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(Adnkronos) - Una "giornata importante" per "esplorare ogni tipo di soluzione per garantire la pace" tra Russia e Ucraina. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni definisce quella di oggi, lunedì 18 agosto, da Washington dove è volata per partecipare agli incontri con il presidente Usa Donald Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e gli altri leader europei. "L'unità dell'Occidente, dal mio punto di vista, è lo strumento che abbiamo per costruire pace e garantire giustizia. Ovviamente l'Italia c'è, come c'è sempre stata in questi tre anni e mezzo", ha rivendicato Meloni. "Noi siamo al fianco dell'Ucraina, sosteniamo gli sforzi di pace del presidente degli Stati Uniti - ha chiarito -. Siamo stati chiamati per il nostro contributo di proposte di diplomazia e siamo contenti che sulle garanzie di sicurezza si parta da una proposta che è stata italiana, che è quella di costruire garanzie di sicurezza efficaci ispirate all'articolo 5 della Nato. Chiaramente su questo bisogna costruire, bisogna lavorare". "Penso che il lavoro che faremo oggi sarà un lavoro importante. Chiaramente - ha sottolineato Meloni - non ci sono soluzioni facili quando si tratta di fermare una guerra, di costruire la pace. Io penso che dobbiamo esplorare tutte le soluzioni possibili per garantire pace, per garantire giustizia, per garantire la sicurezza delle nostre nazioni. E l'Italia porta tutto il contributo di idee e di proposte che ha già dimostrato di saper garantire in questi mesi". Quindi, ha ribadito la premier, "penso che sia questa una giornata importante. Dopo tre anni e mezzo in cui noi abbiamo avuto una Russia che non dava alcun segnale di dialogo, che pretendeva la capitolazione di Kiev, oggi finalmente si aprono spiragli di dialogo, perché c'è una situazione di stallo sul campo. E noi lo dobbiamo ricordare, perché quella situazione di stallo sul campo è stata costruita, chiaramente, dal coraggio degli ucraini, ma anche dal sostegno unito che l'Occidente ha garantito in questi anni alla nazione aggredita".
(Adnkronos) - L’estate dei manager italiani non è mai stata così densa di significati, emozioni e connessioni. A dirlo è l’indagine condotta da AstraRicerche per Manageritalia, la federazione che rappresenta oltre 45.000 manager e alte professionalità del terziario in Italia. Un’analisi condotta su oltre 1.000 manager italiani che, tra dati e tendenze, racconta un’estate 2025 fatta di vacanze sì, ma con lo smartphone acceso, e di una crescente consapevolezza del proprio ruolo di guida per il proprio gruppo di lavoro anche sotto l’ombrellone. L’indagine mostra come il manager del 2025 sia un professionista che non si spegne mai del tutto, ma che inizia a rivalutare il valore del tempo personale, pur restando connesso. Un equilibrio ancora fragile, ma in evoluzione. Manageritalia è da sempre attiva nel monitorare e supportare questa trasformazione, affinché il benessere personale e la performance professionale possano convivere. “I dati confermano ciò che viviamo ogni giorno: il manager moderno non può più ignorare l’importanza di un equilibrio tra vita personale e professionale. Essere sempre reperibili non è più un vanto, ma una sfida da gestire con consapevolezza. Le ferie diventano così un laboratorio di equilibrio, dove il vero esercizio non è spegnersi, ma saper scegliere quando e come essere connessi”, commenta Marco Ballarè, presidente di Manageritalia. Il 94,8% dei manager ha dichiarato di aver fatto o di avere in programma una vacanza tra giugno e settembre 2025. Un dato in leggero calo rispetto al 2019 (95,6%) ma comunque altissimo. Tuttavia, solo il 12,7% si dichiara completamente disconnesso durante le ferie, in netto aumento rispetto al 7,9% del 2019 e al 4,9% del 2014. Un segnale di un lento ma significativo cambiamento culturale. Eppure, il 73,7% resta sempre raggiungibile dai collaboratori, e il 69,5% continua a leggere le mail di lavoro. Nel 2019 erano rispettivamente l’82,0% e il 74,5%: un calo che racconta una nuova attenzione all’equilibrio vita-lavoro, pur in una persistente cultura della reperibilità. Il confronto tra il 2019 e il 2025 mostra un netto peggioramento delle aspettative e dello stato d’animo dei manager al rientro delle ferie (forse dovuto alle incertezze del mutato contesto economico e politico segnato da guerra e instabilità). In forte calo l’ottimismo -12,9%, cala la voglia di fare -9,4% (ora al 40,3% era 49,6% nel 2019 – non a caso raddoppia la tristezza per la fine delle vacanze: dall’11.8% al 22.9%). Crescono (+8,5%) la curiosità