INFORMAZIONIUnindustria Industria, Commercio e Artigianato Ruolo: Presidente Sezione Consulenza, Attività Professionali e Formazione Area: Human Resource Management Roberto Santori. |
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(Adnkronos) - Continuano anche oggi i messaggi di cordoglio per la morte di Pippo Baudo, deceduto ieri all'età di 89 anni. A partire da Lorella Cuccarini, che ricorda con un commovente messaggio il presentatore con cui ha condiviso tappe importanti della sua carriera, a partire da ‘Fantastico 6’. “A giugno, per il tuo compleanno, non ero riuscita a raggiungerti telefonicamente per farti gli auguri e questo mi aveva impensierito. Ho sperato tanto che questo momento non arrivasse mai”, scrive Cuccarini su Instagram . “Sei stato il mio maestro e il mio papà artistico. Grazie a te la mia vita è stata piena di soddisfazioni e i miei sogni di bambina si sono avverati. Lavorare al tuo fianco e imparare da te è stato un privilegio unico, perché sei e sarai sempre il numero 1. A te, il mio eterno grazie. Per tutto. Ti voglio un mondo di bene. A Dio”, conclude. "Pippo non era semplicemente un conduttore televisivo, era un amico caloroso, una bella persona"., scrive Romina Power sui social, postando una foto che la ritrae insieme al conduttore e ad Al Bano. "Grande pioniere di eleganza, costruzione e innovazione. Ha percorso epoche diverse della televisione rimanendo sempre attuale. È terminata una vita ma non una storia. Ciao Pippo, fai buon viaggio", il ricordo di Paolo Bonolis. "Quanti ricordi, incontri memorabili, sfide vinte, un protagonista che ha sempre saputo innovarsi. In tv, dicevi, la musica si vede! L’ho sempre tenuto presente nel mio lavoro. Ciao Pippo, ci rivedremo di nuovo un giorno, fai buon viaggio e grazie sempre”,le parole della cantante e produttrice discografica Caterina Caselli. “Questa notizia mi arriva come un brivido freddo in una rovente notte d’agosto: Pippo Baudo ci ha lasciato. E se per tutti è un dolore - perché quando muore un’istituzione come lui il dispiacere unisce tutta la penisola - per me lo è ancora di più, perché con Pippo avevo un rapporto personale di fiducia, stima, amicizia”, scrive l’attore e comico Enrico Brignano sui social. “Aveva l’età di mia madre e, con la sua esperienza, la sua scaltrezza, la sua visionarietà l’ho sempre considerato un consigliere prezioso. Insieme - scrive ancora Brignano - abbiamo giocato in tv, ci siamo improvvisati Liolà e zi’ Simone per interpretare una canzone della sua bella Sicilia…ci siamo confessati e assolti reciprocamente. Certo, non ci frequentavamo tutti i giorni, ma ogni volta ritrovarsi era una festa, un piacere e un onore. Caro Pippo, purtroppo non si può essere eterni, ma tu un segno che durerà per molto tempo lo hai lasciato. Nel cuore di tutti e, soprattutto, nel mio. Buon viaggio Pippo”, conclude. “Ciao Pippo, conservo molti ricordi di cose fatte insieme. Per 40 anni le nostre strade si sono incrociate. Sanremo, Domenica in, Fantastico, Papaveri e Papere. Grande rispetto per la tua storia che è stata anche la nostra storia. Hai rappresentato la cultura popolare italiana con competenza e passione. Indelebile per me il ricordo di Sanremo 1992 con ‘Portami a ballare’”, afferma sui social il cantautore e conduttore Luca Barbarossa, sottolineando come il leggendario conduttore abbia “sempre fatto esprimere liberamente gli artisti che ospitavi, anche i più scomodi, senza mai cedere a ingerenze censorie. Con te se ne va un'epoca ricca di contenuti nobili ma accessibili a tutti. Ci mancherai”, conclude. “Caro Pippo, ho un concerto proprio qui, nella città del Festival dove tu mi hai voluto nel 2007 contro ogni previsione, tra i Big della canzone italiana. Non so che cosa avevi visto in me, forse quello che nemmeno io riuscivo a intravedere. Eppure ci hai creduto: non appena hai ascoltato ‘Ti regalerò una rosa’ con cui poi incredibilmente vinsi quell'edizione, volando su una vecchia sedia di legno. Da lì, posso dire, è partito tutto, e se non ci fossi stato tu, sarebbe stata molto dura. Forse non ci sarebbe stato un futuro, e quindi nemmeno questo presente”. Così il cantautore Simone Cristicchi in un