INFORMAZIONI![]() Raffaele ParisellaBanca Popolare di Fondi Assicurazioni, Banche e Finanza Ruolo: Head of Sviluppo Organizzativo e Risorse Umane Area: Human Resource Management Raffaele Parisella |
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(Adnkronos) - Si chiama 'summer sad', nota anche come 'Mal d’estate'. Si tratta di una forma meno comune del disturbo affettivo stagionale (sad), caratterizzato da episodi depressivi durante i mesi estivi, che si sia al lavoro o in vacanza. È riconosciuto dalla comunità scientifica come una delle tante espressioni della depressione. Secondo studi recenti, questa condizione riguarda fino al 2% della popolazione, con prevalenza nelle donne. Il 'summer sad' porta alla luce un’emozione tanto diffusa quanto poco compresa: la tristezza. Eppure, conoscerla è importante per affrontare i cambiamenti e capire quando qualcosa non va. "Nei disturbi dell’umore, la tristezza si prolunga per giorni, rendendo più difficile concentrarsi, lavorare e vivere a pieno la quotidianità. Riconoscerla, accoglierla e imparare a gestirla è fondamentale per mantenere un equilibrio emotivo e relazionale, anche in ambito lavorativo dove può ridurre la concentrazione e la produttività, inibire la comunicazione e la motivazione o rendere più difficili le relazioni con colleghi e manager", spiega Diego Scarselli, psicologo e psicoterapeuta, operations manager di Stimulus Italia by Telus health. Sentirsi tristi dopo una delusione o un cambiamento, in periodi di transizione o stanchezza o in giornate particolarmente stressanti o solitarie è naturale. Diventa invece necessario approfondire questo sentimento quando è costante e non passa, quando cioè si associa a un senso di vuoto, colpa o isolamento o quando interferisce con la vita quotidiana o professionale. Non tutta la tristezza è uguale. Esistono momenti in cui ci si sente stanchi e altri in cui il peso emotivo diventa più difficile da portare. "Distinguiamo la tristezza in passeggera o ricorrente e persistente. La prima è legata a contesti specifici: un lunedì grigio, un progetto andato male, un ricordo improvviso. Può durare alcune ore o giorni, ma tende a diminuire con il tempo o con piccole azioni. La seconda, invece, è più profonda, costante, a volte senza un motivo apparente. Può essere un segnale di malessere più ampio, come un episodio depressivo o un burnout", continua Scarselli. Ma come capire se la tristezza nasconde un problema più profondo? "Se ci sentiamo giù da più di due settimane, se perdiamo interesse per ciò che ci piaceva, o se energia e motivazione calano drasticamente, è importante chiedere aiuto a un esperto e approfondire", conclude Scarselli. Vi sono tuttavia delle strategie pratiche e dei consigli che permettono di affrontare questo sentimento, sia nei momenti passeggeri sia in presenza di un malessere più persistente. Come superare allora la tristezza? Ecco dieci consigli degli psicologi per prendersi cura di sé. Nei momenti più difficili, vi sono piccole azioni quotidiane che possono fare la differenza. 1) Attiva i tuoi sensi con piccoli piaceri quotidiani. Inizia la giornata con un rituale che coinvolga tutti i tuoi sensi: il profumo del caffè, il calore della tazza tra le mani, il suono dell’acqua che bolle. Anche una semplice colazione può trasformarsi in un momento di presenza e connessione. Dedicare attenzione consapevole ai gesti ordinari, aiuta a radicarci nel presente e ridurre il flusso continuo dei pensieri negativi. 2) Concediti una trasgressione alimentare consapevole. A volte ci imponiamo regole troppo rigide, anche sul cibo. In un momento di tristezza, puoi offrirti una coccola: un dolce che ami, una colazione diversa, un sapore che ti ricorda un momento felice. Non si tratta di 'compensare', ma di scegliere consapevolmente un gesto che ti nutre anche emotivamente, senza giudizio. 3) Spegni le notizie, accendi un sorriso. La mente triste è più vulnerabile a tutto ciò che è negativo. Scegli di fare una pausa dai social o dai notiziari e cerca invece contenuti che ti facciano sorridere: un video comico, una vignetta, un ricordo buffo. L’umorismo è un alleato prezioso: può alleggerire il peso delle emozioni e offrirti una prospettiva diversa, anche solo per qualche minuto. 4) Pianifica qualcosa di bello (anche piccolo). L’attesa può essere un motore di benessere. Immaginare un’esperienza positiva, come un viaggio o una semplice serata fuori, attiva le stesse aree del cervello coinvolte nella felicità. Non serve prenotare subito: anche solo sfogliare una guida, pensare a una meta, parlarne con qualcuno, può dare slancio ai tuoi pensieri. 