(Adnkronos) - Una grande America e una grande Europa. Il Mega (Make Europe Great Again) lanciato da Elon Musk su X e il Maga (Make America Great Again), marchio di fabbrica del nuovo mandato di Donald Trump alla Casa Bianca, possono stare insieme? La domanda si presta a un'interpretazione politica e a una economica e i due piani sono evidentemente legati tra loro. Da una parte c'è il tentativo esplicito del miliardario americano di aggregare forze sovraniste anche in Europa e il referente 'naturale' è il gruppo dei Patrioti, che a Strasburgo unisce le forze di destra che hanno risposto all'iniziativa politica del premier ungherese Viktor Orban: insieme al suo partito, Fidesz, il Rassemblement national francese di Marine Le Pen e Jordan Bardella, la Lega di Matteo Salvini, i cechi di Ano, l’Fpö austriaco, gli spagnoli di Vox e gli olandesi di Pvv. Non ci sono i tedeschi di Afd, per il veto imposto da Le Pen, ma nella geografia politica che ha in testa Musk sono inclusi anche loro. Fdi di Giorgia Meloni e i polacchi di Pis, i Conservatori e Riformisti europei, sono impegnati in una posizione più moderata, in contatto diretto con il Ppe (Forza Italia per l'Italia) e con la maggioranza che sostiene Ursula von der Leyen. Dall'altra parte, ci sono le implicazioni economiche. Perché se 'una grande America' e 'una grande Europa' non sono entità necessariamente in contrapposizione tra loro, la traduzione sul piano industriale e commerciale dello schema deve necessariamente confrontarsi con la nozione del protezionismo e con l'applicazione degli strumenti che lo fanno funzionare, i dazi e le politiche commerciali aggressive. La stessa definizione di protezionismo, "Politica economica che prevede aiuti pubblici ad alcuni segmenti produttivi, attraverso dazi che ostacolino o impediscano la concorrenza di prodotti stranieri sul mercato nazionale" recita la Treccani, ricalca in maniera puntuale le intenzioni e le promesse, minacce, di Trump. Il contrario delle frontiere aperte e della globalizzazione, pilastri del libero commercio internazionale. E' su questo piano che la teoria economica si deve confrontare con la tendenza politica, genericamente definibile sovranismo, che unisce la presidenza di Trump negli Stati Uniti e la campagna di Musk, convinto che si possa esportare in Europa un modello che è più affine al nuovo corso americano. La chiave per leggere il tentativo, e anche la pretesa, di tenere insieme Maga e Mega sta nella contestazione di tre principi chiave della globalizzazione: l’effetto pro-competitivo dell’apertura delle frontiere; il vantaggio per i consumatori di un mercato aperto; l'efficienza degli scambi internazionali. Siamo di fronte a un movimento che, tecnicamente ancora prima che politicamente, mette in discussioni le fondamenta economiche dell'Unione europea: coordinamento multilaterale delle politiche economiche, libera circolazione delle merci e delle persone, mercato unico, dottrina antitrust e tutela della concorrenza. Guardata con le lenti dell'economia la 'grande Europa' che viene invocata dalla 'grande America', e quindi Mega che coesiste con Maga, difficilmente può essere pensata insieme a una Unione europea forte. (Di Fabio Insenga)
(Adnkronos) - Una delegazione di Federimprese Europa composta da membri dell'ufficio di presidenza e dirigenti regionali ha partecipato ad una missione istituzionale a Bruxelles nei giorni scorsi. Al Parlamento europeo la delegazione ha incontrato alcuni membri di commissioni Agri ed Empl. Il focus su cui ha puntato la delegazione è farsi portavoce per dare supporto alle imprese italiane e far nascere nuove opportunità sul territorio. Altresì Federimprese Europa sta sviluppando con il proprio team un progetto che vede protagonista l'IA nel marketing. La presidente nazionale Mary Modaffari comunica che è già al lavoro per l’apertura di un hub di Federimprese a Bruxelles per poter sviluppare progettualità per le imprese associate.
