(Adnkronos) - Ritrovati senza vita due 80enni a San Benedetto del Tronto in provincia di Ascoli Piceno nella loro casa in via Stamira, in una zona centrale della città. A scoprirli è stato il personale sanitario della struttura Rsa, dove la donna era ricoverata, che è venuto a prenderla dopo un breve permesso. Secondo una prima ricostruzione il marito avrebbe sparato alla moglie con una pistola e poi si sarebbe tolto la vita. I carabinieri indagano sulla dinamica dei fatti.
(Adnkronos) - "Si tratta di un passo significativo che sembra accogliere alcune tra le più rilevanti istanze evidenziate dal Forum. Ridurre l’impatto della prima casa sul computo dell’Isee, in quanto bene non disponibile perché necessario a garantire la vita familiare e non facilmente alienabile in caso di necessità, è una richiesta che portiamo da diversi anni". Così, con Adnkronos/Labitalia, Adriano Bordignon, presidente del Forum delle associazioni familiari, commenta quanto previsto dalla manovra del governo sull'Isee. E Bordignon ricorda che "la battaglia sulla inappropriatezza dell‘Isee per le politiche familiari che non sono politiche di lotta alla povertà, ma politiche promozionali e di investimento, è stata il filo rosso dell’impegno del Forum in questi anni". "Oggi ci troviamo di fronte ad una prima fase di correzioni delle numerose storture di questo strumento. Siamo perciò soddisfatti che il Mef abbia confermato quanto ipotizzato nel corso delle interlocuzioni avvenute con diversi ministeri nel corso di questo anno", sottolinea Bordignon che oggi partecipa al convegno 'Sostiene la cultura. Consumi culturali e leva fiscale: verso una proposta di detrazione'. Secondo Bordignon, "modificare le attuali scale di equivalenza supererebbe l’ingiustizia degli attuali criteri che considerano i figli successivi al primo in misura gravemente decrescente". "Ora è necessario procedere sempre più sulla strada di individuare strumenti di politiche familiari e di natalità caratterizzate da strutturalità, generosità e universalità", sottolinea. Per Bordignon, "inoltre è importante operare affinché alcune misure non ne cannibalizzino altre compiendo l’errore di aggiungere risorse con una mano nella tasca delle famiglie e togliendone una parte al contempo con l’altra mano”, sottolinea. Ma dal Forum arriva anche un'altra richiesta ben precisa al governo. "Auspichiamo che venga accolta anche la proposta del Forum delle Associazioni Familiari di una detrazione Iva al 19% per l’acquisto dei libri scolastici perché rappresenta una misura concreta di sostegno alle famiglie, indispensabile per accompagnare l’accrescimento dei figli e rafforzare l’alleanza educativa tra scuola e famiglia, contribuendo alla tenuta sociale e culturale dell’Italia in un contesto segnato dall’inverno demografico", sottolinea. E anche sull'annuncio intervento sulle aliquote fiscali Bordignon è chiaro. "Crediamo che andrebbe valutata la nostra proposta di attivare, sull’ipotizzato taglio di due punti dell’Irpef, una proporzionalità coerente al numero dei figli a carico delle famiglie, spingendo così una politica verso la natalità e avviando una prospettiva che ci avvicini alla filosofia del quoziente familiare che rientra tra le linee politiche promosse dal nostro governo", conclude.
(Adnkronos) - “Si sta concludendo il piano Transizione 5.0 finanziato con le risorse del Pnrr attraverso il capitolo Repower Eu che siamo riusciti a strappare in aggiunta a quelli originari previsti”, Transizione 5.0 che “ha ottenuto già prenotazioni per 2,5 miliardi e a fine anno supererà verosimilmente la soglia dei 3 miliardi di euro in 15 mesi di attivazione dello strumento, un obiettivo significativo”. Lo dichiara il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in un video messaggio inviato in occasione dell’evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’. “L’Italia guida il processo di riforme in Europa e ora, insieme a Francia e Germania, stiamo cercando di dare un indirizzo anche sull’Industrial Accelerator Act che deve diventare il pilastro di una politica industriale europea a tutela delle imprese energivore, spina dorsale della nostra manifattura e della sovranità europea minacciata alle fondamenta. Chiediamo alla Commissione di agire subito con misure concrete: energia a costi competitivi, mobilitazione di capitali privati per investimenti verdi, regole comuni e difesa da pratiche sleali, misure di salvaguardia alla frontiera”. La transizione energetica è “una delle sfide più rilevanti per il nostro Paese e per l’Europa, una sfida difficile anche perché ingabbiata dalla logica ideologica del green deal che ha tarpato le ali alle imprese europee. Fin dal nostro insediamento -continua Urso - abbiamo deciso di assumere un ruolo da protagonisti in questo processo proponendo in Europa un approccio equilibrato, responsabile e realistico per renderlo sostenibile, un approccio che si discosta completamente dall’ideologia del green deal orientata in via esclusiva all’elettrificazione, cioè a una tecnologia che è dominio di altri, della Cina, e su cui noi siamo sensibilmente indietro. Abbiamo già ottenuto risultati concreti salvaguardando comparti chiave come l’automotive e riportando l’Italia al centro delle scelte europee su dossier strategici”. “La questione centrale dell’auto ci fa capire che non basta fare i compiti a casa, è necessario assolutamente cambiare le regole europee, come finalmente anche la Germania vuole fare, con noi”. Lo dichiara il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in un video messaggio inviato in occasione dell’evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’. “L’Italia – continua Urso - ha guidato una solida alleanza europea della filiera presentando un anno fa alla commissione un documento di indirizzo strategico, il non paper, che ha portato l’Unione Europea a rivedere il regolamento sulle emissioni di CO2. Oggi siamo finalmente nel merito delle riforme che occorre realizzare e si sta aprendo la strada a soluzioni più rispondenti alle esigenze del lavoro, dei cittadini e delle imprese europee, che introducono il principio fondamentale della neutralità tecnologia affinché la limitazione dei veicoli possa essere fatta, libera da pregiudizi ideologici, con tutte le tecnologie a disposizione”. “Questi temi sono al centro sia del documento congiunto che abbiamo inviato insieme al ministero dell’Economia tedesco alla Commissione europea, sia dei documenti delle imprese europee che hanno condiviso le nostre posizioni e premono sull’Europa affinché agisca subito. Non c’è più tempo da perdere”, conclude Urso.