5) Indossa ciò che ti fa stare bene con te stesso. L’aspetto esteriore può influenzare lo stato d’animo. Scegli un abito che ti valorizzi, che ti faccia sentire bene. Non per apparenza, ma per allearti con te stesso. Quando ci sentiamo bene fuori, anche dentro può emergere un senso di fiducia e autostima. 6) Muoviti, anche solo per 20 minuti. L’attività fisica, anche leggera, stimola la produzione di endorfine e serotonina, che aiutano a contrastare la tristezza. Non serve una palestra: basta una camminata, una pedalata, un po’ di stretching. Muovere il corpo è un messaggio positivo che invii a te stesso: 'sto reagendo', 'sto prendendomi cura di me'. 7) Coltiva un’immagine positiva dentro di te. Chiudi gli occhi e prova a visualizzare un momento sereno, una persona che ti ha fatto stare bene, un luogo in cui ti sei sentito al sicuro. Immaginare sensazioni positive può ridurre lo stress, calmare l’agitazione interna e farti sentire di nuovo in contatto con una parte di te più luminosa. 8) Fai qualcosa per la prima volta oggi. Rompi la routine con un piccolo gesto nuovo: cambia strada per tornare a casa, ascolta un genere musicale che non conosci, prova una nuova ricetta. Anche la novità più semplice stimola la curiosità e attiva risorse interiori spesso sopite. In momenti di tristezza, rinnovarsi è un modo per dirsi: “La vita continua a sorprendermi”. 9) Riconnettiti con ciò che ti dà energia. Riprendi in mano una passione, chiama una persona cara, rivedi un film che ti fa stare bene. Fai spazio a ciò che ti ricarica, anche se sembra faticoso all’inizio. Quando siamo tristi, tendiamo a chiuderci. Ma l’energia spesso torna proprio facendo, non aspettando che arrivi da sola. 10) Sii paradossale: oggi, niente lamentele. Prova un piccolo esperimento: per un giorno, osserva i tuoi pensieri e impegnati a non lamentarti. Non per negare ciò che provi, ma per cambiare prospettiva. Noterai quanto spesso la lamentela nasce da abitudine e come, sospendendola, emergano nuove possibilità di leggere la realtà. E' un gesto semplice, ma rivoluzionario.
(Adnkronos) - L’università UniCamillus, Ateneo medico con sedi a Roma, Lido di Venezia e Cefalù, annuncia importanti novità per l’anno accademico 2025/2026, confermando il suo ruolo di rilievo nella formazione medica e sanitaria in Italia e a livello internazionale. Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia è stato il primo corso accreditato presso UniCamillus, contestualmente alla nascita dell’Ateneo nel 2018. Fino allo scorso anno accademico, UniCamillus proponeva Medicina in lingua inglese a Roma e in lingua italiana nelle sedi di Lido di Venezia e Cefalù. Ma dall’anno accademico 2025/2026 c’è una grande novità: l’ateneo amplia la sua offerta formativa attivando presso la sede di Roma anche un corso di laurea in medicina e chirurgia in lingua italiana. Questo importante esordio consente di accogliere un numero ancora maggiore di studenti italiani, pur mantenendo un forte richiamo internazionale grazie al consolidato corso di medicina in inglese. UniCamillus continua così a distinguersi come polo multiculturale, con una percentuale di studenti internazionali doppia rispetto alla media nazionale (ultimi dati AlmaLaurea) e una presenza significativa di giovani provenienti da tutta Italia. UniCamillus riapre il bando 2025/2026 per il corso di laurea magistrale a ciclo unico in odontoiatria e protesi dentaria in lingua italiana presso la sede di roma, e da quest’anno accademico c’è una grande novità, sia per gli studenti sia per i cittadini: a partire dal 2026, all’interno dell’ateneo, sarà attivata la nuova clinica odontoiatrica di pertinenza universitaria, destinata alla cura, allo studio e alla ricerca nel campo delle malattie odontostomatologiche. La clinica, situata al primo piano dell’edificio UniHall, dove già si svolgono le lezioni del corso di laurea in odontoiatria, rappresenterà un punto di svolta per la formazione pratica: gli studenti parteciperanno alle attività cliniche in veste di tirocinanti, integrando in modo diretto e immediato teoria e pratica all’interno dello stesso Campus. Autorizzata dalla Regione Lazio, la struttura sarà aperta al pubblico e offrirà prestazioni odontoiatriche in tutte le branche specialistiche, rivolte sia a pazienti adulti che pediatrici. A erogare le cure saranno Docenti del Corso di Laurea e professionisti di rinomata