INFORMAZIONIPrimo Barzoni |
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(Adnkronos) - Il consiglio di amministrazione di Italian Exhibition Group spa (IEG o la Società) società leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici internazionali e quotata su Euronext Milan, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., riunitosi in data odierna ha approvato il resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025. L’amministratore delegato del Gruppo IEG, Corrado Arturo Peraboni, ha così commentato: “Gli ottimi risultati del primo trimestre del 2025 segnano un ulteriore passo avanti nel percorso di crescita del Gruppo tracciato con il piano strategico. La robusta crescita organica nel trimestre è stata accompagnata dal contributo delle nuove acquisizioni. A livello internazionale nel 2025 abbiamo accelerato infatti lo sviluppo del portafoglio prodotti con acquisizioni nel segmento fieristico in Brasile con 'Fenagra', Fiera internazionale dell’agroindustria e della nutrizione animale in un’area geografica ad alto potenziale di sviluppo, e abbiamo lanciato la prima edizione in Arabia Saudita di un evento nel settore Wellness con il 'Riyadh Muscle', geo-clonazione di un evento proprietario negli Emirati Arabi. Parallelamente abbiamo potenziato lo sviluppo della divisione servizi, completando l’acquisizione di Immaginazione, operatore specializzato in servizi di grafica ed allestimento per gli eventi congressuali, che ci consente di integrare verticalmente e completare la nostra offerta. I risultati del primo trimestre 2025 sottolineano ancora una volta la solidità degli eventi di punta del portafoglio, tra cui ‘SIGEP’, ‘Vicenzaoro e 'KEY', il cui sviluppo ha contribuito a conseguire nel primo trimestre dell’anno una crescita del fatturato di oltre il 15%. Proseguono secondo le tempistiche definite anche gli investimenti sui quartieri fieristici che ci permetteranno di sostenere ulteriormente la crescita dei prossimi anni”. Il Gruppo chiude il primo trimestre 2025 con Ricavi pari a 102,8 milioni di euro, in aumento di 14,0 milioni di Euro rispetto agli 88,9 milioni di euro registrati nel medesimo periodo dell’anno precedente. La crescita del periodo continua ad essere trainata dallo sviluppo dei flagship event in portafoglio nella linea di business eventi organizzati per circa 11,1 milioni di euro, nonché dalla divisione congressuale che contribuisce alla crescita del fatturato per 2,6 milioni dieuro. Il primo trimestre beneficia inoltre di variazione del perimetro di consolidamento a seguito delle acquisizioni per circa 1,1 milioni di Euro e ad anticipazione di alcuni eventi in calendario che contribuiscono al fatturato del primo trimestre per 2,1 milioni di euro. La crescita a parità di perimetro è stata pari al 7,6% YoY. L’adjusted Ebitda è pari a 38,2 milioni di euro, in miglioramento di 3,9 milioni di Euro, rispetto al 31 marzo 2024, quando il Gruppo registrava una marginalità operativa lorda pari a 34,3 milioni di euro. L’adjusted Ebitda margin è pari al 37,1%, rispetto al 38,6% del 31 marzo 2024, risente di un mix di vendita meno favorevole rispetto al primo trimestre 2024 e della maggiore incidenza dei costi di struttura. L’Ebit Adjusted ammonta a 33,3 milioni di euro, in aumento di 3,3 milioni di Euro rispetto primo trimestre 2024 al 32,4% dei ricavi, rispetto al 33,8% del 31 marzo 2024. Il Gruppo chiude il trimestre con un utile pari a 21,5 milioni di Euro, rispetto ai 23,3 milioni di euro del 31 marzo 2024, nonostante la normalizzazione del tax rate che passa dal 19,7% del primo trimestre 2024 al 33,0% al 31 marzo 2025, con un aumento dell’onere fiscale del periodo di circa 4,9 milioni di euro. I ricavi della linea di business rappresentata dagli eventi organizzati, che rappresentano il 73% del fatturato del Gruppo al 31 marzo 2025, sono stati pari a 74,9 milioni di euro, in aumento di 10,1 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. La variazione incrementale del fatturato ha come driver principale la componente organica dei volumi pari a 7,8 milioni di euro che