INFORMAZIONISerena Annichini |
INFORMAZIONISerena Annichini |
(Adnkronos) - L’attesa è finita. Da oggi, martedì 13 maggio 2025, comincia la 69esima edizione dell’Eurovision Song Contest, con 37 Paesi in gara. Si torna dove tutto è iniziato nel 1956, in Svizzera. Al tempo, era stata Lugano a ospitare la kermesse. La gara entra nel vivo con la prima semifinale, in onda in diretta da Basilea dalle 21 su Rai 2 e anteprima dalle 20.15. La conduzione sarà di Gabriele Corsi, ormai un veterano della kermesse, e BigMama, artista molto seguita dai giovani e già presidente della giuria italiana all’Eurovision 2024. Attesa per il debutto del portabandiera tricolore Lucio Corsi, secondo classificato al Festival di Sanremo 2025 e in cerca dell’ottavo piazzamento consecutivo in top 10 per l’Italia. Il cantautore toscano, qualificato di diritto alla Grand Final di sabato 17 maggio insieme agli artisti dei Paesi 'Big Five' (Germania, Francia, Spagna e Regno Unito) e la Svizzera, nazione ospitante, presenterà al pubblico europeo la sua 'Volevo essere un duro'. Il brano, vincitore del Premio della Critica Mia Martini a Sanremo, è stato certificato disco d’oro ed è parte dell’omonimo album che ha conquistato anche il primo posto della classifica Fimi.. In gara, per assicurarsi la finale, 15 nazioni per soli 10 posti disponibili. Ogni esibizione sarà preceduta da una clip video di presentazione in cui ogni artista troverà in un armadietto una cartolina raffigurante una località svizzera. Nel luogo rappresentato, il cantante sarà accolto da un anfitrione locale, con cui svolgerà un attività. Oltre a Corsi, occhi puntati anche su alcuni artisti che, pur concorrendo per altri Paesi, hanno legami con l’Italia. Il Dj e il producer torinese Gabry Ponte gareggerà infatti per San Marino con 'Tutta l’Italia', sigla ufficiale del Festival di Sanremo 2025. L’estone Tommy Cash canterà invece la sua ''Espresso Macchiato', ritratto in chiave satirica della cultura e della lingua del nostro Paese. La lista degli italiani continua con Kolë Laça – ex tastierista del Teatro degli Orrori – e Beatriçe Gjergji’, gli Shkodra Elektronike, che vivono da anni in Italia ma, nati a Scutari, gareggeranno per il loro Paese d’origine: l’Albania. Infine, è napoletano il padre di Mariana Conte, in gara per Malta. Durante la prima semifinale si esibiranno anche i rappresentanti della Svezia KAJ, favoriti della vigilia con la loro 'Bara Bada Bastu', canzone dedicata alla sauna e già campione di streaming. Per le nazioni già qualificate, oltre a Lucio Corsi per l’Italia, presenteranno i loro brani anche Melody per la Spagna e Zoë Më per la Svizzera. Il pubblico italiano potrà televotare la propria canzone preferita, ma non quella di Corsi e, questa volta, nemmeno quelle di Svizzera e Spagna, già di diritto all’ultimo atto. Il voto sarà aperto anche per la finale, in onda sabato 17 maggio dalle 21.00 su Rai 1, quando a valutare le esibizioni sarà anche una giuria di cinque componenti per ogni Paese. L’apertura della serata inaugurale sarà affidata a un omaggio alle origini della competizione, con il racconto del primo Eurovision Song Contest, vinto proprio dalla Svizzera con Lys Assia (la Nilla Pizzi dell’Eurovision) e il suo brano 'Refrain'. Il primo intervallo sarà 'Made in Switzerland', le storie della manifestazione e di altre invenzioni svizzere. Le due presentatrici, Hazel Brugger e Sandra Studer, sfateranno in un numero comico-musicale i cliché sul Paese, rivendicando invece l’inventiva svizzera. E non è finita qui. Perché attraverso un’ironica rievocazione storica ambientata nel XIII secolo, il leggendario eroe Guglielmo Tell (ritratto come un pacifista in