INFORMAZIONISpmc Telecomunicazioni Ruolo: Corporate Communication Manager Ufficio Stampa & External Relations Area: Communication Management Salvatore Acciardi |
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(Adnkronos) - "Oggi l'Ateneo conta 40 mila iscritti e registra un costante aumento delle immatricolazioni anche internazionali. La crescita del numero di nuovi studenti è un buon segnale. Vuol dire che la nostra offerta formativa è di valore e contribuisce a rafforzare la reputazione della Bicocca e anche quella di Milano". Così Giuseppe Sala, sindaco di Milano, in occasione della cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025, questa mattina all’università Milano Bicocca. Il sindaco di Milano ha poi puntato l'attenzione sui passi avanti da fare: "Una metropoli internazionale come Milano non può limitarsi ad attrarre talenti, bisogna impegnarsi a farli crescere e a trattenerli. È difficile farlo se gli studenti fuorisede faticano così tanto a trovare alloggi a costi accessibili. Dobbiamo ampliare l'offerta dei posti letto. È qualcosa che ormai ci deve vedere lavorare insieme. Ne abbiamo poco più di 10 mila, a fronte di 70 mila studenti che vengono da fuori Milano. Abbiamo avviato come amministrazione un tavolo di lavoro in maniera da trovare soluzioni per promuovere nuove residenze universitarie, dall'altra per facilitare iniziative che vertano su questa in questa direzione". Nello stesso giorno, l’Ateneo celebra anche l’inaugurazione della rinnovata Piazza della Scienza: "Questa zona aveva bisogno di una centralità e l'università Bicocca è riuscita a dargliela favorendo il processo di trasformazione di questo quartiere. Come sindaco di Milano - conclude - sono felice di essere qui questa mattina e tutti noi siamo grati all'ateneo perché ci fa respirare un reale clima di innovazione, apertura e condivisione".
(Adnkronos) - La prestigiosa Università di Harvard ha svolto uno studio accurato sul turnaround effettuato in Edizione e nelle principali società del gruppo nel corso degli ultimi tre anni, a seguito del processo di forte discontinuità impresso dal Presidente Alessandro Benetton. A darne oggi notizia è stato lo stesso imprenditore, nel corso di un’intervista a Rtl 102.5. L’analisi è stata effettuata da un pool di docenti e ricercatori dell’Università che, attraverso una serie di visite e interviste realizzate direttamente sul campo, hanno studiato per oltre 6 mesi la significativa evoluzione attraversata dal Gruppo Edizione, dal punto di vista del business e della cultura aziendale, attraverso una focalizzazione importante e concreta su innovazione tecnologica e sostenibilità. Il contenuto accademico dello studio, una vera e propria 'case history', è destinato a rimanere riservato, in quanto sarà utilizzato dall’università americana nell’ambito delle proprie attività di docenza, ma sappiamo che, oltre alla Holding di Treviso, la ricerca ha riguardato la trasformazione degli ultimi tre anni delle principali realtà del Gruppo, oggetto di un percorso di forte discontinuità, impresso da Alessandro Benetton. Lo studio analizza infatti la nascita di Mundys – di cui alessandro benetton e’ vice presidente -, la nuova Capo Gruppo delle infrastrutture e leader globale della mobilità sostenibile, tenuta a battesimo da Benetton a marzo 2023. Tra le principali asset company di Mundys, lo sguardo dei ricercatori si è particolarmente soffermato su Abertis - divenuta una piattaforma di investimenti globali a seguito del rinnovato patto di governance stipulato tra Alessandro Benetton e Florentino Perez - e poi su Aeroporti di Roma, il gestore aeroportuale leader nella sostenibilità e nella qualità dei servizi aeroportuali, dove è stato fondato un Innovation Hub che attira startup innovative da tutto il mondo. Anche la nascita della multinazionale del food & travel retail Avolta, attraverso la fusione di Autogrill e Dufry, è stata oggetto di attenzione. Alessandro Benetton è stato coinvolto direttamente nella presentazione del case lo scorso 8 novembre, nel corso di un evento che si è svolto nella sede di Boston dell’università di Harvard. La parola adesso passa agli studenti, che potranno formarsi anche analizzando l’esperienza di uno dei più grandi gruppi industriali italiani.