ha riguardato in particolare alcuni eventi core del portafoglio quali 'Sigep world' e 'KEY - The Energy Transition Expo', ma anche il lancio del primo evento internazionale di fitness e bodybuilding in Arabia Saudita con 'Riyadh Muscle' Le variazioni dell’area di consolidamento hanno contribuito al fatturato del primo trimestre dell’anno per 1,1 milioni di Euro con la prima edizione dell’evento 'Palakiss' concomitante a “VicenzaOro January”, mentre le variazioni del calendario fieristico hanno portato l’anticipazione di alcuni eventi tra i quali 'MIR - Multimedia Integration Expo' che hanno inciso sul fatturato del Gruppo per circa 2,1 milioni di euro. Gli eventi ospitati hanno registrato complessivamente ricavi per 0,4 milioni di euro sostanzialmente stabili rispetto a quanto consuntivato alla chiusura del primo trimestre 2024 (0,5 milioni di euro al 31 marzo 2024). Gli eventi congressuali hanno consuntivato complessivamente nelle due sedi di Rimini e Vicenza ricavi per 5,5 milioni di euro, in crescita di 2,6 milioni di euro (+87,7% rispetto ai 2,9 milioni di euro del 31 marzo 2024). In questo segmento il mix ha visto un incremento degli eventi corporate rispetto agli associativi, con un incremento della partecipazione media di oltre il 60%, nonché il raddoppio delle durate medie degli eventi. I ricavi al 31 marzo 2025 imputabili al segmento dei servizi correlati ammontano a 20,8 milioni di euro (20,0 milioni di euro al 31 marzo 2024), in aumento di 0,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, di cui 0,3 milioni di euro collegati alla crescita organica e 0,3 milioni di euro ad effetti calendario e 0,2 milioni di euro all’inclusione nel perimetro di consolidamento di immaginazione srl editoria, eventi sportivi e altre attività con l’attività editoriale nei settori turismo (TTG Italia e InOut) e Orafo (VO+ e Trendvision), gli eventi di natura sportiva e altri ricavi aventi natura residuale hanno sviluppato complessivamente ricavi di periodo per 1,2 milioni di Euro, in aumento di 0,6 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024. I costi operativi al 31 marzo 2025 sono pari a 51,3 milioni di euro (43,9 milioni di Euro al 31 marzo 2024) con un’incidenza percentuale sul fatturato sostanzialmente stabile al 49,8% (49,4% al 31 marzo 2024). Il valore aggiunto registrato nel primo trimestre 2025 è pari a 51,6 milioni di euro, in aumento di 6,6 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2024 (45,0 milioni di euro) ed è pari al 50,2% dei ricavi, sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente in cui l’incidenza percentuale sul fatturato era pari al 50,6%. Il costo del lavoro al 31 marzo 2025 è pari a 13,4 milioni di euro, in aumento di 2,7 milioni di Euro rispetto allo stesso trimestre 2024 quando era pari a 10,7 milioni di Euro. L’incidenza sul fatturato si attesta al 13,0% rispetto al 12,1% del 31 marzo 2024. Le variazioni del periodo sono rappresentate per 0,7 milioni di euro dall’internalizzazione di alcuni servizi di allestimento negli Stati Uniti, da variazioni dell’area di 4 consolidamento per 0,4 milioni di Euro e per la parte residuale alle politiche di aggiornamento retributivo e di assunzione nell’ambito della nuova struttura organizzativa. Il margine operativo lordo adjusted (Ebitda adjusted), ammonta a 38,2 milioni di Euro, in miglioramento di 3,9 milioni di euro rispetto medesimo periodo del 2024, in cui risultava essere pari a 34,3 milioni di euro. Il risultato operativo adjsted (Ebit adjusted) del Gruppo al 31 marzo 2025 si attesta a 33,3 milioni di euro, in miglioramento di 3,3 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2024, esprime una redditività percentuale del 32,4%. La gestione finanziaria al 31 marzo 2025 è negativa e pari a 1,2 milioni di euro (al 31 marzo 2024 era pari 1,0 milioni di euro), principalmente imputabile all’incremento degli oneri finanziari collegati all’applicazione del principio contabile IFRS16 che assorbono la riduzione del costo dell’indebitamento finanziario a lungo termine. Il risultato prima delle imposte al 31 marzo 2025 