calzamaglia) proporrà di creare un concorso musicale per unire i popoli, creando l’Eurovision. Lo sketch si concluderà, poi, con un inno corale. Il secondo intervallo celebrerà la vittoria di Cèline Dion nel 1988 come rappresentante della Svizzera. In quell’occasione la regina delle power ballad, com’è soprannominata, trionfò con “Ne partez pas sans moi”, soffiando il primo posto al Regno Unito per un solo punto. Il tributo alla grande cantante e al suo brano sarà eseguito da “Neues Orchester Basel” e da quattro artisti che lo scorso anno hanno partecipato alla kermesse: Iolanda (Portogallo), Marina Satti (Grecia), Jerry Heil (Ucraina, in coppia con la rapper Al’ona Al’ona) e Silvester Belt (Lituania). A chiudere la serata sarà Jørgen Olsen degli Olsen Brothers, il duo vincitore dell’Eurovision del 2000 a Stoccolma con “Fly on the Wings of Love”. Per la Danimarca fu la seconda vittoria nella competizione. Nel 2005 la canzone è stata nominata tra le 14 migliori di sempre all’Eurovision. L’artista ne canterà una nuova versione, cambiando le parole per restare fedele al messaggio della manifestazione “United By Music”. Rai Radio 2, radio italiana ufficiale dell’Eurovision Song Contest 2025, seguirà l’evento in simulcast trasmettendo in diretta radio e video sul canale 202 del digitale terrestre e Tivùsat. Ai microfoni, Diletta Pietrangeli e Matteo Osso daranno spazio alle storie e ai brani dei primi 15 semifinalisti con attenzione a curiosità e retroscena. Rai Pubblica Utilità si occuperà della sottotitolazione e audiodescrizione della diretta, disponibile anche in streaming su RaiPlay e RaiPlay Sound.
(Adnkronos) - "Il Rapporto Gem ci racconta quest'anno che l'Italia si posiziona al 34esimo posto su 51 economie nel mondo, quindi nel ranking mondiale continuiamo ad avere una posizione piuttosto bassa. Questo è un dato preoccupante perché la crescita di un Paese dipende anche dalla propensione imprenditoriale, sia per ciò che riguarda la prospettiva di sviluppo economico, sia per fronteggiare le sfide che ci troviamo adesso nel mondo, come la transizione verso una sostenibilità ambientale e sociale e verso il digitale”. Lo ha detto Alessandra Micozzi, docente di Economia applicata presso l'Universitas Mercatorum e coordinatore team Progetto Gem Italia, alla presentazione del Rapporto Gem Italia 2024-2025, a cura di Universitas Mercatorum - l’Università delle Camere di Commercio Italiane del Gruppo Multiversity - svoltasi a Roma, intitolato ‘L’imprenditorialità per la crescita del Paese’. “Un altro dato allarmante è che il gender gap in Italia, anziché diminuire, aumenta e quest'anno abbiamo fatto un focus specifico sulle determinanti e i fattori che effettivamente condizionano questo gender gap - spiega Micozzi - Un altro dato è la propensione alla crescita: le nuove imprese italiane che nascono non hanno la capacità di occupare personale e ciò è dipeso da diversi fattori, come un contesto burocratico complesso, oneri fiscali elevati, che non favoriscono investimenti e assunzioni, ma dipende anche dalla carenza strutturale delle infrastrutture digitali e il supporto all'innovazione. Questo pregiudica in particolar modo le imprese ad alta tecnologia”. “L'imprenditorialità è un fenomeno sociale e culturale, quindi la dimensione culturale è rilevante. Questo significa che le convinzioni e ciò che ci si aspetta a livello di aspettative sociali impattano molto sulla rappresentazione che abbiamo dell'imprenditorialità come carriera desiderabile e anche sulla valutazione delle proprie capacità ad attivare un'impresa. Pertanto, sicuramente la formazione a tutti i livelli di educazione, è fondamentale per un cambiamento culturale”, conclude.
