(Adnkronos) - Paulina Brandberg, ministra svedese per l'Uguaglianza di genere, soffrirebbe di una forte fobia delle banane. Lo rivela il tabloid svedese Expressen, che avrebbe ottenuto diverse e-mail in cui lo staff dell'esponente del governo richiede espressamente di rimuovere i frutti gialli da tutti i luoghi visitati in via ufficiale dall’esponente del governo. In una e-mail scritta al presidente del parlamento svedese Andreas Norlén, lo staff di Brandberg aveva chiesto che non ci fosse "nessuna traccia di banane" negli spazi adibiti a una riunione a cui la ministra avrebbe partecipato. Rispondendo positivamente alla richiesta, lo staff dell'interlocutore aveva ironizzato: "Probabilmente ci sarà una torta per il caffè e ci assicureremo che non contenga banane". "Paulina Brandberg ha una forte allergia alle banane, quindi sarebbe gradito che non ci fossero banane nelle aree in cui soggiornerà", si legge in una delle e-mail del ministero indirizzate all'Agenzia giudiziaria norvegese in vista di un pranzo di lavoro. "Non sono ammesse banane nei locali", si specifica in un'altra e-mail inviata a un consiglio amministrativo di contea. La stessa Brandberg aveva già ammesso di avere la fobia delle banane in diversi post su X nel 2020, cancellati dopo l'emergere della notizia ma salvati dagli utenti. "È una specie di allergia, si potrebbe dire", ha dichiarato la ministra a Expressen, spiegando in un messaggio successivo che si fa "aiutare da un professionista".
(Adnkronos) - La mozzarella di bufala campana Dop sarà protagonista dell’edizione 2024 della 'Settimana della cucina italiana nel mondo', che si terrà dal 16 al 22 novembre, promossa dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Il tema di quest’anno è 'Dieta mediterranea e cucina delle radici: salute e tradizione' e la Bufala Dop sarà al centro di numerose iniziative in giro per il mondo. Il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana, infatti, volerà a New York per partecipare agli eventi organizzati dall’Italian trade agency. In particolare, il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani, sarà tra i relatori del convegno 'Mediterranean diet and the recipes from our roots: health & tradition', in programma il 21 novembre alle ore 17.30 (ora locale) nella sede dell’ITA a New York. Sarà l’occasione per discutere del futuro della dieta mediterranea, di cui la Bufala Campana è parte integrante. Sempre nell’ambito della Settimana della cucina italiana nel mondo, sono previste altre due tappe. Dal 19 al 21 novembre la mozzarella Dop sarà a Oslo, in Norvegia, per un focus sulle eccellenze campane tra show cooking e una speciale degustazione all’Istituto italiano di cultura di Oslo, in collaborazione con l’Ambasciata Italiana e la Regione Campania. Inoltre, il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo, arriverà il 20 novembre a Tbilisi, in Georgia, per partecipare agli appuntamenti promossi in sinergia con l’Ambasciata Italiana. Qui la Bufala campana sarà l’unico prodotto a rappresentare l’Italia nella conferenza con studenti, imprenditori e istituzioni dedicata alla cucina italiana, mentre in serata sarà regina della masterclass sulla pizza. “La Settimana della cucina italiana nel mondo rappresenta una eccezionale vetrina internazionale per la nostra mozzarella Dop”, commenta il presidente Raimondo e aggiunge: “Quest’anno ci attendono tappe in aree strategiche, che consentiranno di rafforzare la conoscenza e la diffusione del nostro prodotto, nel solco del successo che riscuote il Made in Italy nel mondo e in perfetta linea con la mission del Consorzio, che è quella di promuovere e tutelare l’oro bianco campano”.
(Adnkronos) - “Da tempo ci interroghiamo sul valore economico e sociale della nostra filiera produttiva, del modello produttivo dei vignaioli indipendenti sparsi su tutto il territorio nazionale. Abbiamo ingaggiato Nomisma in quanto player di altissimo livello in questo campo e ne è uscita una ricerca molto soddisfacente, che risponde ai nostri quesiti in maniera puntuale”. Lo ha detto Lorenzo Cesconi, vignaiolo e presidente della Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi), in occasione della presentazione dell’indagine 'Il modello socio-economico dei Vignaioli Indipendenti per la sostenibilità della filiera vitivinicola italiana' condotta da Nomisma wine monitor, l’osservatorio di Nomisma sul mercato del vino, in collaborazione con Fivi e dedicata ai produttori associati alla federazione. “Dal report è emerso che i vignaioli indipendenti hanno un ruolo sociale importante, coltivando prevalentemente aree in territorio montano e collinare, dove c'è bisogno di presidiare e custodire un territorio altrimenti fragile - spiega Cesconi - Il ruolo territoriale dei vignaioli ci è stato confermato dall’indagine, da cui emerge che coltiviamo per l'80% zone di versante, in collina oppure in montagna”. “Il nostro ruolo sociale è importante anche perché il 30% dei nostri dipendenti sono assunti a tempo indeterminato e abbiamo anche un ruolo importante nella definizione della qualità delle produzioni. Il nostro atteggiamento è sempre qualitativo, tant'è che scegliamo di produrre in maniera biologica, scelta che riguarda più della metà dei nostri soci - continua Cesconi - Puntiamo sempre al vertice qualitativo di tutte le denominazioni, tant'è che il nostro prezzo medio di vendita si attesta a più o meno il doppio rispetto alla media nazionale. Questo approccio ha un ruolo importante sul richiamo delle denominazioni nei territori vitati, tant'è che anche nel comparto dell’enoturismo la nostra categoria svolge un ruolo di player importante”. “Il 90% delle nostre aziende fa vendite in cantina ed attrae clienti e turisti, che per un 40% sono stranieri. Inoltre riteniamo che l’enoturismo e i vignaioli indipendenti italiani possono avere un ruolo importante nel far defluire un po’ di turisti nelle campagne, contrastando così il fenomeno dell'over tourism", conclude il presidente Fivi.