(Adnkronos) - Sono iniziati a Doha i negoziati per la seconda fase dell'accordo tra Israele e Hamas finalizzato a proseguire il cessate il fuoco in vigore dal 19 gennaio nella Striscia di Gaza e a ottenere lo scambio tra ostaggi e detenuti palestinesi. Lo rende noto un alto funzionario di Hamas, Abdel Rahamane Shadid. "E' iniziato un nuovo ciclo di negoziati per il cessate il fuoco" e "ci auguriamo che questo si traduca in progressi tangibili verso l'avvio della seconda fase", ha affermato in una nota. "Il nostro movimento sta affrontando questi negoziati in modo positivo e responsabile", ha aggiunto. Fonti di Hamas avevano dichiarato in mattinata al quotidiano saudita Asharq Al-Awsat che i colloqui del gruppo con l'inviato del presidente degli Stati Uniti per gli affari degli ostaggi Adam Boehler sono stati "positivi", ma che ci vorrà più tempo prima che producano risultati. Secondo le fonti, gli Stati Uniti hanno avviato le discussioni, ma i leader di Hamas hanno proposto un "hudna" - un cessate il fuoco della durata compresa tra cinque e dieci anni - a Boehler. Tuttavia, le fonti hanno sottolineato che Hamas non si è impegnata a disarmare, affermando che tale decisione è una questione interna palestinese che potrebbe essere affrontata solo come parte di un processo politico che garantisca la creazione di uno stato palestinese.
(Adnkronos) - In occasione della Giornata Internazionale della donna Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl, ricorda e condanna la penalizzazione che subiscono le donne dopo la nascita di un figlio. "Non è possibile - ha detto nel corso dell'evento del sindacato 'Donne, lavoro, futuro' - che da noi abbia un peso così grande e negativo la 'child penalty', la penalizzazione che le donne subiscono alla nascita di un figlio. Succede a un quinto delle donne, che lasciano il lavoro proprio in quello che dovrebbe essere il momento più bello della propria vita. Una cosa totalmente assente per gli uomini, una discriminazione inaccettabile". ''Se questo accade, - sottolinea la sindacalista è anche perché l’organizzazione del lavoro nelle imprese, e più in generale nella società, rimane fondamentalmente modellata sugli uomini''. Secondo Fumarola "ancora è troppo diffuso, persino implicitamente, il pensiero che dietro a ogni uomo che lavora ci sia una donna che si occupa dei compiti di cura". "Siamo al nodo fondamentale di una 'conciliazione' ancora insufficiente tra vita familiare e lavorativa. Investire sulla parità di genere, - ha detto - significa trainare la crescita. Vanno create le condizioni affinché le donne possano entrare nel sistema produttivo, restarci e competere alla pari''. Nel corso dell'evento 'Donne, lavoro, futuro' Daniela Fumarola ha parlato anche di pensioni. "Non appena si riaprirà il tavolo di confronto sulle pensioni, quello della previdenza al femminile" sarà "uno dei primi punti da affrontare". "Non c’è dubbio: la parità non si fa per legge, dall’oggi al domani. Bisogna costruire le condizioni", ha spiegato. "La questione dei tempi e delle modalità di lavoro - ha detto ancora - va affrontata, garantendo a lavoratrici e lavoratori un maggior grado di libertà nella loro gestione, incentivando in modo significativo congedi parentali equamente distribuiti, smart-working contrattato, welfare negoziato di taglio sociale. Le chiavi decisive, per noi, sono la partecipazione, intesa proprio come 'filosofia' di fondo, e il rafforzamento della contrattazione collettiva aziendale".
(Adnkronos) - “L'obiettivo della campagna è sensibilizzare le persone ad utilizzare correttamente i cestini stradali, che sono uno strumento utile al decoro di tutte le strade e delle piazze che abitiamo". Lo ha dichiarato la presidente di Amsa, Carlotta Ventura, alla presentazione della campagna 'Mettici la Testa', che ha preso il via a Milano con l’inaugurazione di un’installazione interattiva per portare cittadini, city users e turisti 'dentro' al fenomeno dell’utilizzo improprio dei cestini stradali. In piazza XXV aprile un enorme contenitore alto circa 7 metri è diventato, quindi, uno spazio di riflessione in cui le persone possono letteralmente 'mettere la testa' e osservare il problema dei conferimenti errati. "E’ un modo giocoso, quello utilizzato, sull'onda di intrattenere e non essere prescrittivi o punitivi. Speriamo che abbia il risultato di coinvolgere le persone, spiegare loro come si utilizzano correttamente i cestini, in quanto non si utilizzano per i rifiuti di casa, ma sono adibiti per i piccoli rifiuti che abbiamo in mano quando siamo per strada”, ha spiegato Ventura, aggiungendo che "la campagna ‘Mettici la Testa’ non è sola, fa parte di un filone di conversazione con i cittadini, in cui spieghiamo all'impegno degli operai, dei colleghi, degli spazzini e l'impegno dell'azienda nell'investire anche nell’educazione e nel rispetto verso gli altri”.