(Adnkronos) - Se l’innovazione è uno strumento chiave per il progresso, la sostenibilità è l’obiettivo da raggiungere. Tutti insieme. Facendo rete per la creazione di nuovi modelli, processi e prodotti sostenibili, condividendo forme diverse ma necessariamente integrabili di intelligenze - dall’umana all’Ai - per realizzare un futuro in cui l'innovazione supporti la sostenibilità e migliori la qualità della vita'. E' il messaggio rivolto agli operatori delle filiere immobiliari - dalla progettazione alle costruzioni, dalla finanza ai servizi - e alle Pubbliche Amministrazioni che sarà lanciato domani dal palco di Rebuild 2025 (Centro congressi di Riva del Garda, 6-7 maggio), edizione intitolata 'Connect minds, enable innovation - Condividere le intelligenze per abilitare l'innovazione'. Nonostante la filiera che unisce costruzioni e immobiliare disponga già di gran parte delle competenze necessarie per affrontare le sfide della rigenerazione e del costruire contemporaneo, manca ancora una piena integrazione tra i diversi attori dell’ecosistema. Rebuild si propone proprio come piattaforma abilitante per rafforzare queste connessioni e promuovere una visione condivisa, capace di generare impatti concreti sul futuro del costruito. Per questo motivo mercoledì 7 maggio, a chiusura dell’evento organizzato da Riva del Garda Fierecongressi, verrà presentato il ‘Manifesto per il futuro delle costruzioni’, una guida per orientare l'evoluzione del settore verso un domani ricco di incognite e sfide: cambiamenti climatici, fonti energetiche, mutamenti sociali ed esigenze abitative in primis. “Sarà allo stesso tempo il punto di arrivo dei ragionamenti emersi a Rebuild e il punto di partenza per una riflessione collettiva di tutti gli attori del comparto - spiega Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi - Sarà una guida, un decalogo, una ‘scatola degli attrezzi’ con suggestioni, esempi, esperienze concrete da cui partire per raggiungere ciò che deve essere al centro dei nostri mirini: la sostenibilità, a tuttotondo”. “È fondamentale che la rapida diffusione delle tecnologie digitali abbia un impatto positivo sulla società intera, e che il risultato sia allineato a principi di sostenibilità ed etici - commenta Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi - La convergenza e la connessione tra tecnologie innovative e tradizionali, nuovi saperi e abitudini consolidate, processi d’avanguardia e percorsi abituali devono essere guidate e orientate al miglioramento della qualità della vita di tutti”. È con questo spirito che a Riva del Garda si ritroveranno da domani i principali protagonisti del settore con 30 aziende partner, 4 scientific partner, 4 start up selezionate, 13 enti patrocinatori nazionali e 8 territoriali, 17 media partner, oltre 80 speaker impegnati nelle 16 conferenze in programma, cui si aggiungono 4 workshop dai quali emergeranno contributi decisivi per la stesura del ‘Manifesto’. A livello espositivo, 6 le tematiche sviluppate: Building, Off-site, Energy, Real Estate, Digital, Services, a sostanziare un dibattito sui macro-temi che saranno affrontati, ossia Esg, Costruzioni, Materiali, Energia e Digitale. Tematiche di discussione il cui approfondimento convergerà in una visione che coniuga valorizzazione economica, decarbonizzazione del parco immobiliare, benessere abitativo e sociale accessibile, diffuso e condiviso. Ciò verrà fatto anche identificando le principali aree di intervento sulle quali gli operatori stanno concentrando energie e investimenti, con l'intento di allineare il patrimonio immobiliare esistente e di prossima realizzazione agli standard di sostenibilità definiti dalle politiche pubbliche e dalle direttive europee, in particolare in relazione agli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra fissati per il 2030. “Abbiamo ormai compreso che la sostenibilità variamente declinata è parte del patrimonio imprenditoriale e dell’impianto valoriale delle imprese del comparto - conferma Ezio Micelli, presidente Comitato Scientifico - Rebuild e professore ordinario Università Iuav di Venezia -L'integrazione strategica dei criteri Esg sta generando una trasformazione significativa nella gran parte delle aziende del settore, per le quali sostenibilità e innovazione sono diventati fattori chiave per lo sviluppo, gli investimenti e la competitività. Il ‘Manifesto’ sarà uno strumento utile per accelerare verso questa direzione, ponendo al centro i temi della collaborazione e delle connessioni”.