INFORMAZIONIProvincia di Pescara Istituzioni e Pubblica Amministrazione Centrale Ruolo: Portavoce del Presidente Area: Communication Management Sergio D'Agostino |
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(Adnkronos) - E' stato il pugno di ferro del Cremlino in Cecenia, per vent'anni. Schiacciando rivali, dissidenti e separatisti con una repressione brutale e governando la regione da 1,5 milioni di abitanti come un feudo personale. Ma ora, a 48 anni, Ramzan Kadyrov sembra essere gravemente malato e questo apre l'incognita della successione, oltre che una nuova sfida per il leader del Cremlino Vladimir Putin in un'area della Russia meridionale dove le guerre hanno ucciso decine di migliaia di persone negli anni '90 e 2000. La domanda ora è: quando l'uomo forte se ne andrà, chi potrà mantenere il controllo brutale che ha imposto su quella parte del Caucaso? In realtà Kadyrov ha un suo piano di successione che punta sul figlio diciassettenne Adam, che lo scorso fine settimana si è sposato e ha ricevuto le congratulazioni di Putin. C'è però un ostacolo, rappresentato dalla giovane età di Kadyrov Jr e dalla legge russa che impone ai leader regionali di avere almeno 30 anni. In realtà lo stesso Ramzan Kadyrov ha preso il potere, con il sostegno di Putin, quando aveva 20 anni, anche se non il titolo, e lo ha consolidato dopo l'assassinio del padre. Perché tra Putin e Kadyrov c'è un accordo di "denaro in cambio di stabilità" che potrebbe rimanere in vigore anche senza il leader ceceno, "finché il governo federale sarà abbastanza forte e ricco da finanziare la Cecenia", ha detto al New York Times Ekaterina Schulmann, ricercatrice presso il Carnegie Russia Eurasia Center di Berlino. Secondo gli analisti potrebbero comunque farsi avanti altri contendenti, tra cui Magomed Daudov, alleato di lunga data di Kadyrov, divenuto famoso a livello mondiale nel 2017 per aver guidato una purga anti-gay nella regione. Quando Kadyrov non partecipa a eventi di alto profilo, Daudov li presiede al posto suo leggendo i discorsi del leader malato. Altro papabile con forti legami con il Cremlino è Apti Alaudinov, ex alto funzionario della sicurezza cecena di 51 anni, sopravvissuto al licenziamento nel 2021 arruolandosi per combattere in Ucraina, dove è diventato uno dei principali oratori in prima linea della televisione russa. In ogni caso negli ultimi anni i figli e le figlie di Kadyrov sono stati promossi a posizioni di rilievo nell'amministrazione locale, dalla polizia alla cultura. Questa primavera il terzogenito Adam è stato nominato segretario del Consiglio di Sicurezza della Cecenia e rappresentante di Kadyrov presso il ministero degli Interni regionale. Il 17enne ha ricevuto anche due medaglie nell'arco di 10 giorni, di cui una per il servizio militare attivo. Il New York Times ricorda che nel corso degli anni Kadyrov è diventato una figura unica nell'autocrazia di Putin, godendo di un'autonomia ben maggiore e di sussidi più consistenti rispetto ad altri leader regionali. Comanda quello che è praticamente il suo esercito di 25mila uomini addestrati con fondi del Cremlino, ha imposto rigide regole islamiche nella regione a maggioranza musulmana che violano la legge russa e ha condotto una sorta di politica estera autonoma, coltivando legami con le monarchie del Golfo e assumendo posizioni non sempre in linea con quelle di Mosca. La Cecenia è stata inoltre l'unica regione esentata dalla coscrizione obbligatoria di circa 300mila uomini da parte della Russia dopo l'invasione dell'Ucraina nel febbraio del 2022. Attivisti e residenti contattati dal New York Times hanno però detto che alcuni ceceni sono stati inviati in guerra come punizione, ma le truppe di Kadyrov non hanno combattuto molto, tanto da guadagnarsi il soprannome di "soldati di TikTok". La Cecenia ha anche ricevuto quest'anno circa 700 milioni di dollari in sussidi governativi, circa 15 volte in più rispetto alla regione di Kursk. "Kadyrov è una delle carte vincenti del Cremlino, un altro centro di potere, a parte l'esercito, l'intelligence o il ministero dell'Interno", ha dichiarato Oleg Orlov, copresidente dell'organizzazione per i diritti umani Memorial, vincitrice del premio Nobel per la pace e che documenta le violazioni dei diritti umani in Cecenia dagli anni '90. "Il Cremlino è soddisfatto di Kadyrov così com'è", ha aggiunto. Un tempo assiduo utente dei social media, che presiedeva riunioni pubbliche quasi ogni giorno, Kadyrov è scomparso per lunghi periodi. A giugno è apparso nei notiziari televisivi locali meno di 10 volte, mentre nello stesso periodo dell'anno scorso appariva quasi ogni giorno. Non è chiaro di cosa soffra esattamente Kadyrov, ma la sua fragilità è diventata sempre più evidente dal 2023. "Ogni essere umano percorre la strada della malattia e della morte. Solo Colui che ci ha dato il respiro può determinare quanto tempo ci resta da vivere", ha detto Kadyrov in un video condiviso a maggio dal suo ufficio, mentre cammina a rilento con un cappuccio in testa. Intanto ''la gente parla della sua malattia a bassa voce, con un senso di ansia" perché ''temono anche quello che succederà quando non ci sarà più", hanno raccontato fonti locali al New York Times.
