(Adnkronos) - Luna Rossa trova il primo ko nel Round Robin della Louis Vuitton Cup. Dopo sei vittorie consecutive, l'imbarcazione italiana è stata battuta da Ineos Britannia che ha controllato la regata sin dalla partenza con gli italiani che hanno pagato a caro prezzo un errore in partenza. Nonostante la sconfitta comunque Luna Rossa rimane al comando del Round Robin con il primo posto che potrebbe arrivare aritmeticamente domani battendo Alinghi. Nella prima regata di giornata aveva battuto American Magic: una sfida serrata nella prima metà, con la barca italiana che ha poi avuto la meglio dal secondo lato di poppa chiudendo con un vantaggio di 22 secondi.
(Adnkronos) - Gli imprenditori non sono felici della proroga delle concessioni fino al 2027: erano altre le aspettative generate dalle dichiarazioni degli esponenti del Governo sull’esclusione del settore dall'applicazione della Direttiva Bolkestein. "Il provvedimento legislativo adottato dal Consiglio dei ministri sulle concessioni demaniali marittime vigenti non ci soddisfa perché prevede la messa a gara delle aziende", affermano in una nota congiunta Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari aderente a Fipe/Confcommercio, e Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba/Confesercenti. "Riuniremo gli organismi dirigenti delle nostre organizzazioni - spiegano - per una valutazione del provvedimento legislativo e per decidere le conseguenti iniziative sindacali. Registriamo, con profondo rammarico, che il provvedimento non ha visto il coinvolgimento, non solo della categoria, ma, anche e principalmente degli Enti concedenti, (Regioni e Comuni), che esercitano, da decenni, le funzioni amministrative in materia. Riteniamo che sia interesse di tutti, non solo degli imprenditori balneari, una riforma organica della materia che salvaguardi le aziende turistiche attualmente operanti, frutto dell’attività e dei sacrifici di migliaia di famiglie di ‘onesti lavoratori’ che hanno costruito un modello di balneazione attrezzata efficiente, di qualità e di successo che il mondo ci invidia. Riteniamo, poi, sia interesse di tutti che questa questione non sia oggetto di strumentalizzazioni politiche ma, piuttosto, di un serio e obiettivo dibattito pubblico”. “È certo comunque - sottolineano i presidenti di Sib e Fiba - che continueremo a batterci, con forza e determinazione a tutela dei diritti, riconosciuti anche dal diritto europeo, degli operatori attualmente operanti e per evitare che sia distrutto o snaturato il modello di balneazione attrezzata italiana fondato, prevalentemente, sul lavoro dei concessionari, non soltanto nel loro interesse, ma, soprattutto, del nostro Paese". A riguardo è intervenuta anche la vicepresidente di Azione, Elena Bonetti. "Per la questione dei balneari, l’attuale governo aveva a disposizione un impianto normativo con la legge delega del governo Draghi, - ha dichiarato a Filo diretto su Rai News - nella quale si indicavano i criteri di definizione delle gare che dovevano prevedere una valorizzazione degli investimenti fatti nel passato. Invece si è introdotta l’ennesima proroga che manda la palla in tribuna: il governo non è stato in grado di fare sintesi e definire i criteri di gara e mettere in campo gare giuste. Noi abbiamo bisogno di innovare e di investire. Non è solo tema di concorrenza, anche dal punto di vista dei balneari, adesso un concessionario che ha una proroga di tre anni, non ha davanti a sé la certezza su quali possano essere gli investimenti, con quale orizzonte e con quali criteri".
(Adnkronos) - “Le città, oggetto del nostro studio, oggi in Italia occupano il 7% del territorio e a viverci è il 30% della popolazione, che produce il 60% del Pil nazionale, ma consuma solo il 29% dell'energia. Ciò è la dimostrazione del fatto che le città hanno delle economie di scala, che abbiamo chiamato economie di densità, che fanno sì che, pur essendo un posto in crescita - dove quindi cresce anche la CO2 che si produce - sono in realtà intrinsecamente efficienti e, quindi, sono delle alleate rispetto al tema della sostenibilità”. Lo afferma l’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini, intervenuto a margine della presentazione del Position Paper “Sostenibilità urbana. Decarbonizzazione, elettrificazione e innovazione: opportunità e soluzioni per città future-fit” realizzato da Teha Group in collaborazione con A2A e il contributo scientifico di ASviS. Il documento è stato presentato oggi, nell’ambito della 50° edizione del Forum di Cernobbio, intitolata “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”. “Stiamo, quindi, lavorando su queste economie di densità: una rete elettrica, ad esempio, presente in una città, allaccia al chilometro cinque volte più utenze rispetto a una rete rurale, mentre una rete dell'acqua tre volte e mezzo - spiega Mazzoncini - Riscaldare un appartamento in una città costa in termini energetici il 20-25% in meno rispetto ad un appartamento in un'area rurale. Dobbiamo lavorare su questo in quanto la sfida alla decarbonizzazione al 2050 è ancora molto complessa da realizzare”. “Abbiamo stimato che una decina di miliardi di euro all'anno di investimenti nelle città - circa 270 miliardi di euro al 2050 - ci può consentire di ridurre del 52% le emissioni di CO2 nelle città. Dobbiamo lavorare molto sui parametri che conosciamo: il teleriscaldamento, le pompe di calore, il tema dell'illuminazione pubblica, il fotovoltaico sui tetti, gli alberi nelle città, tutti aspetti che contribuiscono sia alla sostenibilità che alla qualità della vita delle persone, che rimane uno dei nostri obiettivi fondamentali”, conclude.