INFORMAZIONISony Music Entertainment (Italy) spa Cinema, Musica e Spettacolo Ruolo: Head of Licensing For Brands & Advertising Area: Marketing Management Patrizia Asero |
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(Adnkronos) - Katia Ricciarelli ospite oggi, domenica 14 settembre, a Verissimo ha ricordato Pippo Baudo, scomparso lo scorso 16 agosto. L’attrice, sua ex moglie, ha raccontato il dolore vissuto legato alla sua morte e alla storia d’amore che li ha uniti per 18 anni, e che non si è mai esaurita per davvero. "Adesso sto meglio, ma mi è successo di tutto. Sono caduta per terra, il mio cagnolino si è dovuto operare. Sembrava quasi che ci fosse qualcosa contro di me", racconta Ricciarelli nello studio di Silvia Toffanin, visibilmente provata. Katia Ricciarelli dice di aver saputo della morte del conduttore televisivo attraverso i giornali: "Pensavo fosse uno scherzo, perché nessuno mi aveva informata della morte di Pippo. Sono stati i miei agenti a confermarmi che era vero". "Era da un mese in ospedale. - spiega Katia . Avrebbe dovuto avvisarmi. Avrei voluto saperlo subito, non attraverso le condoglianze della gente. Davanti alla morte... non esistono risentimenti. Sta morendo e non me lo dite? L'ho vissuta come una grande cattiveria. Non perdonerò mai, io potevo rimanere con lui fino alla fine". Nonostante la separazione avvenuta anni fa, il legame tra i due era invisibile ma profondo. "Eravamo separati, è vero, ma era come se lui ci fosse sempre. Sapere che era vivo mi dava sicurezza. E penso che anche per lui fosse lo stesso. Ora non ho più nessuno". La cantante confessa di aver vissuto momenti molto difficili dopo la notizia della morte di Baudo. "Sono stata male. Non volevo più lavorare. Ma poi ho capito che il lavoro è un toccasana. Non bisogna mai smettere, mai". Nel ricordo degli altri, Katia e Pippo sono sempre stati una coppia. "Anche dopo la separazione, la gente ci vedeva uniti. Perché nessuno di noi due si è mai rifatto una vita. Io ero convintissima che lui sarebbe stato l’ultimo uomo della mia vita. Volevo invecchiare con lui, fare musica insieme". L’ultimo incontro tra i due risale a cinque anni fa, in un’occasione speciale: "L’ultima volta che ci siamo visti è stata all’Arena di Verona. Ci siamo abbracciati come due amici. Una cosa bellissima. Ma poi... è sparito. Non abbiamo più parlato”. Poi un’osservazione sul trattamento che Baudo avrebbe ricevuto negli ultimi anni. "È stato messo da parte. Quando si è allontanato dalla televisione, gli hanno voltato le spalle. Eppure lui amava la TV. È stata la mia più grande rivale". Infine, un rimpianto che la accompagna oggi e per sempre. "La nostra vera fortuna sarebbe stata avere un figlio. Questo è il mio unico rimpianto. Lui non mi ha mai tradita, è stata una bella storia. Se potessi io gli direi che siamo stati stupidi, potevamo risolvere tanti problemi. Mi dispiace che non sia andata avanti e che lui se ne sia andato praticamente da solo".
(Adnkronos) - In seguito alla sottoscrizione della nuova intesa per lo sviluppo della filiera del pioppo, avvenuta oggi a Palazzo Lombardia con il coinvolgimento di cinque Regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia) e dei principali attori della filiera, FederlegnoArredo esprime apprezzamento per un accordo che rappresenta un importante passo avanti verso il rafforzamento della pioppicoltura nazionale. L’intesa - che aggiorna e rinnova quella siglata del 2014 - conferma la centralità del pioppo come risorsa strategica, e definisce un piano d’azione condiviso per aumentare la disponibilità di materia prima interna, ridurre la dipendenza dalle importazioni e garantire sostenibilità ambientale e sicurezza idrogeologica. “L’accordo del 2014 ha rappresentato una prima leva per il settore. Con questo nuovo accordo ci auguriamo che il trend positivo prosegua: l’obiettivo è raggiungere l’autosufficienza rispetto alle attuali importazioni di pioppo, anche in vista di una crescente difficoltà nel reperimento della materia prima”, commenta Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli di FederlegnoArredo. “Le stime europee lasciano infatti intravedere il rischio che, entro il 2040, la domanda di legno superi di gran lunga la disponibilità naturale, sia a causa dell’aumento della domanda di biomassa legnosa, sia per le crescenti difficoltà di accesso al bosco in molti territori. In questo scenario, diventa strategico puntare su colture legnose dedicate. E la piantagione di pioppo è esemplare per la sua rapida crescita, che già dopo 10 anni consente di ottenere legno utilizzabile per imballaggi, pannelli, mobili e altri usi industriali, contribuendo concretamente alla sicurezza dell’approvvigionamento nazionale ed europeo”. La nuova intesa rappresenta un passo rilevante per il futuro della pioppicoltura italiana, sottolinea Nicoletta Azzi, vicepresidente di Assopannelli: “Solo attraverso un approccio sistemico sarà possibile rafforzare il ruolo della pioppicoltura. Sarà essenziale prevedere incentivi mirati per l’ampliamento delle superfici coltivate a pioppo e facilitare l’accesso ai fondi europei, riconoscendo il pioppo come una risorsa strategica per l’economia verde e la transizione ecologica. Sarà inoltre importante attivare un Cluster interregionale del pioppo, promuovendo sinergie tra territori, produttori e istituzioni. Infine, sarà necessario definire un modello condiviso di coltivazione nelle aree golenali, con l’obiettivo di coniugare sostenibilità ambientale, sicurezza idraulica e valorizzazione produttiva”.
(Adnkronos) - "Il Meeting è una storia che non va interrotta". Ad affermarlo in una nota è Barbara Marinali, Presidente di Acea, spiegando le ragioni della partecipazione del Gruppo per il secondo anno consecutivo alla manifestazione. "È un luogo di incontro e di confronto importante con istituzioni, concorrenti, imprese, ma anche con i nostri consumatori e con le famiglie". Acea, ha spiegato Marinali, punta a farsi conoscere non più soltanto come un operatore locale, ma come una realtà nazionale e internazionale attiva nelle infrastrutture e nei servizi di pubblica utilità, con competenze e professionalità riconosciute. La Presidente ha illustrato i principali progetti in corso: "Il raddoppio dell’Acquedotto del Peschiera, con una gara da oltre 1,4 miliardi, metterà in sicurezza l’approvvigionamento idrico della Capitale per i prossimi cento anni. E il termovalorizzatore di Roma, ormai prossimo all’avvio, è un intervento indispensabile dal punto di vista della sicurezza ambientale". Accanto alle grandi opere, Acea porta al Meeting anche la propria storia con la mostra Heritage, che celebra i 116 anni di vita del Gruppo. Abbiamo voluto condividere con i visitatori la nostra tradizione e l’innovazione, grazie anche alla robotica con il nostro umanoide Albert e il cane robot Teddy, che piacciono a grandi e bambini", ha concluso Marinali.