(Adnkronos) - "Dal momento della diagnosi di diabete occorre puntare sulla prevenzione delle complicanze: quindi è assolutamente fondamentale, in tal senso, che ci sia per i pazienti la possibilità di accedere ai nuovi farmaci, a tutti i device il più presto possibile. Obiettivo, infatti, è riuscire a prevenire le complicanze che possono interessare le persone con diabete, causandone un deterioramento della qualità di vita. L'accesso ai nuovi farmaci infatti può garantire una migliore qualità di vita a milioni di pazienti". Così all'Adnkronos Salute Stefano Nervo, presidente Diabete Italia Odv, in occasione dell'incontro - oggi in Senato - promosso dalla senatrice Daniela Sbrollini per il World Diabets Day, durante il quale è stata presentata la campagna 'Facciamo squadra attorno al diabete' realizzata da FeSDI, Federazione società diabetologiche italiane. Per Nervo, anche per il Wdd 2024 la parola d'ordine "deve essere prevenzione - spiega - per quanto riguarda il diabete tipo 2, attraverso l'adozione di corretti stili di vita. Combattendo il sovrappeso e l'obesità possiamo prevenire la malattia". Prevenzione e diagnosi precoce anche "per il diabete tipo 1 che colpisce soprattutto i bambini. Grazie agli screening - conclude - dal 2025 in tutta Italia saremo in grado di evitare la chetoacidosi, la più grave e temibile complicanza del diabete di tipo 1, che può portare anche alla morte".
(Adnkronos) - Importante traguardo per il Centro studi del consiglio nazionale degli ingegneri. L’istituzione, infatti, compie quest’anno 25 anni e il Cni ha deciso di celebrare questa significativa ricorrenza attraverso un evento che si terrà a Roma il prossimo 15 novembre. La storia del Centro studi CNI si è intrecciata con una lunga stagione di trasformazione e crescita del sistema ordinistico e del nostro Paese. A metà degli anni ’90 il Cni aveva avvertito la necessità di dare vita ad una svolta rispetto alle evoluzioni che erano in atto sia all’interno del sistema ordinistico che nel sistema economico e sociale del Paese. L’ingegneria diventava sempre più “poliedrica” con l’affermarsi di nuovi ambiti di specializzazione. Tuttavia, il sistema ordinistico era messo in discussione e visto sostanzialmente come un ostacolo al libero dispiegarsi delle dinamiche concorrenziali e di mercato. Da allora il Cni ha cercato di intercettare e di comprendere i cicli evolutivi del paese, con il preciso intento di acquisire un più marcato status di corpo sociale intermedio e di organismo di rappresentanza in grado di cogliere le istanze degli iscritti all’Albo e di interloquire in modo autorevole con le Istituzioni, con le forze politiche e con numerosi altri attori del contesto economico. Il Centro Studi ha accompagnato il Cni in questo percorso di crescita e di affermazione come organo di tutela degli interessi collettivi e come organo di rappresentanza degli iscritti all’albo e dell’ingegneria nel suo complesso. C’era poi un obiettivo che andava ben oltre l’istituzione del Centro Studi. Chi governava allora il Consiglio nazionale degli ingegneri si proponeva di diventare struttura di rappresentanza della classe dirigente. Per esserlo davvero, però, era necessario possedere conoscenza, competenza e capacità di visione, doti che certamente ai ranghi dell’ingegneria italiana non sono mai mancate. In questo senso, il Centro Studi ha rappresentato un supporto determinante. Con le sue analisi e i suoi rapporti è riuscito a scandagliare i molteplici fenomeni che hanno attraversato la società, contribuendo ad elaborare le migliori strategie per affrontare il futuro degli ingegneri. “Ormai da 25 anni il Centro Studi accompagna e supporta il Consiglio Nazionale nella sua attività politico-istituzionale – dice Angelo Domenico Perrini, presidente del Cni- l’adeguata rappresentanza dei nostri iscritti e, più in generale, dell’ingegneria italiana deve appoggiarsi necessariamente sulla conoscenza puntuale dei fenomeni e delle tendenze che attraversano il Paese, nelle sue diverse fasi storiche. In questo senso, le analisi e i rapporti del Centro Studi per noi hanno rappresentano e continueranno a rappresentare un elemento irrinunciabile”. “Quello che celebriamo quest’anno è un anniversario importante che rappresenta contemporaneamente uno sguardo sulla strada percorsa e uno stimolo per l’avvenire", afferma Gianni Massa, presidente della Fondazione Cni. "La cultura tecnica e le rappresentanze di categoria hanno necessità, per continuare a costruire il ruolo di congiunzione tra professione e politica, di approfondimento scientifico e di valutazioni di impatto sociale, economico e professionale. In questo senso, il Centro Studi offre un supporto indispensabile”, spiega ancora. “I 25 anni del Centro Studi rappresentano un momento di riflessione importante per tutta la categoria – dice Marco Ghionna, presidente del Centro studi Cni - guardare con l'esperienza del passato, il presente e il futuro sarà un esercizio molto importante ed utile per tutti gli ingegneri. L’evento è un momento di osservazione dei nostri motivi identitari con sguardo socio-filosofico, proprio per apprezzarne confini differenti. Un traguardo importante e di tutti”. L’evento celebrativo, che avrà per titolo 'Un lungo percorso guardando al futuro. 25 anni di Centro studi Cni', prenderà avvio con i saluti del presidente del Cni Angelo Domenico Perrini, del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone, del Vice Ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto e del Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami. In seguito Gianni Massa, Presidente della Fondazione CNI, introdurrà uno spazio di riflessione dedicato ai professionisti e all’idea di classe dirigente cui parteciperanno Giorgio De Rita, Segretario Generale Censis, e il filosofo Silvano Tagliagambe. Quindi spazio alle testimonianze con gli interventi dei past president del Centro Studi Paolo Stefanelli, Romeo La Pietra, Luigi Ronsivalle e Giuseppe Maria Margiotta. Infine, ci si proietterà verso il futuro dell’istituzione con gli interventi di Ylenia Colella del Network Giovani Ingegneri e dell’attuale Presidente del Centro Studi Marco Saverio Ghionna. L’appuntamento è per venerdì 15 novembre a partire dalle ore 15 presso lo Spazio Eventi “La Lanterna” in Roma.
(Adnkronos) - Roma 14 nov. 2024 (Adnkronos/Labitalia) "Riguardo la norma europea per la sostenibilità ambientale noi auspichiamo un tavolo entro i primi cento giorni con legislatori, agricoltori e industria. Con la precedente Commissione europea avevamo interagito non essendo contrari alla norma, anzi favorevoli ad esempio a definire cosa fosse il 'bio controllo'". Lo ha dichiarato Paolo Tassani presidente di Agrofarma-Federchimica, durante la presentazione del report dell’Osservatorio Agrofarma presso Palazzo Ripetta a Roma. "Avevamo criticato - ha spiegato - tempi e target fuori logica. Sarebbe importante definire un documento in materia visto che vogliamo aiutare come industria il progresso tecnico dell'agricoltura. Una condivisione è mancata negli ultimi anni e senza di essa si distruggerà l'industria e in futuro ci accorgeremo che avremo bisogno di importare cibo, probabilmente meno controllato, e dovremmo anche pagarlo". Sul mercato illegale degli agrofarmaci ha affermato: "Il bisogno rende di più l'uomo ladro. In Italia sequestrate 30 tonnellate di agrofarmaci illegali. L'industria fa un'attività di controllo importante ma dobbiamo avere supporto dalle istituzioni della distribuzione. Sicuramente sono prodotti assolutamente non controllati che aumentano il rischio per la salute".