è pari a 32,1 milioni di euro, in miglioramento di 3,0 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2024. Le Imposte sul reddito sono pari a 10,6 milioni di Euro, l’onere fiscale effettivo è pari al 33,0%, rispetto al 19,7% rilevato al 31 marzo 2024, quando la stima delle imposte beneficiava dell’utilizzo perdite fiscali pregresse. Il risultato del periodo del gruppo ammonta a 21,5 milioni di euro, registra una variazione di 1,8 milioni di euro rispetto ai 23,3 milioni di euro del 31 marzo 2024. Il capitale investito netto, pari a 227,5 milioni di euro (201,0 milioni di euro al 31 dicembre 2024), registra nel trimestre una variazione in aumento di 26,6 milioni di euro, principalmente attribuibile al capitale circolante netto, negativo per 49,4 milioni di euro (76,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024), la cui variazione pari a 26,7 milioni di euro è conseguente al rilascio degli acconti e dei ricavi differiti rilevati a dicembre 2024 sugli eventi del primo trimestre 2025. Il capitale immobilizzato pari a 285,6 milioni di euro segna una variazione in aumento di 0,3 milioni di euro (285,2 milioni di euro al 31 dicembre 2024) imputabile ad investimenti effettuati nel periodo, inclusivi dei diritti d’uso e degli effetti della variazione dell’area di consolidamento per 5,0 milioni di euro e all’iscrizione di ammortamenti di periodo per 4,7 milioni di euro. La posizione finanziaria netta del gruppo al 31 marzo 2025 è pari a 71,2 milioni di euro, in aumento di 9,0 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024, in cui era pari a 62,2 milioni di euro. La generazione di cassa operativa nel trimestre è stata pari a 1,3 milioni di Euro è influenzata dall’andamento del capitale circolante netto che si riduce per effetto della stagionalità degli eventi fieristici del primo trimestre e per le tempistiche di pagamento degli investimenti di espansione rilevati nell’ultimo trimestre 2024. L’Assemblea degli azionisti della IEG spa, tenutasi in data 29 aprile 2025, ha confermato la nomina del consigliere Meris Montemaggi già cooptato dal consiglio di amministrazione in data 27 marzo 2025 e deliberato di nominare Paolo Gasperoni quale sindaco supplente, al fine di reintegrare la composizione del collegio sindacale, prevedendo che rimanga in carica fino alla scadenza degli altri sindaci attualmente in carica e, pertanto, fino alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio al 31 dicembre 2025. L’assemblea degli azionisti della IEG spa, tenutasi in data 29 aprile 2025, ha approvato il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 nonché la distribuzione di un dividendo lordo pari a 0,20 euro, per un importo complessivo di 6,1 milioni di euro. In data 1° aprile 2024 attraverso la controllata IEG Brasil Eventos Ltda è stato sottoscritto un accordo per l’acquisizione del 51% del capitale della società DG Eventos e Editora Ltda per un corrispettivo pari a circa 2,1 milioni di Euro regolato con mezzi propri. L’accordo di investimento prevede inoltre opzioni (put e call) per l’acquisto della quota di minoranza. DG Eventos Ltda è organizzatrice dell’evento fieristico 'Fenagra' – Fiera internazionale dell’agroindustria feed food, attivo nel settore dell’agrobusiness, della nutrizione animale e di oli e grassi. La prossima edizione – la diciottesima – si svolgerà tra il 13 e 15 maggio 2025 a San Paolo nel Distretto di Anhembi e ospiterà 230 espositori da 17 paesi (Europa, Asia, Sud America, Stati Uniti e Australia) per circa 16.000 metri quadri espositivi. L’acquisizione rappresenta un ulteriore passo nella direttrice strategica di sviluppo e diversificazione del portafoglio prodotti internazionale. Sulla base dell’andamento del primo trimestre 2025 e dell’avanzamento delle vendite sugli eventi della seconda parte dell’anno, il Gruppo conferma la guidance pubblicata il 27 marzo 2025 che prevede un fatturato a parità di perimetro e al netto degli effetti cambio atteso tra 253 e 258 milioni di Euro, con una marginalità operativa tra 65 e 67 milioni di euro. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari - Teresa Schiavina - dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