e la voglia di vedere come sarà la ripresa lavorativa a settembre. Il periodo estivo per quasi la totalità della comunità dei manager italiani è vissuto come un momento per stare con la famiglia (97,5%), riposare la mente (92,8%) oltre che per leggere libri non connessi alla propria attività professionali (81,5%) o più semplicemente fare quello che non si riesce a fare nell’anno a livello extra-lavorativo (79,9%). E si rilevano due attività in forte crescita: riposare il corpo (79.8%: +11.1% rispetto al 2019) e stare con amici (78.1%: +19.2): una vacanza con persone care e sempre più nel segno del benessere da trovare o ritrovare. Non mancano le riflessioni legate alla sfera professionale: il 47% utilizza le ferie per ripensare alla propria carriera, il 41,7% ne approfitta per concentrarsi su riflessioni lavorative strategiche di alto livello e poco più di un manager su quatto (26,4%) usa le ferie per fare ciò che non riesce a fare durante l’anno a livello lavorativo, infine solo il 14% pensa di usare questa pausa estiva per aggiornarsi o formarsi a livello professionale. L’Italia resta la meta preferita: il 73,2% dei manager sceglie di restare nel Bel Paese, un dato stabile rispetto al 2019. Ma cresce la voglia di Europa: il 37,6% ha scelto destinazioni europee (esclusa l’Italia), in aumento di 5 punti percentuali rispetto al 2019. In forte crescita anche l’Asia, che passa dal 3,7% all’8,1%, segno di un rinnovato interesse per mete lontane e culturalmente differenti. In calo invece le vacanze in Nord America (dal 6,4% al 3,9%) e sempre minime in Oceania (0,3%).
(Adnkronos) - L’Italia è prima in Europa nel programma Life Environment 2024 con finanziamenti per un valore di oltre 15 milioni di euro. Tante le proposte selezionate dalla Commissione Europea che riguardano il nostro Paese: dal riciclo delle lavatrici al recupero di sci e scarponi, dalle macchine ibride per la raccolta dei pomodori al trattamento con raggi ultravioletti per ridurre del 50% i pesticidi. All’interno dell’ambito programma Life Environment - storico strumento dedicato al sostegno di iniziative nei settori ambiente, natura e clima - quattro dei progetti italiani approvati sono stati presentati con il supporto di Tinexta Innovation Hub (Gruppo Tinexta). “I risultati ottenuti dimostrano che quando le imprese italiane investono in idee concrete e sostenibili sanno essere competitive anche a livello europeo. I bandi Life, con la loro apertura tematica, sono una grande opportunità per chi sa proporre soluzioni replicabili e a impatto reale. Il nostro lavoro è supportare le aziende nella scrittura di progetti di qualità, valorizzando i partner e creando reti capaci di portare innovazione ambientale tangibile”, ha detto Isella Vicini, responsabile progetti UE di Tinexta Innovation Hub (Gruppo Tinexta). Il programma Life, attivo fin dagli anni Ottanta, copre fino al 60% dell’investimento complessivo dei progetti selezionati, finanziando non solo impianti e tecnologie, ma anche spese di personale, materiali, comunicazione e attività di formazione. Si tratta di iniziative ad alto contenuto innovativo, che coniugano economia circolare, tecnologia e impatto sociale, dal riciclo dei pannelli fotovoltaici ai pavimenti fonoassorbenti per le città, dalle prime mietitrici per pomodori completamente ibride, fino alle lampade Uv-C per trattamenti mirati su uliveti e meleti, capace di prevenire infezioni e ridurre l’uso di pesticidi fino al 50%. Nove i progetti italiani approvati su un totale di trenta, tra cui figurano Phoenix-Weee, reWinter, Life Laerthes e Life Apollo. Phoenix-Weee, sviluppato dalla bolognese Dismeco, punta a rivoluzionare il ciclo di vita delle lavatrici con un innovativo smontaggio selettivo, capace di recuperare fino al 99% dei materiali e alimentare una piattaforma europea di ricambi riutilizzabili. reWinter, promosso da Dalbello S.r.l. (Asolo, TV), intende creare la prima filiera europea per il riciclo integrato di sci, attacchi e scarponi dismessi, con l’obiettivo di realizzare nuova attrezzatura composta fino al 70% da materiali rigenerati. Nel settore agroalimentare, il progetto Life Laerthes di Guaresi S.p.A. (Bondeno, Fe) prevede la realizzazione dei primi raccoglitori di pomodori ibridi al mondo, per ridurre le emissioni legate all’uso di motori diesel agricoli. Infine, Life Apollo promosso da Maschio Gaspardo S.p.A. (Campodarsego, Pp): si tratta di una soluzione integrata – con rover autonomo, lampade UV-C, algoritmo predittivo e motore ibrido – in grado di ridurre, anche oltre il 50%, l’uso di pesticidi e in parte i consumi di carburante.