INFORMAZIONI![]() Pierluigi TurchiPleiadi International SB srl Comunicazione e Marketing, Internet e Portali, Web Agency Ruolo: Sales Manager Area: Sales Management Pierluigi Turchi |
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(Adnkronos) - Quali interventi sono necessari per sviluppare la Previdenza complementare a beneficio dei lavoratori, delle imprese e dell’economia reale italiana? Su questo interrogativo si è incentrato il convegno di oggi, 'Proposte per lo sviluppo dei fondi pensione: più adesioni nelle micro e piccole imprese e più capitali in economia reale', promosso da Arca Fondi Sgr e da Itinerari Previdenziali. All’evento, ospitato presso la Camera dei Deputati, sono intervenuti Alberto Brambilla (presidente Centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali), Ugo Loeser (amministratore delegato Arca Fondi Sgr), Mario Pepe (presidente Covip), insieme a esponenti di primo piano delle istituzioni: Claudio Durigon (sottosegretario di Stato al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), Antonio Misiani (vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato) e Marco Osnato (presidente della commissione Finanze della Camera). L’incontro ha rappresentato un’occasione di confronto sulla necessità di rilanciare la previdenza complementare come pilastro del welfare italiano e come leva strategica per lo sviluppo economico del Paese. 105 miliardi sottratti all’economia reale e 11 milioni di esclusi 'di fatto'. Le analisi presentate hanno evidenziato come le modifiche introdotte dalla Legge 296/2006 al D.Lgs. 252/2005 abbiano compromesso la piena attuazione della riforma previdenziale. Da un lato l’obbligo di destinare il tfr delle imprese con più di 49 dipendenti al Fondo di Tesoreria Inps, risulta aver sottratto oltre 105 miliardi di euro all’economia reale, dirottandoli verso il finanziamento della spesa corrente dello Stato. Dall’altro, l’abolizione del Fondo di garanzia per le pmi appare un’esclusione di fatto dalla previdenza complementare dei lavoratori dipendenti delle piccole e medie imprese (circa 11 milioni di persone, il 60% dei lavoratori dipendenti); i dati mostrano infatti tassi di adesione inferiori al 10%, contro il 70-80% riscontrabile per i lavoratori delle grandi imprese. Durante il convegno sono state presentate una serie di misure concrete, finalizzate a rilanciare l’efficacia della previdenza complementare e a massimizzarne l’impatto positivo sull’economia nazionale. Reintroduzione del Fondo di garanzia per le pmi, per supportare finanziariamente le micro e piccole imprese nel trasferimento del tfr ai fondi pensione, attraverso l’accesso a credito agevolato; rilancio dei semestri di silenzio assenso utilizzando la formula dell’iscrizione automatica a un fondo pensione, con facoltà di recesso (opt-out); modifica delle scelte di default, passando da un sistema che privilegia i comparti Garantiti ad un modello basato sulle logiche del life-cycle; aumento della soglia investibile in economia reale fino al 25% del patrimonio dei fondi pensione, superando l’attuale limite del 10% previsto per gli investimenti qualificati; revisione della fiscalità, riportando l’imposizione sui rendimenti dei fondi pensione all’aliquota dell’11% e applicandola al momento della prestazione; riforma del sistema delle rendite: introducendo soluzioni flessibili e reversibili, che consentano ai lavoratori di mantenere la titolarità del proprio patrimonio e di trasferirlo agli eredi in caso di premorienza. Nel corso del dibattito, sono emerse posizioni convergenti sull’urgenza di intervenire per correggere le distorsioni normative e rilanciare il ruolo strategico della previdenza complementare, in particolare per i lavoratori delle micro e piccole imprese. "Serve un cambio di passo deciso - ha affermato Ugo Loeser, amministratore delegato di Arca Fondi Sgr - eccorre superare gli ostacoli normativi che oggi bloccano le adesioni e limitano il contributo dei fondi pensione all’economia reale. Il Paese necessita di un sistema previdenziale che contribuisca in maniera significativa alla crescita economica e assicuri agli aderenti rendimenti elevati, a garanzia del mantenimento di un adeguato tenore di vita futuro". Alberto Brambilla, presidente del Centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali, ha sottolineato che “ancora di più in un Paese come l’Italia, alle prese con un’importante transizione demografica e un debito pubblico da oltre 3.000 miliardi che non consentirà in futuro di incrementare ulteriormente la già generosa spesa per il welfare, la crescita della previdenza complementare è essenziale. Ma per incentivare sia un aumento del numero di iscritti sia lo sviluppo patrimoniale dei fondi pensione (con una percentuale dell’11,7%, l’Italia si posiziona oggi al 27esimo posto tra i Paesi di area Ocse per rapporto tra patrimonio dei fondi pensione e Pil), occorrono lungimiranza e coraggio. Come quello necessario a intervenire sulla normativa, oggi poco favorevole alle adesioni soprattutto tra le fila delle pmi e agli investimenti in economia reale, oltre che penalizzante sul versante della tassazione”.
