(Adnkronos) - "Ti piace la televisione di oggi?" "No", rispondeva Pippo Baudo ad Heather Parisi nel 2008, in una lunga intervista inedita, pubblicata oggi su YouTube dalla showlady americana e annunciata sui suoi profili social come un omaggio al grande conduttore scomparso sabato. "Io la tv la devo vedere - spiegava Baudo - perché la faccio ma tutto quello che vedo non mi soddisfa, non mi interessa. La trovo vecchia, stantia, volgare. Volgare, indipendentemente dalle parole che si usano. Cesare Zavattini diceva: una cosa noiosa è volgare. Oggi se scorri la tv ti annoi moltissimo", diceva Pippo. "Pippo uguale tv", lo incalzava Heather. "Ma la tv non è uguale a Pippo", replicava Baudo. "E' salvabile la tv?" "Secondo me sì - diceva il conduttore - ma non abbiamo più autori. Tu puoi fare la cosa più bella del mondo ma se non c'è un'idea sotto non funziona". Nella versione integrale dell'intervista, realizzata nella casa di Hong Kong di Heather Parisi con i due rilassati sul divano e a piedi nudi, Baudo parlava anche del suo rapporto con la morte e sottolineava di non credere nella reincarnazione: "Mi preoccupa l'idea di non esserci più, di sparire, di non lasciare un segno, di non diventare un fiore, una palma. Sarebbe bellissimo. Come mi piacerebbe tornare? Come una farfalla, una farfalla variopinta. Però la farfalla purtroppo vive pochissimo". Una chiacchierata in un clima molto sereno, che partiva dalle bugie bianche, con Baudo che ammetteva: "Nel nostro mestiere, tra quelli che vogliono fare lo spettacolo bisognerebbe essere più duri e più crudi. C'è questo mercato delle illusioni. Infatti c'è un protagonismo di gente che non è capace di fare nulla". Baudo ammetteva anche che la cosa che lo spaventava del futuro era che "l'uomo non rispetti più l'uomo". "Ormai siamo in guerra continua. Dappertutto c'è una litigiosità, una specie di odio dell'uomo contro un altro. C'è un'economia mondiale che è ricchissima. Non può non pensare a quelli che non hanno. Peraltro, questi mondi, un giorno, quando si accorgeranno, diventeranno cattivi nei confronti di chi gli ha negato la gioia di vivere. E hanno ragione, hanno ragione a vendicarsi. Ma per forza! Noi li abbiamo tenuti in cattività", diceva Baudo. Poi Parisi chiedeva a Baudo, dovendo scegliere tra i tasti bianchi e quelli neri di un pianoforte, quali sceglierebbe: "I bianchi, con i neri ho più problemi. Il bianco mi attira di più. Il suono del tasto bianco è più naturale mentre i neri sono diesis, bemolle, semitoni. A me, anziché il semitono, mi piace il tono che è una nota più centrale. In genere quando c'è bemolle o diesis c'è tristezza nella musica mentre quando è tutta sui bianchi c'è molta solarità", spiegava mostrando la sua grande competenza musicale e il suo amore per le note. E infatti, poco dopo, Baudo rivelava che, oltre a fare tv, la cosa che gli sarebbe piaciuto tanto fare era "dirigere l'orchestra". "Non per l'atto di potere ma per l'amonia che deve trovare il direttore" tra tutti i musicisti e i cantanti. "Ogni direttore ha il suo tempo, è una magia", aggiungeva. "Tornerei bambino, per dirigere un'orchestra", confessava Baudo. Poi parlando di altri sogni nel cassetto, Baudo diceva: "Mi piacerebbe fare il telegiornale. Ma non come lo fanno adesso. Mi piacerebbe pigliare i giornali e raccontare le notizie, non con la lettura secca. Invitando la gente a meditare su quello che succede. Non possiamo andare avanti con questi mezzibusti, i quali a un certo punto se non parte un servizio chiamano la regia perché non sanno andare avanti". Nell'intervista c'era spazio anche per un 'chiarimento' professionale tra Heather Parisi e Baudo: "Mi rimproveri qualcosa artisticamente?", chiedeva lei. "Qualcosa sì", rispondeva Baudo. "Non sono stata io a decidere di non fare Fantastico 6", interveniva lei sorprendendo Baudo per la velocità con cui aveva capito a cosa si riferisse. "Ah no, non sei stata tu? Io ho avuto un dolore enorme", diceva Baudo. "Non sono stata io a decidere", chiariva lei, senza fare nomi su chi l'avesse indotta alla scelta. Tra un racconto su Fantastico e uno sulla capacità di improvvisare di Adriano Celentano, Baudo poi riconosceva alla Parisi di aver curato sempre ogni aspetto dei suoi balletti dalla regia, ai costumi, alla coreografia: "E infatti quelli che lavoravano con te, una volta lasciati soli, non sapevano più fare niente". Nel pubblicare l'intervista sui social, Heather Parisi ha spiegato il perché venga alla luce proprio dopo la morte di Baudo. "17 anni fa, nella quiete di casa, mi hai regalato un momento che custodisco nel cuore", ha scritto nel post che accompagna la videointervista. "'Vorrei mi facessi un regalo', mi dicesti con quel sorriso coinvolgente. 'Quale?', chiesi curiosa. E tu, con la voce calda di chi sa parlare all'anima: 'Tienila per un giorno lontano lontano...'". Ora quel giorno è arrivato. "Quelle parole Pippo - scrive Parisi - sono diventate una promessa. La mia promessa a te. Oggi, mentre il mondo ti saluta, io sento solo un arrivederci. Perché qualcosa di così luminoso non può svanire: ritornerà, in un abbraccio, in una risata, in un sipario che si riapre. Ciao, Pippo", aggiunge Heather Parisi sottolineando in un post scriptum che "l'intervista è inedita ed è stata girata nel 2008. Un Pippo a 360 gradi mai visto e la trovate su YouTube".