post social. "L’ultima volta che si sono sentiti è stata a febbraio di quest’anno: "Avevi ascoltato la mia ‘Quando sarai piccola’ e con la tua voce stanca, mi hai detto cose irripetibili e amorevoli, incoraggiandomi come farebbe un padre. Mi hai insegnato - scrive ancora Cristicchi - che la musica e l'arte in generale, può cambiare in meglio la vita alle persone. E se c'è una cosa di cui sono sicuro è che tu, con il tuo intuito innato, la vita l'hai cambiata a tanti. Anche a quel giovane cantautore coi ricci e gli occhiali. E io questo, amico mio, non lo dimenticherò mai”, conclude. “Era il 2002, avevo appena compiuto 15 anni e tu con orgoglio mi presentavi come la ‘piccina’ del Festival, la più giovane. I tuoi occhi brillavano di fierezza e orgoglio nei miei confronti. Mi hai scelta tra migliaia di persone, hai creduto in me senza esitazioni e, per anni, mi hai donato consigli preziosi mentre mi guardavi crescere. Per tutto questo ti sarò sempre grata. Ti voglio bene Pippo, grazie per essere stato il mio maestro…il maestro di tutti. Buon viaggio”, scrive Anna Tatangelo, ricordando Pippo Baudo, alla conduzione di Sanremo 2002 in cui la cantante di Sora ha vinto la sezione Giovani con il brano ‘Doppiamente fragili’ all’età di 15 anni
(Adnkronos) - Agosto è il mese del rallentamento. Ma per chi fa impresa, per i professionisti e per i lavoratori che vogliono arrivare pronti alle sfide dell’autunno, può diventare anche il momento più efficace per pianificare la ripartenza. Tra la chiusura dei bilanci, gli aggiornamenti normativi e le evoluzioni tecnologiche, è sempre più strategico, infatti, giocare d’anticipo. E l’estate può offrire proprio lo spazio per farlo con lucidità e tempo, senza il peso delle urgenze quotidiane. Non si tratta di lavorare anche in vacanza. Si tratta di prendersi un tempo di qualità, per rimettere in equilibrio corpo e mente, e ripartire con obiettivi chiari, strumenti nuovi e un’energia più allineata al cambiamento. Perché, oggi più che mai, chi si prepara prima ha già mezzo vantaggio. Ecco allora 5 aree su cui è possibile (e utile) lavorare in questo periodo, anche in modo leggero, per trasformare lo 'spleen' da rientro in un’occasione di ripartenza solida, competitiva e consapevole, con i consigli degli esperti. 1. Formazione estiva: aggiornare competenze per restare rilevanti. Che si tratti di rafforzare il proprio profilo professionale o di aiutare il team a crescere, l’estate è il momento ideale per investire in competenze. Piattaforme come la app Women Plus di Women at Business offrono corsi gratuiti, certificati e flessibili su temi chiave: Ai, public speaking, gestione dell’ansia, Excel, cybersecurity, design thinking e altro ancora. "Lo chiamiamo 'spleen da rientro', ma spesso è solo un segnale: qualcosa deve cambiare. Agosto è il momento perfetto per fare spazio al nuovo, aggiornare le competenze e magari candidarsi a nuove opportunità, arrivando preparate a settembre", commenta Laura Basili, founder di Women at Business. 2. Ai come alleato per l’efficienza delle micro, piccole e medie imprese. L’intelligenza artificiale non è più solo una moda. È uno strumento operativo concreto, alla portata anche delle realtà più piccole. Strumenti come Groow, la piattaforma di Ai Agent pronti all’uso e capaci di agire in autonomia su attività reali realizzata da Webidoo, stanno cambiando il modo in cui le pmi affrontano il lavoro quotidiano. "Per le piccolissime e medie imprese, l’Ai non è un lusso, è una leva strategica. L'integrazione nei processi aziendali di assistenti virtuali permette di automatizzare i task ripetitivi e fare più in meno tempo, senza aumentare i costi. L'ultimo report di Webidoo Insight Lab lo conferma: le imprese che hanno già adottato soluzioni di intelligenza artificiale fanno registrare un incremento di produttività che può superare anche il 40%. Chi inizia adesso, gioca d’anticipo", assicura Giovanni Farese, Ceo di Webidoo. 3. Personal branding e posizionamento: ripensare il profilo professionale. Per imprenditrici, freelance e professioniste, la pausa estiva è l’occasione per ripensare la propria identità digitale. Aggiornare il profilo LinkedIn, raccontare meglio i propri progetti, riorganizzare il Cv, rendere più chiaro il proprio valore aggiunto. Tutti passi utili per farsi trovare pronte nel momento in cui si aprono nuove selezioni o si definiscono nuovi incarichi. 