(Adnkronos) - Anche Antonella Clerici cede alla 'tentazione' e guarda Temptation Island. Durante la puntata andata in onda questa sera, mercoledì 30 luglio, la conduttrice televisiva ha commentato su X qual è, secondo il suo punto di vista, il vero successo del programma condotto da Filippo Bisciglia. "Comunque Temptation Island è magnetica... forse perché le corna le abbiamo avute tutte/i", ha scritto senza troppi giri di parole. Un commento ironico e pungente che ha immediatamente acceso il dibattito tra i telespettatori. C'è chi ha applaudito la spontaneità di Antonella Clerici: "Ottima riflessione", scrive un utente. "Quindi è un programma per cornuti, che vogliono sentirsi meno soli?", ha scritto un altro. E c'è chi ha reagito con fastidio: "Ma parla per te...", "Mai fatte e mai avute. Questo commento non mi è proprio piaciuto!", si legge sotto al tweet. Ma Clerici non è l'unica a intervenire sulle dinamiche di Temptation Island. Nei giorni scorsi anche Ema Stokholma aveva commentato la puntata, criticando l'atteggiamento, ritenuto aggressivo, di alcuni fidanzati che in preda alla rabbia si sono scagliati contro la scenografia del programma. "I maschi sono parecchio aggressivi e violenti vedo… uno spacca tutto, l’altro sbatte le porte fino a romperle, un altro addirittura si picchia da solo. Non è normale reagire cosi che paura raga", aveva scritto la conduttrice radiofonica.
(Adnkronos) - "In questo momento non c'è certezza, non ci sono elementi chiari, perché è una dichiarazione politica, nessuno ha visto il testo tecnico. Quindi non diamo nessun commento di merito, nel senso che potrebbe essere una cosa negativa come positiva, ma in questo momento non siamo nelle condizioni di poterlo dire. Certamente non è positivo che tra Paesi che hanno relazioni storiche come Stati Uniti e Europa, poi scatti il tema dei dazi". Così Mario Emilio Cichetti, direttore generale del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, commentando in un'intervista con Adnkronos/Labitalia, l'intesa sui dazi al 15% sui prodotti europei raggiunta tra Usa e Ue. Secondo Cichetti "sicuramente se il dazio fosse effettivamente al 15% netto, non sommato a dazi precedenti, potrebbe essere nel nostro caso un dazio fastidioso ma non drammatico. Quello che invece è da capire è se nella negoziazione, che mi pare sia tuttora in corso, ci fossero possibilità per alcuni prodotti a dazio zero, che sarebbe la nostra speranza. E non solo nostra, ma di molti altri nostri colleghi del settore. E se questo non fosse possibile, ci si aspetta almeno che alla luce di un dazio di questo tipo ci siano comunque degli aiuti o comunque degli interventi sui settori colpiti, per agevolarli in qualche maniera nel sistema export", sottolinea Cichetti. "Il sistema produttivo italiano è votato alle esportazioni, quello alimentare è il più rilevante -continua- come importanza a livello comunitario, quindi è ovvio che per tutto il sistema made in Italy dell'agroalimentare, in particolare per i prodotti tipici, la partita è importante perché per noi sono mercati di sbocco fondamentali, in particolare gli Stati Uniti", continua ancora. E Cichetti fa il punto anche sugli effetti di questi mesi di incertezza. "Tanti Paesi export sono importanti, ma gli Stati Uniti sono i più importanti, penso quasi per tutti i settori. Noi nel Paese abbiamo ancora una quota di export abbastanza limitata, 19-20%, ma comunque gli Stati Uniti sono stati il primo paese di esportazione extra-Ue nel 2024, il secondo paese dopo la Francia, con circa 100.000 prosciutti esportati negli Stati Uniti sui 450.000-480.000 esportati su base annuale. L'incertezza di questi mesi del 2025, con il dazio provvisorio al 10%, a dire la verità, è stata neutra per fortuna, non ha inciso in maniera significativa sull'esportazione", sottolinea il direttore del Consorzio. Per Cichetti, la spiegazione sta nel fatto "che i prosciutti crudi negli Stati Uniti sono quasi tutti italiani, Dop e non Dop, abbiamo comunque un posizionamento abbastanza consolidato negli anni del sistema italiano". "I prosciutti crudi hanno un valore sul mercato di un certo tipo, sicuramente di alta fascia e probabilmente nelle negoziazioni sottostanti tra i vari soggetti, visto che ci sono circa 4 passaggi da produttore fino al commercializzatore americano, il dazio si è drenato. E' quindi arrivato con un effetto limitato sul mercato, che da un punto di vista è un bene, da un altro è un male perché ovviamente in prospettiva si creano difficoltà sulla redditività", aggiunge. E in conclusione per Cichetti "speriamo che nel dettaglio della trattativa ci sia una visione di riguardo, una visione di attenzione per il sistema agroalimentare italiano, in particolare per i prodotti a indicazione geografica come il San Daniele. E poi il supporto alle imprese è fondamentale, e speriamo che questi eventi alla fine siano meno negativi di quello che oggi ci si può aspettare".
(Adnkronos) - “Il nostro gruppo ha sempre messo al centro la sostenibilità, dal 2013 siamo presenti con diverse emissioni sostenibili. Oggi abbiamo raggiunto il 90% di finanza sostenibile. È una strategia che crediamo possa avere valore anche in futuro e per questo abbiamo voluto portare il nostro programma anche in Italia. Per dare più forza al legame che abbiamo col nostro territorio”. Lo spiega Giovanni Gazza, Chief financial officer di Iren, alla ‘Ring the Bell Ceremony’ organizzata a Palazzo Mezzanotte da Iren per celebrare la costituzione del nuovo Programma Emtn (Euro Medium Term Notes). Iren ha rinnovato il proprio Programma incrementando l’ammontare massimo da 4 a 5 miliardi di euro. Il Prospetto informativo relativo al Programma è stato approvato da Consob e ha ottenuto il giudizio di ammissibilità alla quotazione sul Mercato telematico delle obbligazioni (Mot) da parte di Borsa Italiana. “Siamo una local multiutility e questo rimpatrio si lega perfettamente alla nostra strategia. È un programma importante da 5 miliardi e supporterà i nostri 8 miliardi di investimenti al 2030. Oggi comunichiamo al settore che è possibile rafforzare il legame tra le aziende e il mondo della finanza nazionale” conclude Gazza.