che nelle donne. Il principale fattore di rischio per questa neoplasia è il fumo di sigaretta. Il carcinoma uroteliale è il tipo più frequente di tumore della vescica (rappresenta circa il 90% dei casi). "Innovazione, tecnologia e un costante miglioramento della pratica clinica quotidiana, con un approccio sempre più multidisciplinare - spiega Sergio Bracarda, presidente nazionale Siuro - hanno permesso di arrivare a risultati importanti nella cura delle principali neoplasie urologiche. I trattamenti sono oggi mediamente più efficaci e in grado di aumentare le aspettative di vita anche per forme avanzate di malattia. Rimane tuttavia importante sensibilizzare l'opinione pubblica sui principali fattori di rischio evitabili, e tra questi il fumo di sigaretta, l'esposizione ad alcune sostanze chimiche e alcune condizioni croniche come le infezioni delle vie urinarie. E' inoltre importante informare su quei segni o sintomi che possono costituire campanelli d'allarme, ad esempio la presenza di sangue nelle urine (ematuria) per le neoplasie vescicali, e portare ad una diagnosi più precoce di malattia". Il rischio di sviluppare un tumore alla vescica è aumentato dall'esposizione cronica alle ammine aromatiche e alle nitrosamine (frequente nei lavoratori dell'industria tessile, dei coloranti, della gomma e del cuoio) e da eventuali radioterapie che hanno coinvolto la pelvi. I sintomi con cui si può presentare questa neoplasia sono comuni ad altre condizioni fisiologiche e patologiche dell'apparato urinario e si possono manifestare con la presenza di sangue nelle urine (ematuria), la formazione di coaguli, la sensazione di bruciore alla vescica quando si comprime l’addome, difficoltà a urinare e dolore associato alla minzione, e una maggior facilità a contrarre infezioni delle vie urinarie. "Il medico di medicina generale riveste un ruolo cruciale nella prevenzione e nella gestione dei tumori - sottolinea Alessandro Rossi, presidente Simg - E' fondamentale che il medico di famiglia sia in grado di aiutare il paziente a riconoscere i sintomi sospetti e, qualora necessario, di indirizzarlo tempestivamente verso visite specialistiche e approfondimenti diagnostici. Un approccio proattivo e consulenziale può fare la differenza, consentendo interventi tempestivi che possono salvare vite e migliorare le prospettive di cura. La collaborazione tra medico di famiglia e specialisti rappresenta dunque un elemento chiave nel percorso di tutela della salute dei cittadini anche in ambito oncologico. E' per questo che sosteniamo fortemente iniziative come quelle di Merck, che ricoprono un ruolo fondamentale in questa sfida". Giovanni Migliore, presidente Fiaso, rimarca che "la prevenzione è un gesto di responsabilità e di cura verso se stessi e gli altri. Portarla lungo le strade del Giro d'Italia significa renderla accessibile, concreta, parte della vita quotidiana. Siamo orgogliosi di sostenere un progetto che unisce sport, salute e territorio, perché promuovere la cultura della prevenzione vuol dire costruire una sanità più equa, vicina alle persone e capace di fare davvero la differenza nella vita dei pazienti oncologici e dei loro caregiver in ogni parte d'Italia". "Abbiamo patrocinato con grande piacere e forte convinzione la campagna - conclude Edoardo Fiorini, presidente Associazione Palinuro - Lavoriamo per non fare mai sentire sola la persona con tumore alla vescica, e momenti come il Giro d'Italia sono utili a sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica su tutti i problemi che gravano sui pazienti e dare voce ai loro bisogni e alle loro esperienze".