(Adnkronos) - Agosto è il mese del rallentamento. Ma per chi fa impresa, per i professionisti e per i lavoratori che vogliono arrivare pronti alle sfide dell’autunno, può diventare anche il momento più efficace per pianificare la ripartenza. Tra la chiusura dei bilanci, gli aggiornamenti normativi e le evoluzioni tecnologiche, è sempre più strategico, infatti, giocare d’anticipo. E l’estate può offrire proprio lo spazio per farlo con lucidità e tempo, senza il peso delle urgenze quotidiane. Non si tratta di lavorare anche in vacanza. Si tratta di prendersi un tempo di qualità, per rimettere in equilibrio corpo e mente, e ripartire con obiettivi chiari, strumenti nuovi e un’energia più allineata al cambiamento. Perché, oggi più che mai, chi si prepara prima ha già mezzo vantaggio. Ecco allora 5 aree su cui è possibile (e utile) lavorare in questo periodo, anche in modo leggero, per trasformare lo 'spleen' da rientro in un’occasione di ripartenza solida, competitiva e consapevole, con i consigli degli esperti. 1. Formazione estiva: aggiornare competenze per restare rilevanti. Che si tratti di rafforzare il proprio profilo professionale o di aiutare il team a crescere, l’estate è il momento ideale per investire in competenze. Piattaforme come la app Women Plus di Women at Business offrono corsi gratuiti, certificati e flessibili su temi chiave: Ai, public speaking, gestione dell’ansia, Excel, cybersecurity, design thinking e altro ancora. "Lo chiamiamo 'spleen da rientro', ma spesso è solo un segnale: qualcosa deve cambiare. Agosto è il momento perfetto per fare spazio al nuovo, aggiornare le competenze e magari candidarsi a nuove opportunità, arrivando preparate a settembre", commenta Laura Basili, founder di Women at Business. 2. Ai come alleato per l’efficienza delle micro, piccole e medie imprese. L’intelligenza artificiale non è più solo una moda. È uno strumento operativo concreto, alla portata anche delle realtà più piccole. Strumenti come Groow, la piattaforma di Ai Agent pronti all’uso e capaci di agire in autonomia su attività reali realizzata da Webidoo, stanno cambiando il modo in cui le pmi affrontano il lavoro quotidiano. "Per le piccolissime e medie imprese, l’Ai non è un lusso, è una leva strategica. L'integrazione nei processi aziendali di assistenti virtuali permette di automatizzare i task ripetitivi e fare più in meno tempo, senza aumentare i costi. L'ultimo report di Webidoo Insight Lab lo conferma: le imprese che hanno già adottato soluzioni di intelligenza artificiale fanno registrare un incremento di produttività che può superare anche il 40%. Chi inizia adesso, gioca d’anticipo", assicura Giovanni Farese, Ceo di Webidoo. 3. Personal branding e posizionamento: ripensare il profilo professionale. Per imprenditrici, freelance e professioniste, la pausa estiva è l’occasione per ripensare la propria identità digitale. Aggiornare il profilo LinkedIn, raccontare meglio i propri progetti, riorganizzare il Cv, rendere più chiaro il proprio valore aggiunto. Tutti passi utili per farsi trovare pronte nel momento in cui si aprono nuove selezioni o si definiscono nuovi incarichi. 4. Ripensare la gestione energetica in vista dello 'switch day' di gennaio. A gennaio 2026 entrerà a pieno regime lo switch day, con cui le imprese dovranno abbandonare il mercato tutelato dell’energia. Questo rende l’estate il momento giusto per iniziare a valutare modelli alternativi e più sostenibili di approvvigionamento energetico, come il fotovoltaico per l’autoconsumo. "La soluzione migliore, per noi, è nella sempre maggiore diffusione del RaaS (Renewable-as-a-Service), basato sulla realizzazione di impianti fotovoltaici per l’autoconsumo fisico o diffuso. Secondo i nostri modelli economici esperiti sul campo, per almeno il 50% dei consumi le aziende possono traguardare risparmi dai 60 euro/MWh ai 115 euro/MWh. E grazie alla modalità Care&Share tali risultati non hanno nemmeno bisogno che l’azienda si sobbarchi costi fissi, gestionali o oneri finanziari", spiega Moreno Scarchini, Ceo di EnergRed. 5. Preparare il mindset: leadership, consapevolezza, pianificazione. La leadership di oggi non è solo fatta di hard skill. È fatta anche di capacità di lettura del contesto, auto-consapevolezza e visione. L’estate è il momento perfetto per mettere ordine nelle idee, riscrivere obiettivi, rifocalizzarsi. Un’agenda nuova, un taccuino strategico, uno spazio per la riflessione: bastano questi strumenti per tornare a settembre con una marcia in più.
