(Adnkronos) - Quinto appuntamento stasera, martedì 14 ottobre, alle ore 21.20 su Rai 2 con 'Freeze – Chi sta fermo vince!', il game show condotto da Nicola Savino e Rocío Muñoz Morales. Dall’Auditorium del Centro Produzione Tv di Napoli otto nuove celebrità chiuse in una stanza cercheranno di restare immobili qualunque cosa accada. In questa puntata si sfideranno Ale Betti, Gigi, Valeria Marini, Juliana Moreira, Francesco Paolantoni, Giulia Penna, Ross e Federico Russo. Quando Nicola Savino annuncerà il momento 'Freeze', i concorrenti – divisi in due squadre – dovranno tentare di rimanere impassibili di fronte alle più svariate provocazioni: niente sorrisi, niente reazioni, nessun movimento. A metterli alla prova, una serie di situazioni e provocazioni pensate per testare il loro sangue freddo. I concorrenti non sapranno mai cosa li aspetta e dovranno affrontare ogni round con autocontrollo e nervi d’acciaio. A giudicare la loro imperturbabilità, il 'Grande Freezer', ossia gli 'arbitri' Mara Maionchi, Ubaldo Pantani e, in qualità di terza guest star, l’arbitra Manuela Nicolosi. Al termine di ogni manche, gli arbitri assegneranno un punteggio valutando ogni minimo movimento compiuto dai concorrenti. La classifica verrà aggiornata insieme a Rocío Muñoz Morales, ma solo una squadra accederà al round finale che decreterà il vincitore assoluto di Freeze. Nell’ultima sfida, infatti, saranno i concorrenti della squadra in vantaggio a darsi battaglia tra di loro per contendersi la vittoria e il trofeo più 'glaciale' della TV. Tra una prova e l’altra, non mancheranno momenti di leggerezza, gioco e improvvisazione in puro stile Freeze.
(Adnkronos) - "Sono molto contento per la firma di questo protocollo d’intesa, è un grandissimo valore aggiunto. Ringrazio Inps per aver spinto in questa direzione. Significa poter fornire ai lavoratori degli strumenti importanti di tutela”. Così il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, in occasione della firma del Protocollo d’intesa tra la Direzione metropolitana INPS di Roma e la Prefettura di Roma per la costituzione della sezione territoriale provinciale di Roma della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. La firma è stata messa oggi presso la Prefettura di Roma. “Sono ancora toccato dall’incontro col ragazzo indiano morto dopo aver perso un braccio ed essere abbandonato ignobilmente – spiega Giannini – Questo protocollo d’intesa offre alle aziende dei punti di riferimento costanti per poter agire nella legalità. Prevedo una ricaduta positiva sul settore agricolo e alla fine sui consumatori con prodotti di qualità”. Il Protocollo ha l’obiettivo di promuovere iniziative congiunte in materia di politiche attive del lavoro, di contrasto al lavoro sommerso e all’evasione contributiva, nonché di sostegno e assistenza ai lavoratori stranieri immigrati impiegati nel settore agricolo. “Ci siamo lasciati con l’impegno preciso di rivederci tra tre o quattro mesi per vedere quanto è stato fatto. Questo è un protocollo importantissimo che deve essere applicato e seguito con cura per portare vantaggio a tutti” conclude Giannini.
(Adnkronos) - L'Italia “è un paese leader. Se guardiamo a livello dei Paesi europei siamo secondi solo ai Paesi Bassi. Per dare un dato, a oggi in Italia circa il 20% dei nostri prodotti già contiene prodotto da riciclo, quindi sicuramente anche kpi molto importanti”. Lo ha detto oggi all’Adnkronos Massimo Di Amato, vicepresidente Assolombarda con delega all'Economia circolare e Tecnologie ambientali, a margine del convegno “Creare valore economico sostenibile attraverso la gestione circolare dei residui industriali” presso Sda Bocconi School of Management, in collaborazione con Omnisyst. La Lombardia “è un'eccellenza”. A livello di raccolta differenziata “noi siamo già oltre il 73%, quando la media europea è al di sotto del 40, ma soprattutto la Lombardia ha un modello tale per cui si è resa autosufficiente nella gestione del ciclo dei rifiuti. Questa è una delle grandi tematiche, soprattutto se la guardiamo nel panorama italiano”. “Le nostre istituzioni – ha sottolineato il vicepresidente di Assolombarda - devono fare di più per far sì che questo modello sia replicato, possibilmente a livello italiano ma anche a livello europeo, perché è evidente che questa è una delle leve per far sì che si venga a creare quell’ecosistema che non è solo fatto di norme, ma anche di strumenti finanziari atti a incentivare un cambiamento”. “Bisogna spingere le nostre aziende verso un modello più sostenibile e far leva sull'economia circolare soprattutto per generare competitività e indipendenza verso l'estero”. “Le istituzioni possono avere un ruolo assolutamente centrale e possono essere a tutti gli effetti un motore di cambiamento” per abilitare le filiere sostenibili e l’economia circolare. “È chiaro che noi oggi dobbiamo intervenire a livello di regole, quindi creare chiarezza normativa – ha messo in guardia Di Amato -. Come Assolombarda riteniamo anche che il partenariato pubblico privato sia un qualcosa su cui spingere molto di più perché è una delle leve principali per far sì che appunto si converga verso un modello più sostenibile, quindi di adozione delle logiche di economia circolare, dello sviluppo delle filiere. E ovviamente questa è una leva per rendere le nostre aziende sempre più competitive e indipendenti”.