(Adnkronos) - L'accesso al lavoro tramite Agenzia avviene oggi più velocemente che in passato: entro quattro mesi dal primo contatto con una Agenzia per il lavoro i candidati trovano una occupazione, rispetto ai sei mesi del 2022. In due casi su cinque il candidato ottiene un lavoro entro un mese. Dalla rilevazione di Ipsos si evidenzia, inoltre, che per i lavoratori in somministrazione sono preferibili i contratti a tempo determinato tramite Agenzia piuttosto che quelli diretti con l’azienda: oltre la metà dei lavoratori in somministrazione (54%), infatti, predilige i vantaggi del contratto a termine tramite Agenzia. E' quanto emerge dalla ricerca condotta da Ipsos per Assolavoro, l’associazione nazionale delle agenzie per il lavoro, sul mercato del lavoro in Italia e sul ruolo delle Agenzie, e presentata oggi in occasione dell'assemblea pubblica dell'associazione. In generale, aumenta tra la popolazione la conoscenza delle agenzie per il lavoro che passa dal 73% del 2002 al 79% di oggi, mentre permangono margini di miglioramento sulla conoscibilità della formazione offerta gratuitamente ai lavoratori dalle Agenzie e sul welfare dedicato: solo il 44% dei somministrati e il 22% dei candidati conoscono la formazione di settore, e solamente il 41% dei somministrati e il 15% dei candidati il welfare. I contratti in somministrazione vengono considerati una forma di lavoro moderna (33%) e assimilabile al lavoro dipendente (35%) (per legge i lavoratori tramite Agenzia hanno stessi diritti, stesse tutele e stessa retribuzione dei colleghi direttamente assunti dall’azienda, ndr). L’81% dei candidati intervistati consiglia di rivolgersi ad una Agenzia. Dalla ricerca Ipsos emerge che le Agenzie favoriscono le prime esperienze di lavoro per i giovani, aiutano chi ha perso un’occupazione a trovarne una nuova e forniscono supporto alle aziende nel rispondere alla domanda di lavoratori con competenze altamente specializzate. Se è vero, infatti, che più di un lavoratore su due in somministrazione è un giovane under 35, le Agenzie non sono solo un’ottima porta d’accesso al mercato del lavoro per chi ha ancora poca esperienza, ma nel 34% dei casi sono un valido canale per reinserirsi nel mondo del lavoro, e nel 38% una via per la ricerca di migliori opportunità di lavoro. Per chi cerca un lavoro inviare curriculum alle aziende rappresenta il canale migliore (50%, dato in calo rispetto al 2022), seguono le Agenzie per il Lavoro (43%) e il passaparola (34%). Sempre più rilevante l’utilizzo di LinkedIn, soprattutto tra gli under 35 laureati dove si raggiunge il 48%. In questo contesto, per la popolazione le caratteristiche più ricercate in un buon datore di lavoro sono stipendio adeguato (71%) e stabilità e sicurezza (57%). Seguono avere un contratto che ti tuteli nei momenti di difficoltà (27%), lavoro in smart working (24%) e avanzamenti di carriera (23%). Nel caso dei candidati risulta importante l’attenzione alla formazione dei dipendenti in tre casi su dieci. Sull’avvento dell’Intelligenza Artificiale una fetta importante deve ancora farsi un’idea o è in attesa degli sviluppi futuri. Per la popolazione l’ia stravolgerà il mondo del lavoro, incrementando l’efficienza e garantendo lo sviluppo di nuove professionalità. Sei persone su dieci temono, però, che l’ia causerà una riduzione del personale nelle aziende. Più ottimisti i manager delle Agenzie per il lavoro, tre su quattro hanno già iniziato a implementare l’ia nel proprio lavoro, mentre la quota residuale ha comunque pianificato di utilizzarla.
(Adnkronos) - "La priorità è coniugare la sicurezza energetica con la resilienza ambientale e la competitività. La grande sfida che le utilities avranno nei prossimi 5-10 anni è quella di fare in modo che le reti elettriche, in particolare, possano resistere alle onde climatiche, quindi al riscaldamento globale, alla richiesta di maggiore energia, ad esempio da parte dei condizionatori e dei data center, e quindi rendere le reti più resilienti, più solide.” Così Luca Dal Fabbro, vicepresidente vicario Utilitalia, in occasione dell'Assemblea generale “Utilitalia 2035: Costruiamo insieme i prossimi 10 anni di futuro” organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione. “Oggi abbiamo reti italiane che vanno aggiornate alle nuove sfide. Occorre produrre energia in maniera più competitiva ed aumentare il peso delle rinnovabili. Il gas continuerà ad essere molto importante ma le rinnovabili devono crescere. Il motivo per cui la Spagna ha un prezzo più basso dell'Italia dell'energia è perché hanno molto eolico e solare. Noi abbiamo la fortuna di avere molto sole, abbiamo la possibilità di sviluppare ancora 60 gigawatt di solare e 20 gigawatt di eolico. Abbiamo 5-10 anni di grande sviluppo e investimenti su questo settore, su cui le utilities giocheranno una partita importante.”