INFORMAZIONIPioneer Investments Assicurazioni, Banche e Finanza Ruolo: Amm. Delegato Pioneer Global Asset Management Area: Top Management Roger Yates |
INFORMAZIONIPioneer Investments Assicurazioni, Banche e Finanza Ruolo: Amm. Delegato Pioneer Global Asset Management Area: Top Management Roger Yates |
(Adnkronos) - "Noi non volevamo insistere con la guerra", ma "la guerra non è finita" e "ci sta costando moltissimo". Così il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, dopo la notizia dell'uccisione del leader di Hamas, Yahya Sinwar, nel sud della Striscia di Gaza. Netanyahu ha espresso apprezzamento per il "lavoro eccezionale" delle forze di sicurezza israeliane. "Ancora una volta abbiamo dimostrato al mondo come il bene vince sul male", ha affermato sottolineando come "il male ha subito un duro colpo oggi". "Hamas non resterà al potere", ha incalzato Netanyahu. "Il conto è stato regolato" da parte degli "eroici soldati di Israele", ha quindi affermato Netanyahu aggiungendo: "Questo è l'inizio del dopo Hamas, e questa è un'opportunità per voi, residenti di Gaza, di liberarvi finalmente dalla tirannia di Hamas”. "Ai terroristi di Hamas dico: i vostri leader stanno scappando e saranno eliminati. Mi rivolgo a tutti coloro che tengono i nostri ostaggi: chiunque deponga le armi e restituisca i nostri ostaggi, gli permetteremo di andarsene e di vivere. Chiunque faccia del male ai nostri ostaggi, avrà la testa sporca di sangue e ne risponderà", ha dichiarato quindi il premier israeliano. "La restituzione degli ostaggi è un'opportunità per raggiungere tutti i nostri obiettivi e avvicina la fine della guerra”, ha detto ancora Netanyahu parlando di "guerra di resurrezione" per Israele. Si tratta delle stesse parole che, secondo indiscrezioni dei giorni scorsi dei media israeliani, il premier israeliano aveva proposto durante una riunione di governo il 7 ottobre scorso, suggerendo di cambiare il nome dell'operazione da 'Spade di Ferro' a 'Guerra di resurrezione'.
(Adnkronos) - "L'Italia è un Paese molto interessante per investire. Noi abbiamo investito molto qui e vogliamo continuare a investire". Lo ha detto, Jorge Álvarez, ceo del gruppo Retelit in occasione del Comolake su tecnologia e digitale.
(Adnkronos) - Per la sostenibilità nel settore agroalimentare "inizia il secondo tempo, in cui il tema centrale è che dobbiamo cambiare il modello di consumo". Lo ha detto Stanislao Fabbrino, presidente e ad di Fruttagel, intervenendo all'edizione 2024 dello Human&Green Retail Forum, in corso oggi al Palazzo Reale di Milano. "Siamo una società basata sui consumi e l'unico modo per andare nella direzione di quel cambiamento necessario per invertire le sorti del pianeta, è cambiare il modello di consumo, passando da un modello lineare, basato sul prezzo basso, che non tiene conto dello spreco, a un modello rigenerativo, circolare, basato sul prezzo giusto e che ottimizza la gestione dello spreco", ha spiegato Fabbrino, ammettendo però che "tutto questo ha un grande punto di debolezza: il prezzo. Il problema è che la sostenibilità del primo tempo è una sostenibilità semplice, perché fa rima con efficienza, quella del secondo tempo è quella in cui bisogna trovare un equilibrio tra il profitto e lo scopo dell'azienda. E' lì che andiamo a toccare le vene sensibili, perché quando il tema della sostenibilità intacca il profitto, evidentemente si entra in una logica diversa". Per quanto "la grande distribuzione abbia avuto un grande ruolo, per cui noi dobbiamo ringraziarla, è chiaro però che il secondo tempo inizia anche se noi riusciamo a uscire dalla logica per cui il valore dei cibi e dei prodotti non è rappresentato solo dal prezzo. Se siamo quindi capaci di attribuire altri elementi di valore al prezzo, per aiutare il consumatore a fare una scelta più consapevole". Per quello che ha chiamato "il secondo tempo" della sostenibilità "la parola chiave è 'equilibrio'", ha detto l'ad.