(Adnkronos) - Sono 90 le località rurali che hanno ricevuto il riconoscimento Spighe Verdi 2025, rispetto alle 75 dello scorso anno: 17 sono i nuovi ingressi, 2 i Comuni non confermati. Le Spighe Verdi 2025 per i Comuni rurali, alla decima edizione, sono state annunciate nel corso della cerimonia di premiazione che si è svolta a Roma presso il Cnr alla presenza dei sindaci vincitori. Spighe Verdi è un programma nazionale della Fee - Foundation for Environmental Education, l’organizzazione che rilascia nel mondo il riconoscimento Bandiera Blu per le località costiere, pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità. Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema Spighe Verdi, la fondazione Fee Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni. "Il 2025 segna un forte incremento del programma Spighe Verdi - dichiara Claudio Mazza, presidente della fondazione Fee Italia - ben 17 nuovi ingressi che testimoniano la crescente attenzione delle amministrazioni locali verso uno sviluppo rurale realmente sostenibile. Questo dato, che arriva nel decimo anno del programma, rappresenta un segnale concreto di cambiamento, in cui la gestione del territorio, la qualità ambientale e il benessere delle comunità diventano priorità condivise e strumenti di crescita. Spighe Verdi non è un riconoscimento simbolico: è un percorso volontario, rigoroso e trasparente, che richiede impegno costante, visione amministrativa e capacità di coinvolgimento del tessuto sociale e produttivo del territorio. L’adesione di così tanti Comuni a questo modello con convinzione testimonia che anche le località rurali italiane stanno finalmente prendendo consapevolezza del proprio ruolo centrale nella costruzione di un futuro sostenibile per il nostro Paese”. “Il programma Spighe Verdi conferma anche nel 2025 la sua funzione strategica per la crescita dei Comuni rurali e delle aree interne del nostro Paese - ha sottolineato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura - L’agricoltura è protagonista di questo percorso: dalle pratiche sostenibili all’economia circolare, dalla tutela del paesaggio alla valorizzazione delle produzioni tipiche e dell’accoglienza. Sono questi i pilastri che guidano il lavoro delle imprese agricole e che ritroviamo pienamente negli obiettivi fissati da Fee Italia”. Le Spighe Verdi 2025 sono state assegnate in 15 Regioni. Il Piemonte ottiene il maggior numero di riconoscimenti con 18 Spighe Verdi (cinque ingressi): Acqui Terme, Alba, Bra, Canelli, Carignano, Castiglione Falletto, Centallo, Cherasco, Chiusa di Pesio, Gamalero, Gavi, Guarene, Monforte d’Alba, Narzole, Poirino, Pralormo, Santo Stefano Belbo e Volpedo. Salgono a 10 le località per la Calabria (tre nuovi Comuni): Belcastro, Cariati, Crosia, Miglierina, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Santa Maria del Cedro, Sellia Marina, Trebisacce, Villapiana. Le Marche vantano 9 località premiate: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano, Montelupone, Numana, Senigallia, Sirolo. Segue la Toscana che ottiene 8 riconoscimenti: Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Gambassi Terme, Grosseto, Massa Marittima, Orbetello. Sono 8 le Spighe Verdi in Umbria (un ingresso e un’uscita): Deruta, Gubbio, Montecastrilli, Montefalco, Norcia, Scheggino, Todi, Trevi. Anche la Puglia ottiene 8 Comuni Spighe Verdi: Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno, Maruggio, Nardò, Ostuni, Troia. La Campania ottiene 7 riconoscimenti (con un ingresso): Agropoli, Ascea, Capaccio-Paestum, Foiano di Val Fortore, Massa Lubrense, Monteforte Cilento, Positano. Sono 5 le località del Lazio (un ingresso e un’uscita): Canale Monterano, Gaeta, Rivodutri, Sabaudia, San Felice Circeo. In Liguria i Comuni sono 4 (con due nuove località): Andora, Borgio Verezzi, Lavagna, Sanremo. La Sicilia arriva a 3 località con due nuovi Comuni: Modica, Ragusa, Vittoria. Con un nuovo Comune, salgono a 3 anche le Spighe Verdi in Abruzzo: Gioia dei Marsi, San Salvo e Tortoreto. Il Veneto vanta 2 località: Montagnana e Porto Tolle. Sono 2 i Comuni Spighe Verdi anche in Basilicata (un nuovo ingresso) - Nova Siri e Pisticci - e in Lombardia: Ome e Sant’Alessio con Vialone. Uno è il Comune in Emilia-Romagna, Parma.