fama nazionale e internazionale, garantendo un servizio clinico d’eccellenza e all’avanguardia. Questa iniziativa rafforza l’approccio di UniCamillus a una formazione altamente professionalizzante, basata su esperienze concrete e su un modello integrato che valorizza il contatto diretto con la realtà clinica, fin dai primi anni di corso. La formazione pratica è un pilastro fondamentale di UniCamillus, e non solo in odontoiatria. Gli studenti di Medicina e chirurgia, infatti, beneficiano di una rete estremamente ampia e qualificata di strutture sanitarie convenzionate, dove svolgere tirocini curriculari altamente professionalizzanti. Le sedi di Roma, Lido di Venezia e Cefalù garantiscono una didattica diffusa su tutto il territorio nazionale, rendendo più facile agli studenti sia l’accesso al corso di laurea desiderato sia la vicinanza fisica delle aule. I dati più recenti di AlmaLaurea confermano il modello vincente di UniCamillus: il 95,2% dei laureati si dichiara soddisfatto del percorso, con un tasso di laurea in corso dell’89,5%, ben al di sopra della media nazionale. L’84,3% dei laureati è già inserito nel mondo del lavoro a un anno dalla laurea, con uno stipendio medio superiore alla media nazionale. UniCamillus si distingue inoltre per la sua forte vocazione internazionale: la percentuale di studenti internazionali è doppia rispetto alla media italiana, e il 64,8% degli studenti proviene da regioni diverse rispetto a quella della sede, confermando l’attrattività dell’Ateneo su scala nazionale e globale. Questi risultati testimoniano la qualità didattica, l’attenzione verso gli studenti e la capacità dell’Ateneo di formare professionisti preparati e motivati. Per iscriversi alle prove di selezione di Medicina e chirurgia in lingua inglese e italiana, e a quelle di odontoiatria e protesi dentaria in lingua italiana – scadenza ore 13 del 22 settembre 2025 – è possibile consultare i bandi a questo link: https://unicamillus.org/servizi/bandi-di-ammissione/ Per maggiori informazioni, scrivere una mail a infocenter@unicamillus.org
(Adnkronos) - MM si conferma tra i migliori gestori del servizio idrico in Italia. L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ha riconosciuto a MM Spa premialità per la cosiddetta “Qualità tecnica” del servizio idrico integrato pari a 5,8 milioni di euro per le annualità 2022 e 2023. Una somma che potrà contribuire a realizzare gli importanti piani di investimento in corso per il miglioramento delle infrastrutture cittadine. In particolare, MM è risultata seconda nella classifica dei gestori che hanno migliorato la performance nella riduzione delle perdite idriche (indicatore M1): abbattendo le perdite dell’acquedotto di un quarto tra il 2022 e il 2023, arrivando all’11,8% (contro una media nazionale di oltre il 42%). Inoltre, confermando il risultato del biennio precedente, MM è ancora una volta prima nella classifica riferita allo smaltimento dei fanghi di depurazione (indicatore M5). Grazie alle attività messe in campo nel recupero di materia e di energia: nessun fango dei due depuratori di Nosedo e San Rocco, gestiti da MM, viene infatti destinato alla discarica, ma inviato a recupero per essere riutilizzato, ad esempio, nell’industria del cemento e in agricoltura. “I risultati raggiunti sono il frutto della competenza e della passione con cui le persone di MM si prendono cura del servizio idrico integrato della città di Milano – ha commentato l’Amministratore Delegato, Francesco Mascolo –, e confermano la concretezza della mission aziendale ‘La tua città, il nostro impegno’, tradotta in pratica con il lavoro quotidiano. Un ringraziamento sentito va pertanto a tutti loro”. “MM si conferma al vertice nazionale per la qualità del servizio erogato. Grazie ai continui investimenti in innovazione e digitalizzazione implementati negli ultimi anni, siamo riusciti a ottenere importanti miglioramenti nella riduzione delle perdite idriche e a sviluppare ulteriormente il modello di economia circolare rappresentato dai nostri depuratori”, ha dichiarato Andrea Volpe, Direttore del Servizio Idrico Integrato di MM Spa. “È solo misurandosi - afferma Lorenzo Persi, Direttore Amministrazione Finanza Controllo e Regolazione di MM Spa – che si può capire come migliorarsi giorno dopo giorno: consapevolezza che è aumentata nel settore grazie all’approccio sviluppato da ArerA negli anni, che punta a costruire logiche che stimolano una competizione virtuosa nelle performance di qualità tra i gestori”.