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(Adnkronos) - La tastiera dell'iPhone 'nemica' dell'italiano? La nuova veste propone una disposizione particolare delle opzioni relative alle vocali accentate. Il meccanismo per selezionare la versione più opportuna di una delle cinque lettere è sempre la stessa: si tiene premuto il tasto della lettera e si scorre alla ricerca della soluzione richiesta. Il metodo non è cambiato ma la mappa delle opzioni è mutata, come evidenzia in un post su X l'utente @suzukimaruti. Il caso principale riguarda la 'e'. L'opzione più utilizzata per molti utenti corrisponde a 'è', quella con accento grave. Scorrendo dopo il 'long press' sulla lettera e, però, la terza persona del verbo essere non è la prima soluzione offerta ma è solo la terza, preceduta anche dalla 'é', decisamente meno utilizzata. Discorso simile per le altre vocali sulle tastiere di molti utenti: per arrivare alla 'ò' bisogna fare lo slalom tra la 'o' con tilde o con umlaut, non proprio di uso comune. Cambia poco anche se si va a caccia delle versioni accentate di 'a', 'i' e 'u'.
(Adnkronos) - I risultati principali del XXIII Rapporto Ismea- Quaivita "sono due: "superiamo finalmente i 20 miliardi di valore complessivo e superiamo i 12 miliardi di esportazione, un dato particolarmente significativo perché realizzato nel 2024 che è stato l'anno della tempesta perfetta tra dazi guerre e instabilità anche dei cambi del dollaro. Malgrado questo la nostra Dop economy ha dimostrato un grande valore e una grande resilienza, quindi dobbiamo essere sicuramente molto soddisfatti". Lo ha detto il presidente di Ismea Livio Proietti commentando i dati della ricerca presentata oggi a Roma alla presenza del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. Quanto all'impatto dei dazi Usa Proietti sostiene "un dato è certo che l'Italia è un paese esportatore trasformatore e non ci piacciono i dazi, così come non ci piacciono le guerre. È evidente che questo tutto ciò che crea instabilità nel mercato non è favorevole per l'Italia, però dobbiamo considerare, ripeto, la grande maturità del nostro sistema produttivo, soprattutto nella Dop economy". Inoltre, rispetto a possibili effetti negativi sulle Dop dall'accordo Ue-Mercosur il presidente di Ismea afferma che "al momento no, non è possibile valutarlo, diciamo che si vedrà, ma oggi parliamo di produzioni non hanno timore un grande timore di poter essere sostituite da produzioni all'estero di diversa qualità".
(Adnkronos) - "Siamo molto attenti ai temi Esg, lo abbiamo fatto anche in termini di innovazione tecnologica, lo abbiamo fatto ponendo al centro l'innovazione tecnologica per cercare di portare vantaggi all'ambiente, di mettere le condizioni di consumare meno. A marzo del 2024 abbiamo lanciato il free route a 6.500 metri di altezza che garantisce maggiore efficienza delle traiettorie nei cieli, risparmio di carburante e Co2. Le compagnie al 31 dicembre di quest'anno hanno risparmiato, soltanto per il 2025, circa 90 milioni di chilogrammi di CO2". Lo ha sottolineato Pasqualino Monti, amministratore delegato del Gruppo Enav, intervenuto oggi, presso l’Associazione della Stampa Estera di Roma, all’Esg Day 2025 di Enav SpA, la Società che gestisce il traffico aereo civile in Italia. L’evento, dedicato al ruolo della sostenibilità e dei principi ESG nel settore della finanza e delle imprese, ha riunito rappresentanti del mondo istituzionale e finanziario, investitori, esperti di sostenibilità e stakeholder del Gruppo ENAV, che hanno discusso l’evoluzione del quadro normativo europeo e le nuove sfide per aziende e mercati. "Abbiamo raccontato al mercato come nel 2024 l'azienda ha raggiunto risultati incredibili sotto tutti i punti di vista - prosegue Monti - È migliorato il bilancio del gruppo, sono migliorate le performance operative, la capacità di vendere nel mondo. Questo mettendo sempre al centro la nostra gente, le persone che operano e lavorano all'interno dell'azienda e che certamente hanno dato un contributo al raggiungimento di questi risultati". "Abbiamo poi un piano di assunzione di 400 risorse nei prossimi cinque anni. Questo è un segnale perché la tecnologia e l'intelligenza artificiale sono fattori importanti che aiutano l'uomo a lavorare meglio, ma che non potranno mai sostituirlo" conclude.