(Adnkronos) - La boutique immobiliare 'Mvp-Majeli Vassart Properties', specializzata in compravendite di immobili di lusso e con un portafoglio che vale complessivamente 300 milioni di euro tra proprietà gestite in luxury rent (valore 100 mln) e quelle disponibili alla vendita on e off market (valore 200 mln), accoglie a Como oggi e domani, 7 e 8 maggio, cento esperti da tutti i continenti - che vantano transazioni nel real estate di alta gamma per un valore di oltre 10 miliardi di euro a livello globale - in missione in Italia per conto di acquirenti internazionali desiderosi di garantirsi una proprietà di prestigio nel Belpaese. Gli imprenditori Simone Majeli e Virginie Vassart, advisor immobiliari specializzati nella compravendita di proprietà di prestigio con all’attivo trattative chiuse per un valore di oltre 60 mln di euro, sono pronti a fare, infatti, gli onori di casa al blindatissimo meeting annuale internazionale, in programma a Villa d’Este, di Forbes Global Properties, piattaforma dell’immobiliare di lusso che fornisce servizi alle principali società di real estate al mondo con un target di investitori e clienti di fascia alta, di cui sono partner italiano in esclusiva per l’intera Lombardia dall’ottobre 2024. L’evento chiama a raccolta cento esperti provenienti da tutto il mondo che hanno in dote un portafoglio di investitori milionari pronti a fare shopping immobiliare sul Lago di Como. “Nel mondo c’è sempre più voglia di Italia, e di Como in particolare, in termini di domanda di immobili di pregio - spiega Simone Majeli, già Ceo e Founder Rent All Como - ed essere gli advisor in esclusiva per tutta la Lombardia del network di Forbes Global Properties ci consente di mostrare in via riservata ai nostri colleghi, provenienti da cinque continenti e che hanno intermediato finora vendite per oltre 10 mld di euro nel mondo, una serie di proprietà top secret. Oltre ad un network di quasi 170 mln di clienti, abbiamo accesso ad un Private Office che ci consente di invitare investitori in forma privata che, dopo la sottoscrizione di un accordo di riservatezza, accedono in via prioritaria a vendite off market, modalità sempre più ricercata anche dai grandi proprietari che, per esigenze di privacy, preferiscono non pubblicizzare il patrimonio immobiliare che desiderano monetizzare”. “Il territorio del Lago di Como è sempre più attrattivo anche in virtù del fatto che sono previsti investimenti nell'ospitalità del lusso per quasi 1 miliardo di euro da realizzare entro il 2030 - aggiunge Virginie Vassart, founder e Ceo della MVP-Majeli Vassart Properties - e il 7 maggio, alla vigilia del summit ufficiale, guideremo i nostri colleghi provenienti da New York, Montecarlo, Arabia Saudita, Australia, Emirati Arabi, Florida, Giappone, Hawaii, Bahamas, Egitto, Croazia, Grecia, Portogallo, Svizzera e Germania oltre che dalle regioni italiane Veneto, Sicilia, Sardegna, Toscana, Trentino Alto Adige e Liguria, in un tour esclusivo delle proprietà off market del nostro portafoglio pronte alla vendita”. Top secret le ville e le dimore che verranno mostrate ai broker internazionali, “perché la discrezione e la possibilità di un contatto diretto con l’investitore, che a volte compra anche sulla carta basandosi unicamente sulla nostra reputazione e solidità professionale, sono fondamentali per il rapporto di fiducia che si crea con l’acquirente che ci sceglie per l’approccio sartoriale che ci caratterizza”, spiegano i due imprenditori che da ottobre 2024, quando sono stati scelti per rappresentare in esclusiva per Fgp l’intera Lombardia, hanno già intermediato vendite per oltre 10 mln di euro. Ma cosa cercano gli investitori? “Sicuramente il contesto paesaggistico, storico-culturale, enogastronomico del Lago di Como unito all’italian lifestyle sono degli attrattori potentissimi”, spiegano Majeli e Vassart, che sottolineano: “Le proprietà con vista lago sono sempre le più ricercate dai cosiddetti Ultra High Net Worth Individual con un patrimonio netto di almeno 30 milioni di dollari che sono i nostri clienti abituali. Anche in contesti storici come quello del Lago di Como, cresce la richiesta di immobili accessoriati con tecnologia avanzata e performance energetiche e impiantistiche elevatissime. Ma il requisito più ricercato resta la garanzia di riservatezza e privacy assolute”. La scelta di Como come sede dell’incontro fa capire quanto Fgp consideri fondamentale il mercato dell’immobiliare di lusso in Italia con un’attenzione particolare alla Lombardia, territorio di interesse strategico per la zona dei Laghi e per destinazioni top come Milano, città italiana con il maggior volume transato dello stock del lusso. “Il meeting di quest’anno riflette il dinamismo e la visione condivisa che unisce i nostri imprenditori - conclude Michael Jalbert, Ceo di Forbes Global Properties - e siamo entusiasti di riunirci sul Lago di Como per condividere esperienze, valorizzarci reciprocamente e continuare a plasmare il futuro dell’immobiliare di alta gamma”.