(Adnkronos) - Si aprirà il mercoledì 17 settembre alle ore 18 nell’Aula Magna dell’Università Bocconi il convegno annuale del Codau, l’associazione che rappresenta i direttori generali di tutte le università italiane, statali e non statali, con il titolo 'Atenei in coopetizione. Sfide e opportunità tra competizione e collaborazione'. Il convegno, che rappresenta il momento più importante di confronto interno all’associazione, proseguirà nella giornata di giovedì 18 settembre presso l’università Cattolica del Sacro Cuore, per poi chiudersi venerdì 19 all’università Bocconi. Con il presidente del Codau, Alberto Scuttari, saranno presenti all’apertura il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il vice sindaco di Milano Anna Scavuzzo, la presidente della Crui, Giovanna Iannantuoni, i rettori delle Università ospitanti ed oltre 300 delegati di tutte le università italiane. Tema centrale della tre giorni di convegno è la 'coopetizione', ovvero la capacità strategica complessiva del settore accademico italiano di porre in essere benefici comuni mettendo a frutto sia la collaborazione che la competizione tra i differenti atenei esempi di tale strategia sono la collaborazione nella ricerca scientifica, la realizzazione congiunta di programmi didattici innovativi, le infrastrutture edilizie e digitali, la dimensione internazionale. "Le sfide dei prossimi anni -afferma il presidente del Codau Alberto Scuttari- con il termine della spinta finanziaria del Pnrr e l'impatto negativo del trend demografico, potranno essere vinte se gli atenei sapranno porre in essere queste sinergie, senza rinunciare alle loro caratteristiche distintive. L’azione manageriale dovrà tenere conto non solo dell’ottimizzazione della posizione di ciascuna istituzione nell’attrazione delle risorse ma anche della valorizzazione dell’intero ecosistema dell’educazione e della ricerca". "Questa dinamica potrà essere aiutata da strutture di finanziamento che valorizzino le collaborazioni strategicamente necessarie e da meccanismi interni di gestione che consentano di indirizzare verso lo sviluppo le risorse generate con l’utilizzo di tali investimenti", conclude. Oltre allo svolgimento delle plenarie e degli atelier, che vedranno prestigiosi ospiti italiani ed europei discutere sulle differenti tematiche, la XXII edizione del convegno del Codau offrirà vari momenti sociali e di networking.
(Adnkronos) - “La transizione è inevitabile e sta avvenendo per il beneficio di tutti. Arrivano veicoli nuovi, ricchi di tecnologia, che ricordano l’heritage delle vecchie Renault 5 con cui siamo cresciuti, ma in chiave elettrica. Noi di a.Quantum, società del gruppo Acea che sviluppa le tecnologie e le porta al mercato, abbiamo colto l’opportunità per sviluppare infrastrutture integrate di mobilità a Roma, installando colonnine di ricarica e fornendo un sistema digitale completo per gestire prenotazioni, pagamenti e ricariche". Così Enrico Resmini, amministratore delegato a.Quantum durante l'inaugurazione, presso il Campus Luiss, della nuova flotta destinata al Car Sharing elettrico, che rientra nel servizio di mobilità sostenibile targato Luiss Green Mobility. "Le università, frequentate da giovani naturalmente inclini ad adottare le tecnologie, sono contesti ideali per testare e migliorare questi servizi, grazie al feedback degli studenti, e contiamo di estendere il modello anche ad altri campus e strutture italiane”, aggiunge.