(Adnkronos) - Rentri al via. Sfide e opportunità del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti sono state al centro di una tavola rotonda a Ecomondo 2024 dal titolo ‘Rentri: dove eravamo rimasti?’, a cura di Ricicla.tv. “Il Rentri è una sigla, un acronimo che sta per Registro Elettronico Nazionale di Tracciabilità dei Rifiuti. Quindi, la parola chiave è 'elettronico', perché il registro è una fattispecie già utilizzata nella tracciabilità dei rifiuti regolarmente, solo che avviene in larga parte in formato cartaceo. Ora, così come è accaduto per la fatturazione elettronica, qualche anno fa, e che sta funzionando bene, accadrà lo stesso nel mondo dei rifiuti, cioè si passa al digitale”, spiega Antonino Rapisardi, direttore commerciale Omnisyst, azienda con trent'anni di esperienza nella gestione circolare dei residui industriali, partecipata dal Green Transition Fund di Algebris. Si parte a breve: l'avvio è previsto per il 13 febbraio. “C’è una finestra che si apre il 15 dicembre e termina il 13 febbraio, che darà la possibilità alle aziende di iscriversi e di cominciare a far girare il sistema. Dal 13 febbraio ci auguriamo tutti di essere in questa nuova era molto importante, un'era digitale per la tracciabilità e la gestione dei rifiuti”. Omnisyst ha chiarito il proprio approccio proattivo in vista dell’avvio del sistema. “In questo periodo di transizione, il nostro impegno è supportare i clienti con una strategia basata su preparazione ed esperienza, automazione e supporto costante”, spiega Rapisardi. L’azienda ha già aggiornato la propria piattaforma, predisposto l’interoperabilità col Rentri, facendosi carico di tutta la complessità burocratico-amministrativa (es. iscrizione al portale del ministero in video call con tecnici Omnisyst, Fir e registro di carico e scarico precompilati, ecc...). “Gestiamo circa 130mila tonnellate di rifiuti all'anno e serviamo oltre 700 aziende in tutta Italia e in tutti i settori. Questo ci permette di affrontare rapidamente i cambiamenti e di far sì che i nostri clienti non risentano dell’aumento della complessità”, rimarca il direttore commerciale. Uno dei punti chiave emersi durante la tavola rotonda, dove sono intervenuti anche rappresentanti dal ministero dell'Ambiente, da Herambiente, A2A, Cna, Conftrasporto, Assintel e dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali, riguarda i 'nodi da sciogliere'. “Molte delle funzionalità e casistiche pratiche non sono state ancora testate e convalidate”, osserva Rapisardi. “Un’altra criticità riguarda l’incremento dei dati richiesti per la compilazione dei formulari e dei registri elettronici. Dalla nostra esperienza, abbiamo rilevato che, mediamente, le aziende che gestiscono autonomamente i propri rifiuti, presentano un'incidenza di non conformità per oltre il 10% dei documenti prodotti. Con l’arrivo del Rentri, questi errori potrebbero aumentare proprio a causa della maggiore complessità”, aggiunge. Dal punto di vista normativo e tecnico, una delle criticità maggiori evidenziate da Omnisyst durante la tavola rotonda riguarda l’opportunità persa di una vera digitalizzazione completa: Rentri è un’aggiunta rispetto al registro di carico e scarico, con molte informazioni che sono sostanzialmente raddoppiate, questo significa che un soggetto deve adempiere al registro di carico scarico e adempiere anche al Rentri. Secondo Rapisardi, “l'implementazione di un unico sistema centralizzato avrebbe semplificato le procedure”.