(Adnkronos) - “La Sicilia del vino, instancabilmente resiliente, riflette sul passato e si proietta con determinazione verso il futuro, trovando nell'associazionismo la forza per avanzare e crescere incessantemente”. Il messaggio di Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia, chiude la XXI edizione di Sicilia en Primeur, sottolineando il ruolo centrale dell’associazione nel dibattito globale che riguarda il mondo del vino, definendo un manifesto programmatico che fa leva sul valore culturale del vino e sui fattori principali che oggi lo definiscono: enoturismo, sostenibilità, consumo consapevole, qualità produttiva. È stata la città di Modica e il suo scenario barocco, dal Castello dei Conti al Teatro Garibaldi, ad aver ospitato la più importante vetrina itinerante del vino siciliano, dedicata all’anteprima dell’ultima annata, ideata ed organizzata da Assovini Sicilia sin dal 2004. Un viaggio nel cuore della Sicilia del vino: gli undici enotour che hanno condotto la stampa internazionale alla scoperta delle diverse anime vinicole dell'isola hanno consacrato il successo di un format che fa del territorio il suo protagonista. Oltre trecento etichette, presentate in una degustazione tecnica guidata dall'Ais, hanno offerto una vibrante testimonianza del dinamismo e della qualità che animano i produttori siciliani. Sempre più attenzione ai contenuti, con la nuova formula dei quattro talk che ha permesso di approfondire tematiche attuali come la comunicazione nelle nuove generazioni, il neuromarketing, la tutela e valorizzazione delle produzioni vitivinicole grazie ai nuovi contrassegni di Stato. Con il convegno 'La cultura del vino in Sicilia: una storia millenaria che guarda al futuro', ospitato presso il Teatro Garibaldi di Modica, Assovini Sicilia punta i riflettori sull’attualità del fattore vino nel contesto economico-politico e sociale, offrendo nuovi spunti e riflessioni. Moderato da Luciano Ferraro, vicedirettore del Corriere della Sera, il convegno si è aperto con i saluti istituzionali dell’assessore all'Agricoltura Salvatore Barbagallo, e di Felice Assenza, capo dipartimento Icqrf (Ispettorato centrale qualità e repressione frodi) del Masaf, che ha sottolineato l’importanza di “rafforzare i sistemi di tracciabilità e controllo per proteggere l’identità e la competitività del nostro vino nel mondo". "Questi controlli - ha affermato Assenza - non solo tutelano il consumatore, ma garantiscono anche una leale concorrenza tra produttori, contribuendo a eliminare dal mercato prodotti contraffatti e a contrastare il fenomeno dell’Italian sounding, particolarmente diffuso all’estero”. A partire dal pay-off di questa XXI edizione, La Cultura del vino in Sicilia: una storia millenaria che guarda al futuro, è la cultura, il leitmotiv e filo conduttore tematico del convegno, declinato nei diversi contributi dei relatori, i quali hanno ragionato, ciascuno secondo la propria area di competenza e azione, su possibili soluzioni e scenari. Nel suo speech inaugurale, Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia, ha sottolineato che “oggi, di fronte alle sfide globali che vedono il vino al centro di un acceso dibattito, è fondamentale tornare alle nostre radici per riflettere e rispondere alle sfide future". "La prossima sfida per Assovini Sicilia non è solo mantenere alta la qualità della produzione vinicola e investire in sostenibilità, ma anche tutelare il valore culturale contro dinamiche internazionali restrittive, contro un pensiero che criminalizza un prodotto di civiltà, conoscenza, bellezza e tradizione”, ha aggiunto. Il Master of Wine Andrea Lonardi ha gettato le basi per un manifesto programmatico dal titolo 'Il fattore S: l’unicità del continente vitivinicolo siciliano', e ha esplorato il futuro del vino siciliano attraverso dodici parole chiave che iniziano per 'S' - da scenario a sogno - offrendo una riflessione profonda su identità, sostenibilità e visione strategica. “È necessario