4. Ripensare la gestione energetica in vista dello 'switch day' di gennaio. A gennaio 2026 entrerà a pieno regime lo switch day, con cui le imprese dovranno abbandonare il mercato tutelato dell’energia. Questo rende l’estate il momento giusto per iniziare a valutare modelli alternativi e più sostenibili di approvvigionamento energetico, come il fotovoltaico per l’autoconsumo. "La soluzione migliore, per noi, è nella sempre maggiore diffusione del RaaS (Renewable-as-a-Service), basato sulla realizzazione di impianti fotovoltaici per l’autoconsumo fisico o diffuso. Secondo i nostri modelli economici esperiti sul campo, per almeno il 50% dei consumi le aziende possono traguardare risparmi dai 60 euro/MWh ai 115 euro/MWh. E grazie alla modalità Care&Share tali risultati non hanno nemmeno bisogno che l’azienda si sobbarchi costi fissi, gestionali o oneri finanziari", spiega Moreno Scarchini, Ceo di EnergRed. 5. Preparare il mindset: leadership, consapevolezza, pianificazione. La leadership di oggi non è solo fatta di hard skill. È fatta anche di capacità di lettura del contesto, auto-consapevolezza e visione. L’estate è il momento perfetto per mettere ordine nelle idee, riscrivere obiettivi, rifocalizzarsi. Un’agenda nuova, un taccuino strategico, uno spazio per la riflessione: bastano questi strumenti per tornare a settembre con una marcia in più.
(Adnkronos) - “Il Programma Emtn è molto importante perché sancisce il ritorno a raccogliere capitali in Italia, rafforzando il mercato dei capitali italiani che negli ultimi anni ha sofferto l'emorragia verso mercati esteri. L'Italia non ha nulla da invidiare agli altri paesi. Riteniamo che il rimpatrio in Italia sia la mossa giusta negli interessi di Iren e del sistema economico italiano”. Sono le dichiarazioni di Luca Dal Fabbro, presidente di Iren, alla ‘Ring the Bell Ceremony’ organizzata a Palazzo Mezzanotte da Iren per celebrare la costituzione del nuovo Programma Emtn (Euro Medium Term Notes). Iren ha rinnovato il proprio Programma incrementando l’ammontare massimo da 4 a 5 miliardi di euro. Il Prospetto informativo relativo al Programma è stato approvato da Consob e ha ottenuto il giudizio di ammissibilità alla quotazione sul Mercato telematico delle obbligazioni (Mot) da parte di Borsa Italiana. Un ruolo importante è riservato alla sostenibilità. “Il denaro che raccogliamo sul mercato - prosegue Dal Fabbro - serve per aumentare gli investimenti sulla resilienza ambientale, sul rafforzamento delle reti idriche, sull'efficientamento del parco termoelettrico, il fotovoltaico, l'eolico. Alimentiamo progetti che devono essere sostenibili e che aumentano la resilienza ambientale. Siamo convinti che si tratti di un buon investimento che, da un lato, offre rendimento agli azionisti e dall’altro rende l’azienda più solita. Investire nella sostenibilità non è un peso, ma una grande opportunità di rendere le aziende più solide”. Nella scelta di procedere all’emissione di nuovi titoli obbligazionari ha influito la semplificazione burocratica e normativa: “È stato fatto un grandissimo lavoro di semplificazione da parte di Borsa Italiana e Consob - aggiunge - questo è uno degli elementi che ci ha indotto a investire. Faccio i complimenti al team di Consob e di Borsa Italiana. Grande lavoro a beneficio di emittenti come la nostra e di tutte le imprese italiane. L’Italia deve tornare a fare industria, nel nostro Paese abbiamo una iper finanziarizzazione del sistema italiano, ma facendo industria ci saranno soldi per alimentare la finanza”. Infine una considerazione sul nucleare: “Il nucleare è un orizzonte molto lungo. Per fare una centrale nucleare ci vogliono tra i 10 e i 15 anni. Il suggerimento che darei a chi parla di nucleare è di sopravvivere nei prossimi 5-10 anni facendo quello che è possibile e in parallelo studiare le migliori forme per produrre energia elettrica sostenibile e sicura., con tutte le fonti, nessuna esclusa” conclude Dal Fabbro.