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(Adnkronos) - Cresce l'attesa per la sfida tra Joao Fonseca e Lorenzo Sonego. Il tennista brasiliano, 18 anni, affronterà l'azzurro nel secondo turno dell'Australian Open dopo aver eliminato Andrey Rublev, numero 9 del mondo. La vittoria contro il russo ha puntato i riflettori su Fonseca, la cui crescita è stata già certificata dal trionfo nell'ultima edizione delle Next Gen Atp Finals. Ora sono in tanti a preoccuparsi per il brasiliano, già considerato una delle possibili sorprese alla vigilia degli Australian Open. Fonseca, di certo, non vuole fermarsi: "Penso che quando sono arrivato qui, il mio primo obiettivo era qualificarmi per il tabellone principale", ha detto il brasiliano dopo il trionfo contro Rublev, "ovviamente i miei obiettivi sono più grandi ora. Voglio sempre di più, penso che questa sia la mentalità del campione. Sono molto contento del modo in cui sto giocando ma sto già pensando alla partita con Sonego. Sarà una bella sfida contro un grandissimo giocatore". Del talento di Fonseca stanno parlando in tanti, praticamente tutti, a Melbourne. Anche chi è arrivato in Australia come uno dei favoriti per la vittoria finale: "Ho visto un po' della sua partita, non sono riuscito a guardarla tutta. Cosa posso dire? È semplicemente incredibile", ha detto Carlos Alcaraz dopo aver battuto il giapponese Yoshihito Nishioka al secondo turno, "il modo in cui ha giocato il suo primo incontro in uno Slam contro il suo primo top 10, è incredibile. Il modo in cui ha affrontato la partita, in cui ha gestito tutto, anche i nervi, è stato fantastico". Ma è già pronto per arrivare in fondo? "È qualcuno a cui devo stare attento. Sicuramente lui ci sarà. È solo l'inizio dell'anno, ha vinto una sola partita in uno Slam, ma lui ci sarà. Molto presto metteremo il nome di Joao Fonseca nella lista dei migliori giocatori del mondo". Alle parole di Alcaraz ha fatto eco anche Novak Djokovic, passato al terzo turno dell'Australian Open dopo aver battuto il portoghese Jaime Faria: "L'ho incontrato oggi per la prima volta, letteralmente cinque minuti prima di entrare in spogliatoio. Mi sono congratulato con lui non solo per la vittoria di ieri sera, che ho visto, ma anche per tutto quello che ha fatto negli ultimi sei-dodici mesi", ha detto il tennista serbo, "ho seguito la sua ascesa e adoro il modo in cui gioca i punti importanti. Coraggioso, molto pulito al servizio, è un giocatore completo. È emozionante per il Brasile, ma anche per tutto il mondo del tennis, avere un giocatore così giovane e già in grado di giocare così bene su un grande palcoscenico, è impressionante". Djokovic rivede un po' di se stesso in Fonseca: "Io sono un suo grande fan, l'ho seguito anche l'anno scorso. In un'intervista avevo detto che vedevo un po' del mio gioco nel suo. Mi ricorda me stesso quando avevo la sua età, quando tiri senza pensare troppo, per mostrare di cosa sei capace. Lui ha sicuramente la stoffa per arrivare lontano e l'ha dimostrato ieri sera su un grande palcoscenico. Se continua così il futuro per lui sarà luminoso".
(Adnkronos) - Un giro ferroviario d'Italia che, con i treni regionali, porta a percorrere oltre 4.000 chilometri di binari dalla stazione più settentrionale della penisola fino a quella più a Sud. A raccontarlo, nel libro 'Italia ad altra velocità. In viaggio dal Brennero alla Sicilia con i treni regionali' (Youcanprint), è Fabio Bertino, torinese, reporter di viaggio e scrittore, alla sua quarta opera dopo 'Worldzapping' (goWare 2016), 'Destinazione Russia. Una nave e un gatto nella tundra e altri incontri stra-ordinari' (goWare 2018) e 'Binari. Racconti di viaggi e di treni sulle ferrovie minori italiane' (Youcanprint 2021). Il nuovo libro racconta uno dei modi più belli per viaggiare 'slow', alla scoperta di un'Italia solo apparentemente 'minore' che si rivela invece uno scrigno di meraviglie. Un itinerario dalle Alpi al Mar Ionio, dalla laguna veneta al cuore d’Italia, fino alla costa calabra e siciliana, dall’Adriatico al Tirreno, dalla capitale ai piccoli paesi. Un viaggio lento (da qui il titolo 'Italia ad altra velocità') attraverso la provincia italiana e le sue tante, a volte inaspettate, meraviglie: i paesaggi, i borghi e le cittadine, la storia e le tradizioni, l'architettura e la cultura, il cibo e il vino. Su tutto, poi, i tanti piccoli grandi incontri sui vagoni, nelle stazioni, nei dehor dei bar, nelle piazze, che restano sempre i momenti più preziosi di ogni viaggio. "Non un viaggio qualunque, ma un'avventura che vi porterà a scoprire l'anima autentica dell'Italia, quella nascosta fra le pieghe del tempo e del paesaggio, quella che si svela solo a chi sceglie di rallentare e di osservare", si legge nella prefazione al libro, che "non è solo un diario di viaggio, ma un invito a guardare con occhi nuovi il nostro Paese", in cui l'autore "non si limita a descrivere i luoghi, ma condivide con noi le sue riflessioni sulla storia, l'arte e la cultura dei territori attraversati". "Il suo sguardo attento coglie i dettagli, gli aneddoti, le curiosità che rendono unico ogni luogo. Ci racconta le sue conversazioni con i compagni di viaggio, spesso veri e propri spaccati di vita vissuta, che offrono un'immagine sincera e coinvolgente della quotidianità italiana", si legge ancora. Queste le tappe percorse, che corrispondono ad altrettanti capitoli del libro: 'Da nord, sulla via dei pellegrini' (Brennero-Trento); 'Sotto al ponte di Bassano' (Trento-Venezia); 'La Mesopotamia d’Italia' (Adria-Mestre-Chioggia-Rovigo); 'La terra trema' (Verona-Bologna); 'Questa è la triste storia di Stefano Pelloni' (Bologna-Ravenna); 'La ferrovia immortale' (Faenza-Firenze); 'Nel cuore del Granducato' (Firenze-Empoli-Terontola); 'In treno al centro del mondo' (Terontola-Foligno-Ancona); 'Oltre il portone proibito' (Ferrovia vaticana); 'Di nuovo ad est' (Roma-Sulmona-Pescara); 'Ancora nuove scoperte' (Pescara-Foggia); 'Altra spiaggia, altro mare' (Foggia-Napoli); 'Dove tutto è cominciato' (Napoli-Portici-Battipaglia); 'Nella terra del mito e degli dei' (Battipaglia-Reggio Calabria); 'Rotolando verso sud' (Reggio-Messina-Pozzallo).
(Adnkronos) - Dall’energia solare alla produzione di idrogeno pulito. È questa la strada tortuosa su cui si è incamminato un gruppo di ricerca internazionale coordinato dalla Flinders University, in Australia, ottenendo risultati eccezionali. Gli esperti avrebbero infatti messo a punto un nuovo metodo che dall’energia immagazzinata nelle celle fotovoltaiche porta dritto alla scissione fotocatalitica dell’acqua, con una netta riduzione delle emissioni inquinanti. I risultati dello studio sono stati pubblicati su “The Journal of Physical Chemistry C”.