trattenere i giovani, valorizzare i siti identitari oltre l’Etna, creare vini e narrazioni contemporanei, formare una nuova generazione di viticoltori per affrontare le sfide. Il vino siciliano può rimanere ancora simbolo culturale e sogno condiviso, se guidato da visione e responsabilità ma con preparazione, metodo e disciplina”, ha commentato Andrea Lonardi. Si scrive enoturismo e si legge cultura del vino, del viaggio e del territorio. Dalla vigna alla vetrina digitale: il Sud che innova tra eventi, e-commerce e nuovi modelli di accoglienza per l'enoturismo, è stato il titolo dell’intervento dei docenti dell’Università Lumsa, Dario Stefàno e Antonello Maruotti, i quali hanno illustrato e commentato i risultati del focus sulla Sicilia della ricerca condotta dal nuovo Centro Studi Enoturismo e Oleoturismo dell’Università Lumsa, guidato dallo stesso Dario Stèfano. “L'offerta enoturistica nel Sud Italia, ed in particolare in Sicilia, che emerge dell’indagine del Ceseo, disegna un modello dinamico, radicato nella tradizione ma capace di coniugare innovazione ed esperienzialità. Vendita diretta ed e-commerce export si caratterizzano sempre più come canali strategici di crescita economica, con l’online che assume sempre maggiore rilievo nel fatturato”, hanno dichiarato Dario Stefàno, presidente del Centro Studi Enoturismo e Oleoturismo dell’Università Lumsa, e Antonello Maruotti, docente di Statistica (Lumsa Università). Il dibattito si è arricchito con il tema Awareness e cultura del vino: per un consumo informato e consapevole, ovvero il rapporto tra vino e salute, discusso da Sara Farnetti, specialista in Medicina Interna e in Fisiopatologia del Metabolismo e della Nutrizione. “Il vino è un patrimonio unico, genuino, culturale e come tale va preservato. Non ha senso presentare un divieto di consumare alcolici, sarebbe logico ed efficace rendere consapevoli al consumo, deliberare in modo autonomo una revisione delle abitudini. In tal modo realizziamo un cambiamento culturale, insegniamo il rispetto e la cura dell'individuo”, ha sottolineato Sara Farnetti. Infine, la cultura del vino in Sicilia oggi non può prescindere dal ruolo della sostenibilità e della Fondazione SoStain Sicilia, “che si dimostra sempre più uno strumento fondamentale per il presente ed il futuro del vino siciliano”, come ha rimarcato Alessio Planeta, consigliere della Fondazione SoStain Sicilia, che, sul palco di Sicilia en Primeur, ha presentato i nuovi progetti come 'Honeybees and vineyard' sul ripopolamento ape e biomonitoraggio apistico, e la 'Bottiglia leggera - CentoperCento Sicilia' che mira alla riduzione dell’impronta carbonica. La Fondazione SoStain Sicilia, nata dalla volontà e dalla sinergia tra Assovini Sicilia e il Consorzio di Tutela vini Doc Sicilia, conta oggi quarantaquattro aziende associate e 23,6 mila bottiglie certificate SoStain Sicilia. Gran finale al Castello dei Conti di Modica con il walk-around tasting che ha visto 57 cantine associate protagoniste dell’incontro con la stampa, oltre all’eccellenza della produzione vinicola con 300 vini in degustazione. Sicilia en Primeur è stata anche l’occasione della collaborazione tra Assovini Sicilia e La Sicilia di Ulisse, l’associazione che riunisce le eccellenze siciliane nei settori dell'ospitalità, della gastronomia e della viticultura, che ha curato la cena di chiusura della manifestazione. “Sicilia en Primeur è un ulteriore importante tassello nel progetto di collaborazione tra Assovini e La Sicilia di Ulisse finalizzato a promuovere la nostra regione attraverso le sue eccellenze di cibo, vino e ospitalità. Aver offerto agli ospiti l’esperienza dell’alta cucina siciliana, abbinata ai grandi vini del territorio, è stata senza dubbio la più autentica forma di promozione della nostra isola, espressione viva della sua cultura e della sua identità”, ha commentato Tony Lo Coco, presidente La Sicilia di Ulisse. Altra sinergia messa in campo durante Sicilia en Primeur, è l’evento organizzato insieme all’Enoteca Regionale Sicilia Sud- Est e l’Ats Strade del vino Cerasuolo di Vittoria, dedicato a una delegazione di giornalisti nazionali ed esteri, ospiti di una degustazione alla scoperta dei vini del territorio. "Il vino - ha concluso Mariangela Cambria - non può essere privato della sua essenza più pura: il suo valore culturale. La nostra cultura del vino promuove il brand Sicilia nei mercati di tutto il mondo, valorizzando la sua storia, diversità e unicità".