(Adnkronos) - Al via la prima fase di ComuniCiclabili, il progetto promosso da Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), alla sua ottava edizione, che valuta e attesta l’impegno dei territori nazionali nell’incentivare la ciclabilità come modello di mobilità sostenibile. Obiettivo per i prossimi mesi è quello di puntare sul Meridione che ad oggi 'pedala' più lentamente rispetto al Nord: è in quest’area, quindi, che si concentra oggi l’impegno della Federazione. L’iniziativa ComuniCiclabili, che lo scorso anno ha coinvolto quasi 180 Comuni, prevede, in tre appuntamenti, l’assegnazione di bandiere gialle con 'bikesmile' che attestano il miglioramento del benessere urbano e della fruibilità dei territori. Il 2025 si preannuncia particolarmente sfidante e già caratterizzato da importanti novità: Aosta cresce da 3 a 4 bikesmile, meritato riconoscimento agli sforzi compiuti nello sviluppo di infrastrutture e servizi dedicati ai ciclisti. Non da meno sono Mondolfo (PU) e Ascoli Piceno, che conquistano il terzo bikesmile, testimoniando un forte impegno nel sostenere chi sceglie le due ruote. Rocca San Giovanni (CH), Comune attraversato dalla Via Verde dei Trabocchi, fa il suo debutto nel network con 4 bikesmile. Oltre a questi, grazie a una sempre più serrata collaborazione con le amministrazioni locali, ben 20 Comuni hanno rinnovato il loro impegno nella rete delle città bike-friendly. Si tratta di Campo San Martino (PD), Cupra Marittima (AP), Fermo, Firenze, Francavilla al Mare (CH), Gaggiano (MI), Gorgonzola (MI), Lignano Sabbiadoro (UD), Locorotondo (BA), Merano (BZ), Ortona (CH), Ostuni (BR), Pesaro, Piacenza, Serrone (FR), Sestri Levante(GE), Soave (VR), Sovèrzene (BL), Turriaco (GO), Vaglio Basilicata (PZ). L’obiettivo di Fiab per i prossimi mesi è quello di puntare sul Meridione: lo stato dell’arte attuale fotografa, infatti, un’Italia che procede a due velocità. Emerge, in particolare, un significativo divario fra il Nord, dove la fascia orientale è nettamente più virtuosa, e il Sud. La Federazione vuole affrontare queste sfide e colmare le differenze, trasformando la mobilità sostenibile in opportunità e priorità da garantire a tutta la popolazione. “Quest’anno sarà fondamentale concentrarci sulle città meridionali del nostro Paese. Il supporto che vogliamo offrire non coinvolge solo la mobilità ma, ancor prima, la qualità della vita, lo sviluppo turistico e il contrasto alla desertificazione economica e demografica - commenta Alessandro Tursi, presidente Fiab - Il nostro approccio di affiancamento ai Comuni nelle azioni di miglioramento della viabilità urbana, della sicurezza stradale, della qualità della vita e del benessere nei centri abitati, è basato sul confronto costruttivo e sulla condivisione di best practice. Questo virtuoso modello si è rivelato vincente e vogliamo diffonderlo in tutta la Penisola". "Le amministrazioni del Mezzogiorno hanno un'opportunità unica - prosegue Tursi - Le infrastrutture ciclabili richiedono investimenti relativamente contenuti rispetto ad altre opere pubbliche, e con l'avvento delle bici elettriche, anche il tema dei dislivelli, spesso citato come ostacolo, trova una semplice soluzione. Il turismo in bicicletta sta registrando numeri impressionanti e rappresenta un volano economico che nessun territorio può permettersi di ignorare". Il riconoscimento attribuisce ai territori un punteggio da 1 a 5, rappresentato da altrettanti bikesmile sulla bandiera e assegnato sulla base di un’attenta analisi dei molteplici aspetti che interagiscono con la bicicletta quale mezzo di trasporto sostenibile: oltre al cicloturismo, la mobilità urbana, la governance e la comunicazione-promozione. Ogni Comune partecipante riceve non solo un riconoscimento, ma anche preziose indicazioni su misura per continuare a migliorare e progredire nel proprio percorso verso la sostenibilità. I Comuni hanno ancora tempo fino al 15 febbraio per aderire a questa edizione, che prevede altri 2 appuntamenti di ComuniCiclabili in programma a marzo e giugno.