(Adnkronos) - Se l’innovazione è uno strumento chiave per il progresso, la sostenibilità è l’obiettivo da raggiungere. Tutti insieme. Facendo rete per la creazione di nuovi modelli, processi e prodotti sostenibili, condividendo forme diverse ma necessariamente integrabili di intelligenze - dall’umana all’Ai - per realizzare un futuro in cui l'innovazione supporti la sostenibilità e migliori la qualità della vita'. E' il messaggio rivolto agli operatori delle filiere immobiliari - dalla progettazione alle costruzioni, dalla finanza ai servizi - e alle Pubbliche Amministrazioni che sarà lanciato domani dal palco di Rebuild 2025 (Centro congressi di Riva del Garda, 6-7 maggio), edizione intitolata 'Connect minds, enable innovation - Condividere le intelligenze per abilitare l'innovazione'. Nonostante la filiera che unisce costruzioni e immobiliare disponga già di gran parte delle competenze necessarie per affrontare le sfide della rigenerazione e del costruire contemporaneo, manca ancora una piena integrazione tra i diversi attori dell’ecosistema. Rebuild si propone proprio come piattaforma abilitante per rafforzare queste connessioni e promuovere una visione condivisa, capace di generare impatti concreti sul futuro del costruito. Per questo motivo mercoledì 7 maggio, a chiusura dell’evento organizzato da Riva del Garda Fierecongressi, verrà presentato il ‘Manifesto per il futuro delle costruzioni’, una guida per orientare l'evoluzione del settore verso un domani ricco di incognite e sfide: cambiamenti climatici, fonti energetiche, mutamenti sociali ed esigenze abitative in primis. “Sarà allo stesso tempo il punto di arrivo dei ragionamenti emersi a Rebuild e il punto di partenza per una riflessione collettiva di tutti gli attori del comparto - spiega Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi - Sarà una guida, un decalogo, una ‘scatola degli attrezzi’ con suggestioni, esempi, esperienze concrete da cui partire per raggiungere ciò che deve essere al centro dei nostri mirini: la sostenibilità, a tuttotondo”. “È fondamentale che la rapida diffusione delle tecnologie digitali abbia un impatto positivo sulla società intera, e che il risultato sia allineato a principi di sostenibilità ed etici - commenta Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi - La convergenza e la connessione tra tecnologie innovative e tradizionali, nuovi saperi e abitudini consolidate, processi d’avanguardia e percorsi abituali devono essere guidate e orientate al miglioramento della qualità della vita di tutti”. È con questo spirito che a Riva del Garda si ritroveranno da domani i principali protagonisti del settore con 30 aziende partner, 4 scientific partner, 4 start up selezionate, 13 enti patrocinatori nazionali e 8 territoriali, 17 media partner, oltre 80 speaker impegnati nelle 16 conferenze in programma, cui si aggiungono 4 workshop dai quali emergeranno contributi decisivi per la stesura del ‘Manifesto’. A livello espositivo, 6 le tematiche sviluppate: Building, Off-site, Energy, Real Estate, Digital, Services, a sostanziare un dibattito sui macro-temi che saranno affrontati, ossia Esg, Costruzioni, Materiali, Energia e Digitale. Tematiche di discussione il cui approfondimento convergerà in una visione che coniuga valorizzazione economica, decarbonizzazione del parco immobiliare, benessere abitativo e sociale accessibile, diffuso e condiviso. Ciò verrà fatto anche identificando le principali aree di intervento sulle quali gli operatori stanno concentrando energie e investimenti, con l'intento di allineare il patrimonio immobiliare esistente e di prossima realizzazione agli standard di sostenibilità definiti dalle politiche pubbliche e dalle direttive europee, in particolare in relazione agli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra fissati per il 2030. “Abbiamo ormai compreso che la sostenibilità variamente declinata è parte del patrimonio imprenditoriale e dell’impianto valoriale delle imprese del comparto - conferma Ezio Micelli, presidente Comitato Scientifico - Rebuild e professore ordinario Università Iuav di Venezia -L'integrazione strategica dei criteri Esg sta generando una trasformazione significativa nella gran parte delle aziende del settore, per le quali sostenibilità e innovazione sono diventati fattori chiave per lo sviluppo, gli investimenti e la competitività. Il ‘Manifesto’ sarà uno strumento utile per accelerare verso questa direzione, ponendo al centro i temi della collaborazione e delle connessioni”.