(Adnkronos) - Un sistema di raccolta efficiente, capillare e tra i più virtuosi d’Europa: è quello italiano per il riciclo degli imballaggi in alluminio, che nel 2024 conferma non solo il pieno raggiungimento degli obiettivi Ue al 2025 (50%), ma anticipa anche quelli fissati per il 2030 (60%). Lo attestano i dati presentati durante l’Assemblea Pubblica Annuale di Cial - Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, occasione in cui sono stati ufficializzati il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e la riconferma di Bruno Rea alla presidenza del Consorzio. (VIDEO) Nel 2024, il tasso di riciclo degli imballaggi in alluminio si è attestato al 68,2%, ma sempre prossimo alla media del 70% degli ultimi anni, con un recupero complessivo pari al 71,7%. Il lieve calo di due punti percentuali rispetto al 2023 non riflette un peggioramento delle performance, ma è legato all’ampliamento del perimetro di rendicontazione previsto dalle nuove norme europee, che includono anche l’alluminio presente negli imballaggi compositi - spiega Cial - Una variazione metodologica che modifica il confronto storico e segna l’inizio di un nuovo standard di misurazione. Dati che confermano come la filiera sia in grado di assorbire in maniera soddisfacente quantità crescenti di immesso (+8,5% rispetto al 2023) attraverso un sistema di raccolta, selezione e trattamento ormai consolidato su tutto il territorio nazionale. Anche sul fronte delle lattine per bevande, l’Italia si conferma tra i Paesi più efficienti d’Europa. Il tasso di riciclo per questa specifica tipologia di imballaggio si attesta all’86,3%, a fronte di un +7% nelle quantità effettivamente riciclate e di un significativo +16% nell’immesso al consumo. Un risultato - spiega Cial - che, pur evidenziando una contrazione percentuale rispetto all’anno precedente (-8%), certifica l’efficienza e la reattività del sistema nazionale, in grado di gestire tempestivamente un incremento rilevante dei volumi. Ancora, nel 2024, grazie all’avvio a riciclo di oltre 62.400 tonnellate di imballaggi, si è evitata l’emissione di circa 442mila tonnellate di CO2 equivalenti e si è ottenuto un risparmio energetico pari a 197mila tonnellate equivalenti di petrolio. Un risultato reso possibile dall'efficienza dell’alluminio: il metallo riciclato richiede, infatti, solo il 5% dell’energia necessaria per produrre alluminio primario. In questo quadro, il sistema consortile continua a rafforzare la propria presenza capillare sul territorio nazionale, con 432 convenzioni attive e una copertura che raggiunge oggi il 78% della popolazione italiana e il 70% dei comuni. “I dati 2024 confermano la solidità e la maturità del modello italiano di gestione degli imballaggi in alluminio, tra i più virtuosi ed efficienti in Europa. Anche a fronte dell’adeguamento ai nuovi criteri europei di calcolo - che ampliano il perimetro dell’immesso includendo l’alluminio presente nei compositi - la filiera continua a garantire performance elevate, con volumi assoluti di materiale riciclato in costante crescita. Un esempio concreto: a fronte di un consumo pro-capite di circa 1,45 kg di packaging in alluminio, il nostro sistema riesce a recuperarne e valorizzarne oltre 1 kg per cittadino. È un risultato frutto della cooperazione tra cittadini, istituzioni e imprese, che dimostra come sia possibile coniugare sostenibilità ambientale, efficacia economica e inclusione sociale. Ora è importante che le politiche europee riconoscano e valorizzino i modelli già consolidati, premiando chi ottiene risultati attraverso innovazione, responsabilità condivisa e un efficiente governance di filiera”, sottolinea Carmine Bruno Rea, presidente di Cial.